L’annuncio della nascita di una nuova iniziativa dedicata ai
libri a Milano, parallela a quella storica di Torino e voluta dall’AIE, l’Associazione
Italiana Editori, fu motivo di rottura l’anno scorso e anche i tentativi di
mediazione portati avanti per cercare di riunire le due manifestazioni sono
sempre naufragati in nulla di fatto. “Non c’è rivalità tra i due eventi” annunciava qualcuno.
Per adesso, possiamo solo dire che la nuova Fiera
dell’Editoria Indipendente di Milano, Tempo di Libri, è giunta al termine e tra
poco si aprirà il Salone del Libro di Torino, che quest’anno si terrà dal 18 al
22 maggio. Chi vincerà la “sfida” della cultura? Molti aspettano di tirare le
somme a fine maggio per decretare il “vincitore” di questa metaforica sfida. Per
il momento non abbiamo i dati alla mano di entrambe le fiere ma un sospetto noi
ce l’abbiamo, vero Edy Tassi?
Edy: «Eccome. Ti faccio notare, Castellano, che lo scorso anno
il Salone del Libro di Torino ha registrato quasi 126 mila e 500 visitatori.»
Adele: «Da Tempo di Libri fanno sapere che la corsa è con se
stessi, che se proprio si deve fare un confronto dovrebbe essere con la prima
edizione del festival torinese.»
Edy: «Anche Giuseppe Sala, sindaco di Milano, ha parlato
durante la conferenza stampa dichiarando che non c’è competizione con Torino e
che il clima è collaborativo ma, numeri a parte, noi ci siamo divertite
comunque, vero Castellano?»
Adele: «Assolutamente sì. Vogliamo raccontare alle lettrici di
LMBR come sono andate le nostre giornate a TdL? Tassi, comincia tu.»
Edy: «Volentieri. Venerdì, equipaggiate con scarpe comode e
borse leggere, abbiamo superato i tornelli dell'ingresso... un filo deserto, in
verità. Ci aspettavamo una coda di visitatori alla biglietteria, ma quelli che
facevano la coda erano più gli operatori professionali (perfino gli autori) che
dovevano espletare la trafila burocratica per ottenere l'accredito.»
Adele: «Ah sì, ecco il primo punto debole della fiera.»
Edy: «Sì, se vogliamo chiamarli così. O visto il tema,
potremmo chiamarli Fiera-refusi. Dicevamo, la stampa poteva accreditarsi online
e così i blogger ma non gli autori e i traduttori come me. Strano, vero? Questi
ultimi infatti, per accreditarsi dovevano presentare un tesserino, un biglietto
da visita e un'autodichiarazione. Un tantino complicato, soprattutto perché
poi, se si visitava la manifestazione più volte e si voleva usufruire di uno
sconto, bisognava rifare il biglietto tutti i giorni.»
Adele: «Poco pratico per dei professionisti, mi pare. Ma
aggiungo qualcosa di positivo per controbilanciare, Tassi, i Fiera-pregi: meraviglia
delle meraviglie, c’erano ovunque le panchine che a Torino brillano per la loro
assenza e di cui noi abbiamo approfittato più di una volta! Poi, superati i
tornelli, i visitatori trovavano un ampio contenitore con il programma del
giorno, stampato su fogli pieghevoli.»
Edy: «Eh sì, davvero una bella iniziativa, questa! Se siete
stati a Torino, sapete quanto può influire sulla stanchezza a fine giornata
doversi portare in giro da mattina a sera un tomo grande come la rubrica
telefonica di un paesino di provincia. Quindi, ottima trovata quella di fornire
un programma quotidiano. Per chi non ha potuto andare, questo salone/fiera…
come bisogna chiamarlo, Castellano? Perché Salone, fa tanto Torino. Fiera, fa
tanto Obeiobei...»
Adele: «Alla
fiera degli Obeiobei c’è più gente,
credimi.»
Edy: «Sì,
immagino, Castellano. Per i non milanesi come te, e i non lombardi come me, la
fiera degli Obeiobei è un mercato che si tiene a Milano, per la festa del
patrono Sant’Ambrogio. Ma torniamo a noi. TdL era strutturata all'interno di
due padiglioni. Ariosi, luminosi, del tutto simili a quelli di Torino ma, come
dicevamo sopra, un filo vuoti. Pare che mercoledì e giovedì perfino i vip
presenti per le presentazioni abbiano vagato tra gli stand senza venire
assillati da fan e lettori. Avranno gradito? Chi lo sa!»
Adele: «Eh, verissimo ma anche sabato e domenica l’affluenza è
stata moderata e la presidente della Fabbrica del Libro, Renata Gorgani, ha
fatto sapere che la speranza era di arrivare a 80 mila visitatori. La verità è
che, quando si parla di eventi di questo, tipo il numero di visitatori e la
questione economica diventa prioritaria. Non ci sono arrivati, pare si siano
fermati sotto i 70 mila. Solly Cohen, amministratore delegato di Tempo di
Libri, precisa che la manifestazione “non ha dato il massimo, ma neppure il
minimo”. Insomma, tiepida accoglienza per questo TdL 2017 alla sua prima
edizione. Sarà il 17 che porta male?»
Edy: «Castellano,
non ti facevo così superstiziosa. Personalmente, vagare tra uno stand e l'altro
senza dover fare slalom, senza dover sgomitare, senza ritrovarmi immersa negli
odori corporei altrui, è stato molto piacevole. Anche se capisco che per gli
editori non dovesse essere tutta questa gioia.»
Adele: «Pensa però
che sacrificio, per gli editori, portarsi avanti e indietro tutti quegli
scatoloni di libri.»
Edy: «Lo dici
perché hai fatto da poco il trasloco?»
Adele: «Eh, capitemi
se sono sensibile agli scatoloni. Comunque, a proposito di editori, a Milano
c'erano soprattutto i grandi editori milanesi, ovvio. Ma anche quelli di medie
e piccole CE, come la Leone Editore. Voi
direte: e chi sarebbe la Leone Editore? Nemmeno noi la conoscevamo per la
verità, ma abbiamo colmato volentieri la lacuna perché questa CE ha avuto
l'intelligenza e il buon gusto di pubblicare un'autrice splendida come Ornella
Albanese, che era presente proprio con il suo ultimo romanzo, Il Sigillo degli
Acquaviva.»
Edy: «E
ovviamente c'erano tutti i grandi: Mondadori, Giunti, Newton, Feltrinelli,
Sperling&Kupfer, Piemme... non li elenco tutti, perché tanto si sa chi sono.
Piccole e medie case editrici, anche la piccola Triskell, CE che pubblica MM ed
erotico, nata da poco e che ha suscitato un vivo interesse da parte dei
visitatori che non conoscono il genere.»
Adele: «Dillo
pure Tassi: qualcuno, appena capiva il genere dei libri, scappava a gambe
levate.»
Edy: «Un certo tipo
di mercato non è ancora pronto, Castellano. Diciamo che noi donne lettrici di
romance siamo, oltre che lettrici fortissime in un paese dove la media è un
libro al mese, anche molto all’avanguardia.»
Adele: «Sì, hai
ragione. Gli editori dovrebbero smetterla di avere la puzza sotto il naso
quando si parla di amore e belle storie a lieto fine. Ma questo è un altro
discorso, torniamo a TdL. Tra le iniziative legate alla manifestazione, c’è
stato l’annuncio dei dodici semi finalisti del premio Strega, con un appuntamento dedicato all’interno della
kermesse letteraria e il bookcrossing, lanciato
negli aeroporti di Milano Linate e Malpensa.»
Edy: «Anche in
centro città c’erano molte manifestazioni legate a TdL. E tu Castellano, hai
visto qualche altra casa editrice interessante? Che ci racconti di Amazon
Publishing?»
Adele: «Eh sì,
era presente anche il mio nuovo editore, Amazon Publishing, con un angolo in
cui Alessandra Tavella, la responsabile italiana della CE di Amazon, incontrava
lettori e autori. Una grande novità, ma tra qualche giorno parleremo
direttamente con Alessandra che ci ha gentilmente concesso un’intervista. Però
non eravamo solo autori in fiera, vero Tassi?»
Edy: «Per quanto
mi riguarda, a me gli stand non interessano più di tanto. Sì, è bello
gironzolare tra i libri per scoprire le novità, o magari comprare un libro che
si desiderava da tempo, ma devo dire che l'acquisto di libri non è la cosa che
più mi spinge a visitare una manifestazione come questa. Dopotutto, a parte
pochi casi isolati, la maggior parte degli editori non praticava sconti. E
invece sarebbe bello che i lettori potessero approfittare di un piccolo
ribasso. Altrimenti, perché comperare a prezzo pieno qualcosa che si può
acquistare su Amazon, da casa, e con il 15% di sconto? Ecco, Torino è una città
intellettuale, che magari bada poco agli affari e agli sconti non ci pensa. Ma
Milano, così affarista e rampante, avrebbe potuto farlo.»
Adele: «Sono
d’accordo con te. Lo sconto sui libri è essenziale per attirare i visitatori, oltre
agli incontri con gli autori.»
Edy: «Che
comunque, parlando di incontri, ce ne sono stati davvero tanti. Oltre agli
avvistamenti tra le corsie, che sono continuati per tutta la manifestazione. Io
vanto Cecchi Paone e Severgnini tanto per dire che lo so, Castellano, non sono
David Gandy, ma mica si può avere tutto! Chi è venuto a Tempo di Libri ha
potuto assistere a dibattiti e iniziative molto interessanti. Per esempio,
vedere Filippo Timi che, in parrucca e grembiulino, leggeva Shining. O Michela
Murgia e Veronica Pivetti che discutevano di maternità e di quelle donne che si
sono pentite di essere diventate madri. Per non parlare dell'incontro con la
Kinsella, o con Jamie Mc Guire, Clara Sanchez, Valerio Massimo Manfredi.
Insomma, ce n'era davvero per tutti i generi e per tutti i gusti. Per noi però,
ammettiamolo, è stato più che altro un pretesto per incontrare le nostre
lettrici e le amiche blogger. Finalmente un’occasione per conoscersi dal vivo e
abbracciarsi. Vero?»
Adele:
«Verissimo, senza contare che un bagno di folla fa bene per l’umore, ogni
tanto.»
Edy: «Folla,
suvvia non esagerare. Diciamo un po’ di gente ma a penalizzare TdL sono state
sicuramente le date scelte, a cavallo tra Pasqua e il 25 aprile. So che hanno
in programma di prevedere uno spostamento per il prossimo anno. Ti faccio
notare Castellano che anche la risposta dei giovani e delle scuole non è stata
quella sperata, con alcuni eventi dedicati annullati per mancanza di
partecipazione.»
Adele:
«L’obiettivo primario sarebbe quello di promuovere la lettura, a 360°. Ma nonostante
alcune questioni da aggiustare, anche alla luce del fatto che siamo di fronte
alla prima edizione della manifestazione, gli organizzatori sembrano
soddisfatti della qualità dell’evento e dei risultati ottenuti, nel week end la
risposta del pubblico è stata abbastanza alta.»
Edy: « Purtroppo
la questione più importante è che in una e nell’altra Fiera ci saranno delle
assenze da parte di alcuni editori, con conseguente penalizzazione degli eventi.»
Adele:
«Aspettiamo di vedere come andrà il Salone del Libro di Torino che, se dovesse
tenersi in linea con gli anni scorsi, sicuramente vincerebbe la “sfida” almeno
sul campo delle visite. Io se fossi negli organizzatori punterei a una maggiore
complementarietà tra i due eventi, in modo che nessuno venga penalizzato. Come
dicevamo noi, vagabondando tra gli stand, si potrebbero fare i due Saloni ad
anni alterni.»
Edy: «Chiama gli
organizzatori e proponilo, Castellano.»
Adele: «Non mi
ascolterebbero. Ma il punto dolente è che TdL potrebbe avere di fatto aver
sottratto visitatori al Salone di Torino e se così fosse a essere sconfitto
sarebbe solo un elemento dell’equazione: la cultura, il fattore che avrebbe
dovuto unire tutti sotto un’unica ala di collaborazione e dialogo. A proposito,
tu vai a Torino, Tassi?»
Edy: «Ce l’hai
la domanda di riserva?»
SIETE STATE A TEMPO DI LIBRI? COSA PENSATE DI QUESTA NUOVA FIERA E IN GENERALE DELLA DECISIONE DI MILANO DI AVERE UNA PROPRIA ESPOSIZIONE DI LIBRI. PARTECIPATE ALLA DISCUSSIONE, SIAMO CURIOSE DI SCOPRIRE ANCHE IL VOSTRO PUNTO DI VISTA.
Sono stata a Milano solo domenica, per ragioni lavorative non potevo gli altri giorni della settimana. Francamente penso che il prossimo anno posso anche evitare di andarci.
RispondiEliminaNon mi ha entusiasmato l'unica cosa che rimpiango è di non aver potuto partecipare alle due conferenze su Jane Austin, tenute dalla Kinsella e dalla Sanchez perché c'erano file interminabili di lettrici e lettori che attendevano di poter accedere allo spazio dove si sarebbero svolti i due eventi.
Come dicevano più sopra Adele e Edy non è neanche conveniente comprare dei libri in fiera.
L'unico motivo valido della gita, per la sottoscritta, è stato incontrare nuove e vecchie amiche lettrici.
Mi chiedo però per incontrarci tutte insieme non sarebbe più bello organizzare una convention romance di 2 giorni a livello nazionale con panels e interviste?
Cavoli, carinissime.
RispondiEliminaSono andata a TDL venerdì e sabato. Ho conosciuto di persona Adele, una donna dal sorriso bellissimo, e ho conosciuto altri autori e blogger. Il tutto è stato molto entusiasmante. Era la mia prima volta ad una fiera di libri di importanza nazionale e ho notato anch'io che camminare tra gli stand è stato piacevole e senza ingorghi. Ho assistito ad alcuni incontri con autori molto interessanti e scambiarsi un parere sui libri da loro scritti e da me letti ha dato un tocco magico (ancora maggiore) alla lettura. Se il prossimo anno tornerò a questa fiera mi preparerò meglio, prenderò nota dell'ora e dei gg in cui gli autori si presenteranno e approfondirò la conoscenza di queste persone che fanno sognare un mondo dove tutto può succedere.
RispondiEliminaCiao. Io sono andata venerdì. Non mi è dispiaciuto. Una passeggiata gradevole e senza ressa. Un peccato davvero che non abbiano fatto sconti sui libri in esposizione. Alcuni stand, come Mondadori, sembravano proprio delle librerie. A dirla tutta, sono andata per incontrare Ornella albanese, che era presente proprio quel giorno nello stand del suo nuovo editore, ma ho avuto il piacere di incontrare Maria Grazia Tommasini, Floriana Amoruso e altre blogger. E poi ho rivisto Adele, Edy, Gloria Brolatti,e anche Silvia Zucca. Sì, Laura, sarebbe bello rivederci tutte come ai tempi della VER. :)
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