CHRISTMAS IN LOVE 2011 : VIGILIA ALL'OLTREMONDO di Mariachiara Cabrini
Se qualcuno
mi avesse detto che, dopo la mia morte, sarei diventata direttrice del
personale di un albergo extralusso, lo avrei preso per pazzo e mandato
all'inferno, senza mezzi termini. Chi non l'avrebbe fatto?
Nessuno, che
io sappia almeno, crede che l'aldilà sia paurosamente simile alla
città di Las Vegas: pieno di hotel a cinque stelle e intrattenimenti
vari. Invece è proprio così.
Non spaventatevi.
Non dico che l'altromondo sia una delusione. No. E' fantastico credetemi,
ma molto diverso da quello che immaginate.
Prima di tutto
scordatevi i classici concetti di Inferno e Paradiso. Quando morirete
non andrete né nell'uno, né nell'altro. Finirete in una
specie di Limbo, se così lo possiamo chiamare, fatto di alberghi
dal lusso sfrenato e ogni tipo di passatempo mai inventato dall'uomo:
teatri di ogni genere, campi da gioco dedicati a tutti gli sport. Non
manca nulla. Ve lo giuro. E visto che io qui nel Limbo ci lavoro, lo
so bene.
Qui le anime
se la spassano, coccolati da personale specializzato, che le aiuterà
a capire dove vogliono andare una volta che decideranno di passare oltre.
Potranno scegliere
di ascendere verso le alte sfere angeliche, dove il dovere e la morale
la fanno da padrone insieme ai valori tipo la generosità, l'altruismo
e cose simili; oppure di discendere nei lussuriosi sotterranei demoniaci,
dove i vizi vengono perpetuati con vigore e dove l'egoismo e l'edonismo
dominano ogni giornata.
Niente punizioni
o cose simili, entrambi i luoghi sono piacevoli e se, dopo un po', un
anima si stanca o si annoia può sempre scegliere di rinascere, o diventare
un agente demoniaco o angelico e cercare di guidare gli umani durante
le loro vite terrene o ultraterrene.
Ci sono poi
alcune rarissime anime, come me, che, eternamente indecise, decidono
di non passare oltre, ma scelgono di restare nel limbo. Perché scegliere
tra notti di piacere e sane scampagnate con gli amici se si possono
avere entrambe le cose? A me piace la varietà e non voglio precludermi
nessuna strada. Sono stata talmente irremovibile nella mia non-scelta
che gli agenti superiori di entrambe le parti (sì intendo quello che
voi umani erroneamente chiamate Dio e il Diavolo), visto che sembrava
sarei rimasta per sempre nel Limbo hanno deciso di sfruttare la mia
presenza per i loro fini. Mi hanno gentilmente ordinato di rendermi
utile, e mi sono ritrovata così a lavorare in uno degli hotel più
grandi e di pregio del Limbo, al fianco di agenti demoniaci e angelici,
come direttrice del personale. Il fatto che io sia imparziale e non
appartenga a nessuna delle due fazioni, dovrebbe aiutarmi nelle mie
mansioni, ma in realtà, tenere a bada un personale composto da persone
che nei giorni buoni non si sopportano, non è proprio una passeggiata.
Una cosa è
certa: non mi annoio mai.
L'albergo in
cui lavoro è veramente uno splendore. Si chiama Oltremondo (niente
battute prego), conta più di cinque milioni di stanze, diecimila
casinò, trentaseimila piscine, campi da tennis, teatri... Non vi sto
prendendo in giro, qui stiamo parlando in termini di aldilà vi ricordo,
le anime dei morti sono tante! Io mi occupo solo di un'ala di questo
albergo, non sono che una di cinquantamila direttori del personale.
Ma non voglio annoiarvi coi dettagli. Lasciate invece che vi presenti
le figure chiave del nostro resort, o meglio dell'ala beta dell'albergo,
quella di mia competenza.
Ogni ala ha
due direttori: uno angelico e uno demoniaco. I miei direttori sono l'angelica
Lunar, e il demoniaco Alex.
Come descrivervi
Lunar? Una giovane biondina slavata, molto magra, ma anche molto competente.
Perennemente abbigliata in completi pantalone blu. Ama osservare ogni
più piccola mossa degli ospiti dalla stanza dei monitor di sicurezza.
Ha l'ossessione di dover sempre avere tutto sotto controllo.
Alex invece
è uno stupendo esemplare maschile alto due metri, palestrato,
con capelli e occhi neri come la notte e un'abbronzatura ambrata
perenne. Leggermente più rilassato di Lunar, ogni tanto si lascia
andare, ma non lasciatevi ingannare anche lui in fondo è un maniaco
del controllo.
Io invece sono
Kate. Dimostro circa trent'anni, ma sono morta nei ruggenti anni '20.
Sono di statura media e abbastanza magra da non poter essere considerata
grassa secondo nessuno standard. Sono simpatica, gioviale e ho un bellissimo
carattere. Dimenticavo, attualmente sono nei guai fino al collo.
Non che io
abbia fatto nulla di male o di sbagliato. Ma i miei direttori sembrano
esserne convinti. Lunar mi ha convocato nel suo ufficio e lì a
tendermi un agguato c'era anche Alex. Mi fissano alteri da dietro la
scrivania... Ok, Lunar è altera, Alex sembra più che altro infuriato.
Se aggrottasse ancora di più la fronte i suoi occhi scomparirebbero.
Per fortuna è Lunar che dà inizio alle danze
-Kate questo
è un hotel serio e rispettato. Non vogliamo che il nostro buon nome
venga macchiato dalle tue azioni. Il decoro è importante, credevo che
tu lo capissi.
Ho gioito troppo
presto, Alex sbatte un pugno sul tavolo e decide di intervenire -Al
diavolo il decoro ciò che ha fatto è renderci ridicoli agli occhi
degli altri hotel e del pubblico! Siamo degli zimbelli ormai! Ti rendi
conto?
-Ma io…-inizio
a dire solo per essere interrotta da un imbestialito Alex -Ma tu cosa?
cosa credevi di fare? Quella tua minuscola testolina non è arrivata
a comprendere le conseguenze del tuo gesto?
Quando è
troppo è troppo -Hei ! Non c’è alcun bisogno di offendere!
-C'e'
bisogno eccome!
Lunar cerca
di frenarlo - Alex per favore, Kate ha ragione su questo punto, non
c'è ragione di lasciar volare parole grosse. Rimedierà a quello
che ha fatto, riportando l’hotel alla sua solita e immacolata immagine
e riterremo la faccenda chiusa.
Ma sapete come
gli uomini non vogliano mai e poi mai cedere in una discussione, anche
se si rendono conto di essere torto, e Alex, seppur morto, è comunque
un uomo -Parla per te santarellina! Io non dimentico di essere stato
preso in giro dal direttore dell’ala alfa. Mi ha chiamato Elfo di
Babbo Natale ti rendi conto?!
Questa discussione
sta diventando ridicola -Ma insomma si può sapere qual è il problema?
Io mi sono limitata a decorare l’albergo in tema natalizio quest’anno,
non ci vedo nulla di male.
Il volto di
Alex sta assumendo ormai una tonalità rossastra -Nulla di male.
Ma la senti? No dico…la senti?
Magari se insisto
scoppia -Quale male può mai fare qualche piccola ghirlanda?
Alex sta per
aggredirmi fisicamente, ma Lunar lo blocca per un braccio -Kate qui
non stiamo parlando di qualche piccolo addobbo, hai sistemato nella
hall un albero di Natale talmente grande da intralciare il passaggio
e toccare il soffitto. Ogni più piccolo centimetro è occupato da neve
finta, elfi e aiutanti di Babbo Natale in marmo, babbi di natale gonfiabili
svolazzano ovunque e si arrampicano ovunque da scale o liane! E poi
ci sono festoni, ghirlande, calessi con renne luminose! Non abbiamo
più spazio per muoverci o respirare.
-Non ci serve
respirare siamo morti!-insisto.
Il sospiro
di Lunar, così come il fatto che si tenga la radice del naso tra
pollice e indice, è segno che sto esasperando persino lei
-Appunto Kate, siamo morti. Le anime che arrivano qui non hanno più
il senso del tempo e non devono sentirsi ancora legate agli usi terreni.
Non devono provare nostalgia per la loro vita passata, ma proprio il
contrario. Noi vogliamo la dimentichino e si godano l’aldilà con
tutte le sue scelte.
Incrocio le
braccia e cerco di esprimere il più chiaramente possibile la mia
disapprovazione -Voi volete solo che scelgano di passare nella vostra
fazione!
-Certo!- sbotta
Alex alzando le braccia - e rendere ridicolo l’albergo, caricandolo
di queste... queste scempiaggini, non ci aiuta di certo!
So che è
inutile ma cerco di fargli capire il mio punto di vista -Ma il Natale
è una festa divertente e piena di calore. Ai nostri ospiti piacerà
l’atmosfera ne sono sicura.
-In piccole
dosi, forse - afferma Lunar con poca convinzione - ma non ne possono
più Kate. Proprio stamattina un cliente si è lamentato che
non vuole più pudding a mattina, pranzo e cena. Gli viene a nausea!
Alex annuisce
-E sai cosa è successo ieri a Cristie? Mentre intratteneva un
cliente nella sua stanza da letto, giunti al momento cruciale, è crollato
loro addosso un pupazzo di neve gigante che stava appeso al soffitto!
Lui era già dentro di lei e Cristie muovendosi gli ha fratturato il
pene! Ti rendi conto?
Che cosa mi
tocca sentire -Nel caso quel cliente non lo sapesse siamo morti ok,
i nostri corpi ci sembrano veri ma non lo sono. Proviamo dolore, ma
ogni ferita si rimargina subito, perciò non vedo il problema!
-Parli bene,
tu non hai un pene non hai idea del dolore e dell’indegnità di farsi
trovare così da noi che poi siamo accorsi a vedere cosa causava tutte
quelle urla! Per non parlare del fatto che ora lui farà una cattiva
pubblicità alle mie ragazze! Le mie escort sono le migliori di tutto
il Limbo e ora finiranno per essere ridicolizzate! E per cosa poi? Per
un fottuto pupazzo di neve?
Lunar per fortuna
lo interrompe -Alex perché devi sempre cadere nella volgarità?
Abbiamo già detto che Kate rimedierà al suo errore, non
occorre aggiungere altro.
Che ingiustizia
-Ma devo proprio eliminare tutti gli addobbi?
-No, qualche
piccolo tocco di festività puoi mantenerlo se vuoi, ma con moderazione
e soprattutto con gusto.- sospira Lunar.
Alex riprende
immediatamente ad urlare -E hai il coraggio di parlare di gusto con
lei? Ma se porta ancora i capelli con il taglio alla maschietta dell’epoca
in cui è morta? Non sa neppure cosa sia la moda!
Che essere
ignobile! -Ok questo è troppo! E poi da che pulpito tra l’altro
mister "porto i pantaloni di pelle sempre ed dovunque"! Tengo
a precisarti che il caschetto è ancora di moda perché un taglio di
classe è per sempre! Zotico che non sei altro!
Siamo riusciti
a fare arrabbiare persino la serafica Lunar -Basta! Finitela entrambi!
La discussione è chiusa, tornate al lavoro!
Sono incompresa.
Eppure so di avere ragione. Io non trovo salutare tutto questo distacco
dalle nostre vite passate, dal mondo umano. Va bene dimenticare. Ma
proprio ogni cosa? L'idea di festeggiare il Natale mi sembrava un modo
carino per ricordare alle anime qualcosa di bello delle loro esistenze
umane. Solo adesso mi rendo conto che i direttori angelici e demoniaci,
anime antiche che ormai non ricordano nemmeno più le loro vite terrene,
non potevano capire il mio progetto. Sicuramente però, le anime
più giovani comprendono le mie ragioni. Credo.
Tornata nel
mio ufficio, lo trovò già occupato da Cristie, Lisa e Jackie,
che mi fissano con astio.
Uh Oh. Vederle
tutte e tre assieme mi fa capire quanto sia effettivamente strana la
mia vita. Non capita tutti i giorni di vedere una dominatrice vestita
interamente di pelle nera e con la frusta in mano, affiancata da una
bambina di dieci anni in divisa scolastica e da una signora anziana
in completo da golf.
Vista l'accusa
nei loro occhi, esordisco subito dicendo -Non è colpa mia.
Adocchio la
frusta di Cristie con preoccupazione, mentre lei avanza verso di me
-Invece è proprio colpa tua. Tutte le ragazze ora mi prendono
in giro! Io, la regina delle stanze da letto del limbo, ridotta a stupida
da deridere! E tutto a causa del tuo orrendo pupazzo. Hai idea di quanto
tempo occorrerà prima che le anime dimentichino l'accaduto? Secoli!
-Cosa vuoi
che sia il tempo per noi... Ne abbiamo in abbondanza. No?
-Ritieniti
fortunata per il fatto che Alex mi ha proibito di toccarti o assaggeresti
la mia frusta.
-Ma Cristie,
noi siamo amiche, io credevo...
-Eravamo amiche.
Con me hai chiuso. Ma avrai tutto il tempo per trovarti delle altre
amiche. Infondo cos'è il tempo per noi? Tanto ne abbiamo in abbondanza
no?
E uscì
sbattendo la porta.
La piccola
Lisa, che in realtà è un anima molto antica, che però
ha scelto di mantenere la forma fisica di una decenne perché più
adatta alle sue mansioni (è l'addetta al baby camping dell'albergo
e un agente angelico) cerca di consolarmi -Vedrai che tra poco le passerà.
Cristie è tanto fumo e niente arrosto. E' più buona di quel che sembra.
Ti perdonerà tra due o tre settimane se la pregherai ogni giorno e
le farai dei regali.
-Grazie Lisa.
-Non ringraziarmi,
anche io sono irritata con te. Per colpa del tuo menu pieno di dolci
le giovani anime affidate a me sono come impazzite! Definirle iperattive
sarebbe altamente riduttivo! O fai calare immediatamente la quantità
di zuccheri che assumono quotidianamente o riferirò a Lunar.- e anche
lei esce impettita.
-Immagino che
anche tu Jackie sia qui per lamentarti con me o visto le batoste che
ho già preso hai deciso di risparmiarti una predica?
-Niente affatto,
anche io ho il diritto di lagnarmi.
Sospiro -Prego.
Allora lamentati pure.
-Per colpa
tua i campi da golf sono coperti di neve artificiale. Hai idea di quanto
sia difficile giocare a golf sulla neve? E io mi occupo di anime che
hanno scelto di manifestarsi sotto forma di corpi anziani, Kate. Questa
settimana in cento sono scivolati sulla neve e di loro novantanove si
sono rotti il femore e inviperiti hanno poi cambiato albergo. Mi stai
rovinando il lavoro Kate e dire che lo amavo tanto.- ed esce anche lei
scuotendo la testa.
E' ufficiale
mi odiano tutti. E dire che a Natale dovremmo essere tutti più buoni.
O no?
Ho imparato
la lezione e ho ridotto gli addobbi Natalizi ma credete che qualcuno
mi abbia ringraziato per questo? Nossignore. Anzi tutti sono ancora
arrabbiati con me. Quest'anno vincerò sicuramente il premio di
Impiegato più odiato di tutto l'albergo. E dire che pensavo di fare
un bel gesto portando lo spirito del Natale qui nel Limbo. Ok, forse
ho un tantino esagerato, ma è stato solo per troppo entusiasmo. Visto
che nessuno parla con me in questo periodo anche stasera, la Vigilia
di Natale, non ho nessun appuntamento, né feste a cui partecipare.
Sono veramente patetica.
Mentre esco
dall'hotel per tornare a casa, passando per il corridoio sovrastante
la hall, vedo una luce filtrare da sotto la porta dell'ufficio di Alex.
Bene, almeno non sono l'unica ancora al lavoro in una serata del genere.
Però è veramente strano che Alex non sia già uscito. La sua vita
sociale è talmente piena da bastare per almeno dieci uomini. Ha talmente
tante donne a disposizione che deve scansarle quando cammina per la
strada. Cosa fa ancora qui? Apro piano la porta e lo vedo seduto sulla
sua poltrona di pelle nera, dietro una scrivania piena di carte,
bottigliette e faldoni. Ha gli occhi chiusi e la testa reclinata all'indietro
contro il sedile della poltrona. Rughe di tensione gli solcano la fronte.
Mi avvicino piano e inizio massaggiargli le tempie.
Alex emette
un gemito di piacere e si rilassa nelle mie mani
-Cosa fai ancora
qui stasera. E' la Vigilia di Natale dovresti essere fuori a festeggiare.
Apre gli occhi
e mi fissa con i suoi occhi neri come il cioccolato fondente più
puro -Io, come maggior parte della anime del Limbo, ci tengo a ricordarti,
non festeggio il Natale. Comunque stasera avevo del lavoro da fare.
-Niente feste?
Niente donne? Caspita! Domani sarà la fine del mondo!- Scherzo. In
realtà conosco abbastanza Alex da sapere che non è il donnaiolo che
tutti credono o almeno non così tanto. Sono uscita con lui per un breve
periodo, appena entrata nel Limbo, e so per certo che non mi ha mai
tradita in quel lasso di tempo. Inoltre, lavorando a stretto contatto
con lui, so anche quanto sia ligio al suo lavoro. Questa in fondo è
la ragione principale per cui abbiamo rotto, anche se a letto,
non lo dico per vantarmi, eravamo incredibili. Per lui ero solo
un'altro incarico, un anima da portare sulla strada demoniaca e nulla
di più. Ma non gliene voglio per questo.
-Divertente
Kate, molto divertente. Sappi che parte del lavoro che ho dovuto finire
stasera e che mi ha causato un emicrania da record, è frutto dei tuoi
addobbi natalizi micidiali. Mai viste tante lettere di lamentela tutte
in una volta e devo rispondere a tutte, cercando di rimediare al danno
di immagine causato.
Il senso di
colpa mi assale. Chiamatemi pure Colei che, volendo festeggiare il Natale,
lo ha rovinato a tutti. -Mi dispiace.
Gli occhi di
Alex si spalancano -Cosa sentono le mie orecchie? Niente battute o dichiarazioni
d'innocenza o urla arrabbiate? Quasi non ti riconosco.
Per punirlo
della battuta busso sulla sua testa con le nocche, ma poi riprendo il
massaggio -Oh smettila. So ammettere una colpa. Mi spiace di avere causato
tanti guai, ma le mie intenzioni erano buone, lo giuro.
Alex sospira,
poi prende in mano i miei polsi e mi attira sé, finché non ho
altra scelta che sedermi sulla sue ginocchia. Non che ci stia scomoda,
intendiamoci. Anzi. -Lo so Kate, ma devi capire che tu sei un anima
speciale. Sei morta giovane, avendo conosciuto solo gioie nella tua
vita umana, ma per molte anime non è così. La maggior parte di noi
vuole solo dimenticare le nostre esistenze terrene.
Cerco di decifrare
lo sguardo nei suoi occhi ma non ci riesco -Anche tu?
-Sì, anche
io. Essere uno schiavo, a Roma, durante il regno dell'Imperatore Tito,
non mi ha lasciato molti bei ricordi. - Malinconia unita ad amarezza,
ecco cosa contengono i suoi occhi.
Gli accarezzo
una guancia, lasciando che le mie dita sfiorino più volte il solco
sotto il suo zigomo. Ho sempre adorato toccare ogni parte del suo corpo
e, quando dico ogni parte, intendo proprio ogni più piccola parte di
Alex, ma ho sempre avuto un debole per quella fossetta. Così come per
il suo sorriso. Volendo farlo comparire, cerco di scherzare -Dovevi
essere uno schianto però, sudato, dopo una giornata di lavoro e abbigliato
solo con una corta tunica.
Ed ecco che
il sorriso compare. Non è spensierato, ma è già qualcosa -Sì, non
ero brutto nemmeno da vivo.
La modestia
non è uno dei suoi pregi. -Qualsiasi sia il passato di un anima,
festeggiare il Natale non nuoce a nessuno. Anche tu dovresti fare qualcosa
stasera....
-Ti stai offrendo
per intrattenermi?- Mi lancia uno sguardo carico di sensualità e il
mio corpo inizia a liquefarsi. Stupidi ormoni. Da morta mi hanno dato
più problemi che da viva. Il fatto poi che la mano di Alex stia risalendo
la mia coscia, non mi aiuta a ritrovare la voce -No, io...cioè se vuoi...
Rinuncio del
tutto a provare a mettere insieme una frase coerente, e mi limito ad
inclinare la testa all'indietro, mentre le labbra roventi di Alex mi
scivolavano lungo il collo, mordicchiandolo voluttuosamente. Riesco
solo a gemere e Alex mormora il mio nome in risposta. Non riesco più
a pensare, tutto il mio modo è fatto di pure sensazioni e desideri,
ed in questo momento desidero solo una cosa: Alex e tutto ciò che mi
sta facendo e mi farà nei prossimi minuti o ore. Preferibilmente ore,
ma anche giorni se vuole. La sua mano sulla mia gamba è piacevole,
ma non è certo abbastanza. Lui capisce ciò che voglio senza bisogno
di parole. Mi solleva la gonna fin sopra la vita e io apro leggermente
le gambe, dandogli spazio per accarezzarmi. La sua mano continua a salire
e finalmente raggiunge la meta. Le sue dita mi penetrano e io non appartengo
più a me stessa. In questo momento sono sua, solo sua.
Ansimo. E il
tocco di Alex diventa più aggressivo, più veloce. Io lo cavalco e
mi ritrovo a volare. Il piacere è così intenso da rubarmi la vista
per un attimo quando raggiungo il culmine. Poi torno sulla terra e deliziata
appoggio la testa sulla sua spalla. -Non era questo che intendevo per
"festeggiare il Natale", ma non mi lamento di certo
Alex mi accarezza
i capelli dolcemente -Riesci sempre a farmi sorridere Kate. E' questo
soprattutto che mi manca di te. Tu sei l'unica che sa come prendermi.
Mi capisci e sai quando essere dolce e quando dura o buffa. Mi manchi
ancora lo sai?
No che non
lo sapevo. Non lo immaginavo minimamente. Lui è sempre stato così
professionale con me, dopo la nostra rottura, non mi ha mai detto nulla.
Questa è la prima volta che mi ha toccato in modo sensuale da
quando non stiamo più assieme. Perché non mi ha mai detto queste cose
prima di adesso? Se non avessi appena avuto un orgasmo, sarei veramente
arrabbiata con lui per avere aspettato fino ad ora per dirmi queste
cose. E gli urlerei contro qualcosa del tipo: Come potevo immaginare
di mancarti, visto che ogni sera, mattina e pomeriggio, uscivi con donne
diverse? Sarai uscito con almeno un milione di donne da quando
ci siamo lasciati!
Invece mi limito
a mormorare -No, non lo sapevo. - con un filo di voce.
Alex ha uno
strano sguardo negli occhi -Perché mi hai lasciato?-mi chiede.
E io rimango di sasso.
Ok, sono sveglia
o sto sognando? Perché questo dialogo diventa ogni momento più
surreale.
-Non mi ha
mai detto il perché. Ti sei militata a dire che non eravamo romanticamente
compatibili e io l'ho accettato. Dopotutto ci sono così tante anime
tra cui scegliere. Credevo avrei trovato qualcuno come te o anche migliore
di te in questi anni, ma non è successo e a volte mi ritrovo a pensare
a noi e mi manchi come se fosse successo ieri. Per quale ragione esattamente
mi hai lasciato?
-Perché
per te ero solo un'anima fra le tante, come hai detto tu stesso adesso.
Ero solo un lavoro. Qualcuno da portare nella tua fazione.
La fronte di
Alex torna ad aggrottarsi -Non sei mai stata un lavoro.
Alzo un sopracciglio,
e lui ha il buon senso di non prendermi in giro -Ok, diciamo che non
sei mai stata solo un lavoro. Tu mi piacevi e stavo bene con te, se
poi fossi anche riuscito a portarti dalla mia parte meglio, ma non si
e mai trattato solo di questo tra di noi. Chi ti ha detto che eri solo
un incarico per me?
-Praticamente
tutti. - Non capisco perché si sorprenda sinceramente.
Mi guarda offeso
-E tu ci hai creduto?
Non rigiriamo
la frittata. Se qui qualcuno è da biasimare per la nostra rottura
quella non sono certo io -Hei! Perché non avrei dovuto crederlo? Non
è che tu mi abbia mai esposto i tuoi sentimenti in dettaglio!
-Sono un uomo,
noi non parliamo di sentimenti!
-Davvero? E
chi ti ha detto questo?
-Lo sanno tutti.
-Tutti un cavolo!
Gli uomini hanno sentimenti come le donne e ti annuncio che possono
anche parlarne. Tu ne hai parlato giusto qualche istante fa, quando
hai detto che ti manco.
Silenzio. L'ho
colto in fallo. Un punto per me. Ma non voglio approfittare troppo del
mio vantaggio, dopotutto mi ha appena regalato un orgasmo, non dimentichiamolo.
Ne vorrei molti altri in un futuro prossimo. Magari tra pochi secondi.
-E visto che ne hai parlato... ora so cosa senti e penso che potremmo
tornare assieme. Se lo desideri anche tu.
Ah! Riecco
il sorriso che adoro e stavolta è veramente felice. -Davvero?
Annuisco -Sì,
perché ora che mi conosci da tanti anni e che hai lavorato con
me così a lungo..-
Mi interrompe
- sopportando tutte le tue stranezze.
E va bene questo
posso concederglielo -Sopportando tutte le mie stranezze. Ora non sono
più un anima tra le tante per te.
Alex mi prende
il viso tra le mani e mi bacia. Dio, quanto mi era mancato il suo sapore.
-Credo che
tu non sia mai stata una tra le tante per me Kate, anche se non me ne
rendevo conto.
Come è
dolce. Catturo le sue labbra ed esploro la sua bocca. Sono assetata
del suo gusto. Potrei baciarlo per ore senza mai prendere fiato. Letteralmente,
visto che siamo morti. E forse lo farò. Sorrido, continuando a baciarlo,
poi mi stacco un attimo da lui e guardo il suo amato viso. E' lo stesso
volto che ho visto tutti i giorni negli ultimi anni eppure, è profondamente
diverso adesso. Tutto lo è.
-Buon Natale
Alex.
-Buon Natale
Kate.
MARIACHIARA CABRINI ha 29 è laureata in Storia
dell'arte e nella vita vita di tutti i giorni fa l'impiegata. Ha però
anche una seconda vita come blogger libraria con il nickname di Weirde,
sotto il quale cura il blog L'arte dello scrivere...forse, dedicato a
tutti i libri, ma in particolare ai libri in lingua originale e al
genere urban fantasy. Ama talmente tanto i libri che ha finito persino
per scriverli. Ha pubblicato con 0111 edizioni il romanzo chick lit
Imprinting Love, e ha autopubblicato il romanzo fantasy La fiamma del
destino, e il piccolo saggio autobiografico-ironico Le rocambolesche
avventure di una lettrice compulsiva.
TI E' PIACIUTO VIGILIA ALL'OLTREMONDO?
COSA NE PENSI? FRA TUTTE LE LETTRICI ISCRITTE AL BLOG CHE LASCERANNO UN COMMENTO SIGNIFICATIVO A QUESTO E AI SUCCESSIVI RACCONTI DELLA RASSEGNA CHRISTMAS IN LOVE 2011 VERRANNO ESTRATTI GIVEAWAYS A SOPRESA (LIBRI E GADGETS DEL BLOG). LASCIA IL TUO COMMENTO.
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Ci sono un po' di errori di distrazione, ma lo stile è fluido.
RispondiEliminaComplimenti per aver rotto il ghiaccio.
Libera
A me è piaciuta l'originalità e il tono leggermente ironico e divertente.
RispondiEliminaNn si può certo dire che pecchi di originalità! Complimenti all'autrice, l'idea di fondo è molto particolare e anche vagamente spiazzante, che è il suo bello. Atmosfera straniante, nn potrebbe essere altrimenti, dato l'ambiente. Ho apprezzato in particolar modo il tono ironico e anche quel velo di cinismo che nn fa mai male, via, soprattutto adesso che cominciano a scorrere fiumi di melassa. Quasi doloroso l'accenno al fatto che la maggior parte degli esseri umani vogliano dimenticare prima possibile la propria vita passata, sei sicura di avere solo 29 anni Mariachiara? Alla stessa conclusione, io ci sono arrivata molto dopo. L'incipit mi ha fatta sorridere, mi ha ricordato quel detto secondo cui se l'inferno esiste dev'essere qualcosa di molto simile a Los Angeles.
RispondiEliminaahahaha, molto carino!
RispondiEliminai dialoghi sono divertenti ed é incredibilmente scorrevole e acchiappante.
il mio punto preferito é il dialogo sul caschetto... mi ha fatto incredibilmente ridere perché una volta ho litigato con una parrucchiera che non voleva tagliarmi i capelli a caschetto sostenendo che fosse troppo fuori moda...!!!
io le avevo detto di non preoccuparsi di qualcosa di cui io non ero preoccupata, ma se avessi risposto che "un taglio di classe é per sempre" avrei fatto una gran piu' bella figura!!
non amo molto il genere paranormal però devo dire che ho trovato divertente questo racconto...in un certo senso anche spiazzante ma sicuramente originale. Brava Maria chiara!!
RispondiEliminaDevo dire che lo stile mi è piaciuto, fluido e scorrevole. Purtroppo io, ed è un parere personale, non sono rimasta colpita dall'argomento pur essendo un amante del paranormal. L'idea di un limbo stile Las Vegas non mi ha affascinato.
RispondiEliminaComunque complimenti all'autrice per l'apertura della kermesse. Un piccolo appunto: troppo lungo, vista la richiesta specifica delle battute! Simona
Idea originale, scrittura ironica e finale col botto. Il fantasy non è il mio genere preferito ma questo racconto mi ha proprio divertito!
RispondiEliminaL'incipit è strepitoso. ANITA GAMBELLI.
RispondiEliminaUn racconto davvero originale e ironico che ho letto con molto piacere, visto che il paranormal romance è il mio genere preferito. ^_^
RispondiEliminaBel racconto..mi è piaciuta tantissimo l'ironia:D
RispondiEliminaAnche se il paranormal non è il mio genere preferito, il racconto è stato carino, fluido e brillante.
Complimenti.
Juliet
Brava Mary! Mi piace! Vedremo il mio... :S
RispondiEliminaShepards rules!
Non amo molto il genere, ma la scrittura è fluida e accattivante, e certe sfumature amare, nel mescolarsi all'ironia, conferiscono un valore aggiunto al racconto.
RispondiEliminaPatrizia
Davvero molto carino e orginale. Ben scritto e con un pizzico di ironia che non guasta mai.
RispondiEliminaTina
Complimenti per l'iniziativa e complimenti a Mariachiara per l'ambientazione originale. Davvero una lettura mooolto piacevole e scorrevole, grazie anche al tratto "ironico"!
RispondiEliminaPiccolissimi errori di distrazione che passano in secondo piano rispetto all'ironia e allo stile dell'autrice. Storia molto originale. Nonostante non sia il mio genere, ho tovato la storia molto interessante
RispondiEliminaLunaspi
Grazie Francy aspetto con ansia il tuo racconto!
RispondiEliminaDavvero molto carino ed originale!
RispondiEliminaIronico, piacevole e semplice con un tocco di romanticismo che lo rende perfetto!
Ma che bello questo primo racconto, originalità ed ironia rendono la lettura fresca e fluida!!
RispondiEliminaComplimenti!
graziosa questa storia!
RispondiEliminami piacciono alex e Kate, ma ancor di più il modo di scrivere fresco, giovanile, enrgico e fantasioso della scrittrice...
è stata un'ottima compagnia per la mia pausa caffè di oggi...
quand'è che si vota?
vorrei recuperare anche i precedenti libri di questa scrittrice ;-)
Ciao Pupottina! Per votare c'è ancora tempo! Prima presentiamo tutti i raccontio fino alla fine del mese, poi a gennaio vi chiederemo di votare i due racconti chefra tutti vi sono piaciuti di più!
RispondiEliminaFrancy
Ciao Pupottina. I miei romanzi Imprinting love e La fiamma del destino sono in vendita sul sito amazon.it, mentre Le rocambolesche avventure...è in vedita su la feltrinelli.it e le librerie feltrinelli a richiesta.
RispondiEliminaMi piace lo stile, mi piace l'ambientazione che trovo davvero molto originale. Bel racconto sicuramente diverso dai soliti, complimenti Mariachiara è stato un piacere leggere questa storia!
RispondiEliminaDaisy
Ambientazione davvero fuori dal comune, fantasia gotica, momenti passionali e intensi, anche se un Natale è sempre un po' triste fra anime morte...ma è proprio questa nuova idea a rendere questo racconto diverso e ineguagliabile...brava.
RispondiEliminaVeramente carino, leggero e ironico, con ambientazione veramente originale.
RispondiEliminaComplimenti Mariachiara davvero un bel racconto, ironico, sensuale e romantico, mi piace! Potresti scrivere un seguito su Alex????
RispondiEliminaCiao
RispondiEliminabeh devo dire che,conoscendoti di persona,non si direbbe che dietro quell'apparenza seriosa e molto schiva si nasconda tanta ironia molto pungente.Brava!!!anche se magari non t'importa nulla,ma da quando so della tua"doppia vita" seguo con interesse il tuo blog.Ciao Alessandro
A me lo stile di Weirde, mi piace tantissimo e seguo sempre il suo blog per informi.
RispondiEliminaPerciò il racconto mi piace anche se non è il classico natalizio.
Delle distrazioni non mi sono neanche accorta, e questo va a merito dell'autrice.