LA MAGIA DI UN ABBRACCIO di Mary Balogh (Mondadori)


NEI ROMANZI MONDADORI DI QUESTO MESE TORNA UNA DELLE REGINE DEL ROMANCE STORICO, MARY BALOGH, CON UN NUOVO CAPITOLO DELLA SUA SERIE  WESCOTT.


Autrice: Mary Balogh
Titolo originaleSomeone to Hold
Traduttrice: Dianna Fonticoli
Genere: Storico
Ambientazione: Bath, epoca Regency
Pubbl. originale: Piatkus, febbraio 2017, pp.402
Pubb. italiana: Mondadori, coll. Classic, nr.1186, luglio 2019,  pp.307
Parte di una serie: 2° serie “Wescott” 
Livello di sensualità: MEDIO
Disponibile in e-book a € 2,99 

TRAMA: Alla morte del padre, il conte di Riverdale, Camille Westcott scopre di essere una figlia illegittima e si rifugia a Bath, in casa della nonna materna. Qui Camille, abbandonata dal fidanzato dopo la disgrazia piombata sulla sua famiglia, trova lavoro come insegnante in un orfanotrofio dove conosce Joel, pittore e insegnante di disegno. I due sono profondamente diversi, per carattere ed estrazione sociale, e inizialmente mal si sopportano, ma qualcosa di speciale si agita da subito nel fondo dei loro cuori. Così la passione per il loro lavoro piano piano si trasforma in una complicità dolce e imprevista…


Mentre Anna Snow, ora Anastasia duchessa di Netherby, si sta godendo il matrimonio e anche la nuova condizione di figlia legittima del conte di Riverdale, una delle sorellastre, Camille Westcott, che ha scoperto di essere non più lady né ricca ereditiera, non riesce a farsi una ragione della sua
situazione e continua a detestare colei che l'ha soppiantata nel titolo e nella società sia di Londra che di Bath.
Così abbandona la sorella minore Abigail, che è ospite della nonna e si presenta all'orfanotrofio dove Anna ha passato tutti gli anni dalla nascita alla giovinezza. Non sa nemmeno bene cosa la spinge, ma decide di vivere da sola, e chiede di poter prendere il posto come insegnante che è stato lasciato libero proprio da Anna.
Qui Camille conosce Joel Cunningham, pittore, e anche lui docente presso il collegio nel quale è cresciuto come orfano e dove ha stretto una amicizia molto affettuosa con la nuova duchessa di Netherby.
Camille ha un carattere poco tollerante e non riesce ad accettare facilmente coloro che lei ritiene inferiori pur ammettendo con se stessa che ormai non ha più i privilegi del passato.
Joel, da parte sua, inizialmente mal sopporta questa ragazza boriosa e sempre poco socievole ma poi vedendo l'impegno nel cercare di inserirsi in un lavoro così particolare come è quello di insegnante, inizia a modificare le sue impressioni. 
...”-Vi manca vostra madre? - domandò Joel
-Non so più che tipo di persona sia mia madre, non so nemmeno chi sono io- allungò un mano e la mise sul braccio di Joel, appena sotto la spalla
-Potreste abbracciarmi per favore? Mormorò -Ho bisogno di un abbraccio.
Se avesse riflettuto anche solo un attimo sulla sua insolita richiesta, ne sarebbe rimasta sconvolta. Andava contro tutti i suoi principi
Joel fece un passo in avanti e la prese tra le braccia
-Vi chiedo scusa – disse staccandosi dall'abbraccio e vi ringrazio.  Ho avuto un momento di debolezza. Non succederà più.
-Credevo fossero solo gli orfani a volersi far abbracciare- rispose Joel. -Non mi era mai passato per la mente che anche gli adulti cresciuti nelle famiglie normali ne sentissero la necessità- “
 
Il giovane si sta affermando come ritrattista e quando viene contattato da Mr Cox-Phillips pensa che sia per un quadro. La sorpresa più incredibile la riceve quando il vecchio nobiluomo gli rivela di essere suo zio e lo avvisa che gli lascerà tutti i suoi beni.
Dapprima Joel rifiuta ma in seguito ci ripensa perchè, pur rimanendo un figlio illegittimo, almeno ha a disposizione un' ingente eredità.
Intanto sia lui che Camille, frequentandosi, raggiungono un livello di intimità che fino a qualche settimana prima era impensabile.
Il romanzo è abbastanza simile al precedente ma è molto più noioso, soprattutto nella prima parte, e a mio avviso poco realistico in quasi tutto il suo svolgersi.
Joel è il più interessante tra i due protagonisti, è abbastanza simpatico e, anche se senza grandi slanci passionali come ormai i romanzi della Balogh ci hanno abituato, riesce ad essere credibile.
Camille non mi è piaciuta, in alcuni momenti l'ho detestata anche se in un certo senso ho capito che per una nobildonna l'aver perso tutto il prestigio sociale doveva essere tragico!
Quello che mi ha dato fastidio è che ha incolpato di tutto Anna e non il padre che sarebbe stato l'unico da condannare per il suo agire da mascalzone.
Ma c'è di più! Quasi subito accetta di avere una relazione con Joel così senza pensarci troppo, cosa che una signorina di buona famiglia non avrebbe mai pensato di fare anche perchè dalla narrazione non si ha la sensazione di una grande passione . 
...”-Vieni a letto con me- mormorò Joel
Se ne pentì all'istante. Camille gli afferrò i polsi e quando rispose non era né indignata nè in collera
-Sì- disse
Si diressero verso la camera da letto senza nemmeno toccarsi”
 E vorrei puntualizzare che, pur essendo entrambi illegittimi, nessuno dei due si preoccupa di una eventuale gravidanza se non quando avrebbe potuto essere troppo tardi...pazienza lei che non avrebbe nemmeno saputo come fare, ma almeno lui che certo non era privo di esperienza!
E veniamo al lavoro all'orfanotrofio.
Tutto va liscio come se lei avesse passato anni ad insegnare, i bambini la accolgono con entusiasmo e fanno quello che lei propone, si affeziona ad una neonata e la accudisce come una balia esperta, e addirittura si adatta a vivere nella piccolissima ex camera di Anna, dopo che per tutta la vita ha avuto a disposizione cameriere e spazi non certo così ristretti.
Anche un romanzo, secondo me, ha bisogno di una certa logica e quando si legge che tutto va bene, tutto finisce in gloria, mi sembra un po' esagerato.
Quello che mi è piaciuto e che ha un po' alzato la mia valutazione, sono stati gli interventi degli altri personaggi già visti in “Qualcuno da amare”. Le loro azioni corali sono intriganti e integrano una trama abbastanza piatta.
Spero che i prossimi libri siano un po' più realistici e soprattutto non l'uno fotocopia dell'altro.









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LA SERIE WESTCOTT
1. Someone to Love (2016) - 
ed. italiana: QUALCUNO DA AMARE, I Romanzi Mondadori, coll. Classic, gennaio 2019 - Anna Snow e Avery Archer, duca di Avery - Leggi QUI la ns. recensione
2. Someone to Hold (2017) - 
 ed. italiana: LA MAGIA DI UN ABBRACCIO, I Romanzi Mondadori, coll. Classic, luglio 2019 - Camille Westcott e Joel Cunningham
3. Someone to Wed (2017) - Alexander Westcott, conte di Riverdale e Wren Riverdale
4. Someone to Care (2018) - Viola Kingsley e Marcell Lamarr, marchese di Dorchester
5. Someone to Trust (2018) - Elizabeth Overfield e Colin Hendrich, Lord Hodges
6. Someone to Honour (2019) - 
Abigail Westcott e Gilbert Bennington
7. Someone to Remember (2019) - prossima pubblicazione - Matilda Westcott e Charles Sawyer, Visconte di Dickson

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CHI È L'AUTRICE
Mary Balogh, una delle più acclamate e premiate autrici contemporanee del genere storico/regency, è nata a Swansea, nel Galles, terra di mare e montagne,canzoni e leggende. Un bagaglio di emozioni che l'autrice ha portato con sè quando decise di trasferirsi in Canada con un contratto di tre mesi come insegnante. Quella che doveva essere un'esperienza temporanea si è però trasformata in una nuova vita, perchè in Canada Mary ha incontrato Robert che ha sposato e con il quale ha avuto tre figli. In Canada Mary ha anche iniziato la sua carriera di scrittrice, pur continuando a fare l'insegnante a tempo pieno. Il suo primo successo, A Masked Deception, scritto a mano nei ritagli di tempo sul tavolo della cucina, uscì nel 1985 e vinse in quell'anno il premio della rivista Romantic Times come miglior opera prima nel genere regency. Molti romanzi e racconti hanno seguito negli anni quel primo successo e oggi Mary Balogh è una scrittrice romance a tempo pieno e ogni suo libro è atteso con impazienza da milioni di fedeli lettrici in tutto il mondo.
VISITA IL SUO SITO: 
http://www.marybalogh.com/

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1 commento:

  1. Dissento da Piera a me questo libro è piaciuto molto più del primo della serie!
    Come al solito la Balogh è riuscita a commuovermi.

    RispondiElimina

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