UPSTAIRS AND DOWNSTAIRS : vita domestica dei nobili inglesi nel periodo Vittoriano

Francesca, del blog di recensioni Booknotes (http://booksnotes.splinder.com/), torna a da noi con un bellissimo post che ci porta indietro nel tempo, all'Inghilterra degli agli ultimi decenni dell'Ottocento, quando la Regina Vittoria (e poi suo figlio Edoardo) regnava su un paese che era l'ombelico del mondo occidentale, massima potenza economica e coloniale dell'epoca.

Un paese, l'Inghilterra, che da sempre ha una divisione in classi abbastanza netta e che vanta una delle aristocrazie più vecchie e radicate d'Europa. Prendendo spunto da un libretto trovato durante uno dei suoi viaggi nella patria di Shakepeare (Upstairs and Downstairs - Life in an English country house, ed.Pitkin), Francesca ci racconta come vivevano quei gentiluomini e quelle gentildonne di cui spesso leggiamo nei nostri romanzi preferiti. Gentlemen and Ladies con case in città e in campagna, la cui vita non sarebbe stata così comoda se non avessero avuto al loro servizio uno stuolo di servitori il cui operato contribuiva in maniera evidente al benessere dei padroni.

Ma com'erano esattamente i rapporti fra le persone che vivevano 'su e giù dalle scale' (upstairs and downstairs) ? Lascio la parola a Francesca...

Durante il regno della regina Vittoria (1837-1901) e di suo figlio, re Edoardo VII (1901-1910), quasi tutti in Inghilterra o avevano domestici o lo erano stati in qualche periodo della loro vita. Nel 1891 un censimento ci dice che c’erano almeno due milioni di servitori, compresi oltre centomila bambini sotto l’età di quindici anni.

La vita che si svolgeva su e giù per le scale era molto differente. Mentre il padrone e la padrona spesso si davano molto da fare per il benessere della comunità locale, non si aspettavano certo di dovere mai provvedere ad alcuno dei compiti svolti dalla loro servitù. I loro conoscenti ed amici non si avventuravano mai giù per le scale. I contatti con i domestici, tuttavia, venivano mantenuti nonostante le distanze.

Esistevano molte riviste che pubblicizzavano posti disponibili per il personale di servizio, ma in molte case i domestici restavano per anni ed i legami fra loro e la famiglia per la quale lavoravano divenivano molto forti nel tempo.

Un annuncio dell'epoca per la ricerca di una cuoca

LA SVEGLIA AL MATTINO

Nelle case di campagna degli aristocratici inglesi la giornata cominciava così.

I primi a svegliarsi, probabilmente la sguattera (scullery maid) e il paggio (page), erano in piedi già alle cinque e mezza della mattina, per pulire e spazzare la cucina, distribuire l’acqua calda per il tè, sbarbare la servitù di grado più elevato e servire la colazione nell’ala dei domestici. Alle sette, le cameriere (maids) e i valletti (footmen) si occupavano dell’acqua e dei vassoi per il tè della famiglia e della colazione nella nursery. Dopodiché tornavano con i vasi da notte da svuotare e li ricollocavano per quella che sarebbe stata la prima di numerose altre volte durante il giorno.

Il maggiordomo (butler) apriva le imposte e le porte e tirava le tende, affinché le donne delle pulizie (housemaids) potessero sgombrare, risistemare e accendere i caminetti e poi pulire e spolverare nei piani bassi.

Di solito la giornata di lavoro per i servitori più anziani e i membri della famiglia cominciava prima delle preghiere.

Il maggiordomo poteva avere approfittato delle ore più calme per travasare del vino. La cuoca (cook) aveva già preso alcune consegne e magari si era consultata con il giardiniere (gardener) su quali ortaggi e frutta fossero disponibili per includerli nei menus di pranzo e cena. Il panettiere della casa (baker) o una cameriera avevano infornato i panini da servire a colazione, mentre al fattorino (postboy) era stata offerta una tazza di tè o un po’ di birra, dopo che aveva consegnato i telegrammi provenienti dall’ufficio postale. Nella rimessa per le vetture gli addetti e lo stalliere (groom) erano all’opera per predisporre una carrozza (adeguatamente imponente) per condurre il signore (master) ad una seduta alla Corte di Giustizia più tardi nella giornata, mentre il signore stesso poteva avere già trascorso un’ora a controllare i conti nello studio con l’amministratore della tenuta (estate manager). Sua moglie, nel frattempo, aveva discusso con la propria cameriera personale alcune modifiche da apportare ad un vestito che avrebbe dovuto essere completato quel giorno. La nobiltà di campagna, quasi sempre anglicana, si impegnava a praticare la religione apertamente per fungere da esempio e alcune delle più vaste tenute di campagna avevano le proprie cappelle private. Le preghiere si tenevano alle otto e trenta del mattino, dopo la colazione della servitù, ma prima di quella della famiglia. La maggior parte dei dipendenti della casa partecipava.

Un apparato di campanelli o indicatori a bandierina nelle stanze della servitù segnalavano quando e dove era richiesto il loro servizio. Il sistema originario fu inventato nel 1780 e da quel momento la servitù non fu più costretta a vagare per i corridoi per restare a portata di orecchio della famiglia. Vennero quindi stabilite regole per le quali i domestici non potevano più andare in giro nelle ali abitate dalla famiglia, all’interno o all’esterno della casa, eccetto che per eseguire i propri compiti.

IL SIGNORE ED IL SUO VALLETTO PERSONALE

Era noto durante il periodo vittoriano che la somma minima richiesta per supportare le esigenze di un gentleman fosse di mille sterline all’anno, o il ricavo prodotto da mille acri di terra. C’erano circa 700 famiglie a questo livello o ad uno superiore, capeggiate da ventuno duchi non di stirpe reale. Vi era un unico erede per ciascun titolo: i fratelli minori si dedicavano alle professioni o alla Chiesa, talvolta con piccole rendite e spesso non si sposavano. La maggior parte delle famiglie principali rappresentavano una ricchezza antica e solo una minoranza si era elevata con gli affari o l’industria.

Per prima cosa, un gentleman era un agricoltore e amministratore di terre, ma in quella che era l’economia più sofisticata del mondo, la maggior parte dei gentlemen dell’epoca vittoriana possedeva azioni e titoli e aveva interessi attivi nell’industria. Fin dalla fanciullezza essi venivano addestrati per le loro responsabilità: a livello locale, come giudici di pace, membri del governo del territorio, della parrocchia, dei comitati di beneficenza e forse anche come ufficiali dei reggimenti militari locali, il tutto combinato con varie attività sociali.

A livello nazionale, molti erano membri del Parlamento, diplomatici e ministri del governo, mentre altri diventavano dirigenti di società, studiosi o letterati.

Il valletto personale del signore godeva di molto prestigio nella casa. Per prima cosa doveva tenere pulito e in ordine l’abbigliamento adatto per ogni occasione; doveva occuparsi della toeletta del suo signore (usando anche le sue personali ricette per i saponi da barba e il lucido per gli stivali), comprese incombenze come lo stirare i lacci da scarpe e lavare i ricambi veloci di vestiario.

Il valletto personale viaggiava ovunque con il suo padrone, prendendo nota degli orari dei treni e custodendo gli oggetti di valore e il denaro contante ed era a conoscenza di molti segreti. All’estero agiva come corriere ed interprete e poteva avere molti più contatti e conoscenze delle usanze straniere di quanti ne avesse il suo signore. Doveva sempre essere pronto, si alzava prima del suo padrone e poteva andare a letto solo molto tempo dopo che questi si era coricato. Lontano da casa lo serviva a tavola e si prendeva cura delle pistole del suo signore.

Naturalmente, un buon valletto personale di esperienza era ricompensato con un’eccellente paga ed un alto grado di fiducia. Gli venivano elargiti regali, oltre che i vestiti smessi del suo padrone. Molti di essi guadagnarono abbastanza denaro da potersi sistemare comprandosi un negozio o un hotel: il valletto di Byron, Brown, ad esempio, fondò il famoso hotel in Mayfair che portava il suo nome.

Se il valletto personale rimaneva con il suo signore, poteva aspettarsi una promozione a maggiordomo o soprintendente, ma in molti casi la sua vita era più interessante così com’era.

LA SIGNORA E LA SUA CAMERIERA PERSONALE

Il ruolo della moglie del signore era soprattutto decorativo; doveva essere una buona padrona di casa, sul modello di Daisy, contessa di Warwick, Lady Londonderry o Louise van Alten, che sposò in successione i duchi di Manchester e Devonshire.

Poteva portare denaro in dote al marito (una dote di diecimila sterline e una rendita di trecento sterline all’anno erano considerate adeguate) e doveva essere in grado di dirigere le sue dimore ed essere un pubblico esempio come membro di comitati e dama di carità. Ci si aspettava, inoltre, da lei che fosse una buona ed affettuosa madre.

La cameriera personale della signora (lady's maid) aveva il compito di assicurarsi che l’aspetto della sua padrona fosse sempre appropriato ed immacolato; che, nel tempo, capelli grigi, rughe e una figura abbondante fossero tenuti a bada e che piccole indisposizioni non le impedissero di apparire brillante in pubblico. La cameriera personale supervisionava l’eleganza del budoir della sua signora ed era spesso l’unica altra persona che ne aveva libero accesso, cosa da cui era escluso persino il marito. Le donne dipendevano totalmente dalle loro cameriere personali: ad esempio, molti abiti potevano essere allacciati solo da dietro.

Come il valletto, la cameriera personale viaggiava con la sua signora ed era rispettata di conseguenza dagli altri domestici, a casa e fuori. Solitamente aveva circa vent’anni, ma, per i suoi talenti particolari, veniva tenuta in grande considerazione al pari delle più anziane.

Le cameriere personali francesi erano considerate le più esperte in faccende di moda, ma era risaputo che potevano essere capricciose e in tempi di guerra con la Francia la cosa presentava anche delle difficoltà. Una cameriera svizzera-francese poteva essere meno chic, ma spesso era più affidabile.

Verso i trent’anni, una cameriera personale cominciava a mettersi in cerca di marito o di una posizione come governante (housekeeper): perdeva la sua capacità di sopportazione e la sua possibilità di guadagno come cameriera calava in proporzione. Se non trovava nulla di altro, poteva avere risparmiato abbastanza per aprire un negozio di merceria o di modisteria in una zona alla moda del West End londinese.

LA NURSERY

In una grande nursery, la Nanny si occupava del figlio maggiore, mentre le bambine e i maschi più piccoli avevano nursemaids più giovani in grado di precedenza discendente. Le lezioni seguivano una routine piuttosto monotona. Il cibo era semplice, ma abbondante e si facevano lunghe passeggiate, lontano dagli occhi indiscreti; a volte un giovane valletto era designato come accompagnatore e compagno di giochi per i bambini. All’ora di andare a letto la visita dei genitori era spesso più affettuosa ed intima di quanto si pensi oggigiorno. Le nannies erano usualmente rispettate e spesso amate e a volte servivano la stessa famiglia per due o tre generazioni. Potevano essere severe, ma erano una fonte di saggezza e conoscevano antichi rimedi. Spesso le più giovani erano anche le più complici e, tradizionalmente, i bambini si rivolgevano agli altri membri della servitù per imparare le cose del mondo. I maggiordomi potevano organizzare le prime scommesse per i ragazzini adolescenti e le cameriere, talvolta, provvedevano alle loro prime esperienze sessuali.

La maggior parte dei bambini vittoriani venivano educati insieme alle loro sorelle dallo staff della nursery fino all’età di undici o dodici anni. Dopodiché andavano a scuola e per le fanciulle arrivavano le governanti. Una governante era frequentemente la figlia più giovane di una famiglia gentilizia, con un’educazione superiore alle sue coetanee, oppure era una parente lontana che faceva da insegnante e compagna a ragazze adolescenti spesso più giovani di lei di soli pochi anni. Mentre molte donne giovani restavano a casa fino al matrimonio, la posizione di governante era quella di una rispettata e ben pagata domestica di rango elevato. Quando le scuole femminili e l’educazione superiore per le ragazze furono largamente diffuse la posizione di governante cominciò a sparire.

LA GIORNATA LAVORATIVA DELLA SERVITU’

La cucina e le stanze circostanti, compresa l’ala della servitù e la stanza in cui riporre il vasellame, costituivano la principale area di lavoro della zona inferiore della casa. All’ora dei pasti nell’ala dei domestici, la gerarchia del tavolo da pranzo della famiglia era presa ad esempio: la cuoca e la governante sedevano ad un’estremità, il maggiordomo o il soprintendente dall’altra e i più giovani in mezzo. Alla fine del pranzo, il tavolo veniva sparecchiato per il momento della lettura o degli hobbies.

Il lavoro era più duro la mattina. Le cameriere, indossando grembiuli stampati, pulivano le aree comuni, mentre i valletti, se non troppo anziani, potevano essere persuasi ad aiutare. Alla fine della mattinata, veniva servito il pranzo, per il quale le cameriere potevano cambiarsi ed indossare i loro caratteristici abiti neri, con cuffiette di pizzo e grembiali. Questi ultimi rappresentavano il loro orgoglio e la loro gioia: erano fatti a mano ed esse trascorrevano ore ad inamidarli e a prendersene cura.

Nel pomeriggio i domestici erano al servizio della padrona per accompagnarla nelle sue visite, per recapitare i suoi biglietti da visita, per scortarla durante lo shopping o le opere caritatevoli. Durante questi spostamenti, un valletto o stalliere (chiamato “tiger” a causa della sua tradizionale livrea a righe gialle e nere), apriva gli sportelli della carrozza della padrona, la proteggeva dal fango e dai mendicanti e portava i suoi pacchi. Se necessario, un valletto andava con la sua signora, mentre un altro restava a casa per aprire la porta ai visitatori o sbrigare commissioni. Valletti di riserva erano assegnati alla nursery.

Alla sera era il valletto a servire a tavola e ad occuparsi degli ospiti a cena.

STIPENDI ANNUALI (alloggio incluso)

Periodo circa 1870

Butler £ 70,00

Housekeeper £ 40,00 - £ 60,00

Gardener £ 90,00

Governess £ 80,00 - £ 100,00

Nanny 35,00

Lady’s maid and Valet £ 50-£ 60,00

Housemaid £ 20,00

Footman £ 20-£ 30,00

Groom £ 20,00

Scullerymaid and Tweeny £ 8,00-£ 12,00

LA CUCINA

Fino a forse duecentocinquant’anni fa, la maggior parte degli alimenti consumati ed utilizzati in una grande tenuta di campagna venivano coltivati o confezionati lì.

Nell’epoca vittoriana ed edoardiana gran parte del cibo era prodotto in casa e questo, insieme a ciò che veniva acquistato, passava tutto per le mani della cuoca (che spesso faceva anche le veci della massaia che sovrintendeva la casa). La cucina era il fulcro di tutte le attività che si svolgevano nella parte inferiore della casa (downstairs), un luogo di calore e trambusto, dove venivano preparati moltissimi differenti menus e coordinati gli orari dei pasti. Le dimore più vaste potevano avere uno chef francese e forse un pasticciere italiano, ma la maggioranza aveva solo una cuoca. Piatti speciali per le grandi occasioni potevano essere affidati a talenti extra, ingaggiati per l’occasione.

LA CENA

La cena, il principale pasto del giorno, spesso aveva luogo alle sei e mezza o le sette di sera. Era d’uso vestirsi appositamente: abiti lunghi da sera per le signore e cravatta bianca per i gentiluomini (le giacche da sera – dinner jackets, non furono accettate completamente fino a dopo il 1900) e, per dare loro il tempo di prepararsi, veniva dato un segnale un’ora prima. Di solito si trattava di un gong o di una campana, ma in alcune case si usava un tamburo o persino una tromba.

Non importava quanto fosse esiguo il numero dei partecipanti, la cena era un pasto formale. Veniva ringraziato il Signore e si usava l’argenteria di famiglia.

Le fonti più comuni per i menus erano due manuali di economia domestica: il Mrs Beeton’s Household Management (1861) http://ebooks.adelaide.edu.au/b/beeton/isabella/household/) e la Cook’s Guide di Francatelli (1862) http://www.thecooksguide.com/articles/francatelli.html.

La cena era solitamente di cinque o sei portate, ma poteva estendersi a nove o dieci. Il padrone di casa o il maggiordomo tagliavano la carne e le verdure venivano servite separatamente ad ogni convitato. I valletti servivano a tavola, ma ogni domestico disponibile poteva essere arruolato, compresi gli stallieri, che erano autorizzati a riposarsi prima, affinché gli odori della stalla potessero svanire! Gli ospiti residenti potevano essere serviti dai loro valletti personali.

Dopo cena, le signore si ritiravano per il tè o per il caffè ed i liquori, lasciando gli uomini da soli a gustare frutta, nocciole, porto, brandy e sigari. I decanters venivano passati da ospite ad ospite, verso la sinistra.

Per farsi un’idea di come fosse realmente l’atmosfera, si consiglia la visione di un mitico sceneggiato della BBC del 1971 ambientato nel periodo edoardiano, intitolato appunto UPSTAIRS AND DOWNSTAIRS ( Su e giù dalle scale) e trasmesso in quegli anni anche dalla Rai, forse qualcuna di voi se lo ricorderà .


Eccovene un piccolissimo assaggio ...




Francesca

13 commenti:

  1. un post interessantissimo,complimenti!
    mi è stato utilissimo per soddisfare delle curiosità che avevo da tempo1
    roberta

    RispondiElimina
  2. Interessata da sempre di storia e costume, ho letto con molto piacere il post, pieno di notizie interessanti e curiosità.
    Grazie Francesca, è una ricerca veramente ben fatta.
    PATTY
    N.B. mi aiuta a comprendere meglio i vari ruoli nei ns. romanzi.

    RispondiElimina
  3. Ciao Francesca,
    bel post, interessante e agile. Ho sempre sognato di leggere un romance con al centro della storia non la solita debutante, ma una scullery maid, un po' rude e per nulla vezzosa.
    Regards
    Vivienne

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  4. Molte grazie a Francy per avere condito il post con le foto più azzeccate! :-)
    Il periodo vittoriano ed edoardiano sono ricchi di fascino e consiglio chi fosse in possesso di Sky di seguire su Hallmark la replica di un altro mitico sceneggiato della ITV del 1981, già andato in onda sulla Rai all'epoca ed ora riproposto proprio sul canale satellitare tutti i lunedì sera alle 21.00 (stasera la seconda puntata). Il titolo è "RITORNO A BRIDESHEAD" ed è tratto da un romanzo di Evelyn Waugh (titolo originale: "Brideshead revisited"). Non ha nulla a che fare con i romances, ma chi ama le ricostruzioni d'epoca dell'Inghilterra edoardiana ne rimarrà ammaliato. Oltre ad essere un romanzo famoso, questa versione è un must della tv inglese e conta attori fantastici. Sono 11 puntate.

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  5. Interesting and charming. Thank you, Francy.
    Maria Grazia

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  6. I dvd della serie tv UPSTAIRS AND DOWNSTAIRS sono nella mia lista di cose da comprare quest'estate a Londra. Il problema sarà il prezzo... uhm...

    Francesca

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  7. A me è sempre piaciuta un sacco l'epoca Vittoriana. Post molto interessante il tuo!

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  8. Un post magnifico, è stato davvero molto istruttivo, grazie.
    un bacione

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  9. Vedo con piacere che il post di Francesca ha catturato l'attenzione di molte amiche del blog e siccome l'epoca Vittoriana è un periodo storico che piace molto anche a me, anche come sfondo per i romanzi ( ne ho appena finito uno ambientato proprio negli ultimi anni dell'Ottocento)tornerò senz'altro presto a trattare l'argomento da altre angolazioni.

    Francy

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  10. Grazie, sono contenta che il post sia utile. ;-)

    Francesca

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  11. Ho sempre pensato che dovessero scrivere un libro con tutte queste curiosità. Complimenti per il post!

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  12. Grazie,davvero una lettura affascinante,mi interessa molto sapere nel dettaglio come vivevano nell'epoca Vittoriana,se trovassi un libro super dettagliato come questo post lo comprerei al volo!P.S. Come vorrei vivere in quel periodo! ='')

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  13. Cara Anonima, grazie a te per i complimenti. In giro ci sono diversi libri in realtà che trattano del periodo vittoriano anche dal punto di vista spicciolo. Uno fra tutti : J. Chastenet,"La vita quotidiana in Inghilterra ai tempi della regina Vittoria", che però è difficile da trovare ma cercando su ebay o altri siti second hand forse ne puoi trovare ancora qualche copia.

    Francy

    RispondiElimina

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