NON DIRLO A NESSUNO di K.A. Linde (Newton Compton)

Autrice: K.A.Linde
Titolo Originale: Off the Record
Traduzione: Tessa Bernardi
Genere: Contemporaneo
Ambientazione: New Carolina, USA
Pubblicazione originale: Mountlake Romance, marzo 2014, pp.445
Pubblicazione italiana: Newton Compton, ebook: 13 marzo 2017, pp.361 , cartaceo: non ancora pubblicato
Livello di sensualità: ALTA
Parte di una serie: 1° serie Amore in prima pagina
Disponibile in e-book a € 4,99

TRAMA: Liz Dougherty ancora non lo sa, ma una singola domanda sta per cambiarle la vita. Ha appena ricevuto il suo primo incarico importante per il giornale della sua università nel North Carolina: deve partecipare alla conferenza stampa improvvisata di un senatore. Brady Maxwell ha tutto quello che serve per fare il politico: ha ottime radici, è bello da morire, ha un corpo fatto apposta per indossare giacca e cravatta - ma le sue idee politiche non vanno tanto a genio a Liz. Quando la domanda scomoda di Liz coglie impreparato il senatore, Hayden Lane, l'editore di Liz, è piacevolmente impressionato, ed è pronto a lanciarla verso una promettente carriera di reporter.
Ma Liz si sta lanciando in segreto anche tra le braccia di Brady, e la loro relazione potrebbe distruggere le ambizioni di entrambi. Pur essendo single, i potenziali elettori di Brady potrebbero non vedere di buon occhio una storia con una giornalista. E Liz non è molto a suo agio in clandestinità, soprattutto quando le cose tra lei e Hayden iniziano a farsi meno platoniche di quel che pensava.
Elegante, sexy e brillante, Non dirlo a nessuno si avventura in una campagna elettorale in cui c'è molto da perdere, e una storia d'amore in cui si può perdere ancora di più, per rispondere alla domanda: quando la politica e l'amore si scontrano, può esserci un vincitore?


Che belle sorprese mi ha riservato questo libro: una trama che esula dalla solita storia “tu l'amore ed io” perchè sviluppa anche un argomento interessante quale può essere
l'organizzazione delle campagne elettorali americane  e il controllo da parte della stampa sui candidati e le loro politiche. È narrato in terza persona, cosa che adoro, perchè mi permette di avere una quadro più chiaro della storia e, anche se, la protagonista è ancora un'universitaria e il senatore, protagonista del libro, è un ventisettenne, l'intreccio non si basa sulle tematiche solite dei New adult.
Liz Dougherty, giornalista per la pagina politica della sua università e  Brady Maxwell, senatore dello stato del North Carolina, intrecciano una focosa e clandestina relazione. Entrambi non possono permettersi che la loro storia venga allo scoperto perchè potrebbe inficiare le loro carriere. Infatti, Liz aveva scritto contro Brady  un articolo durissimo sul giornale universitario, descrivendolo come fatuo e poco impegnato a risolvere i problemi dell'istruzione. Brady, da subito attratto e anche incuriosito prova ad avvicinarsi a Liz manifestandole  la volontà di avere con  lei una relazione. Dapprima Liz rifiuta,  poi infatuatasi, acconsente  nonostante le condizioni durissime poste dal senatore.  Il  loro rapporto, quindi, inizia e si svolge clandestinamente, nei tempi concessi  dal lavoro e dallo studio, tra alti e bassi, tra raccomandazioni alla segretezza e recriminazioni ma anche  intessuto  da una feroce passione alimentata proprio dagli scontri e dalla lontananza. La gelosia di lui e la sensazione di lei nel sentirsi usata fanno ribollire la trama, una sottile angoscia pervade l'ultima metà del libro poiché vediamo addensarsi le nubi su un rapporto che non può crescere al buio delle stanze, e percepiamo un crescendo verso il disastro.
Ciò che l'autrice è magistralmente riuscita a rendere è la crescita di un amore seppur ostacolato, la volontà ultima di trovare una soluzione da parte dei protagonisti, anche se questa non esiste.  Dato il finale, sono contenta che il secondo libro esca a breve, sono veramente impaziente di vedere come si svilupperà la storia tra i personaggi. Ben scritto, interessante e originale è un libro che vale la pena .
P.S.: Visto che la storia di questa coppia si dipana su più libri la Newton è fortunatamente pronta a pubblicare gli altri libri in rapida successone. Ben fatto, non vedo l'ora!







LEGGI L'ESTRATTO...
[...]«Comunque, mi piacerebbe fargli una domanda. Vorrei tanto inchiodarlo sulle politiche legate all’istruzione», disse. Liz annuì. Dopo aver esaminato il sito istituzionale del senatore Maxwell, aveva avuto qualche difficoltà nel ridurre a dieci le domande sulle politiche educative, di cui teneva un elenco nella borsetta. Maxwell, proprio come suo padre, che aveva un seggio nel Senato degli Stati Uniti, era un irriducibile sostenitore del bilancio. Aveva vinto le ultime due elezioni grazie a un programma a tutto campo per risanare radicalmente i conti pubblici, poi l’aveva messo in pratica. Per la prima volta in venticinque anni, i libri contabili del North Carolina erano in ordine.
Non che Liz dissentisse con il risultato finale, ma non sapeva fino a che punto approvasse il suo modo di affrontare la questione: tagliare qualunque cosa potesse essere considerata superflua – tra cui si dava il caso ci fosse anche l’istruzione. Suo padre era un professore dell’università di Tampa, nel sud della Florida, e Liz non riusciva a immaginare cosa provasse vedendo tutto il proprio lavoro spazzato via da un politico che pensava solo a riempirsi le tasche. Maxwell metteva gli affari al primo posto e tutto il resto dopo: incoraggiava le piccole imprese, abbassava le tasse e aiutava la classe operaia, ma Liz non capiva come si aspettasse di farlo se i lavoratori non potevano neanche ricevere un’istruzione.
«Lane! Lane?», esclamò una rossa dall’aria esuberante. Sgomitò per superare un altro giornalista e, in pratica, assalì Hayden.
«Calleigh», mormorò lui, ricambiando l’abbraccio. «È così bello rivederti. Come te la stai passando a Charlotte?»
«Una meraviglia, lo sai. Dovresti passare a trovarmi. Potrei farti avere un’intervista», rispose. Scostò i capelli rossi dietro la spalla e sorrise a Hayden come se pregustasse un dolce.
«Una volta laureato potrei prenderti in parola», disse lui. «Hai conosciuto la nostra nuova cronista, Liz Dougherty?».
Alla fine Calleigh sembrò rendersi conto che accanto a Hayden c’era qualcuno. «Oh, ciao», disse. «Hai preso il vecchio posto di Camille?»
«Uh… sì. Prima mi occupavo principalmente di editoriali», spiegò Liz.
Calleigh Hollingsworth era una leggenda del giornale universitario. L’anno prima l’aveva reso famoso da sola intervistando il presidente degli Stati Uniti e smascherando uno scandalo a sfondo sessuale ai piani alti dell’amministrazione scolastica. La sua firma abbelliva ogni giorno la prima pagina del quotidiano universitario, e tutti a scuola conoscevano il suo nome. Le avevano offerto un lavoro per un giornale di New York, ma l’aveva rifiutato per quello di Charlotte. Nessuno sapeva perché, se fosse pazza oppure un genio. Liz l’aveva vista solo di sfuggita, e trovarsi al cospetto di una persona di tale notorietà la intimidiva.
«Be’, spero che tu le renda giustizia. So che Lane non sceglierebbe mai un’incompetente. Buona fortuna col lavoro», disse, e tornò a voltarsi verso Hayden. «Lane, tesoro, beviamoci qualcosa prima di andare via. Non è una domanda».
Ciò detto attraversò la stanza. Gli occhi dei maschi presenti la seguirono mentre passava loro accanto prima di sparire alla vista.
«Quella era Calleigh Hollingsworth», disse Liz con tono piatto.
«Già», borbottò Hayden. «E io devo intrattenere sua altezza».
Liz ridacchiò. «Non ti piace?»
Hayden fece spallucce. «È brava sul lavoro, ma è irritante. Dopo aver ottenuto quell’intervista col presidente, il successo le è andato dritto alla testa. Si comporta come se adesso dovessero tutti trattarla come una regina».
«È una specie di regina».
«È proprio questo il motivo per cui si comporta così!».
Liz non la conosceva a sufficienza da poter commentare.
Quando una bionda alta e con le gambe slanciate salì sul palco, sulla folla calò il silenzio. Mentre i giornalisti sistemavano l’apparecchiatura per le riprese, ansiosi di non perdersi niente di quanto stava per accadere, scattarono un paio di flash.
«È trapelato qualcosa a proposito dell’argomento di cui parlerà?», sussurrò Liz all’orecchio di Hayden.
Lui scosse lentamente la testa, senza mai distogliere gli occhi o la telecamera dal palco. «Non ho saputo niente. Ne ho sentito vociferare soltanto ieri mattina. Improvvisato».
«Strano», disse Liz. Osservò i tacchi della bionda che camminava sul pavimento coperto di moquette.
Era bellissima, una bellezza quasi innaturale, decisamente ingiusta. In genere Liz era felice di rientrare nella categoria delle basse, ma non con quella donna sul palco. Con gli occhi azzurri e i capelli lisci di un biondo naturale, che in estate erano schiariti dal sole, aveva sempre pensato di essere sopra la media in quanto ad aspetto estetico. Adorava le proprie labbra piene e gli zigomi alti, ma la sua corporatura atletica era ben lontana da quella della tizia pelle e ossa sul palco.
«Grazie a tutti per essere venuti con così poco preavviso», disse la donna, sorridendo alla calca di telecamere. «Sono Heather Ferrington, portavoce del senatore Maxwell. Sarà disponibile per un breve lasso di tempo, ma alla fine ascolterà le vostre domande. Vi prego di ridurle al minimo. Il senatore uscirà tra un minuto».
Quando Heather lasciò il palco, tutti i giornalisti cominciarono a parlare simultaneamente. L’idea di poter strappare qualche risposta al senatore era davvero fantastica. Suo padre era sempre stato molto riservato rispetto alla famiglia. Giravano voci sul fatto che avessero qualche segreto da nascondere, ma, dopo trent’anni di servizio negli uffici pubblici, il senatore aveva una fedina immacolata. La loro era una famiglia modello, e nessuno si era stupito quando Brady Maxwell III aveva seguito le orme del padre. Era un passo logico.
«Quante probabilità abbiamo di riuscire a fare una domanda?», chiese Liz. Si spostò pian piano insieme alla folla che si faceva avanti piena di aspettativa.
«Zero», mormorò Hayden, appoggiandole una mano sul fianco per non perdersela in mezzo alla calca che spingeva. Liz sentì il calore del suo tocco e cercò di non accostarglisi di proposito. «Vediamo comunque se riesci ad avvicinarti un po’». La esortò ad avanzare.
Liz seguì il suggerimento e si intrufolò in mezzo al nugolo di giornalisti. Spintonandola, una donna le lanciò un’occhiataccia, ma Liz non le prestò attenzione. Una volta raggiunto il punto migliore in cui piazzarsi, si fermò e attese la comparsa del senatore.Oltre ad aver tagliato sui finanziamenti per l’istruzione, aveva bloccato il fondo di garanzia statale, un articolo di legge che avrebbe aiutato gli studenti del college con una certa media scolastica a permettersi un diploma universitario. Sapeva che stava prendendo tali misure per tenere i conti in pari, ma andava a spese della cosa più importante che si potesse offrire. Il senatore Maxwell aveva ricevuto un’eccellente educazione all’università del North Carolina, a Chapel Hill, perché i genitori potevano permetterselo e perché si dava anche il caso che lui fosse un eccelso giocatore di basket, ma non tutti godevano degli stessi vantaggi. Dopo i tagli alle spese, l’aumento delle tasse aveva soltanto esacerbato il problema. E Liz non aveva sentito sufficienti risposte che giustificassero perché li avesse permessi, o perché li avesse addirittura incoraggiati. L’unica spiegazione possibile alla quale riusciva a pensare era che avesse varato alcune misure economiche di cui avevano beneficiato i suoi principali finanziatori e avesse tagliato sull’istruzione per compensare. Questo la portava a credere che l’unica cosa di cui gli importasse, in quanto senatore, fossero i soldi che poteva guadagnare… proprio come alla maggior parte degli altri politici.Il senatore Maxwell salì sul palco, e la mente di Liz si svuotò. Aveva visto una sua foto. Dozzine di fotografie, in realtà. Forse anche di
più. Altrimenti che razza di giornalista sarebbe stata? Sapeva che era giovane. Alle precedenti elezioni nazionali aveva suscitato enorme clamore che, a quell’età, avesse battuto due rappresentanti in carica. Ma che fosse attraente? No, non attraente – stupendo… mozzafiato… affascinante. Cercò di impedire al cervello di andare avanti, ma, maledizione, le foto non gli rendevano giustizia. Non ne capiva il motivo, ma era rimasta colpita dalla disinvoltura del suo passo. Sfoggiava con sicurezza un completo nero a tre pezzi incredibilmente sexy. Aveva l’aria di chi non doveva prendersi ciò che voleva, ma se lo vedeva offerto su un piatto d’argento. Portava i capelli scuri tagliati corti, con alcuni ciuffi sulla fronte, e gli occhi marroni e intensi scrutavano la folla, come se si trovasse lì per ritirare un premio. Sorrise ai giornalisti in attesa degli inevitabili scatti fotografici e sistemò la cravatta rossa, bianca e blu annodata al colletto della camicia bianca e inamidata. Era fresco di rasatura, cosa che accentuava gli zigomi cesellati e la linea marcata della mandibola, e incarnava in tutto e per tutto la sua parte di giovane senatore. Mentre scattavano flash da ogni direzione Liz lo fissò, era immobile. Non c’era da sorprendersi che avesse vinto le elezioni contro i precedenti rivali. Gli bastava entrare in una stanza per conquistare la folla. Avere un nome riconoscibile, dato che era identico a quello del padre, era stato un vantaggio, ma con un corpo e un fascino simili non gli serviva alcun aiuto per vincere. Si chiese se nei dati demografici delle elezioni risultasse un novantacinque per cento di donne. Ci avrebbe creduto.
*****
L'AUTRICE
K.A. Linde è cresciuta in una base militare, ha vissuto in varie località degli Stati Uniti e dell’Australia. Mentre studiava scienze politiche e filosofia all’Università della Georgia, ha fondato anche il Georgia Dance Team, compagnia di danza che dirige ancora oggi. È l’autrice della saga di grande successo Avoiding Series, di cui la Newton Compton ha già pubblicato Senza compromessi e, in e-book, la novella Ora o mai più. Attualmente l’autrice vive ad Athens, in Georgia, con il fidanzato e due cani.  
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5 commenti:

  1. libro intrigante e l'ho appena messo in lista. ero un po' preoccupata perchè si tratta di un romanzo non autoconclusivo ma le rassicurazioni che la CE provvederà a pubblicare il seguito velocemente mi ha fatto cliccare subito sul romanzo.

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    1. Il romanzo mi è piaciuto ma i due protagonisti non mi sono entrati nel cuore: lei eterna indecisa che non sa bene quello che vuole, lui arrogante che decide sempre x entrambi, un bel pugno sul muso glielo avrei dato spesso! ma se i personaggi mi hanno toccato negativamente vuol comunque dire che mi sono appassionata alla loro storia, per cui vedo costretta a vedere come andrà a finire!!

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  2. Stavo pensando che le copertine con uomo in completo scuro, camicia bianca e gemelli sono un po' inflazionate.

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  3. La trama in sè potrebbe essere anche interessante, mi blocca il motivo di questa segretezza... ma regge??? capirei se lui fosse sposato o se avesse una relazione omosessuale, ma così??? solo perchè lei aveva scritto un articolo con pessimo giudizio all'università??? magari non lo conosceva affatto!! sono perplessa
    Maristella

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    Risposte
    1. Maristella, l'articolo che la protagonista scrive è contemporaneo alla corsa del protagonista alla carica di senatore. Conoscendo solo di sponda l'ambiente politico americano però, posso supporre che intrecciare una relazione con qualcuno che possa non approvare la tua linea politica faccia perdere di credibilità di fronte all'elettorato. Siamo abituati a vedere coppie che fanno fronte unito al punto da perdonare relazioni extraconiugali e scandali vari. La coppia deve all'esterno sembrare un monolito negli intenti, in America è importante. Avendo ,tra l'altro, l'autrice lavorato alle campagne elettorali pensi abbia trovato credibile l'espediente, conoscendo i costumi di quel popolo meglio di noi. Spero di essere stata esaustiva. Keiko

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