CAMBIA IL VENTO di Rebecca Quasi ( Dri Editore)


REBECCA QUASI TORNA CON UNO STORICO BREVE D'AMBIENTAZIONE VITTORIANA IN CUI CONFERMA LA SUA ABILITA' DI NARRATRICE CHE, COME SOTTOLINEA IL SUO EDITORE, AMA METTERE IN DISCUSSIONE I CANONI SOCIALI DEL PERIODO STORICO IN CUI AMBIENTA LE SUE STORIE. 

Autrice: Rebecca Quasi
Genere: Storico, Regency
Ambientazione: Londra/ Exeter 1886
Edizione: Dri Editore. 12 aprile 2019, pp.180, €13,99, ebook GRATIS SU WWW.DRIEDITORE.IT/ cartaceo 
Livello sensualità: BASSO
Parte di una serie: No

TRAMA:  “Vestito quasi completamente di nero, in uno stile sobrio ma raffinatissimo, era entrato nella sala da ballo della residenza londinese dei conti di Norfolk con lo stesso incedere di una pantera e suscitando più o meno lo stesso effetto.
La sala era ammutolita.
Lui aveva sorriso. Il suo viso diventava leggermente asimmetrico quando lo faceva e gli occhi chiarissimi emanavano scariche elettriche che, nel caso di Costance, avevano colpito dritto alla spina dorsale.
Era abbronzato, naturalmente, alto e ben piantato, una versione civilizzata e ringiovanita di Poseidone, il che lo poneva in netto contrasto con tutti gli uomini presenti in sala. Con loro aveva in comune solo le maniere impeccabili le quali, su di lui, risultavano ironiche e irriverenti. Irresistibili.”
Exeter. 1886.
Mr. Devon Holmes è partito dal basso. Ha iniziato a lavorare come mozzo a sedici anni e nel volgere di un decennio è diventato prima capitano e poi armatore. Grazie alla sua abilità negli affari è riuscito a sposare lady Costance COGNOME, figlia del conte di Norfolk, nobile ma in dissesto finanziario.
L'unione tra i due non è mai stata né intima né felice e il disastro economico in cui Holmes sarà coinvolto, non potrà che peggiorare la situazione, ma il destino ha in serbo per lui qualcosa di inaspettato; del resto, un vento che cambia può far succedere di tutto, anche stanare una passione sopita...


Mi piacerebbe iniziare questo breve commento al divertente romanzo breve di Rebecca Quasi, facendovi l'elenco dei personaggi. Perciò vi dirò che il più importante è senza dubbio Poseidon, detto Posy, il gatto di casa a cui va il merito della silenziosa presenza in una famiglia di quasi estranei che fa da punto fermo nelle relazioni interpersonali.
Qualcuno potrebbe dire: ma come può un gatto essere così importante?
...”Era una bestia singolare. Constance era convinta che in cuor suo quel micio ambisse al ruolo di cane. La seguiva ovunque e aveva nei suoi riguardi un atteggiamento alquanto protettivo, del tutto incongruente con le sue ridotte capacità belliche.-Andiamo Posy- gli disse.Il micio sbadigliò. Diede una grattata al tappeto sotto il tavolo e precedette la padrona fuori dalla sala.”
E il gatto ci ha introdotto Lady Constance figlia di un baronetto quasi sul lastrico, moglie del padrone di casa Devon Holmes, e madre di Sarah ,diciassettenne sul punto di avere la sua stagione londinese e di Philip, otto anni d'età ma adulto di cervello.
Il racconto parte da una situazione che per qualcuno poteva essere di disagio, una morte, ma per il signor Holmes è quasi indifferente ma, dal momento che lui sente “quando cambia il vento”, arriva a farlo pensare che qualcosa stia cambiando.
Il poveraccio non sa quanto ciò sia vero.
Riprendo la storia familiare per farvi capire la stranezza di queste persone.
Sono sposati da diciotto anni, ma marito e moglie si sono parlati meno di sessanta ore (Devon tiene il conto di ore e minuti sul suo orologio da taschino) e Constance lo ha chiamato per nome forse in tutto una ventina di volte.
Il signor Holmes è ricchissimo e ha una piccola flotta di navi perciò lavora sempre e l'unico a cui sembra affezionato è il figlio.
Mentre la famiglia da Exeter dove risiede, sta preparando i bagagli per la Stagione a Londra, Philip che forse ha ereditato dal padre la percezione del vento che cambia, è preoccupato che il genitore rimanga solo.
...”-Posy lo portiamo? Domandò il bambino a sua madre.-Posy?-Il nostro gatto.-Certo che portiamo Posy!-Non resta proprio nessuno, proprio nessuno della famiglia con papà?-Ti mancherà  molto tuo padre, vero ?-Sì  mamma.Poi udirono aprirsi l'uscio della biblioteca. Sulla soglia comparve Devon.-Vuoi lasciarmi Posy? -  domandò a suo figlio sorridendo.-Se la mamma vuole.La mamma non sarebbe andata via senza Posy. E almeno per Posy sarebbe tornata.”
Il gatto rimane con il padrone ma, dopo un paio di mesi, inaspettatamente, a Londra, la famiglia ha la sorpresa di rivedere entrambi.
Qualcosa era cambiato.
Bella l'ambientazione, belli i personaggi ma soprattutto coinvolgente il racconto di questa unione che segue le usanze dell'epoca ma che incuriosisce e provoca qualche perplessità.
Leggere questo breve romanzo è stato talmente piacevole che mi sembrava di essere lì con i protagonisti tanto le parole di Rebecca Quasi “dipingevano”il racconto, che parla di una situazione che potremmo definire complessa, ma che l'ironia dell'autrice scarica di quasi tutta la parte drammatica, per trovare il bello e il buono che era stato messo da parte per troppi anni.
Io sono una fan dei suoi libri e anche in questo caso sono stata accontentata...unico neo: la brevità ma è talmente bella questa storia che la ringrazio comunque!







*****

Devon e Costance sono sposati da 18 anni, ma ricchi di consigli sbagliati a cui hanno creduto con convinzione, hanno vissuto il matrimonio in modo distante nonostante i loro cuori battessero l'uno per l'altro. Capita qualcosa e…
Un bel racconto lungo o romanzo breve, non saprei come qualificarlo, ma ciò non ha alcuna importanza, visto che l'autrice mi ha fatto trascorrere del tempo in modo piacevolissimo.
Chi ha già letto qualche scritto della Quasi può trovare anche in questo libro la sua capacità di descrivere i personaggi in modo tale che questi sembrino saltare fuori dalle pagine e recitare davanti a chi legge, come se si fosse a teatro.
Il suo nome, per me, è diventata una garanzia e comprerei sempre i suoi libri ad occhi chiusi.








*****

Ho appena finito di leggere l’ultimo romanzo di Rebecca Quasi, Cambia il vento, e sono ancora immersa nella storia tanto da fluttuare sospesa sulla mia personale nuvoletta della felicità. L’autrice ha saputo creare due protagonisti capaci di far sognare, ma allo stesso tempo, realistici. 
Adoro le personalità femminili che la Quasi porta sulla carta e Lady Costance non fa eccezione. Diciotto anni prima, arrivata a Londra per la sua prima stagione, la bella Costance, figlia del settimo conte di Norfolk, ha subito avuto ben chiare due cose : la prima  è stata la necessità di sposare un uomo in grado di rimettere in sesto le disastrate finanze paterne; la seconda, e più importante, è stata l’evidente incapacità dei suoi pari di riuscire ad amministrare con capacità i loro patrimoni. Motivo che l’ha spinta a volgere lo sguardo verso Devon Holmes, giovane armatore, non solo per la sua avvenenza, ma soprattutto per la capacità di costruirsi una fortuna partendo dal niente.  Il matrimonio lampo tra Costance e Devon, seppur basato su un accordo, al pari di un contratto in cui entrambe le parti ottengono dei benefici, vanta una caratteristica carente nella maggior parte dei matrimoni di quell’epoca: l’attrazione. Proprio grazie a  quel sentimento così forte e improvviso, Costance   ha nutrito la speranza di vivere un  grande amore, speranza disillusa dalla triste realtà della vita matrimoniale. Devon, partito come umile mozzo, ha cercato di crearsi un spazio in un mondo completamente diverso dal suo, facendo propri atteggiamenti e modi di fare delle persone in vista, abilità che, insieme ai suoi soldi, gli ha consentito di elevarsi socialmente tramite il matrimonio con la figlia di un pari del regno.  Questa dote “camaleontica”  si è estesa anche al suo matrimonio, trasformandolo nel fulgido esempio di un marito  gentile, garbato e distante, un vero lord purtroppo, e non di quelli che ci fanno sospirare.  Sono passati diciotto anni da quell’unione, e all’inizio del libro li troviamo come due estranei che condividono una casa e null’altro. Costance si dedica ai  figli, mentre Devon è preso dal suo cantiere e vive la passione fuori dal matrimonio, proprio come la maggior parte delle coppie dell’aristocrazia. 
So che raccontata così, sembra un’unione deprimente, ma l’autrice ci mostra come in realtà siano ben lontani dall’essersi indifferenti. 
Devon tra i due è quello che mi ha commossa con la sua dolcezza: venera sua moglie da lontano, studia i suoi sguardi e custodisce le loro risicate conversazioni. Costance, sempre così concreta e razionale, nutre una profonda stima nei confronti di suo marito, una fiducia cieca che le permette di essere il suo sostegno in un momento critico come la rovina economica che li colpisce. È proprio grazie allo scompiglio che questa catastrofe porta nelle loro vite che Costance  e Devon mettono da parte la rigida etichetta dietro la quale si sono trincerati per anni e iniziano una  una nuova vita trasferendosi in un piccolo paesino circondato dalla campagna. Insieme ai loro figli e a un nutrito gruppo di parenti mai visti prima, si scoprono innamorati e si concedono finalmente la possibilità di vivere la passione che si sono negati da ragazzi. 
Ho adorato l’ironia e la concretezza di Costance, la dolcezza e la caparbietà di Devon e soprattutto la capacità dell’autrice di creare  storie appassionanti che ogni volta termino con un pizzico di nostalgia.  Un libro che consiglio a tutte le lettrici romantiche.









SE TI INTERESSA LEGGERE UN LUNGO ESTRATTO DI QUESTO ROMANZO

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CHI È L'AUTRICE


Rebecca Quasi  si definisce una signora di mezz'età che vive in Emilia con il marito e i figli. Nella vita vera fa l'insegnante e in quella finta si fa dei bei viaggi leggendo tanto e scrivendo un po'.

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1 commento:

  1. Letto oggi; ha allietato una giornata no. L'ho letto con il sorriso sulle labbra. Ho amato molto Constance... è un personaggio in cui riesci ad immedesimarti: quante volte anche nella nostra epoca appari compita ed educata e nascondi un animo più giocoso e impertinente?

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