CORRISPONDENZA IMPERFETTA di Laura Nottari (Dri Editore)


DRI EDITORE È ORMAI DIVENTATO UN'INTERESSANTE REALTA' FRA LE CASE EDITRICI SPECIALIZZATE IN ROMANCE. E QUESTO ROMANZO, FIRMATO DA LAURA NOTTARI, È UNO STORICO CHE SI FA RICORDARE PER TRAMA E STILE DI SCRITTURA. PIERA, IAIA E MEL L'HANNO LETTO PER NOI.

Autrice: LAURA NOTTARI
Genere:
Storico
Ambientazione: Inghilterra , 1828

Pubblicazione: DriEditore, 8 aprile 2019, p.p. 390. €13,64
Livello sensualità: MEDIO
Parte di una serie: No

Disponibile in ebook a € 2,99

TRAMA: Venti anni di differenza, ceti sociali così diversi da far sembrare impossibile e inopportuno il sentimento che la giovane Edith Ellis prova per lord Esmond, conte di Rovington. Una passione accesa dal primo incontro di sguardi e alimentata da una risonanza, un accordo che nessuno dei due, nonostante tutto, può negare di udire.E se neanche i reciproci passati legati a filo doppio, gli errori, le imperfezioni e un’impossibile redenzione riusciranno a dividere due anime, cos’altro potrebbe mai impedir loro di rimanere unite?
Lontano da Londra, dalle rigide trame del ton, tra le scogliere, il mare e la natura del Devonshire, il maniero di Greyville è pronto ad accogliere i suoi ospiti. 

Edith Ellis non è nobile e quando riceve questo invito ha il cuore che sta per uscire dal petto:
..”Gentilissima signorina Edith Ellis
abbiamo il piacere di invitarla alla festa di benvenuto dell'estate, che si terrà presso la magione Greyville, in data 5 giugno.
Nella fervente attesa di incontrarla di persona, la famiglia Rovington le porge i più cordiali e sinceri omaggi.
E. “  
Quale gentiluomo che si rispetti poteva mai firmare un invito con una sola lettera?”
Il colpevole di tale mancanza di riguardo, ma poi capiremo che non è tale, è Esmond conte di Rovington che da Londra si è ritirato nel Devonshire per l'estate del 1828.
Il nobile, con il figlio Howard, l'antipaticissima sorella Lorenne e la figlioletta di lei Lorelai, ha voluto tornare nella casa di famiglia per riposarsi dalla vita londinese piena di impegni e come è usanza, ha deciso di organizzare una festa per tutti i vicini e i paesani ma non ha controllato gli inviti e si è trovato davanti  appunto le sorelle Ellis, una provocazione  di Lorenne duchessa di Ethingale che certamente non le ama.
Perchè tutto quest' odio per due povere ragazze?
Edith e la sorella sedicenne Annabelle, orfane e senza protezione, hanno ricevuto inaspettatamente, da uno sconosciuto parente, un'eredità che Edith ha messo da parte destinandola come dote alla sorella. Facendo da segretaria al reverendo Hosman, Edith si è assicurata un tetto sopra la testa e non deve intaccare il piccolo capitale accantonato.
Esmond, ferito in guerra, ha quarantaquattro anni, e la sua esistenza è stata segnata da una ferita che lo fa zoppicare, da una moglie da cui è divorziato (e noi sappiamo bene che scandalo sia un divorzio
per la società bigotta e piena di pregiudizi dell'epoca) e da dispiaceri per un certo tipo di comportamento di cui non è fiero ma che cerca di dimenticare.
Ma quello che ancora non viene detto è che il conte è stato un amico del padre di Edith, avendogli quest'ultimo salvato la vita, e alla sua morte avrebbe voluto aiutare più adeguatamente la vedova e le ragazzine, nonostante le continue interferenze della altezzosa duchessa.
Quando si incontrano faccia a faccia, dopo che le due sorelle si sono un po' allontanate dalla sala da ballo, tra il lord e la giovane avviene qualcosa che lascia entrambi storditi:
...”Al secondo piano i suoni della festa giungevano attutiti..
L'attenzione della più giovane  venne rapita da ciò che scorse dalla fessura di una porta socchiusa. Scaffali colmi di libri
-La biblioteca privata. Dai entriamo
-No
Si intrufolarono
Pile e pile di libri sparsi ovunque
-Guarda quanti libri-  commentò Annabelle
-La biblioteca di Londra ne ha di più.
-La biblioteca di Londra non ha De Sade
-Ha Shakespeare.
-Shakespeare è una noia.  No, grazie sorella. Io scelgo De Sade.
A quel punto una risata bassa , sincera e mal trattenuta, si levò da dietro il divano.
-Lorelai cara, ci hai appena fatto scoprire.
La voce bassa di un uomo si unì a quella della piccola.  Un attimo dopo una testolina colma di riccioli dorati fece capolino da dietro lo schienale
Un uomo infine  si decise a sua volta a sbucare  dal comodo nascondiglio.
Edith incontrò una coppia di occhi grigi, freddi, scuri e fu dentro di loro che esitò,
anima , fiato, cuore , in un sol colpo...
Esmond , dopo essersi assicurato che Lorelai fosse messa a letto, andò dritto nei suoi alloggi. I cannoni di Trafalgar avevano sortito effetti meno disastrosi al suo animo. Strinse il 
legno della testiera del divano e si scoprì senza fiato, indifeso, annichilito da quegli occhi azzurri che lo avevano sfidato.  Scoppiò a ridere per l'incredibile ironia del destino. Asciugò lacrime che non seppe come identificare, poi si recò al mobiletto dei liquori e lì con mano tremanti, versò nel bicchiere una generosa dose di whisky.”
Quando Edith non può più lavorare per il reverendo, Esmond la assume e la vicinanza fa scoppiare tutto ciò che tenevano nel cuore perchè entrambi sapevano quanto sarebbe stato difficile gestire un amore tra di loro. Vent'anni di differenza, un ceto sociale diverso e un passato che Esmond non riesce a dimenticare, né confessare...
...”-Fidatevi di me- le disse avvicinandosi, - vi chiedo solo questo. Fidatevi Ellis.-Mi fiderò di voi, ma non fatemene pentire, ne va anche di mia sorella.Si aggrappò alla sua camicia, poi alzò una mano raggiungendo il collo.-Mi piacete Edith, mi piace parlarvi , mi piace come siete e come mi fate sentire.Posò altri due baci e lei annuì tra le sue mani.   Sentì il respiro di Esmond lambirle la pelle. Socchiuse gli occhi, si sporse poggiando il corpo contro di lui e scostò di un niente il volto, permettendo così alle loro labbra di unirsi per la prima volta.Il desiderio che quel bacio accese sciolse qualunque reticenza, disintegrò settimane  di buoni propositi, gettò dalla finestra la compostezza facendo largo al bisogno urgente, pulsante, concreto, schietto di avere quell' uomo il prima possibile.”
E sarà proprio il non detto, i segreti nascosti troppo a lungo, più che la differenza d'età a mettere in serio pericolo il rapporto fra i due e a minacciare seriamente il loro lieto fine.
Questo romanzo ha dei personaggi veramente interessanti e molto complessi. Esmond ha un passato ingombrante che l'autrice ci fa conoscere pian piano e che lo rende ancora più umano e che mi ha fatto sperare che riuscisse ad avere un po' di serenità.
Ho detestato la sorella di lui e mi sono piaciuti la nipotina e il figlio, giovane ma pieno di buon senso.
Anche Annabelle che all'inizio sembrava un po' farfallina, si rivela responsabile e soprattutto sa dare il giusto aiuto a Edith e al cognato  quando ne hanno bisogno.
Non ho sempre apprezzato invece la protagonista, forse anche per mancanza di informazioni sul periodo in cui è rimasta sola con la sorellina e quindi, pensando alle sue azioni dopo l'incontro con Rovington, a volte l' avrei fatta ragionare un po' come ha fatto Annabelle quando si è stancata del comportamento immaturo della sorella.
Comunque questo è un bellissimo romanzo dove c'è amore ma anche dramma, c'è forza ma anche insicurezza...insomma tutte le qualità di un bel romance d'epoca. E' scritto molto bene e alterna l'ironia alla serietà, con bei dialoghi ad altrettanto interessanti descrizioni. L'unica cosa che mi è spiaciuta, naturalmente è un mio rammarico, è il finale: che mi ha fatto piangere e sebbene io pianga quando adoro un libro, qui ho pianto per il dispiacere... Leggetelo se non lo avete ancora fatto e poi forse sarete d'accordo con  me!







*****

Edith vive nel Devon con la sorella Annabelle presso il curato di campagna e durante una festa tenuta nel paese vicino nella magione di Greyville conosce Esmond, conte di Rovington. Subito tra i due scatta qualcosa nonostante tra loro ci siano 20 anni di differenza. Come in ogni romanzo rosa che si rispetti, ci saranno momenti dolci ed altri molto tristi.
La storia, all'inizio, mi è molto piaciuta, ma andando avanti il fascino è andato scemando. Ho trovato che alcuni personaggi sono entrati e usciti dalla storia in modo superficiale. Ognuno di loro  ha la sua importanza, perché il passato è legato al protagonista e alle due sorelle, ma questa comparsa e scomparsa di ognuno non ha, secondo me, legato bene con tutta la storia. 
Ho trovato alcuni punti del racconto poco chiari e l'epilogo non l'ho digerito. Può anche andar bene per molte lettrici, ma per me non è stato così. Avrei gradito un approfondimento maggiore per le vicende del passato e un chiarimento più specifico per i due protagonisti e per alcuni altri personaggi.






*****


Riuscire a raccontare le sensazioni provate durante la lettura di una storia come questa non è mai facile, si rischia di svelare troppo o magari troppo poco. Sono arrivata alla fine del libro con un mix di emozioni tra cui la gioia, la commozione e un pizzico di nostalgia. 
La prima è stata la gioia per la scoperta di un‘autrice italiana con uno stile narrativo pulito, elegante e venato da una sottile ironia. Dopo l’ostacolo dei primi capitoli un po’ lenti, la Nottari ha saputo cucire addosso ai protagonisti e alle loro ingombranti personalità un abito perfetto, una caratterizzazione precisa e curata che li ha resi il punto di forza del romanzo.
A primo impatto può sembrare che un ricco conte quarantaquattrenne, zoppo, scontroso e insofferente all’etichetta e una ventitreenne senza nessuna posizione sociale e con uno scandalo alle spalle, non abbiano niente in comune, e invece, con l’evolversi della storia ci si rende conto che non è così. Esmond ed Edith nonostante le loro diversità, condividono un vissuto che li accomuna: entrambi sono ingabbiati in una vita che non hanno scelto. Esmond sin da bambino ha dovuto imparare e piegarsi alle aspettative paterne, con il passare degli anni, è stato il suo stesso titolo a imporgli obblighi e vincoli. Anche Edith, dopo la morte di suo padre e lo scandalo che ne è seguito, ha dovuto rinunciare ai suoi sogni e alla possibilità di innamorarsi per garantire un futuro dignitoso almeno a sua sorella minore. Dopo il trasferimento di Edith a Greyville come segretaria personale del conte, assistiamo al lento evolversi dell’attrazione iniziale in un’affinità di anime ben più intrigante; entrambi scoprono la libertà di essere se stessi durante i loro incontri, libertà che gli è stata negata per tutta la vita. Colazioni al profumo di miele e passeggiate in riva al mare ci regalano dialoghi frizzanti e ironici e ci accompagnano fino a quello che inizialmente sembrava un evento impossibile: il matrimonio. 
Nonostante l’amore che li lega, la loro felicità è minacciata da segreti taciuti e verità troppo dolorose da rivelare che, inevitabilmente, li conducono alla rottura. Ed ecco che arriviamo alla commozione. Non sono una lettrice dalla lacrima facile ma il senso di smarrimento di Edith, il tormento di Esmond e la dichiarazione durante la quale le dona la libertà, sono talmente vivide e piene di sentimento che non ho potuto restare indifferente. 
Corrispondenza imperfetta è la storia di un grande amore nato tra mille difficoltà, che supera ogni ostacolo e rinasce dalle sue ceneri più forte di prima. Un romanzo che ho finito con un sano pizzico di nostalgia e che consiglio a tutte le lettrici romantiche.











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CHI È L'AUTRICE

Laura Nottari vive a  Roma, è gastronoma  e nel tempo libero legge e scrive. Laura  non si arrende a vivere in un solo mondo. Il suo primo romanzo, Away, era ambientato in un un medioevo fantastico. Con Corrispondenza Imperfetta continua il suo interesse per le ambientazioni storiche, passando all'Inghilterra vittoriana.

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2 commenti:

  1. Concordo con il giudizio di Mel, è un libro Bellissimo, vi invito a leggerlo perché personalmente, mi ha fatto rivivere le suggestioni del libri dell'epoca d'oro del Romance.
    Azzeccato il contesto, le situazioni, le sensazioni e i titoli nobiliari.
    Un unico appunto alla scrittrice: siamo.sicure che nella biblioteca in quel periodo si potessero trovare le 120 giornate di Sodoma? Perché il manoscritto fu introvabile fino ai primi del '900 mi sembra di ricordare.
    Cmq 5 cuori anche per me.

    RispondiElimina

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