OGGI SIAMO FELICI DI POTERVI PRESENTARE IN ANTEPRIMA IL NUOVO ROMANZO STORICO DI ORNELLA ALBANESE CHE USCIRA' NEI ROMANZI MONDADORI DI MARZO. PIERA E IAIA L'HANNO LETTO PER NOI.
Autrice: Ornella Albanese
Genere: Storico
Ambientazione: Martinica / Salento, 1830
Pubblicazione: Mondadori, I Romanzi Classic, nr.1180, 2 marzo 2019, 603KB
Livello sensualità: MEDIO
Disponibile in ebook a € 2,99
TRAMA: Bella e sensuale, Aliénor Ayala è nata da padre europeo nel mondo colorato e magico della Martinica e, sebbene ritenga che le lontane terre delle sue origini siano solo grigie e convenzionali, si ritrova costretta a fare i conti proprio con quella realtà. Gli eventi la obbligano infatti a tornare nel paese di suo padre, dove con l'inganno viene rinchiusa in una vecchia torre finché a liberarla giunge un inatteso cavaliere. Manfredi dei conti di Terraviva si è allontanato dalla sua famiglia dopo un grave affronto ed è ormai dedito a una vita dissoluta. Solo uno sguardo tra i due basta ad accendere la passione più travolgente, ma il loro desiderio dovrà fronteggiare minacce e insidiosi sospetti...
Genere: Storico
Ambientazione: Martinica / Salento, 1830
Pubblicazione: Mondadori, I Romanzi Classic, nr.1180, 2 marzo 2019, 603KB
Livello sensualità: MEDIO
Disponibile in ebook a € 2,99
TRAMA: Bella e sensuale, Aliénor Ayala è nata da padre europeo nel mondo colorato e magico della Martinica e, sebbene ritenga che le lontane terre delle sue origini siano solo grigie e convenzionali, si ritrova costretta a fare i conti proprio con quella realtà. Gli eventi la obbligano infatti a tornare nel paese di suo padre, dove con l'inganno viene rinchiusa in una vecchia torre finché a liberarla giunge un inatteso cavaliere. Manfredi dei conti di Terraviva si è allontanato dalla sua famiglia dopo un grave affronto ed è ormai dedito a una vita dissoluta. Solo uno sguardo tra i due basta ad accendere la passione più travolgente, ma il loro desiderio dovrà fronteggiare minacce e insidiosi sospetti...
La particolarità delle ambientazioni è il punto di forza di questo nuovo romanzo di Ornella Albanese che ci fa vivere la storia di due persone che, per amore, cambiano tutta la loro vita.
Alienor Ayala, vive a Le Tucan, residenza nei pressi di Fort de France, in Martinica, quasi sempre in compagnia della cameriera Eglantine che è diventata anche la sua confidente, dopo che il padre alla morte della moglie, la bella Melisande, si è rinchiuso in se stesso.
La giovane non frequenta i Grand Blancs, cioè i bianchi dell'isola perchè si sente molto più vicina ai creoli da cui ha preso, tramite la madre, il bel colore ambrato e lo spirito libero e crede nelle tradizioni isolane del bene e del male.
Sa, e questo la destabilizza, di essere a metà anche bianca perchè il padre italiano le ha spesso parlato della sua terra e lei ha cominciato a leggere libri che parlano di luoghi sconosciuti ma che prima o poi forse le diventeranno familiari.
In Italia, nelle campagne intorno a Gallipoli, intanto, i due fratelli Ayala, cugini di Alienor stanno vivendo il periodo successivo alla morte del padre con uno spirito molto differente.
Il secondogenito Lodovico è ora divenuto conte di Terraviva perchè il testamento paterno ha diseredato Manfredi definendolo irresponsabile, giocatore e privo di ogni morale.
Così il giovane, che non ha fatto una vita sobria ma non è nemmeno così sconsiderato, si trova di colpo senza soldi, senza fidanzata, relegato in una piccola casa nell'angolo più lontano della proprietà di famiglia, con due persone che lo hanno seguito nel suo esilio: Benedetta, vecchia donna di servizio della famiglia che lo ha visto crescere e che lo ama come un figlio, e il giovanissimo Cosimo, che gli chiede, come ricompensa per continuare a servirlo, solo di imparare a leggere e scrivere.
Intanto Alienor diventa sempre più irrequieta perchè percepisce che qualcosa sta cambiando. Per questo vorrebbe consultare il vecchio saggio Aaqil il quimboiseur dell'isola per sapere cosa sarà di lei, ma nel frattempo ha una sorpresa: è giunto a Le Tucan il cugino Ludovico che porta allo zio, la notizia della morte del padre e propone alla ragazza il matrimonio perchè sa che anche lei rimarrà sola e senza protezione.
Nemmeno per Manfredi vivere come un reietto è semplice, perchè da un paio di mesi, la sua esistenza si trascina senza scopo e spesso in preda alle allucinazioni dovute al troppo bere...o così crede lui quando vede una luce nella casupola abbandonata vicino al casino di caccia in cui si è ridotto a vivere.
Questa è la parte più viva e coinvolgente della storia che mi ha tenuto con il fiato sospeso fino alla fine del romanzo. I due protagonisti hanno un impatto emotivo che spinge a fare il tifo perchè i loro desideri si realizzino alla faccia di tutti i traditori e i bugiardi che hanno loro fatto tanto male.
Manfredi mi è piaciuto sin dall'inizio perchè ho pensato a cosa abbia voluto dire per lui trovarsi di punto in bianco un “nulla”, senza identità, amici, proprietà, tradito da chi lo avrebbe dovuto amare. L'affetto che Benedetta non gli fa mancare e l'attaccamento del giovanissimo Cosimo sono commoventi e scaldano quell'animo indurito dalle ingiustizie ma che si apre ad un amore che lui non avrebbe mai sognato di poter provare e che spinge l'amico avvocato a prenderlo bonariamente in giro.
Anche i cattivi sono ben descritti nella loro malvagità ma ciò che è ancora più vivo è il paesaggio, colorato e vivo quello dell'isola e pieno di contrasti e di colori cupi quello della costa salentina.
Le descrizioni sono vive e leggendo questa storia ci si immerge in quelle atmosfere quasi da fiaba.
Bellissimo romanzo!
Alienor Ayala, vive a Le Tucan, residenza nei pressi di Fort de France, in Martinica, quasi sempre in compagnia della cameriera Eglantine che è diventata anche la sua confidente, dopo che il padre alla morte della moglie, la bella Melisande, si è rinchiuso in se stesso.
La giovane non frequenta i Grand Blancs, cioè i bianchi dell'isola perchè si sente molto più vicina ai creoli da cui ha preso, tramite la madre, il bel colore ambrato e lo spirito libero e crede nelle tradizioni isolane del bene e del male.
Sa, e questo la destabilizza, di essere a metà anche bianca perchè il padre italiano le ha spesso parlato della sua terra e lei ha cominciato a leggere libri che parlano di luoghi sconosciuti ma che prima o poi forse le diventeranno familiari.
Il secondogenito Lodovico è ora divenuto conte di Terraviva perchè il testamento paterno ha diseredato Manfredi definendolo irresponsabile, giocatore e privo di ogni morale.
Così il giovane, che non ha fatto una vita sobria ma non è nemmeno così sconsiderato, si trova di colpo senza soldi, senza fidanzata, relegato in una piccola casa nell'angolo più lontano della proprietà di famiglia, con due persone che lo hanno seguito nel suo esilio: Benedetta, vecchia donna di servizio della famiglia che lo ha visto crescere e che lo ama come un figlio, e il giovanissimo Cosimo, che gli chiede, come ricompensa per continuare a servirlo, solo di imparare a leggere e scrivere.
Intanto Alienor diventa sempre più irrequieta perchè percepisce che qualcosa sta cambiando. Per questo vorrebbe consultare il vecchio saggio Aaqil il quimboiseur dell'isola per sapere cosa sarà di lei, ma nel frattempo ha una sorpresa: è giunto a Le Tucan il cugino Ludovico che porta allo zio, la notizia della morte del padre e propone alla ragazza il matrimonio perchè sa che anche lei rimarrà sola e senza protezione.
Nemmeno per Manfredi vivere come un reietto è semplice, perchè da un paio di mesi, la sua esistenza si trascina senza scopo e spesso in preda alle allucinazioni dovute al troppo bere...o così crede lui quando vede una luce nella casupola abbandonata vicino al casino di caccia in cui si è ridotto a vivere.
Ma Manfredi, mentre si sta recando dal suo creditore per chiedergli una dilazione del pagamento del debito di gioco, vede una strana scena che lo incuriosisce:...”Pioveva e Manfredi era ormai fradicio.Gli zoccoli del cavallo affondavano nel fango.e si sarebbe giocato la testa che la casina era ormai fredda.
Non che avesse voglia di tornare a casa, doveva escogitare qualcosa e in fretta, in fondo alla china sulla quale stava lentamente scivolando c'era la prigione per debiti.
Un lampo squarciò il cielo così lontano che il tuono che seguì sembrò solo un sordo brontolio. .
La luce livida aveva illuminato la torre ma Manfredi scorse un chiarore fioco e tremolante che disegnava la sagoma di una finestrella.
Qualche istante solo restituendola subito dopo al buio.
Quella doveva essere la torre di avvistamento al limitare dei possedimenti di suo fratello il conte, alta sul mare e abbandonata almeno fino a quando riusciva a risalire con la memoria.Si riparò gli occhi dalla pioggia con una mano e tornò a guardare in alto.Per gli dei, adesso era tutto buioPassò una mano sugli occhi. Possibile che cominciasse ad avere le visioni?”
Così Manfredi ha il suo mistero da scoprire che gli fa dimenticare l'urgenza di risolvere i suoi problemi finanziari....”Dietro gli alberi, Manfredi li osservavaLa donna portava un cestino coperto da un canovaccio e l' uomo aveva in mano una lampada ad olio, accesa nonostante fosse giorno.
Venne avanti e parlò con tono amichevole.
-Buongiorno, entrate nella torre?
-Noi ci occupiamo di una lontana parente del conte.
La torre è stata riaperta per ospitarla
-Una parente in questo edificio diroccato,.,.da quello che vedo sembra piuttosto una prigione.-Una prigione certo signore, ma io vi garantisco che è un soggiorno molto più confortevole che essere rinchiuso in un ospedale per pazzi-Questa poi, per pazzi?-Vi raccomando la segretezza, signore, la parente del conte è pazza da legare.”
Questa è la parte più viva e coinvolgente della storia che mi ha tenuto con il fiato sospeso fino alla fine del romanzo. I due protagonisti hanno un impatto emotivo che spinge a fare il tifo perchè i loro desideri si realizzino alla faccia di tutti i traditori e i bugiardi che hanno loro fatto tanto male.
Manfredi mi è piaciuto sin dall'inizio perchè ho pensato a cosa abbia voluto dire per lui trovarsi di punto in bianco un “nulla”, senza identità, amici, proprietà, tradito da chi lo avrebbe dovuto amare. L'affetto che Benedetta non gli fa mancare e l'attaccamento del giovanissimo Cosimo sono commoventi e scaldano quell'animo indurito dalle ingiustizie ma che si apre ad un amore che lui non avrebbe mai sognato di poter provare e che spinge l'amico avvocato a prenderlo bonariamente in giro.
Anche la protagonista è uno dei più bei personaggi incontrati ultimamente: forte nel pericolo, non ha paura della verità che cerca anche a suo danno. Accetta le differenze con grande integrità morale e non perde la sua onestà sebbene sia sola a combattere. Mi è piaciuta la combinazione tra l'anima tipicamente martinicana e quella severa e condizionata dalle convenzioni di una nobiltà che preferisce l'apparenza alla felicità....”-Satanasso Manfredi, non riesco a crederlo...che ti sia innamorato! Innamorarsi è tutta un'altra storia per noi cinici libertini.”
Anche i cattivi sono ben descritti nella loro malvagità ma ciò che è ancora più vivo è il paesaggio, colorato e vivo quello dell'isola e pieno di contrasti e di colori cupi quello della costa salentina.
Le descrizioni sono vive e leggendo questa storia ci si immerge in quelle atmosfere quasi da fiaba.
Bellissimo romanzo!
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Aliénor Ayala, dopo la morte del padre in Martinica, viene in Italia per sposarsi con Lodovico conte di Terraviva. Ma all'arrivo trova una sorpresa tremenda. Viene imprigionata in una torre perché considerata pazza. Ma il destino ci mette lo zampino. Manfredi, fratello di Lodovico, defraudato del suo titolo, libera la ragazza, se ne innamora e comincia un periodo dove capitano vicende una più avventurosa dell'altra. Epilogo con i fiocchi!
Che dire di questo bellissimo libro? Chi conosce la Albanese sa come scrive e sa che le sue storie sono appassionanti. Questo romanzo mi ha talmente affascinato che non sono riuscita a chiudere il mio e-reader fino a quando ho letto la parola fine. Non potevo staccarmi perché i due protagonisti hanno vissuto tante di quelle brutte vicende che non potevo addormentarmi senza sapere come i vari problemi venissero appianati. L'amore ha trionfato perché ad Aliénor è tornato in mente un piccolo particolare che ha illuminato il buio di cui era circondata. É stato veramente un colpo di genio.
Il mio consiglio? Leggere decisamente Follia d'amore.
GUARDA IL BOOK TRAILER
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CHI È L'AUTRICE
Ornella Albanese, laureata in Lingue e Letterature Straniere, ha cominciato a sedici anni a pubblicare racconti gialli e rosa. È autrice di romanzi contemporanei e di storici d'ambientazione medievale e ottocentesca.
Quando le chiedono cosa serve per scrivere una bella storia, risponde sempre: il cuore. La mente è importante perché supporta il lavoro, disciplina il sentimento per smussare gli eccessi, crea il perfetto congegno della trama, suggerisce l’ironia. Ma tutto va scritto col cuore. Forse non si creerà il best-seller, ma sicuramente si raggiungeranno altri cuori. Quelli dei lettori che sanno volare. Perché solo chi ha cuore e fantasia riesce a volare.
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