DUE CUORI E UN DETECTIVE di Sarah Bernardinello (Triskell Edizioni)

Autrice: Sarah Bernardinello
Pubblicazione: Triskell Edizioni, pp. 128,maggio 2017,
Genere: M/M Paranormale
Ambientazione: Chicago
Livello sensualità: ALTO
Parte di una serie:  1°  serie Chicago Summer
Disponibile solo in ebook a € 2,99

TRAMA: Angel Mallory è il  titolare di un’agenzia investigativa a Chicago . In una calda sera di luglio, viene assunto da Adonais Malthus, un affascinante miliardario, per recuperare un oggetto prezioso. Seguendo i passi del ladro, Angel incappa prima in un’ aggressione e poi in un attraente poliziotto. Seth Rogers, detective della CPD, si ritrova, suo malgrado a soccorrere quel giovane sconosciuto. L’attrazione e il senso di protezione che prova nei confronti di Angel lo sorprendono, ma non così tanto da riuscire a a farlo restare lontano dal pericolo che percepisce intorno a lui. Per niente scoraggiato dall’azione violenta nei propri confronti, il giovane investigatore continua a indagare, scoprendo l’esistenza, per lui sconcertante, di creature che credeva sepolte nella leggenda.


In una Chicago afosa e rovente incontriamo Angel Mallory, affascinante investigatore privato ispano – irlandese con penetranti occhi verdi. Ingaggiato dal miliardario Adonais Malthus, per ritrovare un oggetto rubato, si metterà sulle tracce del principale sospettato. Durante le difficile ricerche conoscerà Seth Rogers un virile  poliziotto e l’attrazione sarà immediata. Lo stile è scorrevole , l’ambientazione ben ricostruita e curata ci accompagna  fino al finale facendo da sfondo a una vicenda, a mio avviso, debole. Mi sono chiesta quale sia stato il reale contributo di Angel nel risolvere il caso, visto che la maggior parte delle indicazioni vengono fornite dal derubato e soprattutto riesce a uscirne vivo solo grazie all’aiuto di Seth.
La storia che nasce tra i due protagonisti coinvolge ma purtroppo è solo accennata, come del resto la parte riguardante vampiri e lupi mannari, l’autrice ci fa dare solo un’occhiata a questo mondo tutto da scoprire per poi sfumare in un veloce finale, lasciandoci a bocca asciutta! Credo che questo aspetto  si possa imputare al numero di pagine, sarebbe bastato davvero poco per rendere la storia davvero appassionante. 
Ho imparato a conoscere e apprezzare la Bernardinello proprio tramite i racconti scritti per LMBR , quindi confido che i prossimi episodi di questa serie riusciranno a stupirmi.
Nel complesso la vivida ambientazione e lo stile fluido dell’autrice la rendono una lettura piacevole.


COME INIZIA IL ROMANZO...
Angel riceve una visita
Si soffocava. Stravaccato sulla sedia, i piedi posati sulla scrivania, Angel cercava di trovare ristoro in una birra ghiacciata scovata nel frigo.
Nonostante le finestre aperte, non entrava un filo d’aria e la temperatura era rovente. L’estate, a Chicago, si faceva sentire alla grande.
Sospirò e ingollò un sorso di birra.
Il condizionatore era deceduto il giorno prima, giusto in tempo per la settimana più calda del secolo. E lui non aveva un centesimo. Anche quello giustissimo.
Non si occupava di un caso interessante e, soprattutto fonte di guadagno da tempo. L’ultimo era già datato. Era un bel casino, niente da dire.
Se solo qualcuno avesse bussato alla porta, gli avesse offerto un incarico interessante e lo avesse pagato profumatamente… Se solo…
Controllò il cellulare, sbuffando quando lo schermo si illuminò. Nessuna chiamata, nessun SMS. Possibile che non ci fosse bisogno di un detective privato in tutta Chicago? Era stanco di dover aspettare che qualcuno lo contattasse. L’ultima volta si era ritrovato di fronte quel tizio elegante che gli aveva offerto un bel po’ di soldi, poi… più niente.
«Al diavolo!» sbottò, rivolto alle quattro mura dell’ufficio. Se lo sarebbe andato a cercare, il lavoro.
Si alzò in piedi, e in quel momento qualcuno bussò.
Angel sorrise. Quando si dice la tempestività…
Si avvicinò alla porta e aprì, trovandosi davanti uno degli uomini più belli che avesse mai visto. Restò fermo a guardare quell’Adone in completo Armani scuro con gli occhi sbarrati.
Il tizio tossicchiò e lo riportò al presente. «Si sente bene?»
Angel si riscosse, conscio di aver fatto la figura del cretino. «Benissimo.» Scrutato da quegli strani occhi colore dell’ambra, sperò che l’uomo non stesse pensando di andarsene. Poteva anche darsi che la sua faccia da pesce lesso fungesse da deterrente, ma era un bel pezzo che non vedeva qualcuno di così… Quel tipo era davvero bello, accidenti a lui. Sospirò, cercando di assumere un’aria professionale. «Desidera?»
Il visitatore avanzò di un passo e lui si spostò per farlo entrare nell’ufficio. Si accorse con disappunto che l’altro si guardava attorno, ma il volto impassibile non lasciava capire se l’ambiente lo disgustasse o meno. Si sentì in dovere di giustificarsi per il caldo torrido che gli aveva incollato la maglietta alla schiena.
«Il condizionatore non funziona, mi spiace per…»
Il nuovo arrivato lo interruppe, girandosi a guardarlo. «Domani chiamerà qualcuno per aggiustarlo.» Sedette sulla sedia più vicina, sollevando appena i pantaloni. Accavallò le lunghe gambe e mise in mostra un paio di mocassini Gucci che doveva costare quanto un suo anno di stipendio. Sempre se avesse trovato abbastanza clienti.
«Chi diavolo è lei?» gli chiese Angel, infastidito dall’aria di sicurezza che permeava il visitatore. Aveva un vasto giro di conoscenze, chi si comportava così poteva vantare una cosa sola. Fece il giro della scrivania e si sedette rigido. «Se ha a che fare con la mafia, può anche andarsene.»
Lo sconosciuto lo sorprese scoppiando in una breve risata, che gli fece scorrere deliziosi brividi lungo la schiena. Mafia o no, quell’uomo era un vero attentato ai suoi sensi. Si immaginò passare le mani nei capelli lisci, sbottonare la camicia candida e accarezzare quella pelle dorata. Il suo corpo aveva già cominciato a reagire.
Quanto tempo era passato dall’ultima volta che si era sentito così?
Basta! Aveva altro a cui pensare, altri problemi. Doveva sentire cosa voleva questo tizio e poi mandarlo via.
Si accorse che lo sconosciuto lo stava guardando con un lieve sorriso. Il pensiero che gli potesse leggere in faccia cosa stava provando lo agghiacciò. E lo eccitò.
«Mi dica cosa vuole, signor…»
«Adonais Malthus.»
Il nuovo arrivato lo interruppe, girandosi a guardarlo. «Domani chiamerà qualcuno per aggiustarlo.» Sedette sulla sedia più vicina, sollevando appena i pantaloni. Accavallò le lunghe gambe e mise in mostra un paio di mocassini Gucci che doveva costare quanto un suo anno di stipendio. Sempre se avesse trovato abbastanza clienti.
«Chi diavolo è lei?» gli chiese Angel, infastidito dall’aria di sicurezza che permeava il visitatore. Aveva un vasto giro di conoscenze, chi si comportava così poteva vantare una cosa sola. Fece il giro della scrivania e si sedette rigido. «Se ha a che fare con la mafia, può anche andarsene.»
Lo sconosciuto lo sorprese scoppiando in una breve risata, che gli fece scorrere deliziosi brividi lungo la schiena. Mafia o no, quell’uomo era un vero attentato ai suoi sensi. Si immaginò passare le mani nei capelli lisci, sbottonare la camicia candida e accarezzare quella pelle dorata. Il suo corpo aveva già cominciato a reagire. Quanto tempo era passato dall’ultima volta che si era sentito così?
Basta! Aveva altro a cui pensare, altri problemi. Doveva sentire cosa voleva questo tizio e poi mandarlo via.
Si accorse che lo sconosciuto lo stava guardando con un lieve sorriso. Il pensiero che gli potesse leggere in faccia cosa stava provando lo agghiacciò. E lo eccitò.
«Mi dica cosa vuole, signor…»
«Adonais Malthus.»
Angel aprì la bocca e la richiuse. «Malthus. Quel Malthus?»
«Se intende le industrie, la Borsa, i dollari, sì.»
E un uomo del genere, grondante denaro, aveva bussato alla sua porta? Doveva esserci un errore. Un grosso, madornale errore. Da parte sua, avrebbe tanto voluto una buca profonda in cui nascondersi, dopo aver accusato un miliardario di essere un mafioso. «Credo proprio abbia sbagliato porta e palazzo. E zona, signor Malthus.» Si alzò in piedi, fissandolo. «Noi due non abbiamo granché in comune.»
«Se mi fa il favore di sedersi, le spiegherò perché sta sbagliando, Angel. Lei è proprio l’uomo che cercavo.»
Angel si sedette, continuando a fissarlo. Malthus cercava lui? Valeva davvero la pena di sentire il perché. ...




*****
L'AUTRICE
Nata in Svizzera nel 1971, Sarah Bernardinello vive in Veneto, in provincia di Rovigo, a pochi chilometri dal mare. Laureata in Infermieristica nel 2003, lavora come infermiera presso il reparto di Oncoematologia dell'Ospedale di Rovigo.
Lettrice vorace fin da piccola, con un'immaginazione fervida, ha cominciato a scrivere da ragazzina. Vince il Premio Romance 2013 dei Romanzi Mondadori con il racconto storico La signora del mare, e pubblica diverse opere in antologie. Il suo  racconto MM Chicago Summer è arrivato secondo tra i preferiti delle blogger nella rassegna estiva di questo blog Summer Loving .

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2 commenti:

  1. Sarah Bernardinello24/06/17, 15:23

    Grazie, Melinda e grazie a Francy e a tutte le ragazze del blog.
    Sarah

    RispondiElimina
  2. Grazie a te Sarah.
    Spero di poter leggere presto il secondo volume della serie.
    Mel

    RispondiElimina

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