SABBIA ,SANGUE E ARENA : IL FASCINO DEI GLADIATORI

Hic sunt leones”. “Lì ci sono i leoni” dicevano i romani indicando il vasto e sconosciuto territorio del nord Africa. Forse sarebbe stato meglio dire “c’erano” perché i poveri “leones” vennero estinti. La causa? Ma per organizzare spettacoli truculenti dove uomini e bestie lottavano per la vita, no? Sangue e arena… vi dice niente? 
I felini comunque, non erano le sole belve dell’arena. C’erano anche uomini temprati dalla lotta, dai muscoli scolpiti, dai corpi perfetti. Uomini osannati dalla folla come le attuali star di Hollywood. Uomini che scatenavano le voglie sfrenate delle donne del popolo e la brama segreta delle matrone dell’aristocrazia. Uomini che più versavano sangue sulla sabbia, più eccitavano le folle. Uomini a cui era vietato sbagliare: non c’era il secondo “ciak” ma solo la morte. Uomini duri. I gladiatori.
Gladiatori in Spartacus:sangue e arena
Prigionieri di guerra, schiavi o uomini liberi oberati dai debiti e in attesa di riscatto, i gladiatori avevano nomi diversi a seconda delle armi usate nel combattimenti: il retiarius era armato di tridente e rete, il murmillus di spada, lancia e scudo rettangolare, il dimachaerus combatteva con due gladi, il sagittarius con arco e frecce. Tutti legati da una sorte comune e da un unico giuramento: sopportare “le catene, il fuoco e la morte con il gladio”. Sembra che la prima esibizione di questa lotta all’ultimo sangue sia avvenuta nel 264 a.C. e il destino di un gladiatore dipendeva dagli umori del pubblico. “Missum!” (libero) e sopravvivevano, “Habet!” e pollice verso, morivano. Il perdente era tenuto a farlo con onore offrendo la gola all’avversario. Prego. Grazie. Che uomini, eh?!
Spartcaus:blood and sand
Chi acquista, possiede e allena i gladiatori è il lanista. Lo fa per mestiere e non è raro che sia lui stesso un gladiatore riscattato. Affitta i suoi eroi a suon di sesterzi e li allena nel ludus, caserma e abitazione insieme. A Roma in epoca imperiale c’erano parecchi ludi, quattro di loro, tra cui il ludus maximus, situati nei pressi del Colosseo. Gli incontri dei gladiatori si chiamavano munera e si svolgevano normalmente uno contro uno, con gladiatori di categorie differenti ma di forze equilibrate. Ci si divertiva di più (gli spettatori, ovviamente) e meglio. 
I gladiatori potevano conquistare successo, danaro e matrone. Sì, avete capito bene. Sembra che le donne romane di ogni ceto avessero per questi omaccioni una particolare predilezione (chissà perché?) e sui graffiti di Pompei ne abbiamo la prova: leggiamo che il trace Celado era “il sospiro delle ragazze” e il reziario Crescente, il loro “medico notturno”. Consolazioni di vite spericolate. Ma per i gladiatori il sangue era ambrosia, l’arena la massima aspirazione e di certo se lo ripetevano spesso mentre camminavano, armati fino ai denti, attraverso i bui corridoi prima di sbucare al centro dell’arena. Intorno, la moltitudine urlante, osannante, esaltata.
Crisso ( Spartacus:blood and sand)
I munera a Roma e in tutto l’Impero avevano sempre un successo clamoroso. Si faceva a gara a chi metteva in campo più gladiatori. Augusto arrivò ad offrirne alla folla diecimila nel corso di otto munera e Traiano altrettanti, in un solo grande evento durato cento giorni. Il tifo era fanatico come negli stadi odierni e forse di più. I gladiatori più famosi avevano schiere di “ultras”. Giovenale racconta che essi erano considerati il simboli della massima virilità, della potenza e della forza bruta. Non avevamo dubbi.
Ma nell’arena non c’era sempre la carneficina sistematica che ci rappresentano nei film. Ricordiamoci che quelli che si battevano erano professionisti allenati, preparati e, fino al III secolo d.C. era tradizione che, se il perdente aveva combattuto con onore, sarebbe stato comunque graziato. Anche perché costava nutrire e mantenere in salute quei bei pezzi di figlioli tutti muscoli. Queste “vedette” dell’arena costavano care e perderne una, per il lanista, significava perdere molti sesterzi.  
Gannicus( Spartacus:blood and sand)
Era un “mestiere” pericoloso, dove un combattimento su dieci finiva con la morte di uno dei due contendenti. Insomma, pochi arrivavano a ritirare il TFR o la pensione per diventare rudiarius (il rudius era una spada di legno che veniva consegnata al gladiatore a fine carriera).  L’attrazione della gloria, dell’ammirazione delle donne e del denaro era così forte che molti preferivano immolarsi nell’arena, piuttosto che tornare ad una vita normale. 
Sembra che anche qualche donna sia scesa in campo come gladiatrice. Sempre quel simpaticone di Giovenale ci parla di una certa Mevia che, pare, inseguisse cinghiali a seno nudo brandendo una mazza ma lei non avrebbe mai affrontato i colleghi maschi con le armi in pugno e questi spettacoli erano considerati intermezzi curiosi e comici. 
I gladiatori, temuti e disprezzati, simboli di una società in cui la vita umana valeva meno di un sesterzio, sono ancora eroi fascinosi che neppure il trascorrere dei secoli è riuscito a gettare nell’oblio. Chi di noi ragazze non ha sospirato e magari versato qualche lacrima di fronte alle struggenti immagini del film “Il Gladiatore”?  
Una curiosità: la fatidica frase “morituri te salutant” fu detta  solo in occasione di una naumachia, una battaglia di navi organizzata durante l’impero di Claudio (41-54 d.C.). Ma i morituri non sono morti. Vivranno per sempre, accendendo di immagini virili la nostra fantasia. 
Spartacus - Sangue e sabbia, da cui abbiamo tratto le immagini per questo post, è una serie prodotta da Starz canale a pagamento degli Stati Uniti che dal 17 febbraio 2011 è passata in prima serata su Sky Uno. Per trasmetterla in quella fascia oraria, i dirigenti di Sky hanno deciso di tagliare le scene più spinte e cruente, visto che la serie è ambientata ai tempi dell’antica Roma e riporta piuttosto fedelmente i costumi dell’epoca.
La serie racconta le gesta di Spartacus (73-71 d.C.), gladiatore trace che mise a ferro e fuoco il territorio campano e parte della Puglia, prima di venire sconfitto con il suo esercito di schiavi e reietti da Marco Licinio Crasso. Impressionante fu la punizione commutata ai prigionieri: Crasso li fece crocifiggere nudi lungo la via Appia, da Capua fino a Roma.
La fotografia e gli effetti visivi della serie sono di grande impatto (sul genere di 300 e Sin City), la prima stagione è composta da 13 episodi, girati interamente in Nuova Zelanda con attori dai fisici prestanti e scene mozzafiato.
Spartacus, nella prima serie, è interpretato dall’attore Andy Whitfield, un bel tenebroso dagli occhi di ghiaccio ma dopo aver annunciato la seconda serie, ha dovuto rinunciare al ruolo a causa di una grave malattia. La produzione ha lo ha sostituito con un altro attore australiano, Liam McIntyre.
Interessante anche il prequel, intitolato Spartacus: Gods of the arena, girato in attesa della seconda stagione.




IL CINEMA SI E' APPROPRIATO DEL MITO DEI GLADIATORI IN MOLTE OCCASIONI...ECCONE DUE CHE NON  POTEVANO PASSARE INNOSERVATE!
IL GLADIATORE DI RIDLEY SCOTT... 



...E IL NUOVISSIMO TV SERIAL SPARTACUS:SANGUE E ARENA 
(Attenzione, ci sono delle scene un po' truculente!) 


VI PIACE LA FIGURA DEL GLADIATORE COME TIPOLOGIA DI EROE ROMANTICO? VI PIACEREBBE LEGGERE ROMANZI AMBIENTATI NELL'ANTICA ROMA, EPOCA CHE ULTIMAMENTE SEMPBRA TORNATA DI MODA? LASCIATE UN COMMENTO.

13 commenti:

  1. Maria Laura31/05/11, 11:53

    Gaazie ragazze per questo post sui gladiatori! Che ispirazione! E che belle foto soprattutto...!!!°_* Non ho mai visto Spartacus ma non mi nascondo che mi piacerebbe (questi telefilm li daranno anche sulle reti nazionali?), così come mi piacerebbe leggere di più nei romanzi rosa storie sull'antica Roma. In fondo è stato un lungo periode storicamente denso di avvenimenti quando Roma era una potenza,anzi LA potenza mondiale! Sì, un eroe romantico antico romano, sicuramente un po' macho, non mi dispiacerebbe proprio. Prendiamo un tipo a caso: Russel Crowe nel Gladiatore...ecco un eroe romantico così ha le carte giuste per farmi sognare!

    Maria Laura

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  2. Interessante anche il confronto con il film "Spartacus" del 1960 con protagonista un giovanissimo Kirk Douglas...voi che ne pensate?
    http://www.mymovies.it/trailer/?id=23561
    Guardate qui: http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=23561
    e qui: http://youtu.be/n5W8NpyYI0M
    Ciao!

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  3. Adele V Castellano31/05/11, 17:25

    @Maria Laura:
    Grazie dei complimenti, Maria Laura e in quanto alla tua idea su un romance ambientato nell'antica Roma... guarda, guarda, ci sto proprio lavorando...

    @emal:
    e chi si dimentica di Kirk in quel ruolo da vero colossal? L'epoca di quei grandi film è tramontata ma che nostalgia e che attori eccezionali erano?

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  4. Ciao A tutte. Il tuo post, Adele, mi è piaciuto moltissimo. Come si vede che ti piace la storia. E' tutto molto documentato e curato.
    Mi piacerebbe moltissimo leggere sull'antica Roma. Non ho mai pensato ai gladiatori come eroi romantici, fino a che non ho visto Russell Crowe, anche se, x amor di verità, nel film lui è un comandante di legioni,diventato gladiatore suo malgrado.
    Comunque, anche se nel mio immaginario, il gladiatore medio era una macchina di morte, poco + che uno schiavo, rozzo, senza educazione, dopo aver visto Spartacus in tv, non mi dispiacerebbe proprio pensare ad una sorta di eroe romantico. Sarebbe una piacevole novità.
    MariaT.

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  5. Ma qs nn è un post! Qs è un bigné alla crema! In effetti, nemmeno io avevo mai pensato ai gladiatori da qs punto di vista, però direi che Adele ha avuto proprio un'idea originale. Sarei deliziata all'idea di leggere un romance ambientato a Roma antica, un periodo storico praticamente nn considerato da qs genere letterario, e con un protagonista così affascinante: offre tanti spunti x farne un eroe dalla fisicità prepotente (questi avevano l'adrenalina sempre a 1000, in qualche modo dovevano pur scaricarla), ma anche con interessanti risvolti psicologici (guardare in faccia la morte tutti i santi giorni, nn deve essere particolarmente rilassante).
    Emozionante la sequenza della battaglia nell'arena de "Il gladiatore"; beccatevi la mitica battuta iniziale di Russel Crowe:
    http://www.youtube.com/watch?v=QZuyeBxnV6Y
    Ciao.

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  6. Che bel vedere :-D
    Anche nel mio caso è stato Russel Crowe a trasformare il mito del gladiatore in eroe romantico.
    Mi piacerebbe molto leggere un romanzo ambientato nell'antica Roma. Appena spunta fuori qualcosa fate un fischio ;-)

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  7. La storia di Roma mi ha sempre appassionata e ho tanti libri ambientati in quel periodo, ma finora non ho trovato nessun romance. Datti da fare allora, cara Adele, con il tuo perchè appena lo pubblichi corro a comprarlo!
    L'ultimo libro che ho letto è stato Dominus, opera prima di Emma Pomilio, che con sensibilità tutta femminile racconta la famiglia romana e i difficili rapporti esistenti fra il pater familias e i suoi figli. Marco è l'erede, Ardach il figlio schiavo, che si ribellerà unendosi a Spartacus fino al tragico epilogo. E' vero che non c'è il lieto fine, ma il finale in un certo senso rimetterà le cose a posto.
    Per quanto riguarda i gladiatori sono certamente le fugure più tragiche e affascinanti del tempo. Personalmente, non amo la violenza che diventa spettacolo, eppure ho visto tante di quelle volte "Il gladiatore" di R. Scott da conoscere tutta la sceneggiatura a memoria e non solo perchè ho un debole per R. Crowe... Amo l'atmosfera di quel film, la musica, il modo in cui coinvolge lo spettatore provocando il massimo impatto emotivo.
    Grazie per questo post, cara Adele, davvero emozionante.
    Un bacione,
    Liliana

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  8. Adele V Castellano04/06/11, 11:54

    Grazie a tutte ragazze, per i vostri commenti sempre graditissimi sul blog. Sentire le vostre voci e le voste opinioni ci spronano ad andare avanti per fare della LMBR un posto dove crescere, conoscere e scambiare opinioni, quindi commentate,commentate, commentate!!! Sono le vostre voci che ci rendono forti!
    Forti come questi bei "maschioni" che erano i gladiatori e rassicuratevi, il libro sta prendendo forma e mi sto davvero appassonando alla sua scrittura. E voi del blog avrete certamente l'occasione di leggerlo in un modo nell'altro... promesso!!!

    Un abbraccio a tutte e aspettiamo sempre i vostri preziosi commenti!!!

    RispondiElimina
  9. Antonietta16/06/11, 00:12

    Ho seguito molto queste serie, soprattutto l'entrata in scena di Gannico..ad averlo un uomo così!

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  10. Adele V Castellano16/06/11, 16:09

    Cara Antonietta,se c'è una fila da qualche parte per il turno con Gannicus, fammi un fischio che mi metto in coda... come hai ragione!!!

    Un saluto a tutte le nuove fan dei gladiatori...

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  11. Noto che molte di voi leggerebbero volentieri storie romantiche ambientate nell'antica Roma. Folgorata dai gladiatori, anzi, dal Gladiatore per eccellenza, Massimo Decimo Meridio, ho scritto sull'argomento diverse fanfiction (storie scritte per mero diletto, in quanto ispirate da materiale coperto da copywright, pertanto non sfruttabili in termini commerciali)molto apprezzate nel "giro" di questo particolare genere di narrativa amatoriale. Il mio sito, su cui potete trovarle è:
    http://web.tiscali.it/zeroo/

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  12. Dimenticavo. Una fanfiction ispirata a "Il Gladiatore", davvero molto ben scritta, rigorosa e documentata dal punto di vista storico, appassionante e...sensualissima è "Julia's journal" della fanwriter argentina Hebe Blanco. Per struttura e dimensioni è un vero e proprio romanzo! Anna Maria Tagliavia l'aveva in buona parte tradotto in italiano ma, per motivi personali, non ha potuto completare il lavoro ed è un vero peccato. Avevo tentato di farlo io, ma il tempo è poco e il mio inglese quello che ho imparato a scuola...In ogni caso, il link è questo:
    http://digilander.libero.it/mintag/

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  13. Grazie dell'info LALLA, secondo me avrai nuovi fan prossimamente!

    RispondiElimina

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