DI TUTTE LE VIRTU' di Virginia Dellamore


IL LIBRO CHE VI PRESENTIAMO OGGI È IL NUOVO ROMANCE STORICO DI VIRGINIA DELLAMORE CHE NON CI HA CONVINTO COME I PRECEDENTI. VOI L'AVETE LETTO?

Autrice: Virginia Dellamore
Genere: 
Storico
Ambientazione: Londra 
Pubblicazione: Virginia Dellamore, aprile 2019, pp.343, cartaceo € 13,99
Parte di una serie: No 
Livello sensualità: MOLTO BASSO
Disponibile in ebook a € 2,99

TRAMA: Prudence Darcy non fa onore al proprio nome: è ribelle, caparbia, impulsiva e desiderosa di vivere intensamente. La madre fa di tutto per tenere a freno le sue stravaganze e ha imposto a lei e alla figlia maggiore, la dolce e bellissima Hope, di conquistare due facoltosi partiti e di fare due matrimoni eccellenti. Ma Prudence è anticonformista anche in questo: ben lontana dal temere la povertà e il disprezzo sociale, non desidera sposarsi per interesse e, anzi, non desidera sposarsi proprio. Il matrimonio, ne è certa, la priverebbe della libertà di cui ha bisogno più della stessa aria.È con spirito spericolato, dunque, che Prudence si appresta ad affrontare la sua prima Stagione a Londra. Vuole divertirsi il più possibile, vedere luoghi nuovi e conoscere gente interessante, prima di tornare alla quiete del suo piccolo villaggio nel Derbyshire. Durante una festa in maschera ai Vauxhall Gardens, la sua fame di avventura pare trovare pane per i propri denti. Lì, infatti, incontra un uomo affascinante che la incuriosisce molto. Subito avverte una profonda affinità fra di loro: entrambi giovani, entrambi squattrinati, entrambi bisognosi di evadere da una vita di regole e rinunce. Se Prudence credesse al colpo di fulmine e non fosse scettica riguardo all’amore in generale, penserebbe quasi di aver perso la testa per il misterioso sconosciuto dagli occhi blu di cui conosce il nome, Lawrence, e poco altro. Ma Lawrence non è chi le ha detto di essere. Non si chiama neppure Lawrence, e non intende rivelare a nessuno la sua vera identità: quella di Lord Terence Auckland, un duca tutt’altro che povero, con molti ragionevoli motivi per voler mantenere l’anonimato. Sullo sfondo di una Londra Regency allegra e gaudente, durante una primavera contraddistinta da imprevisti ora divertenti ora pericolosi, la storia di un legame inaspettato e inaspettatamente forte fra due anime più simili di quanto avrebbero mai immaginato.

Potrà, però, un’amicizia nata da una bugia trasformarsi in amore?



Venticinque anni spesi a soddisfare una nonna che ha l'istinto di una carceriera, senza mai aver vissuto realmente, senza che bacco, tabacco e Venere lo abbiano mai tentato, prigioniero in casa sua per non apparire troppo presto ai membri del ton che aspettano come il nuovo Messia il suo arrivo a Londra per la ricerca  di una moglie, con la sola compagnia di un cugino che vorrebbe toglierli quel palo di scopa che si porta nella schiena senza mai riuscirci: ecco il ritratto del protagonista maschile di questo romanzo.
Lui è Lord Terence  duca di Auckland.
Tutto ciò che il cugino, Sir Lawrence Saint John, riesce ad ottenere dal giovanotto in questione è  un' uscita in Hyde Park in modo che nessuno sappia della sua presenza a Londra e un sortita serale per reazione alla noia e all'imposizione della duchessa che usa ogni stratagemma per imporre la sua volontà. 
...”Cominciò uscendo di casa senza chiedere permesso e senza annunciare la sua decisione.Fare una passeggiata di pomeriggio non poteva considerarsi un gran passo ma per lui era l'equivalente  del salto di una siepe alta due metri.”
La nobildonna non sa che queste  uscite da ribelle, hanno già prodotto i loro frutti
Infatti al parco, lord Terenc , visto un uomo che maltratta il suo cavallo, mentre decide se intervenire o no, è  preceduto da una giovane donna che rimprovera il nerboruto cavaliere e gli dà una violenta ombrellata sulla gamba.
…”A un tratto assistè a una scena che scatenò la sua immediata collera....un cavaliere grasso stava frustando il suo cavallo...Stava per avvicinarsi  ma qualcosa lo trattenne. A  breve distanza da lui una ragazza che percorreva il medesimo sentiero pedonale si mise a strillare brandendo un ombrellino azzurro, scavalcò la recinzione con foga e raggiunse il cavaliere e il cavallo sul cui dorso appariva  una distinta stria di sangue. Quindi con il coraggio che era mancato a lui, chiuse il parasole e colpì l'uomo su una gamba.” 
La  stessa giovane,  la sera,  la vede uscire di  casa furtivamente,  mettersi poi una maschera ed entrare poco elegantemente ai Vauxhall facendo da guida anche a lui che vuole rimanere ancora in incognito.
La ritrova poi  infastidita  da un malintenzionato che, quando lui interviene per difenderla, lo stende con un pugno sul viso, e succederebbe anche di peggio, se la nostra Prue non se ne liberasse con una bastonata ben riuscita.
La ragazza si presenta come Lady Prudence Faith Temperance Darcy (un nome che è tutto un programma), mentre lui, scioccato ma memore della nonna che lo vuole in incognito, dice di chiamarsi Lawrence, assumendo quindi l'identità del cugino e pensando di non aver fatto nulla di riprovevole.
Non conosce però l'abilità della nostra eroina di mettersi sempre in situazioni particolari tanto che il giorno dopo se la ritrova davanti, mentre è ancora ospite  dal cugino, il cui indirizzo è riuscita a trovare chiedendo in giro con i pochi indizi a disposizione.
Poichè ritarda ad uscire dalla casa in cui si è introdotta quasi a forza, la sorella Hope Charity Love (vizio di famiglia anche questo nome), timorosa che qualcuno le abbia fatto del male, sviene davanti al portone, e viene soccorsa proprio dal cugino che momentaneamente assume il nome di Terence.
Le coppie sono fatte!
La storia procede con un piccolo giallo, una possibile situazione di scandalo, un fidanzamento non andato in porto e altro che chi leggerà scoprirà personalmente.
Questo libro ha un inizio lento, molto descrittivo che mi ha un po' demoralizzato, poi si è ripreso ed è diventato più interessante e i personaggi si sono imposti ognuno a modo suo.
La protagonista è un vulcano di iniziative: potremmo dire che una ne pensa e cento ne fa e per sua fortuna le cose le vanno quasi sempre bene. Non si lascia abbattere dal biasimo della madre che la considera  un peso perchè non ha i canoni della classica bellezza inglese cosa che al contrario possiede la sorella.
Non ha soggezione della duchessa nonna e non ha paura di vivere in povertà.
Il Duca, incredibilmente, non ha mai sentito il desiderio di ribellarsi ai dictat 'nonneschi', ma la noia provata a Londra dove non può andare a cavallo, libero nella campagna del suo ducato, lo ha spinto ad un passo che lo fa tornare ad essere un giovanotto e vivere finalmente come la sua età richiede pur con un titolo da onorare. Era ora!
Tra le signore, cioè la madre delle ragazze, la loro zia (sbucata un po' all'improvviso insieme con il futuro lord Darcy per ora solo un simpatico ragazzino), e la nonna di Terence, non so chi mi abbia più indisposto: tutte sono motivate dall'egoismo .
Questo romanzo ha un bel finale che non è riuscito però  a scaldarmi il cuore forse perchè i personaggi sono a tratti inverosimili pur comprendendo il loro modo di agire.
Anche quando si sono lasciati andare all'affetto, è mancato loro  quel pizzico di romanticismo che mi avrebbe aiutato ad affezionarmi alle loro avventure.
Direi una lettura interessante ma che non fa mai un salto tale da farmi dire : ma che bella storia!







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Prudence è a Londra con la madre e la sorella Hope per partecipare alla stagione. Mentre Pru è una ragazza energica, alta e senza peli sulla lingua, disperazione della madre, Hope è il contrario. Una persona gentile, timida che ubbidisce quasi senza remore alla sua genitrice. Per un caso fortuito, Prudence conosce Terrence, un duca, che lei crede povero  e pieno di debiti, e prova istintivamente attrazione per lui che contraccambia. Capitano vari inconvenienti, ma tutto finisce bene.
Ho letto più di un libro di questa autrice, ma questo l'ho trovato, in alcuni momenti, piuttosto lento, anche se l'intemperanza e la simpatia della protagonista sono state i punti base del romanzo. Terrence invece ha dimostrato un atteggiamento piuttosto altero, riservato e molto chiuso causato dall'educazione molto particolare che ha ricevuto. Solo alla fine si è riscattato, per fortuna, regalando così un buon epilogo.
Non ne sono rimasta entusiasta. Avrei preferito leggere qualcosa in più su un altro personaggio, Lawrence, cugino del personaggio principale, che ha cercato sin dall'inizio della storia di rompere l'ingessatura di Terrence.





TI INTERESSA LEGGERE UN LUNGO ESTRATTO DI QUESTO ROMANZO. 

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USCITE RECENTI DI VIRGINIA DELLAMORE

UN MASCALZONE SENZA PARI (p.376, 2017) Londra. 1812. Lord Lancelot Devon – una canaglia come pochi, ormai quasi sul lastrico – si trova dinanzi a un terribile bivio: finire sommerso dai debiti o trovare una moglie ricca. La sua avversione nei confronti del vincolo matrimoniale è tale che quasi preferirebbe la prigione. Tuttavia, persuaso dalla sua amica Cassie, una prostituta dallo spirito materno, decide di andare a caccia della signorina più danarosa fra le molte debuttanti della Stagione. La sua attenzione si focalizza subito su Miss Mary Daniell, la figlia di un mercante arricchito, con una dote favolosa e una rendita altrettanto allettante. Lancelot dà per scontato che la giovane, rozza e tutt’altro che bella ereditiera, abbagliata dall’idea di diventare duchessa, accetterà di buon grado la sua ben poco romantica proposta, più simile a un accordo d’affari che a una dichiarazione d’amore. Ma ha fatto male i suoi conti: Mary Daniell, pur essendo effettivamente maldestra e senza alcun fascino, si rivela un osso più duro del previsto. Del tutto disinteressata al suo titolo e dotata di pochi peli sulla lingua, lo respinge con ironico disprezzo. Cosa può succedere quando un mascalzone disposto a tutto pur di ottenere ciò che vuole, decide di sposare a ogni costo una donna che gli resiste?
E se la donna senza fascino si rivelasse, in definitiva, pericolosamente attraente?  Ti interessa questo libro? Lo puoi trovare QUI.

IL DIAVOLO E LA ROSA ( 2017, pp. 254)
Yorkshire, Inghilterra, 1836. La vita è stata generosa e allo stesso tempo avara con Rosalynn. Le ha donato la bellezza ma l’ha privata dell’affetto di una famiglia. Da ventun anni, infatti, vive nello stesso orfanotrofio nel quale è stata abbandonata quando era piccolissima, e la sua esistenza è tutto fuorché idilliaca. La perfida direttrice dell’istituto, che nutre verso di lei una particolare antipatia, l’ha relegata ai compiti più faticosi e miserabili. Rosalynn trascorre le sue giornate lavorando e coltivando sogni segreti alimentati dai libri che legge. Libri che si procura di nascosto: al calar della sera, mentre le ombre dilagano nella brughiera, sgattaiola dal convitto e raggiunge il castello di Harwood a poche miglia di distanza. Il maniero è disabitato, ma lei ha scovato un’imposta rotta ed è riuscita a entrare. Ogni giorno, attraversando un dedalo di grandi sale ricoperte di polvere e detriti, raggiunge l'immensa biblioteca ancora piena di volumi. Non ha mai incontrato nessuno, muovendosi sempre indisturbata. Una sera, tuttavia, la solitudine dei luoghi subisce una brusca interruzione. All’improvviso, Rosalynn ode dei passi umani e si scontra con un uomo che afferma d’essere Lord Beaumont Harwood, proprietario del castello e di tutto ciò che esso contiene. Benché coraggiosa, non può fare a meno di esserne intimorita: il conte non è soltanto un uomo dai modi scortesi, ma è anche l’individuo più spaventoso sul quale abbia mai posato lo sguardo. Il suo volto è ricoperto di ustioni e cicatrici ed è privo di una gamba al posto della quale indossa un terrificante arto finto. In più, la accusa di essere una ladra e minaccia di condurla in prigione per averlo derubato. Rosalynn si trova costretta ad andare a vivere al maniero, assunta come domestica, per ripagare il furto commesso. La vita al castello è più dura del previsto. Se ciò non bastasse, Lord Harwood non è affatto un gentiluomo: la gente del villaggio lo ha soprannominato “la Bestia” a causa del suo aspetto e dei suoi modi. Per forza di cose, vivendo sotto lo stesso tetto, Rosalynn comincia a conoscerlo meglio, scoprendo che dietro la sua apparenza intrattabile si cela un uomo ferito dalla vita, trafitto dal peso di tragiche colpe passate e ormai rassegnato a vivere nascosto. Nel contempo, i segreti riguardanti le origini di Rosalynn e l’identità dei suoi genitori si rivelano non meno misteriosi e tragici, e tutto sembra precipitare verso un epilogo drammatico... Sullo sfondo della cupa brughiera inglese, un romanzo liberamente ispirato alla favola della Bella e la Bestia. La storia di una passione tormentata e di un sentimento purissimo capace di guardare oltre l’apparenza, sgretolare i pregiudizi e dimostrare che la vera bellezza non ha a che fare con la perfezione del corpo ma con l’armonia dell’anima. Ti interessa questo libro? Lo puoi trovare QUI.

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CHI È L'AUTRICE
Virginia Dellamore è il nom de plume  che Amabile Giusti, autrice ormai molto nota alle lettrici per i suoi romance contemporanei, ha deciso di adottare quando scrive romanzi storici autopubblicati. Amante dei classici della Austen e della Heyer, l'autrice ama ambientare le sue storie romantiche nel periodo della Reggenza inglese.

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2 commenti:

  1. Mi dispiace dirlo perché solitamente apprezzo i romance di Virginia/Amabile, ma questo libro l'ho trovato parecchio insipido rispetto ai precedenti

    RispondiElimina
  2. Io invece ho trovato tutti i libri di Virginia Dellamore molto belli e avvincenti. Il suo modo di scrivere lo trovo fluido divertente e mai scontato. Le sue descrizioni non mi annoiano mai. Mi ritrovo nei suoi stati d'animo specialmente in quelli di amore per tutte le creature e soprattutto gli animali. Sarei felice se ci fossero altre sue opere in epoca regency da leggere.

    RispondiElimina

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