STUPEFACENTE BANALITA' di Pitti Duchamp (Dri Editore)

NUOVA USCITA CON DRI EDITORE PER PITTI DUCHAMP CHE SI MISURA QUESTA VOLTA CON UN CONTEMPORANEO D'AMBIENTAZIONE ITALIANA CHE ACCOGLIAMO CON FAVORE. PIERA E IAIA L'HANNO LETTO PER NOI IN ANTEPRIMA.

Autrice: Pitti Duchamp
Genere: Contemporaneo
Ambientazione: Italia (Frascati/Firenze)
Pubblicazione: Dri Editore, 26 agosto 2019, pp. 363, €14,99
Parte di una serie: No
Livello di sensualità: MEDIO
Disponibile in e-book a € 2,99

TRAMA: Lui è il manager di punta di un’azienda produttrice di macchinari agricoli, malato di lavoro. Lei una ex modella con figlio problematico a carico, che tenta di riciclarsi nel mondo dell’agricoltura senza la minima preparazione. Lui fa della calma e del sangue freddo le sue migliori virtù, lei dell’ansia il suo peggior difetto. Tra ricordi dolorosi che affiorano inesorabili dal passato, crisi post adolescenziali di un figlio cresciuto senza padre e problemi economici di ogni sorta, una storia solo apparentemente banale si fa strada tra le piante di ulivo della nostra splendida toscana, diventando piano piano … stupefacente!


“Stupefacente banalità”il nuovo romanzo di Pitti DuChamp  ha di banale solo il fatto che parla di persone normali  che però stupiscono per il loro modo di agire. L'autrice ha toccato alcuni temi “pesanti” con leggerezza narrativa e una sottile ironia tali da renderli interessanti e mai scontati.
Tre sono i reali protagonisti: Mimì  con il figlio Niccolò e Raimondo.
Artemisia De Santiis, detta Mimì, è in realtà una bellissima trentasettenne modella ancora in attività, proprietaria di una concessionaria di mezzi agricoli ereditata dal padre che non naviga in buone acque e di cui lei non sa quasi cosa farsene. Le sue attenzioni sono  tutte rivolte al figlio non ancora maggiorenne, Niccolò, un gigante che sta vivendo  un periodo di ribellione e di eccessi.
Proprio in un momento di questi eccessi, lasciato completamente ubriaco davanti ad un locale dove aveva trascorso la serata con una compagnia di ragazzi come lui completamente irresponsabili, viene soccorso e portato all'ospedale da Raimondo che lo aveva già notato per il chiasso che i ragazzi avevano fatto all'interno.
...”Roma era sempre stata una città rumorosa..lo attrasse il nugolo di uomini che facevano ressa..li sentì dire qualcosa che assomigliava a un “chissenefrega” e altre parole simili a “cazzi suoi”...e proprio non le tollerava. Così si chinò sul corpo disteso  sul selciato e non si scoprì sorpreso quando riconobbe il ragazzone del ristorante  che puzzava di alcool come un otre di vino vuoto.Pensò di chiamare un'ambulanza ma in quella stradina stretta e umida non sarebbe mai arrivata.L'unica soluzione era fare da sè...gli dette la schiena, lo afferrò per un braccio e una gamba e , con uno sforzo da culturista, se lo caricò attorno al collo a modo di agnello....”
Sentendo, in coscienza, di non potersi disinteressare della sua sorte perchè il giovane gli ricorda se stesso alla sua età, Raimondorimane in attesa fuori dal Pronto Soccorso e ha la sorpresa di veder arrivare la donna che lo aveva colpito al primo incontro e davanti a cui aveva fatto una figuraccia, Artemisia, che agitata lo ringrazia ma si allontana subito.
Chi è Raimondo Granieri? E' un venditore di macchine agricole che fornisce la concessionaria di Mimì.
Avendo erroneamente pensato che l'erede fosse un uomo, Raimondo ha subito fatto una gigantesca figuraccia davanti alla nuova proprietaria e quindi vorrebbe farsi perdonare la gaffe anche perchè è stato sorpreso dalla sua bellezza:
...”-Ehm, buongiornoRaimondo si chiese come avesse fatto a non notarla, quando incrociò i due fantastici occhi azzurri che lo fissavano interrogativi-Sono qui per vedere il titolareLa rotondità del sedere era evidente anche dagli orridi calzoni che  la tipa indossava con una maglietta striminzita che non riusciva a contenere un seno che a occhio era rifatto e doveva essere l'orgoglio del chirurgo-Cerco Mimì De Santiis il titolare. Òh,  l'hanno scelta per il suo acume signorina?-In realtà mi chiedo perchè abbiano scelto lei. Sono io Mimì De Santiis, ma per lei sono la signora Artemisia De SantiisPorca vacca. Porca di quella vacca. Porchissima vacca! Dio, quella era la regina, anzi l'imperatrie della figure di merda-   Ma lei è una donna!”
Anche lei vorrebbe ringraziarlo sia per averle salvato il figlio che era già in coma etilico, sia perchè quell'omone che portava la sua stazza con signorile eleganza, le aveva dato qualche scombussolamento interiore che non provava da anni. Riesce a contattarlo e dopo qualche giorno, quando lui ritorna a Frascati dal suo giro di vendite, si rivedono e tra un discorso e l'altro di lavoro e di conoscenza reciproca, parlano del ragazzo e Raimondo le propone un tentativo per cercare di rimettere in carreggiata Niccolò. Ha ereditato una tenuta nelle campagne intorno a Firenze e non potendo gestirla a causa del lavoro che lo porta in giro per l'Italia, vorrebbe venderla ma nel frattempo pensa di poterci far lavorare un po' Niccolò in modo che sfoghi le su energie su qualcosa di fisico e dimentichi le compagnie, l'alcool e la droga.
Quando arrivano in campagna, trovano il vecchio Primo che è rimasto a dare un'occhiata alla proprietà dopo la morte del padre di Raimondo, ma la sorpresa più grande per i cittadini DeSantiis, è la casa: una torre di una quindicina di metri, quasi in rovina e un terreno che non è più coltivato.
Nonostante i dubbi di Mimì, il ragazzo si adatta quasi subito al lavoro manuale, sebbene continui a mugugnare, più per abitudine che per reale insofferenza.
E mentre Niccolò trae beneficio dallo stancarsi dalla mattina alla sera, la madre e Raimondo vanno oltre il rapporto clientelare e si scoprono affamati di sesso e di amore come due adolescenti.
...”Era turbata e confusa, non ricordava da quanto non stava sola con un uomo in una situazione di pericolo.Pericolo per modo di dire perchè non c'era niente che desiderasse di più  in quel momento che rotolarsi sul letto con lui.Gli sorrise e lui si alzò dalla sedia e si avventò sulla  sua bocca.Allora sono svegli questi ormoni!”
Però un paio di cose sembrano compromettere una bella relazione e la fiducia che il ragazzo aveva cominciato a nutrire per l'uomo … Come andrà a finire?
Devo dire che questo romanzo mi è piaciuto tanto e appena finito, l'ho riletto perchè già mi mancavano questi personaggi davvero ben descritti.
Raimondo ha rinunciato a una parte della vita perchè pensa che il lavoro sia gratificante e non gli pesa non avere una famiglia sua da cui tornare. Ha un passato familiare che lo ha segnato ma adesso sente il desiderio di avere una relazione stabile perchè si è innamorato.
Mimì ha avuto una storia da ragazza e a diciott'anni si è ritrovata madre, senza un compagno vicino. Ha cresciuto suo figlio da sola ma ora ha riscoperto la gioia della passione.
Niccolò, che ha avuto come figura maschile, cui riferirsi, solo il nonno, si sente soffocare, vorrebbe prendere lui le decisioni  che lo riguardano ma la madre glielo impedisce perchè pensa che sia troppo giovane per scegliere cosa fare (è un po' l'atteggiamento di molti genitori che si identificano o addirittura si sovrappongono ai figli), e vede finalmente nell'offerta di Raimondo un modo per esprimersi.
All'inizio il ragazzo non mi è piaciuto, poi però l'ho capito e ho apprezzato il suo cambiamento. Nel finale mi ha commossa!
Primo è un altro bel personaggio, parla poco ma riesce a farsi capire anche con i suoi silenzi. Molto bella l'ambientazione che mi ha fatto pensare un  po' al medioevo quando i nobili vivevano in alte torri magari poste su un'altura o circondate da un piccolo fossato.
"Stupefacente banalità" è scritto in maniera fluida e con tratti di ironia  appena accennata che rendono la lettura leggera e interessante. Pitti DuChamp si rivela bravissima anche nel romance contemporaneo !







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Artemisia, giovane mamma di Niccolò quasi diciottenne, a capo, senza esperienza, di una ditta che vende macchine agricole, conosce Raimondo, un venditore di tali automezzi che all’interno della sua azienda occupa un posto di prestigio. Quando si conoscono scatta tra di loro una scintilla e ciò farà approfondire un rapporto iniziato in sordina. Ci saranno problemi da affrontare, ma poi la strada sarà in discesa.

Quando ho iniziato a leggere il romanzo ho fatto un po’ di fatica. I primi capitoli non mi entusiasmavano, ma mi sono obbligata a proseguire. E ho fatto bene.
Secondo il mio punto di vista, il libro è partito con lentezza, ma poi è stato un crescendo. I protagonisti sono stati ben delineati e nella loro “normalità” sono stati positivi, perché hanno interpretato un ruolo veritiero e il loro linguaggio è stato quello che si usa oggi. Ci sono stati dialoghi anche divertenti ed è scappato qualche sorriso. Una storia da leggere.







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USCITE RECENTI DI PITTI DUCHAMP

FRITTELLE AL MIELE E ALTRE DOLCEZZE ( Dri Editore, 2019)
Londra. 1818. Ben educata, composta, ricca, di nobili natali e bellissima. E che stia al posto suo. Questo cerca in una donna l’integerrimo Magnus Ashley duca di Camden quando emerge dai suoi doveri politici e lavorativi per partecipare alla Stagione mondana londinese e cercare moglie. L’accusa di tradimento mossa a uno dei membri più onesti del ton, lord Starrington, lo distoglie però dal suo intento costringendolo ad avvicinarsi a Lisette, la figlia del traditore. Apparentemente bruttina, cicciottella, povera, sempre provvista di dolciumi e di un sorriso disarmante, Lisette non accetta slealtà. Da nessuno. Neanche da suo padre, neanche da un duca… eppure un vassoio di frittelle al miele può risolvere molte cose. Ti interessa questo libro? Lo puoi trovare QUI.

LA FIAMMA DEL GHIACCIO - D'amore e d'Italia vol.5 (2019)
Firenze, Berlino, Milano, Pomerania 1865-66
L’incontro con Fiammetta Dorini, l’irriverente e ribelle figlia del Presidente del Senato, è la miccia che infuoca il cuore del disciplinato e severo Capitano prussiano Alexander von Rosenfeld. In un clima di complotti, tradimenti e battaglie, Fiammetta e Alexander si amano, si allontanano, cambiano, lottano mentre la terza guerra d’indipendenza scurisce di cupi presagi il cielo di Firenze, capitale del neonato Regno d’Italia. I politici italiani sono disposti a qualsiasi sacrificio per ammantare di tricolore il leone della Serenissima, liberando così il Veneto dal giogo austriaco e i due innamorati si troveranno a mischiare le loro vite alla grande storia italiana. Ti interessa questo libro? Lo puoi trovare QUI.

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CHI È L'AUTRICE
Pitti Duchamp è nata a Firenze e vive tutt’ora nella provincia di Firenze, nelle colline del Mugello, con il marito e due bimbi. Laureata in scienze politiche, Pitti rinuncia alla carriera accademica per darsi al marketing ed alla comunicazione. Dopo diverse collaborazioni arriva la prima bambina e poi subito il secondo figlio e decide di prendersi una parentesi di vita familiare. E’ proprio allora che riscopre la grande passione per la lettura e la scrittura. Appassionata di Burlesque e collezionista di pezzi vintage di arredamento e moda cerca di coniugare i suoi interessi scrivendo e leggendo romance storici. È amante della storia in particolare quella dell’Europa tra il 1500 ed il 1900, i quattrocento anni che hanno creato la modernità per come la conosciamo oggi in termini di arte, pensiero filosofico e scientifico, socialità. 

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