IMPARA AD AMARMI di Hellen C. Worth -> Recensione



Autrice: Hellen C. Worth
Genere: Contemporaneo
Ambientazione: Italia
Pubb. Italiana: Hellen C. Worth, luglio 2015, pagg. 369
Parte di una serie: 1° miniserie
sponibile in e-book: Solo in ebook  € 0,99 

TRAMA: Giorgia, 27 anni, sembrava destinata ad un roseo destino, frutto del suo impegno e della sua concretezza. Un incidente stradale che le porta via il marito dopo solo sei mesi di matrimonio, trascina con sé sogni, certezze e fiducia nel futuro. Determinata a non mostrare le proprie debolezze, Giorgia si ritrova sola a farsi carico di tutto quello che in precedenza divideva col marito, suo primo e unico amore: lavoro, casa, speranze. La sera di quello che avrebbe dovuto essere il suo secondo anniversario di matrimonio, Giorgia accompagna Giulia, sua amica e dipendente, all’inaugurazione di un locale. All’uscita dalla discoteca, le due ragazze subiscono un tentativo di violenza, fortunatamente impedito grazie all’intervento di due agenti dei carabinieri in libera uscita. È in questa circostanza che Giorgia fa la conoscenza di Diego. Pur reputandolo inizialmente antipatico, rigido e dispotico, Giorgia non può fare a meno di provare un’attrazione fisica per il ragazzo. Diego impone la sua presenza in casa di Giorgia, a tutela di quest’ultima, per impedire un’eventuale intromissione degli aggressori nell’abitazione della ragazza. Da quella sera si instaura un particolare tipo di rapporto tra i due giovani, che si scoprono legati dal fatto di provare lo stesso tipo di dolore. Nonostante un grave episodio del passato condizioni la vita di Diego, nella coppia si insinua un particolare tipo di alchimia che li spinge l’uno verso l’altra. La sensazione diventa impossibile da contenere, tanto che entrambi si impongono una relazione basata sul solo lato fisico. Ma troppe sono le influenze dall’esterno e troppo intensi i loro sentimenti. E quando ad essere in gioco è la vita di uno dei due, il destino li porterà a compiere delle scelte che influiranno sulle loro esistenze. Niente sarà più come prima, a cominciare da loro stessi.


Ho appena concluso questo libro e la prima cosa che vorrei dire è che le pagine che mi sono piaciute di più sono quelle relative all'epilogo. Tale affermazione potrebbe avere anche un altro significato, finalmente è finito, ma come sempre voglio essere sincera: la conclusione del romanzo è il pezzo migliore. Non sono rimasta molto soddisfatta e ne spiegherò le ragioni. E' chiaro che se la mia valutazione non è entusiastica, non è detto che sia così per tutti coloro che lo hanno letto o sono in procinto di tuffarsi in questa storia.
In breve: lei, Giorgia, vedova da 18 mesi, subisce un'aggressione insieme alla sua amica Giulia. Passano per caso due carabinieri in borghese che aiutano le ragazze. Tra la protagonista e Diego scocca una scintilla che li porterà a stare insieme. Se in un primo momento l'accordo di avere solo ed esclusivamente una relazione sessuale, con il tempo le cose cambiano e Giorgia si innamora profondamente di Diego. Lui asserisce che non può avere una storia sentimentale perchè qualcuno lo minaccia da molti anni e non vuole che le persone a lui care possano subire ripercussioni. Con il tempo poi le cose si aggiustano, il pericolo incombente non c'è più e i due protagonisti possono vivere il loro amore felici e contenti.
Sono, così appare dal mio ereader, 314 pagine. Troppe. Molte ripetizioni. E' raccontato in prima persona, e in corsivo sono trascritti i pensieri della protagonista. Tranne l'epilogo narrato dal punto di vista di Diego. Ci sono moli refusi ed è seccante. Non sono errori gravi, ma fastidiosi. Da' l'impressione di correggere un compito, e, non essendo io un'insegnante, non ho molta pazienza e trovare questi errori in molte pagine mi disturba la lettura.
Giorgia dice e ripete a ogni piè sospinto quanto Diego sia bello, affascinante, che ha una bocca stupenda, occhi verdi meravigliosi, un fisico da urlo e basta che lui la tocchi leggermente che lei va in tilt. Addirittura va vicino all'orgasmo. Una volta descritto quanto sia magico ogni loro incontro, basta. Questo rimarcare le doti fisiche porta un po' alla noia. Lei vive questa relazione con alti e bassi. Se in un momento è avvolta da pensieri pessimistici, basta che Diego la baci, o le vada vicino che lei dimentica tutto, e dalla tristezza passa all'euforia. Lui è un uomo un po' strano. Capisco che il suo passato sia stato travagliato, ma si comporta in modo altalenante. Diego non vuole amare per paura (come in tanti altri romanzi il lui di turno ha questa peculiarità), si avvicina e si allontana da Giorgia. Quando è con lei si sente bene, ma ha questo passato che lo strozza.
Mi ha fatto un po' sorridere un episodio: lei è nella doccia, lui entra in bagno, e Giorgia riesce a vedere attraverso il vetro il luccichio negli occhi di lui. Ma i vetri delle docce di solito non sono smerigliati? Come può quindi vedere l'espressione di chi è al di là? Può darsi che l'autrice abbia pensato a vetri
trasparenti....., ma lo stesso mi sembra un po' improbabile.
Un altro episodio: dopo la seconda aggressione subita da Giorgia, in ufficio, il tipaccio viene preso e va in galera. Confessa tutto indicando anche il nome del compagno che lo affiancava al momento della prima violenza. Tutto molto sbrigativo. Sarebbe stato meglio capire come mai abbia confessato così in fretta togliendo frasi sulla magnificenza del corpo di Diego.
A salvarla è il protagonista, che entra nell'ufficio attraverso la vetrata. Dopo aver fatto tutto cìò che è di dovere, denuncia, parlare con i poliziotti, ecc. ecc., l'autrice racconta come Giorgia e Giulia perdano tanto tempo a pulire alcune macchie di sangue sui mobili dell'agenzia e togliere il disordine creato dalla lotta tra Diego e il malvivente, mettendo a posto tutti i documenti sparpagliati. Non era entrato un ladro o qualcuno che cercava pratiche, quindi tutto questo mettere a posto i fogli sparsi non ha senso.
Il linguaggio un po' crudo a volte è fuori posto, in altri contesti l'ho accettato.
Riassumendo: Impara ad amarmi è un libro un po' troppo lungo per i miei gusti, visto che le cose salienti non sono molte. Andrebbe rivisto, togliendo le varie ripetizioni che non sono necessarie, inquadrare meglio i due personaggi principali che appaiono l'una un po' isterica, l'altro a volte un bamboccione che cambia umore spesso e volentieri. Quando si scrive un libro in prima persona, il punto di vista degli altri non è in evidenza, quindi non si conosce a fondo ciò che loro pensano e le caratteristiche dei vari personaggi non sono valorizzate. Questo romanzo, infatti, è ricco dei pensieri di Giorgia e l'esposizione della storia è solamente personale. 





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L'AUTRICE
Dietro allo pseudonimo Hellen C. Worth si cela una moglie e madre trentenne, che ha utilizzato lo strumento della scrittura come autoterapia psicologica. Nei suoi scritti, infatti, Hellen convoglia le proprie esperienze ed emozioni, estrapolandole dal quotidiano, in maniera delicata ma profonda. Prima di essere una scrittrice, si considera una lettrice compulsiva, spaziando tra i molteplici generi della letteratura sia classica che contemporanea. L’amore per la lettura nasce in tenera età, trasmessole dal padre, anch’esso appassionato lettore. Ha sempre avuto una particolare predilezione per le materie classiche ed umanistiche, sebbene i suoi studi siano stati di indirizzo tecnico. La speranza di Hellen è quella di riuscire, con i suoi scritti, ad entrare nel cuore dei suoi lettori, e donare alle loro vite qualche attimo di felicità.
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