SCACCO MATTO VOSTRA GRAZIA di Rebecca Quasi (Dri Editore)



OGNI NUOVO LIBRO DI REBECCA QUASI È DIVENTATO PER NOI UN APPUNTAMENTO IRRINUNCIABILE. ANCHE QUESTO NUOVO REGENCY, SPIN-OFF DI "DITA COME FARFALLE", SEMPRE PUBBLICATO DA DRI EDITORE, CONFERMA IL TOCCO MAGICO DELLA PENNA DI QUESTA SCRITTRICE. 

Autrice: Rebecca Quasi
Genere: Storico / Regency
Ambientazione: Devon/Bath,Inghilterra, 1830
Pubblicazione: Dri Editore, 19 luglio 2019, pp. 496, €17,99
Parte di una serie: Spin-off di "Dita come farfalle" ma autoconclusivo
Livello sensualità: MEDIO
Disponibile in ebook a € 3,99 (anche con Kindle Unlimited)

TRAMA: Percival Webster, duca di Clarendon, è determinato a chiedere in moglie la compita lady Albertina, pertanto si reca nella tenuta della sorella per comunicarle la notizia. Durante questa visita, scopre che Emma, figlia del cognato e sua temibile avversaria negli scacchi, non è più la ragazzina impertinente che gli estorceva lezioni, ma una giovane donna in procinto di recarsi a Bath per trovare un marito che ovvii alla sua incresciosa condizione di figlia illegittima.
Introdotta in società, la fanciulla attira l'attenzione di un conte dalla reputazione poco raccomandabile, il che porta Percival a dover fare i conti con i propri principi più radicati, un sentimento stordente e un'attrazione tanto potente quanto inaspettata.




Non penso di essere capace di dire a parole, quanto mi sia piaciuto questo ultimo lavoro di Rebecca Quasi!
Posso solo cercare di raccontare la storia, naturalmente senza spoilerare, di due persone che già in “Dita come farfalle” (vedi qui) avevano destato la mia curiosità e poi fare qualche considerazione personale sulla vicenda e sui protagonisti.
Emma è la figlia “senza nome”, illegittima o bastarda come tutta la società non esita a definirla, del duca di Rothsay e vive con lui e la moglie Caroline nonché con tre fratellastri nel Devon. Ha diciotto anni ma non ha mai debuttato perchè, per  l'illegalità della sua posizione, non viene accettata dal ton dal momento che lei è la semplice signorina Emma Thomas.
Caroline, che non ha mai fatto distinzione tra figli naturali e non, vorrebbe mandarla a Londra, insieme con la zia lady Hussain,  per cercarle un marito perchè, per poter fare vita sociale adeguata, le serve un nome.
Mentre i duchi meditano questa novità, il fratello di Caro, il Duca di Clarendon , dopo mesi di assenza causa impegni, finalmente può concedersi qualche settimana di vacanza dal cognato dove il suo grande divertimento è ridiventare bambino e giocare con i nipotini.
Quando apprende questa notizia, sua Grazia il Duca, non ha una reazione positiva, anzi....
...”-Mi ha detto Will che vorresti portare Emma a Londra per  la stagione
-Sì è vero ma piu che portarla, sarò costretta a mandarcela
-E con chi la manderesti scusa?
-Ho scritto a zia Augusta
-E tu affideresti Emma a zia Augusta..no zia Augusta non va bene
-Percy sei peggio di una governante
-Quello che non capisco è perchè non possa restarsene qui con i suoi cani
-Perchè ha diciottanni. -E allora?” 
Purtroppo per lui, la ragazzina che lo seguiva sempre, che gli poneva delle domande strane, che lo assillava per imparare a giocare a scacchi, la ragazzina cui lui ha sempre detto la verità anche a scapito della antipatia o del dolore che avrebbe potuto causarle, è cresciuta, e non è più possibile nasconderla al mondo.

Purtroppo per lui, la ragazzina che lo seguiva sempre, che gli poneva delle domande strane, che lo assillava per imparare a giocare a scacchi, la ragazzina cui lui ha sempre detto la verità anche a scapito della antipatia o del dolore che avrebbe potuto causarle, è cresciuta, e non è più possibile nasconderla al mondo.

Così, nonostante parecchie perplessità, Emma viene accompagnata non a Londra dove affrontare il ton potrebbe essere troppo ostile, ma a Bath.
Il fatto che Emma sia un'ereditiera, bella ma malauguratamente solo la signorina Thomas, la rendono subito terreno di caccia per i vari nobili cacciatori di dote, in primis lord Osborne cugino della poco interessante come donna, ma perfetta come consorte perchè “non vedo non sento e non parlo”, Lady Albertina Cadwell, cui Percival sta facendo una corte discreta in vista di una proposta di matrimonio. La zia ha cercato più volte di fargli notare quanto potrebbe essere spiacevole vivere per una cinquantina d'anni con una moglie così poco appetibile, ma il Duca è deciso a comportarsi come la nobiltà fa di solito quando sceglie qualcuna con cui perpetuare la dinastia. 
A Bath, Percy passa le sue giornate a preoccuparsi per Emma, a visitare Albertina senza fare progressi nel chiederla in moglie, a partecipare di malagrazia  a balli cui sa essere presente anche la giovane figlia del duca di Rothsay.
Emma intanto, mentre si rende conto che la macchia sul suo nome non si cancellerà facilmente,  si lascia corteggiare ma non dà confidenza a nessuno, soprattutto a quel paio di pretendenti particolarmente pressanti e invadenti.
Così , mentre Clarendon diventa una chioccia ed Emma finge di non accorgersi dei suoi tentativi di condizionarle la vita, le cattiverie e le malignità  della società mandano fuori di testa il Duca che per altro non si è ancora deciso né a rivolgere formale domanda di matrimonio,  né a desistere dalle sue rigide convinzioni, né a darsi per vinto riguardo ai sentimenti che ormai sa di provare per la ragazza.
Purtroppo per lui la sua vita sta per subire un drastico cambiamento e i noiosissimi cinquant'anni che aveva preventivato per il suo matrimonio, diventano improvvisamente troppo pochi quando si pensa di sposare una donna che si è intrufolata nel cuore e nei pensieri condizionandogli l'esistenza.
 La storia è abbastanza semplice, ma la differenza in questo caso la fa il modo in cui è raccontata. Chi ha avuto modo di leggere anche solo un lavoro di Rebecca Quasi sa di cosa sto parlando.
L'ambientazione e la collocazione storica hanno un valore relativo solo per ciò che riguarda il ton e le varie occasioni  per mettere in mostra una ragazza che deve cercare un marito.
Quello che conta sono i protagonisti e il loro modo di pensare e di comportarsi e poi c'è il piacere di ritrovare ancora una volta un essere , il “cane” Percy II, che trova il suo idolo in un lord tanto sussiegoso, quanto umano suo malgrado.
Emma è una rarità: con un carattere che non solo non si è mai lasciato abbattere ma che le è servito per maturare un'onestà  di mente e di cuore rarissimi in una giovane donna, ha messo a frutto gli insegnamenti che una famiglia liberale le ha impartito e ha sviluppato una capacità intuitiva che la rende determinata a non cedere mai alle false lusinghe.
Il suo punto debole ma anche quello di forza, è l'amore immediato per il duca, amore nato quando a sei anni gli si è addormentata in braccio. Questo amore sa cogliere le sfumature che l'uomo non si rende conto di mostrare e questo amore la rende decisa ad essere felice insieme con lui.
Il “Lui “ in questione è il motore di questo romanzo: il suo più grande lavoro è pensare.
Infatti pensa di sposarsi con una donna adeguata.
“....Era disinvolta e garbata...non era brillante, questo era fuori discussione, i suoi commenti, sempre appropriati, erano per lo più banali. Pazienza non si poteva avere tutto.
Era molto elegante. Era perfetta. Non bellissima, però.
Nemmeno bella a essere obiettivi.
Bruttina era la definizione più corretta
Era abbastanza alta, cosa che non guastava considerato che lui era quasi un gigante.
Percival riconobbe in quel momento di non aver mai fatto attenzione al corpo di Albertina
E  dire che ad un certo punto avrebbe dovuto portarsela  a letto e la cosa non sembrava preannunciarsi entusiasmante.
Sarebbe bastato non rendere la cosa troppo sgradevole e con un po' di fortuna concluderla rapidamente. A occhio , Albertina sembrava adatta ad avere figli...diverso sarebbe stato avere a che fare con Emma.
Perchè poi gli veniva in mente Emma
Non doveva sposare Emma.

NESSUNO avrebbe dovuto sposare Emma”...
Ma il pensiero di Emma non lo abbandona mai. In realtà il suo dilemma è irrisolvibile perchè fare ciò che sarebbe adeguato alla sua posizione gli impedirebbe di fare ciò che il suo cuore e la sua testa gli suggeriscono con sempre maggior frequenza.
E' un vero piacere vedere come l'autrice ha saputo rendere tutti questi sconvolgimenti interni che il povero duca non sa più come gestire. Emma è diventata più brava del maestro e lo sta portando verso uno scacco matto definitivo. 
...”-Ti raggirerò, Tua Grazia, userò ogni mezzo...lecito e illecito
-A battermi a scacchi ci hai messo dieci anni
-Frequenza, Tua Grazia...
-Ho preso la scacchiera-  le disse
-Non servirà che cambi discorso

-Non servirà che ti metti a barare”
Quando si arriva al termine del romanzo da una parte si è contenti perchè leggerlo è stato un divertimento, e dall'altra spiace perchè due personaggi così particolari sono difficili da  lasciare  alla loro sorte...infatti io l'ho riletto subito perchè desideravo prolungare l'effetto “scacco al duca”!

 





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Emma Thomas è la figlia illegittima del Duca di Rothsey, che vive con lui e la moglie Caroline da quando la vera madre è mancata. Tra lei e i suoi due fratelli e una sorella non c’è alcuna differenza, i due genitori trattano tutti allo stesso modo. Emma è cresciuta senza problemi, ma ora ne sorge uno importante. Ha 18 anni e deve essere presentata in società. Ma il ton, si sa, non ammette questi “sbagli” e per alleggerire la situazione, Emma viene presentata a Bath, dove i nobili si comportano in modo diverso che a Londra.  A farle da chaperon ci sarà Lady Hussain e anche il Duca Percival Webster, zia e fratello di Caroline. 
Sia Emma che il duca sono in ottimi rapporti, ma mentre Percival sta molto attento alla forma in modo maniacale, Emma da sempre innamorata di lui, bada più alla sostanza. Per una serie di circostanze Webster sposa la ragazza e dopo poco più di un mese, la forma a cui tiene tanto il duca, tende ad ammorbidirsi e finalmente i due protagonisti vivranno i loro sentimenti senza molte remore.
"Scacco matto vostra grazia" è un romanzo a tratti molto divertente, i dialoghi sono vivi e ricchi di battute che rendono la storia affascinante. Certo che a volte avrei voluto scuotere Percival da quella sua rigidità e fargli capire che il suo comportamento era un po’ troppo ingessato. Ma lui è fatto così ed Emma lo ama dal profondo del cuore sapendo anche di essere ricambiata.

Ritengo che in questo libro, l’autrice si sia soffermata troppo sul duca, facendolo apparire, in alcune occasioni, noioso, e non approfondendo bene i motivi che lo hanno reso così formale. Ma devo dire che nel complesso è un bel romanzo, come ci ha sempre abituato la Quasi.








ebook                  cartaceo

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IL PREQUEL DEL ROMANZO
...che non è obbligatorio leggere, ma che spiega come i due protagonisti di questo libro si sono conosciuti e aiuta ad inquadrare meglio il loro rapporto.

DITA COME FARFALLE  (Dri Editore, 2018)
Londra. 1818. Per Lady Caroline Webster, figlia del duca di Clarendon, è naturale sposare per convenienza James Cavendish, duca di Rothsay. E non trova nulla di anormale nemmeno nell'essere del tutto ignorata da lui dopo le nozze. Del resto, unico scopo della loro unione è il mantenimento del casato e il concepimento di un erede, obiettivo che richiede sporadica e taciturna applicazione. Il tranquillo menage precipita quando, in seguito a un aborto spontaneo, Caroline scopre che suo marito non è l'uomo freddo e posato che si è sforzato di apparire. Leggi QUI la nostra recensione.  Ti interessa questo libro? Lo puoi trovare QUI.


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CHI È L'AUTRICE
Rebecca Quasi  si definisce una signora di mezz'età che vive in Emilia con il marito e i figli. Nella vita vera fa l'insegnante e in quella finta si fa dei bei viaggi leggendo tanto e scrivendo un po'.

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