L'AMORE È SEMPRE IN RITARDO di Anna Premoli (Newton Compton)


INAUGURIAMO LA SETTIMANA CON LA NUOVA COMMEDIA ROMANTICA DI ANNA PREMOLI PER NEWTON COMPTON. AVRA' FATTO CENTRO ANCHE QUESTA VOLTA?

Autrice: Anna Premoli
Genere: Contemporaneo
Ambientazione:  New York
Pubblicazione:Newton Compton Editori, pp.320,   27 settembre 2018, € 10,00
Livello sensualità: Basso
Parte di una serie: No, ma ha personaggi in comune con "È solo una storia d'amore"
Disponibile in ebook a € 5,99

TRAMA: I primi amori sono di solito un dolce ricordo, capace di far sorridere. Non per Alexandra Tyler: Norman Morrison, il migliore amico di suo fratello Aidan, l’ha rifiutata senza tante cerimonie dopo che lei ha trascorso l’adolescenza a corteggiarlo e a comporre per lui terribili lettere d’amore in rima. Ogni volta che lo vede – anche ora che è una donna adulta e sta finendo un dottorato in Geologia alla Columbia – non riesce proprio a controllare il malumore. Le sue storie sentimentali sono state tutte un fallimento. E la colpa, secondo Alex, è proprio di Norman. Quando, stanca di incontri poco entusiasmanti, decide di prendersi una sacrosanta pausa dal complicato mondo degli appuntamenti, Norman, altrettanto stufo di pranzi tesi in casa Tyler, le propone una tregua: lasciarsi il passato alle spalle e provare a comportarsi in modo almeno amichevole. Alex non può tirarsi indietro di fronte a quella che per lei suona quasi come una sfida: trattarlo in modo cordiale in fondo non dovrebbe essere così difficile. O almeno, questo è quello che crede… 


Forse bisognerebbe trovarsi nella situazione in si trova Alexandra per poter capire veramente cosa si prova, quando c'è l'amore, ma l'oggetto del proprio amore è talmente preoccupato del futuro, da dimenticare il presente e la possibilità di darsi una chance...
So di non essere stata chiara perciò ora mi spiegherò meglio.
Innanzitutto sto parlando dell'ultimo romanzo di Anna Premoli “L'amore è sempre in ritardo”, e i due innamorati/non innamorati, sono Alexandra e Norman, amico del fratello di lei Aidan.
Occorre dire che lei è una giovane donna parecchio tosta perchè da diciotto anni ama uno stoico uomo che preferisce soffrire piuttosto che accettare il suo amore.
Certo due persone maggiormente diverse non si potrebbero trovare: lei, dinamica, sportiva, allegra, piena di voglia di fare...lui , introverso, metodico, imbranato, antisportivo e anche un po' musone.
Infatti lui si  chiede come potrebbero andare d'accordo quando non hanno nulla in comune e quindi, si dice, meglio non rischiare di soffrire e di mandare tutto a monte.
Lei ha dovuto fare i conti con il fatto che non si può forzare una persona ad amarci e quindi vive la sua vita con bravi storie, superficiali che alla lunga la stancano per la loro insulsaggine.
Purtroppo c'è un precedente che Alex non riesce a dimenticare: le lettere d'amore in rima che fino ai diciott'anni lei gli ha scritto e a cui lui non ha mai dato risposta limitandosi a respingere la ragazzina con la scusa della differenza d'età.
Alexandra è diventata una geologa e Norman un agente letterario molto quotato e ha mantenuto l'amicizia fraterna con Aidan che cerca di farlo uscire dal suo guscio e, sapendo i sentimenti che prova per la sorella, sentimenti reciproci, vorrebbe tanto vederlo felici insieme. Quando, per qualche mese, Alexandra va in Colorado, sulla cima del Rocky Mountain National Park. per raccogliere campioni di acqua, Norman viene convinto ad andare a trovarla per passare insieme il giorno del suo compleanno. Ma la famiglia Tyler dà forfait causa un improvviso e grave impedimento e i due si trovano a convivere per un paio di giorni, soli, nello chalet, in alta montagna, bloccati da una bufera di neve.
...”Io odio la montagna- mugugno a bassa voce, sperando di non farmi udire dalla festeggiata.
Alexandra si blocca e si volta nella  mia direzione.
-Cosa stavi dicendo, puffo brontolone?- vuole sapere
-Niente,  proseguiamo pure
Dal momento che non avevo messo in conto  di finire sommerso da strati e strati di neve fresca a maggio, ho con me vestiti non del tutto adatti.
- Quei pantaloni bagnati mi sembrano fradici-  mi dice indicando il mio abbigliamento
Ho così tanto freddo che ho smesso di sentirlo, a un certo punto”
A questo punto si potrebbe ipotizzare un disgelo anche tra i nostri due testoni...ma no, tutto rimane come prim, anche se qualcosa forse si sta muovendo.
Al  rientro in città, Norman, sempre accusato di essere un pantofolaio, all'antica, senza alcuna voglia di rinnovarsi, si fa convincere da Aidan ad andare a correre nel parco. E qui succede l'ipotizzabile:quando un imbranato si dedica ad attività non adatte a lui, non può che accadere …
...”Gli esseri umani dotati di un minimo di raziocinio non decidono di uscire per una corsetta al parco una domenica d'agosto. A mezzogiorno. A New York.
-Aspetta...-provo a supplicare Aidan, che sebbene ricoperto di sudore, non accenna a diminuire  il passo
-Guarda che io ti ho solo esteso l'invito. Sei qui a sudare di tua  spontanea volontà caro.
-Uhm, fa troppo caldo per metterci a discutere nel parco
-E allora corriamo
Non sono mai stato il tipo da corsa, nemmeno quando ero più giovane. Ero lento,impacciato, del tutto inadeguato. E lo sono ancora, constato con perversa soddisfazione.
Sono così concentrato  a cercare di non perdere i sensi che di punto in bianco avviene qualcosa di inaspettato.
E non so bene perchè.
A me succedono sempre cose improbabili.
Il che ora che ci penso, in verità le rende alquanto probabili.
Perciò c'è sempre un discreto stupore quando inciampo nella maledettissima radice di un albero.
E siccome quando faccio io le cose, mi impegno al massimo perchè venga davvero bene. nella caduta rovinosa riesco a piegare in modo del tutto innaturale  il mio piede destro, scorticandomi completamente il ginocchio sinistro e battendo persino la testa. Poi dicono che con l'esercizio  si migliora. Certo che si. A uccidersi”
Come al solito tutta la famiglia è presente e si offre di aiutarlo...ma chi gli farà da infermiera? Ma naturalmente Alexandra.
Ma le vecchie abitudini sono dure da dimenticare e solo una cena con risvolto e un altro viaggio, li convinceranno che la vita  non va sprecata e che non si può decidere cosa è meglio per gli altri quando non si sa nemmeno cosa sia meglio per se stessi.
Narrato con i due punti di vista, all'inizio questo romanzo fatica a suscitare interesse, poi però, diventa quasi divertente anche se Norman avrebbe meritato una bella svegliata  a causa della sua testardaggine .Mi  è piaciuta l' unione di questa famiglia che considera Normy, come lo chiama Alex 
per prenderlo in giro, parte di loro senza distinzione tra figli reali e figlio acquisito.
C'è un bel lieto fine che, insieme ad una narrazione sempre frizzante, rende piacevole la sua lettura. Come sempre la Premoli sa approfondire i suoi personaggi ed è maestra nel dare loro un tocco di originalità che li rende unici.







*****

Anna Premoli è per me una certezza, quando ho voglia di leggere una bella commedia romantica, sa sempre come regalarmi ore di divertimento e spensieratezza. La storia di Norman e Alexandra, non fa eccezione, e per quanto mi riguarda, ha soddisfatto pienamente le mie aspettative. 
Norman è un protagonista sicuramente fuori dagli schemi del romance, originale pur essendo tremendamente controllato e prevedibile, adoro il fatto che la Premoli non l’abbia snaturato per renderlo più affascinante agli occhi delle lettrici. Proprio per questo, sconsiglio la lettura di questo libro a chi cerca come protagonista un bad boy sfacciato, Norman vi deluderebbe sicuramente. Se invece il rigido e compassato agente letterario vi ha incuriositi fin dalla sua prima comparsa in “ È solo una storia d’amore”, amerete questo libro così come ho fatto io. 
Norman Morrison è un uomo sicuro di sé nella sua professione, ma vive una vita piuttosto monotona, sempre perso nelle sue letture, e ama immensamente la sua solitudine. L’unica presenza fissa della sua vita è Aidan , il suo amico scrittore e tutta la famiglia Tyler, che fin dai tempi dell’università, l’ha accolto in casa facendolo diventare quasi un figlio adottivo. Durante le sue visite in casa Tyler ha incontrato Alexandra, sorella minore di Aidan, da sempre innamorata di lui, e ha accolto le improbabili lettere d’amore dell’esuberante ragazzina con l’indulgenza tipica di una persona più matura; fino a quando si è trovato nella posizione di dover respingere una diciottenne intraprendente e infatuata . 
Sono passati 8 anni da quella fatidica notte, e i loro rapporti si sono raffreddati a tal punto che a malapena Alexandra sopporta di avere Norman a tavola con la sua famiglia. Norman rappresenta la sua più grande sconfitta, soprattutto adesso che riesce ad ammettere con se stessa di non averlo mai dimenticato, l’odio nei suoi confronti non è altro che un’altra faccia dell’amore. A 27 anni e a un passo dal dottorato in Geologia, Alexandra si ritrova in cima alle Rocky Mountain National Park in Colorado, a fare un bilancio della sua vita, e se tutti gli altri aspetti la soddisfano pienamente, la sua vita sentimentale è una serie di appuntamenti deludenti e senza importanza. L’unico colpevole per questo vuoto desolante è lui: Norman.
“ Insomma , razionalmente sono cosciente del fatto che il mondo brulichi di uomini per cui provare qualche forma di attrazione . Fisica. Mentale. Caratteriale. Non mi ritengo un tipo difficile, mi basterebbe una delle tre. Eppure certe volte ho come l’impressione che l’intera popolazione maschile sia stata spazzata via dalla Terra e in vita sia stato lasciato un solo esemplare. Piuttosto difettoso, tra l’altro: Norman Morrison. Un nome ridicolo, per un uomo che si veste in modo ridicolo e si atteggia in modo ancor più ridicolo, ostinandosi a essere sempre più serio di tutti, come se la gioia di vivere fosse un specie di male incurabile da cui ha paura di venire infettato …”
Una delle parole chiave di questo romanzo è consapevolezza; entrambi i protagonisti seppur innamorati persi, riescono a guardare e riconoscere difetti e limiti dell’altra persona con grande obbiettività, senza per questo sminuire minimamente la stima e l’amore che provano. 
Pur essendo così palesemente diversi si attraggono e si completano a vicenda, in fondo l’amore è un sentimento completamente irrazionale e non si può scegliere di chi innamorarsi. Gli anni in cui Alexandra e Norman sono stati costretti a frequentarsi gli hanno permesso di conoscere la loro quotidianità pur ignorando aspetti importanti delle loro personalità, ma il viaggio in Colorado di Norman e la successiva tormenta di neve, regalerà ad entrambi la possibilità di rimediare e avere un nuovo inizio, liberi da quel rancore che li ha allontanati per così tanto tempo. 
L’autrice ci regala dialoghi ricchi di ironia, come ormai suo marchio di fabbrica, che ci accompagnano alla scoperta del vero Norman. Ebbene sì, se Alexandra è un libro aperto fin dalle prime pagine, solare e piena di energia, lo scontroso agente letterario verrà fuori poco per volta e sarà bellissimo rendersi conto di quanto è innamorato . Scopriremo finalmente il suo timore di lasciarsi andare, radicato nella brutta esperienza avuta con i suoi genitori, la paura di snaturare l’unica donna che abbia mai amato è il sentimento che lo tiene lontano, quasi a voler custodire un bene prezioso.
“Donne come lei non possono fare a meno di brillare. Gli uomini come me non sanno nemmeno da dove iniziare e brancolano nel buio. Amare non sempre ti aiuta a essere una persona migliore. In alcuni casi l’amore ti offusca a tal punto la vista che finisci col trascinare in basso la stessa persona che dicevi di voler proteggere da tutto e tutti… Non conosco nessuno che sia più di lei. Più vibrante. Più vitale. Più testarda. Più importante…”
Norman ci proverà davvero a resistere al fascino di Alexandra e soprattutto ai suoi sentimenti, ma alla fine dovrà cedere, e lo farà col botto. Vi garantisco che sarà impossibile non innamorarsi di lui. Se avete voglia di emozionarvi con una storia d’amore dolcissima e meravigliosamente raccontata , con due protagonisti sapientemente caratterizzati e con dialoghi tutto pepe, questo è il libro che fa per voi.







*****

Un amore travagliato quello che provano Alexandra e Norman. Lei ama fin da ragazzina Norman, ma non è ricambiata, o almeno così crede, e lui la ama così tanto che non fa niente per farglielo capire. Anzi… Il rapporto tra i due è molto strano, ma ad un certo punto il sentimento la vince su tutto.
Il romanzo è scritto in prima persona e a capitoli alterni si legge il pensiero dei protagonisti. La Premoli è stata molto brava a mettere in evidenza i caratteri completamente opposti di Alex e Norman. Lei solare, piena di vita, allegra, lui invece è chiuso, introverso, a volte con poca stima di se stesso e che si comporta nei confronti di lei in modo tale da non far scoprire quanto i suoi sentimenti siano profondi.
Il personaggio maschile, che non è macho, non è l’”uomo che non chiede mai”, che non è un latin lover, ha destato in me una grande tenerezza. Sono stata molto curiosa di leggere come tutto l’impasse che si trova in questa storia ad un tratto sparisse e come il cambiamento del comportamento di Norman sia stato ben congegnato.
Un libro che merita senz’altro di essere letto.










COME INIZIA IL ROMANZO...
Capitolo 1

Alex

Le ultime statistiche sostengono che del nostro maltrattato e sofferente pianeta siamo ormai in ben 7,5 miliardi a calpestare il polveroso suolo. Di questo impressionante numero di persone, circa la metà sono di sesso maschile. Quindi, conteggi alla mano, si può affermare con una certa attendibilità che una ragazza come me abbia un campione di circa 3,7 miliardi di esemplari tra cui scegliere un compagno di vita.

Ipotizziamo pure di togliere dal nutrito gruppo quelli attratti dal proprio sesso, quelli ancora indecisi da chi essere attratti, l’odiosa categoria degli attaccati alla gonna della mamma, i preti cattolici, quelli che credono nella bigamia e pure quelli che osano uscire di casa con camicie floreali (percentuale in crescita esponenziale, ahimè, per motivi che sfuggono del tutto alla mia comprensione). Rimangono a spanne sempre più di tre miliardi di uomini tra cui scegliere.
Tre – miliardi – di – uomini.
Insomma, razionalmente sono cosciente del fatto che il mondo brulichi di uomini per cui provare una qualche forma di attrazione. Fisica. Mentale. Caratteriale. Non mi ritengo un tipo difficile, mi basterebbe una delle tre.
Eppure certe volte ho come l’impressione che l’intera popolazione maschile sia stata spazzata via dalla Terra e in vita sia stato lasciato un solo esemplare. Piuttosto difettoso, tra l’altro: Norman Morrison. Un nome ridicolo, per un uomo che si veste in modo ridicolo e si atteggia in modo ancor più ridicolo, ostinandosi a essere sempre il più serio di tutti, come se la gioia di vivere fosse una specie di male incurabile da cui ha paura di venire infettato. Oppure deve aver scambiato la vita per una gara a chi tiene il broncio più a lungo. Nel qual caso, non deve temere: la coppa sarà di certo sua. Non ho mai conosciuto nessuno che possa anche solo aspirare a fargli concorrenza.
Questa serata si è rivelata strana sin dall’inizio: quando uno dei miei soliti accompagnatori interscambiabili è passato a prendermi, due ore or sono, ho provato il forte impulso di fingermi morta e di rimanere segregata in casa a guardare Game of Thrones con la mia coinquilina Leila. Sì, nome per nulla casuale, ma pare che l’ossessione per la fantascienza e il fantasy viaggi per via genetica. Non faccio parte dei fan sfegatati della serie, ma amo poltrire sul divano. Senza contare che al momento non ho chissà quali altri scopi nobili nella vita.

Uscire di continuo con svariati ragazzi finisce con l’annoiarti: sono tutti differenti eppure terribilmente uguali, prevedibili e per di più fastidiosi. Ormai mi sento nauseata ancora prima che abbiano aperto bocca o che abbiano fatto qualche sciocchezza. Certo, io sarò anche prevenuta, ma mai una volta che qualcuno di loro mi smentisca…
Avrei dovuto dar retta al mio sesto senso. Potrei quasi aggiungerlo al mio curriculum: ottimo intuito, peccato che la demente non gli dia mai retta.
Perciò eccomi qui, in un appartamento newyorkese come ce ne sono tanti, pavimento logoro spacciato per vintage e pareti da ridipingere esibite come una sorta di monumento neo marxista, seduta su un divano decisamente più scomodo del mio e per di più a pochi metri da Norman, altrimenti detto “l’uomo che non mette mai il naso fuori di casa”. È una seccatura grande e grossa che abbia deciso di fare un’eccezione proprio oggi. ...
*****
 USCITE RECENTI DI ANNA PREMOLI

Julie Morgan scrive romanzi d’amore ambientati nell’Ottocento. Di quell’epoca ama qualsiasi cosa: i vestiti lunghi, gli uomini eleganti, le storie romantiche che nascono grazie a un gioco di sguardi o al semplice sfiorarsi delle mani… L’unica cosa che salva del mondo di oggi è lo shopping online, che le permette di non mettere il naso fuori dal suo amatissimo e solitamente silenzioso appartamento. Almeno finché – proprio al piano di sopra – non arriva un misterioso inquilino: un ragazzo strano, molto giovane e vestito in un modo che a Julie fa storcere il naso. È davvero un bene che lei sia da sempre alla ricerca di un uomo d’altri tempi, perché il suo vicino, decisamente troppo moderno, potrebbe rivelarsi ben più simpatico di quanto avrebbe mai potuto sospettare…
Leggi QUI la ns. recensione del romanzo. Ti interessa questo libro? Lo puoi trovare QUI.

Jordan ha collezionato una serie di esperienze disastrose con gli uomini. Consapevole di avere una sola caratteristica positiva dalla sua parte, ovvero una bellezza appariscente e indiscutibile, è arrivata a New York intenzionata a darsi da fare per realizzare il suo geniale piano. Il primo vero progetto della sua vita, finora disorganizzata: sposare un medico di successo. Jordan ha studiato la questione in tutte le sue possibili sfaccettature e, preoccupata per le spese da sostenere per la madre malata, si è convinta di poter essere la perfetta terza moglie di un primario benestante piuttosto avanti con gli anni. Ma nel suo piano perfetto non era previsto di svenire, il primo giorno di lavoro nella caffetteria di fronte all’ospedale, ai piedi del dottor Rory Pittman. Ancora specializzando, per niente ricco, molto esigente e tutt’altro che adatto per raggiungere il suo obiettivo... Leggi QUI la ns. recensione del romanzo. 
Ti interessa questo libro? Lo puoi trovare QUI.

Cinque anni fa Aidan Tyler ha lasciato New York sul carro dei vincitori, diretto verso il sole e il divertimento della California. Fresco di Premio Pulitzer grazie al suo primo libro, coccolato dalla critica e forte di un notevole numero di copie vendute, era certo che quello fosse solo l’inizio di una luminosa e duratura carriera. Peccato che le cose non stiano andando proprio così: il suo primo libro è rimasto l’unico, l’agente letterario e l’editore gli stanno con il fiato sul collo perché consegni il secondo, per il quale ha già incassato un lauto anticipo. Un romanzo che Aidan proprio non riesce a scrivere. Disperato e a corto di idee, in cerca di ispirazione prova a rientrare nella sua città natale, là dove tutto è iniziato. E sarà proprio a New York che conoscerà Laurel, scrittrice di romanzi rosa molto prolifica. Già, “rosa”: un genere che Aidan disprezza. Perché secondo lui quella è robaccia e non letteratura. E chiunque al giorno d’oggi è capace di scrivere una banale storia d’amore… O no? 
Ti interessa questo libro? Lo puoi trovare QUI.

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L'AUTRICE

Anna Premoli è nata nel 1980 in Croazia, vive a Milano dove si è laureata alla Bocconi. Ha lavorato alla J.P. Morgan e, dal 2004, al Private Banking di una banca privata. La scrittura è arrivata per caso, come “metodo antistress” durante la prima gravidanza. Ti prego lasciati odiare è stato il libro fenomeno del 2013. Per mesi ai primi posti nella classifica, con i diritti cinematografici opzionati dalla Colorado Film, ha vinto il Premio Bancarella ed è stato tradotto in diversi Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato anche Come inciampare nel principe azzurro, Finché amore non ci separi, Tutti i difetti che amo di te, Un giorno perfetto per innamorarsi e L'amore non è mai una cosa semplice.

VISITA IL SUO SITO:

VI INTRIGA LA TRAMA DI QUESTO ROMANZO E VI PIACEREBBE LEGGERLO? L'AVETE GIA' LETTO? COSA NE PENSATE? 
Grazie a chi condividerà il link a questa recensione su una delle sue pagine social.

1 commento:

  1. triplice recensione, un vero onore per la premoli. io adoro l'autrice perchè le sue storie sono sempre leggere e piene di ironia. per cui ho in lista il romanzo non appena l'ho intravisto nei consigliati

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