QUALCUNO DA AMARE di Mary Balogh (Mondadori)

FRA I ROMANZI MONDADORI DI QUESTO MESE TORNA L'AMATA MARY BALOGH  CHE CON QUESTO ROMANZO INAUGURA UNA NUOVA SERIE DEDICATA ALLA FAMIGLIA WESTCOTT. 

Autrice: Mary Balogh
Titolo originaleSomeone to Love
Traduttrice: Dianna Fonticoli
Genere: Storico
Ambientazione: Londra, epoca Regency
Pubbl. originale: Piatkus, novembre 2016, pp.400
Pubb. italiana: Mondadori, coll. Classic, nr.1176, gennaio 2019,  pp.388
Parte di una serie: 1° serie “Wescott” 
Livello di sensualità BASSO
Disponibile in e-book a € 3,99 

TRAMA: Anna Snow è cresciuta in un orfanotrofio di Bath e ha ben poca esperienza del mondo. Lavora nell'istituto come insegnante, ma una fortuna del tutto inattesa sta per bussare alla sua porta: scopre infatti di essere figlia del defunto conte di Riverdale, nonché sua erede. Benché abbia sempre sognato di incontrare la sua vera famiglia, quando arriva a Londra la ragazza viene accolta piuttosto freddamente. I nuovi parenti sono tutt'altro che entusiasti di incontrarla, ma si trovano comunque costretti a introdurla in società. E il destino ha in serbo per lei un'altra sorpresa che risponde al nome di Avery Archer, duca di Netherby…


Tanti personaggi in questo primo romanzo della serie Westcott, non hanno certo reso facile leggere  i primi capitoli di “Qualcuno da amare”,tanto che ho deciso di proseguire, cercando di focalizzare solo i più importanti nella storia. 
Sono sincera: in Avery Archer duca di Netherby, mi sembrava di rivedere gli atteggiamenti e il carattere di Luke Kendrick duca di Harndon di “Senza Cuore”, un altro bel romanzo della Balogh: eleganza ricercata, gioielli a profusione, monocolo, insofferenza e distacco, e poca voglia di perpetuare la dinastia.
Per fortuna sua e soprattutto mia, dopo qualche intoppo, il libro  è diventato un tantino più divertente, e si è capito che in un certo senso questo comportamento superficiale  era un atteggiamento di difesa nei confronti dei suoi simili.
Lo incontriamo nelle prime pagine, abbastanza scocciato nel dover far fronte ad una riunione allargata della famiglia, quando si presenta, convocata dal notaio, la figlia , sconosciuta fino a qualche giorno prima, del defunto lord  Riverdale: Anna Snow.
...”Per  Avery Archer , duca di Netherby, non sarebbe stato un problema se non fosse toccato a lui riceverlo. Cosi si stava dicendo presso la finestra della biblioteca, intento   a prendere una presa di tabacco per cercare di non sbadigliare...Tutto questo era decisamente scocciante per una persona  come Avery, noto per la sua indolenza e per la sua avversione al lavoro e a tutto ciò che rappresentava un dovere.”
La giovane donna ha sempre vissuto in un orfanotrofio dall'età di quattro anni e , diventata maggiorenne ,vi è rimasta come insegnante.
...”Una donna entrò senza attendere che il maggiordomo la invitasse.  Doveva essere un'istitutrice, Avery ci avrebbe scommesso. Era giovane, magrolina e dal portamento eretto. Indossava un abito e un soprabito blu scuro, mentre i guanti, la borsetta e le scarpe erano neri.La nuova arrivata si fermò all'ingresso e si guardò attorno.-Ho l' impressione – disse Avery pescando dalla  tabacchiera una presa di tabacco   -che siate entrata per sbaglio dalla porta principale, invece che da quella di sevizio-La giovane donna lo guardò con i suoi occhi grandi e grigi e non battè ciglio-Sono arrivata ieri da Bath- disse con una voce cordiale e suadente.-E ora   sono stata  accompagnata qui e lasciata davanti a questa porta.In quel momento Avery ebbe un'illuminazione: la giovane donna non era un'istitutrice   o meglio non un' istitutrice qualunque,  ma la figlia bastarda del  defunto conte.”
Ora si scopre essere figlia di un nobile che l'ha abbandonata nell'istituto, alla morte della madre. Naturalmente Anna non viene certo accolta a braccia aperte dalla nuova famiglia, anzi il fratello,  le due sorelle e i cugini, la insultano subito e si rifiutano di parlarle...ma non è tutto, purtroppo per loro!
La scoperta che ha fatto il notaio e che è il motivo della riunione, è molto più grave!
Lei infatti è l'unica erede del padre.
Per fortuna di Anna, o meglio di Anastasia, perchè questo è il suo vero nome, la nonna e la zia la prendono sotto la loro responsabilità e, per evitare brutte figure con il ton e anche affinché la giovane  venga trattata come  in realtà le spetta, come nuova contessa di Riverdale, la spaesata ex insegnante, viene vestita, pettinata, istruita sulle regole della società e , dulcis in fundo, le viene insegnato il valzer.
Deciso a starsene lontano perchè parlare di argomenti prettamente femminili lo annoia, il duca si trova però sempre a convergere a casa Riverdale:
...”Accidenti sentivo la sua mancanza..”
 E non sa nemmeno lui come mai ad un certo punto gli escano dalle labbra strane parole che lasciano  tutti stupiti:
...-Non ho confrontato il vostro patrimonio con il mio, Anna. A occhio e croce credo di avere qualche soldo più di voi.
Se vi sposassi, lo farei perchè  preferirei vivere con voi piuttosto che senza di voi.Considerate queste mie parole come una formale proposta di matrimonio.Sarebbe troppo imbarazzante per me, e forse anche per i presenti, se mi mettessi in ginocchio davanti a voi  e vi chiedessi di sposarmi con il  linguaggio fiorito che ci si aspetta in queste circostanze. Vi dico soltanto che potete diventare la duchessa di Nertherby, se volete.”
Anna rimane un po' indecisa ma poi si accorge di voler rispondere positivamente alla fatidica domanda.
...” Anna rimase seduta per un'ora forse due  senza  quasi aprir bocca mentre i parenti parlavano delle sue nozze.”
Naturalmente una persona strana come il duca non poteva che scegliere di stupire ancora una volta con un matrimonio inaspettato.
La storia da questo punto in poi inizia a prendere un andamento abbastanza scontato e senza più quel pizzico di ironia che l'aveva inizialmente resa scorrevole e un po' fuori dalle solite narrazioni della Balogh.
Interessante, ma pochissimo sviluppato, l'inserimento delle lotte marziali con un paio di mosse e niente più.
Come suo solito sono  scarse le scene di sesso e abbastanza fredde, quasi impersonali, mentre è stato piacevole leggere dell'affetto dei nonni e di quello degli ex alunni e colleghi di Anna.
Quando si legge la Balogh si sa cosa già cosa aspettarsi: sentimenti appena accennati, un po' di introspezione e molti personaggi di cui si spera avere altre notizie in un futuro romanzo.
Mi è piaciuta la scelta dell'utilizzo della corrispondenza per raccontare parte di ciò che avviene, perchè personalizza maggiormente il personaggio di Anna e lo rende meno rigido e più complementare ad Avery, che è comunque simpatico, perchè sembra sempre meravigliarsi sia di se stesso, che di ciò che egli stesso fa accadere.
Nel complesso una lettura piacevole e senza scosse.











LEGGI UN ESTRATTO DEL ROMANZO...
“Accidenti, sentivo la sua mancanza” pensò Avery, rammaricandosene anche perché non ne comprendeva il motivo. La nonna e le zie avevano ragione riguardo all’aspetto di Anna. L’abito era troppo semplice e disadorno, l’acconciatura troppo austera nonostante i ricci, e poi si notava la mancanza di gioielli. Tuttavia non aveva mentito quando le aveva detto che avrebbe offuscato le altre donne, e neppure quando l’aveva lodata per l’intelligenza della sua scelta, pur essendo convinto che non fosse stata frutto di un preciso ragionamento.
Nonostante tutto, Anna era a dir poco splendida.
E lui terribilmente confuso.
Non ricordava quand’era stata l’ultima volta che aveva organizzato un evento mondano. Farlo richiedeva tempo e fatica, anche se la maggior parte del lavoro se l’era addossato Goddard, come sempre. Avery guardò in fondo al tavolo, dov’era seduta la matrigna, meravigliandosi che fosse così lungo da accogliere tutte quelle persone. Le contò rapidamente: quattordici in tutto, lui compreso. Sette uomini e sette donne. Edwin e la duchessa avevano fatto bene i conti. Lui non ce l’avrebbe fatta.
Quella sera aveva Anna alla sua destra, in qualità di ospite d’onore, e a sinistra la contessa madre di Riverdale, la gentildonna più importante dopo la duchessa. Si preparò a dividere equamente le proprie attenzioni tra le due. All’altro lato di Anna sedeva Molenor. Era stata una scelta felice da parte della matrigna, perché Thomas era una persona equilibrata e non prevenuta nei confronti di Anna.
Non che lei si sarebbe lasciata intimidire. Il giorno in cui era entrata per la prima volta in quella casa, forse il momento più difficile della sua vita, non si era data per vinta, aveva affrontato con coraggio la situazione. E il giorno prima, quando aveva incontrato la regina, si era comportata nel migliore dei modi, cosa che gli era stata riferita dalla matrigna.
— Anna — disse Avery mentre il discorso verteva sulle condizioni atmosferiche presenti e future — sono dell’opinione che non vi sia altro da aggiungere sull’argomento, altrimenti diventerebbe noioso e io detesto annoiarmi.
— Sì, penso che a questo punto si possa chiudere l’argomento — rispose lei.
— Mi fa piacere. Toglietemi una curiosità: qual è stato il momento più difficile di tutta la vostra vita?
Anna, perplessa, rimase a guardarlo con la forchetta a mezz’aria. — Da dove salta fuori questa domanda?
— Dal mio cervello — rispose Avery — tramite la mia bocca.
Lei sorrise, poi rifletté un attimo corrugando la fronte. — Forse un momento che ricordo vagamente — disse — e che mi sforzo di scacciare ogni volta che mi torna in mente.
La risposta lo deluse. Si aspettava che Anna citasse i due momenti a cui lui aveva appena pensato. Invece le aveva risvegliato dei ricordi spiacevoli.
— Credo che sia stato quando sono finita all’orfanotrofio — continuò Anna. — L’uomo che mi ha portato lì era impaziente e sgarbato, ma probabilmente sapevo chi era e quali legami avevo con lui. Di terrificante c’era il senso di abbandono e la paura di ciò che mi aspettava, dopo aver vissuto fino ad allora serena e felice. Ma forse mi sbaglio. Non escludo di essere stata contenta di trovare dei compagni con cui giocare. Non ho brutti ricordi degli anni trascorsi all’orfanotrofio. Può darsi che non fossi così spaventata quando mi ci hanno portato.
Oppure lo era stata. Comunque non era un argomento da affrontare in una serata di festa.
— E qual è stato per voi il momento più difficile? Della vostra vita, intendo — domandò Anna.
Avery pensò di rispondere con una battuta di spirito, ma all’ultimo istante optò per la sincerità. — In fondo, molto simile al vostro — replicò. — Il mio primo giorno di collegio, quando avevo undici anni e dovetti coricarmi in un dormitorio che ospitava altri sette ragazzi, con la differenza che per me si trattava della prima volta. Dopo un silenzio agghiacciante, uno dei ragazzi iniziò a prendermi in giro. Ero così spaventato che mi rannicchiai sotto le coperte. Non mi diedero un attimo di pace. Sghignazzavano, facevano un gran baccano e fingevano che ci fossero dei fantasmi. Quella notte non riuscii a chiudere occhio. Non avevo paura dei fantasmi, ma dei miei compagni. — Oh, povero bambino — esclamò Anna con aria assorta. — Quand’è stato che vi siete fatto coraggio?
— Avery — chiamò a quel punto la contessa madre — ho saputo che deludete le signore ogni volta che partecipate a una festa da ballo. A quanto pare, danzate due o tre volte con le fanciulle più graziose, dopodiché vi trasferite nella sala da gioco o ve ne andate. Mi auguro che non succeda anche questa sera.
Lui si apprestò a replicare e Anna riprese a conversare con Molenor. Non gli sfuggì comunque di non aver mai parlato con nessuno della propria infanzia e della propria adolescenza. Quella era stata la prima volta.
— Ho acquistato un paio di scarpe nuove per l’occasione — spiegò poi alla contessa madre — e sebbene il mio valletto si sia dato da fare per renderle meno scomode, temo che mi faranno soffrire. Comunque vi prometto che non perderò un ballo, a costo di maciullarmi le dita dei piedi.
**** 
LA SERIE WESTCOTT
1. Someone to Love (2016) -
ed. italiana: QUALCUNO DA AMARE, I Romanzi Mondadori, coll. Classic, gennaio 2019 - Anna Snow e Avery Archer, duca di Avery
2. Someone to Hold (2017) - Camille Westcott e Joel Cunningham
3. Someone to Wed (2017) - Alexander Westcott, conte di Riverdale e Wren Riverdale
4. Someone to Care (2018) - Viola Kingsley e Marcell Lamarr, marchese di Dorchester
5. Someone to Trust (2018) - Elizabeth Overfield e Colin Hendrich, Lord Hodges
6. Someone to Honour (2019) - di prossima pubblicazione


****
CHI È L'AUTRICE
Mary Balogh, una delle più acclamate e premiate autrici contemporanee del genere storico/regency, è nata a Swansea, nel Galles, terra di mare e montagne,canzoni e leggende. Un bagaglio di emozioni che l'autrice ha portato con sè quando decise di trasferirsi in Canada con un contratto di tre mesi come insegnante. Quella che doveva essere un'esperienza temporanea si è però trasformata in una nuova vita, perchè in Canada Mary ha incontrato Robert che ha sposato e con il quale ha avuto tre figli. In Canada Mary ha anche iniziato la sua carriera di scrittrice, pur continuando a fare l'insegnante a tempo pieno. Il suo primo successo, A Masked Deception, scritto a mano nei ritagli di tempo sul tavolo della cucina, uscì nel 1985 e vinse in quell'anno il premio della rivista Romantic Times come miglior opera prima nel genere regency. Molti romanzi e racconti hanno seguito negli anni quel primo successo e oggi Mary Balogh è una scrittrice romance a tempo pieno e ogni suo libro è atteso con impazienza da milioni di fedeli lettrici in tutto il mondo.
VISITA IL SUO SITO: 
http://www.marybalogh.com/

VI PIACEREBBE LEGGERE QUESTO LIBRO? L'AVETE GIA' LETTO? COSA NE PENSATE?  
Grazie a chi condividerà il link a questa recensione su una delle sue pagine social.


Nessun commento:

Posta un commento

I VOSTRI COMMENTI ARRICCHISCONO IL BLOG! GRAZIE. (Se li lasciate ricordatevi di firmarli, ci piace sapere chi siete!)
I commenti contenenti offese o un linguaggio scurrile verranno cancellati.


I RACCONTI RS SELEZIONATI DAL BLOG ORA IN EBOOK!

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.

I contenuti e le immagini sono stati utilizzati senza scopo di lucro ai soli fini divulgativi ed appartengono ai loro proprietari. Pertanto la loro pubblicazione totale o parziale non intende violare alcun copyright e non avviene a scopo di lucro. Qualora i rispettivi Autori si sentano lesi nei propri diritti, sono pregati di contattarmi e in seguito provvederò a rimuovere il materiale in questione.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

VENITECI A TROVARE SU FACEBOOK

VENITECI A TROVARE SU FACEBOOK
Clicca sull'immagine e vai alla nostra pagina FB

NOI CON VOI...GUARDA IL VIDEO!