UN ALTRO GIORNO ANCORA di Bianca Marconero (Newton Compton)



BUON SUCCESSO DI BIANCA MARCONERO TRA LE NOSTRE BIBLIOTECARIE ROMANTICHE. UNA PIACEVOLE SCOPERTA CHE NON POSSIAMO CHE CONSIGLIARE A CHI ANCORA NON HA LETTO NIENTE DI QUESTA AUTRICE. MOLTE NOSTRE BLOGGER L'HANNO LETTO. ECCO I LORO GIUDIZI, NON SEMPRE CONCORDI. VOI L'AVETE LETTO?

Autore:   Bianca Marconero
Genere: Contemporaneo, New Adult
Ambientazione:  Milano, Italia
Pubblicazione: Newton Compton, coll. First, 19 aprile 2018, pp 381 , € 14,90
Livello sensualità:  MEDIO
Parte di una serie: No /Autoconclusivo
Disponibile in ebook a € 0,99

TRAMA: Elisa Hoffman ha imparato presto a cavarsela da sola. Ultima di cinque fratelli, vive per la famiglia e per l’equitazione. L’esclusivo maneggio in cui lavora, alle porte di Milano, è il posto che ama di più al mondo, e mette da parte tutti i risparmi per riuscire a comprarsi Sparkle, un cavallo che ha addestrato per mesi. Tutti i suoi sogni, però, si infrangono alla notizia che Andrea, un ragazzo terribilmente bello e ricco, ha offerto più soldi e ha acquistato il cavallo che le era stato promesso. Elisa non si dà pace e riversa su di lui tutto il suo risentimento. Ma Andrea è davvero così freddo come sembra, o sotto il ghiaccio si nasconde qualcosa di diverso? Un imprevisto, un accordo e un’inattesa amicizia con il nemico permettono a Elisa di scoprire che il ragazzo, in realtà, possiede delle qualità inaspettate… Una storia sull’amore in tutte le sue declinazioni, e sui sentimenti che, come fiori selvatici, crescono in silenzio, senza che nessuno li annaffi. «Adoro Bianca Marconero! Mi piacciono la sua sottile ironia, il linguaggio parlato, la convincente capacità di immedesimarsi nel punto di vista maschile, il fatto che non ammicchi mai al lettore ma che riesca sempre a conquistarlo.»


Dopo averci regalato uno dei migliori protagonisti maschili di NA che mi sia capitato di leggere ultimamente, Bianca Marconero ci riprova con un nuovo romanzo NA, intitolato “Un altro giorno ancora”, ed un nuovo personaggio maschile, Andrea Serpieri, che non potrebbe essere più differente da Marco Bertani de “L'ultima notte al mondo” neppure se lo volesse, ma che ugualmente colpisce secco al cuore senza lasciare scampo.
Ambientato nel mondo delle corse dei cavalli - che l’autrice conosce bene perché da ragazzina ne ha fatto parte – e più precisamente in un maneggio alle porta di Milano, “Un altro giorno ancora” narra la storia di Elisa Hoffman – giovane cavallerizza dai capelli striati di viola, caparbia, impertinente e dalla storia personale triste e travagliata – e di Andrea Serpieri – giovane rampollo di buona famiglia, eccessivamente bello, educato e serio.

“Moderato. Misurato. Perfetto. Incapace di fallire, sbagliare, incapace di sporcarsi. Insomma, abbastanza per ucciderlo e invocare la legittima difesa.”

Apparentemente non hanno nulla in comune, a parte l’amore per i cavalli e le corse, ed infatti all’inizio è proprio un cavallo ad unirli… se così si può dire.
Sparkle inizialmente era un cavallo problematico, che non accettava la sella e si rifiutava di saltare, ed Elisa ha dedicato un anno della sua vita a conquistare la sua fiducia ed a trasformarlo in un futuro campione. Ha lavorato duramente e risparmiato fino all’ultimo centesimo per mettere via i soldi per comperarlo, quindi è facile immaginare la sua delusione – e la sua reazione rabbiosa – quando scopre che il suo adorato Sparkle è stato venduto ad un miglior offerente… Andrea Serpieri.

“«Non l’ho picchiato», scandisco, «l’ho… colpito», respiro e aggiungo, «accidentalmente».”

Le motivazioni di quello che – apparentemente – è un deciso sgarbo fatto da Andrea a Elisa si capiranno solo alla fine della storia, perché Andrea è un ragazzo ermetico, difficile da decifrare, che nasconde le sue emozioni dietro una maschera di buone maniere.

“Lui è un maledetto robot programmato da un fanatico del galateo.”

Il suo comportamento è assolutamente incomprensibile per Elisa, ma noi lettori – pur leggendo l’intera storia dal POV della ragazza, senza mai “sapere” cosa pensa realmente Andrea – possiamo avere più di un legittimo sospetto…

“«Le bustine! Come fai a sapere che ne metto tre?»
«Ti conosco da dieci anni», ribadisce, un velo di esasperazione a incrinargli la voce. «Cosa c’è di così sorprendente?»
«C’è che io non ho idea di quanto zucchero metta tu nel caffè».
«Elisa», mi dice. «Io non bevo caffè».”

D’altra parte anche Elisa indossa una maschera, fatta di cinismo e pessimismo, con cui tenta di difendersi dai colpi della vita, che fino a questo momento non è stata certo delicata nei suoi confronti.

“Non voglio cioccolatini a San Valentino e non voglio la telefonata della buonanotte. Non voglio un ragazzo tutto mio. Lascio queste cose alle lettrici di Cioè.
Io non sogno un marito e dei figli. Voglio essere quella con cui i futuri mariti di un’altra ragazza se la sono spassata, prima di accasarsi. Da quando ho capito questa cosa, la vita fa meno paura. Quindi ci tengo a morire sola. Grazie.”

In pratica Bianca Bianconero per questo romanzo ribalta lo stereotipo classico dei NA – quello del bad boy e la brava ragazza – regalandoci una nuova coppia di personaggi ottimamente caratterizzati e verosimili: una “bad girl” che sembra voler riservare i suoi sentimenti solo al suo adorato cavallino…

“Dovrei dirgli di arrangiarsi, ma non ho cuore di lasciare il mio cavallino. Ci sarò sempre per Sparkle. È questa la fregatura dell’amore: non finisce mai.”

… ed un “bravo ragazzo”, apparentemente algido ed incapace di manifestare i suoi sentimenti tanto da apparire quasi “spento” agli occhi di un osservatore poco attento.

“«È tempo di fare una cazzata, Andrea. Metti in pausa la testa e fai qualcosa di sbagliato».”

E quando due personalità così discordanti, dopo essersi girate intorno per un po’, decidono di trovare un… “punto di incontro”, le cose non possono che farsi interessanti:

“«Quindi domani è finita?» mi chiede.
Andrea non sa ancora a cosa stiamo andando incontro, eppure sembra avere la mia stessa paura di vederlo svanire troppo presto. E forse è per questo che ho di nuovo la sua bocca sulla mia. Forse è per questo che mi bacia in un modo così struggente da spezzarmi il fiato. Per ricordarmi che questa cosa potrebbe essere difficile da accantonare. Che è già difficile.
«Forse finisce», dico sulla sua bocca. «O forse ci prendiamo un altro giorno ancora, chi lo sa…»”
Le anticipazioni disseminate su FB dall’autrice nei giorni prima dell’uscita del romanzo si
fermano qui ed anche questa mia recensione lo fa: questi brani sono bastati per incuriosirmi senza “spoilerare” troppo… e spero che lo stesso valga anche per voi.
D’altra parte non potevo limitarmi a dirvi “è bello, leggetelo!”… no? ;)

P.S: Se, dopo aver finito di leggere questo romanzo, avrete bisogno di “sentire” anche la voce di Andrea - come è successo a me-, non mancate di leggere l’ebook “+1”, il capitolo extra di “Un altro giorno ancora”, attualmente scaricabile in maniera gratuita dalle migliori librerie on-line (vedi QUI). 


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Elly e Andrea sono due persone che si conoscono da quando erano ragazzini. Lui è sempre stato attirato da Elly e, crescendo, i suoi sentimenti sono diventati più profondi. Lei, invece, non vuole assolutamente amare perché pensa che non amando non soffrirà. Ciò è dovuto alla morte dei suoi genitori che l'hanno lasciata orfana, ma non sola, avendo 4 fratelli maggiori, ma la loro dipartita l'hanno segnata. C'è quindi un tira e molla tra i due protagonisti e Andrea si adegua alle richieste di Elly che si intestardisce a dire che loro sono solo amici. Ci sono vicende che li fanno soffrire, ma alla fine lei chinerà il capo e capirà che non è poi così brutto amare.
In genere i libri che raccontano la storia di due giovani ragazzi non mi attirano, c'è troppo gap tra loro e me, ma nonostante ciò ho letto il romanzo e devo dire che non è male. 
Scritto bene (ho trovato solo 2/3 refusi) ed è scorrevole, ma è stato ribadito più volte il pensiero di Elly, la sua inquietudine, malumori e la volontà di non innamorarsi. Ritengo che si debba inquadrare tra i NA e quindi chi legge volentieri questa categoria di romanzi troverà sicuramente la storia appassionante.
Si comprende subito che i due ragazzi si amano, ma si sa che la giovane età (19/21 anni) non riesce sempre a tirar fuori la saggezza.
C'è però un errore, secondo me. Se Andrea ha 21 anni, come può festeggiare la sua laurea? Forse ho capito male, ma in Italia è difficile essere laureati a quell'età anche con i corsi triennali.
 




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Un altro giorno ancora è il secondo libro che leggo della Marconero. Vi sembrerà strano , ma quando mi innamoro perdutamente di un’autrice e dei suoi romanzi, scrivere una recensione per me diventa ancora più difficile. Come riuscire a raccontare la  bravura  nel “costruire una storia”, la capacità di emozionare  e far immedesimare il lettore con le vicende narrate, e in ultimo, il talento di trasformare le parole in immagini? Non credo di esserne capace. 
Come nel precedente romanzo, la storia ci viene raccontata attraverso gli occhi di uno dei protagonisti, in questo caso Elisa, scelta che regala una marcia in più al romanzo. 
Elisa Hoffman  è una ragazza sicura di sé e determinata, le sue ciocche colorate, i suoi tatuaggi e l’atteggiamento sbarazzino sono solo l’involucro che abbaglia, che distoglie l’attenzione dalla  profonda sofferenza che la perdita dei suoi genitori le ha lasciato. Ha dovuto imparare a sopravvivere, a proteggersi dal dolore, per questo  limita al minimo il numero delle persone in grado di ferirla, e soprattutto ha imparato a non aver bisogno di nessuno. L’unico punto fermo della sua vita sono i quattro fratelli e la passione per l’equitazione.  Elisa lavora senza sosta nel circolo ippico Le Colline Dorate, per riuscire a comprare Sparkle, il cavallo che allena, ma quando finalmente sta per  coronare il suo sogno, ecco che Sparkle viene acquistato da Andrea Serpieri, figlio dell’ingegner Serpieri, socio del circolo, bello, intelligente, ambizioso e tremendamente rigido e controllato. Andrea Serpieri è un concentrato di buone maniere, di abnegazione al dovere , un robot insomma. Elisa lo conosce da anni, ma ha fatto  parte della sua vita sempre in maniera marginale, come una macchia sfocata sul margine di  una fotografia. All’improvviso, lui diventa una persona reale per Elisa, il nemico da odiare e quindi il bersaglio perfetto per la sua rabbia. 
Però sarà proprio il tradimento di Andrea  l’espediente attraverso il quale  i due giovani avranno la possibilità di conoscersi davvero e di scoprirsi reciprocamente. 
Andrea ed Elisa sono molto diversi, hanno vissuto situazioni e realtà completamente differenti, eppure non potrebbero essere più giusti di così. Ho riflettuto molto, mentre leggevo, su come un amore profondo e una visione comune sui valori importanti della vita, siano in grado di smussare le personalità più contrapposte e apparentemnete inconciliabili. Questo è quello che succederà a loro, poco per volta, riusciranno a guardare oltre le apparenze, a regalarsi la possibilità di trovare l’altra metà perfetta.   Non serve aggiungere altro, solo che è un libro da leggere  assolutamente.
P.S. Vorrei chiedere a Bianca Marconero quando ci farà leggere la storia di Bianca e Vittorio, io non posso rimanere così in sospeso, devo sapere!!





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Sarò sincera: ho faticato molto a terminare questo romanzo della Marconero. Non perchè non sia interessante, ma per la protagonista femminile che ho detestato fino alla fine. Per me, vista la mia età e anche la mia formazione, il suo comportamento è particolarmente irritante.
Elisa, diciannovenne, cresciuta con quattro fratelli maggiori a farle da genitori, ha una passione per l'equitazione, sport in cui eccelle, studia,  e lavora sia in scuderia che in un bar. Lo fa per raggranellare dei soldi in modo da poter acquistare il cavallo Sparkle che ha portato alla vittoria.
Purtroppo ha fatto i conti senza Andrea Serpieri, che ha comperato proprio quel cavallo e ciò causa l'ira della ragazza e la sua reazione incontrollata .
...”E' ufficiale. Lo uccido.A quel punto Andrea si schiarisce la voce.-Elisa- scandisce il bastardo, unico essere vivente che si ostina a chiamarmi con il mio nome completo.-Vorrei parlare con te, possiamo?E io non so cosa mi prende. Credo che mi si interrompa il flusso di sangue al cervello. Credo di essere posseduta da un alieno, o da un demone sumero.Di certo non sono in me, vostro onore! Non sono in grado di intendere e di volere, perchè carico un destro micidiale e colpisco in faccia il bastardo che aveva tutto ma non gli è bastato.Ha dovuto prendersi pure i miei sogni!”
Sia il fratello Vittorio che gli amici le consigliano di chiedere scusa al giovane e di ascoltare le ragioni che l'hanno portato a tale acquisto.
Elisa in realtà odia Serpieri e tutta la sua famiglia, soprattutto da quando Bianca, sorella di Andrea, ha rotto la sua relazione proprio con Vittorio e, pur non conoscendone il motivo,  naturalmente condanna tutti senza appello.
Il romanzo si snoda poi con varie location dove si gareggia o anche si allenano i cavalli e mentre Andrea cerca di avere la possibilità di spiegarsi con Elisa, lei continua imperterrita a trattarlo malissimo nonostante senta che qualcosa sta cambiando.
Fortunatamente Andrea non demorde e il suo sentimento riesce a fare breccia nella corazza  che la giovane si è creata per non soffrire e che in realtà non la preserva dai nuovi colpi che la vita le dà.
...”Non è facile accettare di aver commesso un simile errore di valutazione. Non è facile accettare di non aver capito nulla, quando si credeva di aver capito tutto.Non è facile rassegnarsi al fatto che questa caccia al tesoro non solo portava alla verità ma al tesoro autentico di un ragazzo a cui importava solo di non ferirmi. Che non ha avuto altro in mente, mentre io lo facevo a pezzi.Avrebbe potuto dirmelo? Forse. Ma è vero che ci ha provato,è vero che non l'ho ascoltato e a quel punto forse non meritavo la verità. E non meritavo lui”
Il romanzo è delizioso perchè narrato  bene e soprattutto ben articolato, sia nella trama che nella grande varietà di personaggi che fanno da corona e completano la storia che ha anche la prerogativa di raccontare un ambiente non solito nei romanzi.
Ci sono ragazzi e ragazze che a volte fanno tenerezza, vedi Massimo che non riesce a perdonarsi di non essere più amico di Andrea, o rabbia, vedi Anna che non capisce di essere solo un'amica e nient'altro e si comporta da carognetta.
Mi sono piaciuti anche i fratelli, più riflessivi di Elisa, che la invitano a farsi un esame di coscienza e cercare di capire che rinunciare a ciò che si desidera solo per puntiglio, nuoce solo a se stessi.
Andrea è un amore, forse un po' chiuso di carattere ma assolutamente pieno di pazienza e tenerezza per quella ragazza che non perde occasione per insultarlo e offenderlo...troppo buono!
Di Elisa, come ho già detto, mi ha irritato il comportamento, il suo esprimersi spesso con parolacce, il suo urlare ed essere giudice e giuria senza dare una possibilità a chi pensa sia in difetto.
Penso sia stata una scelta dell'autrice di mettere di fronte due protagonisti così differenti proprio per far capire che l'amore può cambiare le persone...almeno io l'ho inteso così, dato che il personaggio femminile è molto esasperato.
Insomma un libro con tante sfaccettature!




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DA LEGGERE DELLA STESSA AUTRICE

Quante volte ci si può innamorare della stessa persona?
Marco Bertani ha ventitré anni, alle spalle un’adolescenza tutt’altro che semplice e davanti a sé un futuro nel quale potrà contare solo su se stesso. Un giorno inaspettatamente si imbatte in Marianna Visconti, ex compagna del liceo e amore non corrisposto della sua vita. I loro mondi non potrebbero essere più lontani: Marianna, dopo aver studiato negli Stati Uniti, sta facendo pratica legale presso il prestigioso studio di un amico di famiglia, mentre Marco sbarca il lunario lavorando come operatore per una rete televisiva locale. Quando però le viene prospettata l’occasione di condurre un programma ideato proprio da lui, Marianna decide di accettare la sfida, convinta che così potrà dimostrare a Luca, il fidanzato con cui è in crisi, di cosa è capace: lei e Marco si troveranno quindi a lavorare gomito a gomito e scopriranno di non essere poi così diversi come credevano…  LEGGI QUI LA NS. RECENSIONE.    Ti interessa questo libro? Lo puoi trovare QUI.

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L'AUTRICE
Bianca Marconero è lo pseudonimo di una scrittrice di Reggio Emilia. Ha lavorato come redattrice per periodici per ragazzi e poi è approdata alla scrittura creativa. Ha scritto una saga Urban fantasy "Albion" con cui si è fatta conoscere alle lettrici ed è poi approdata ai romance contemporanei, pubblicando con Newton Compton  La prima cosa bella, L’ultima notte al mondo, Ed ero contentissimo e Un altro giorno ancora

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4 commenti:

  1. altra autrice di cui non ho letto nulla. la sinossi però non mi attira molto, anche se le recensioni sono positive. non so, il personaggio maschile mi sembra un po' troppo fiacco,
    ma potrebbe essere solo un'impressione. intanto lo metto in lista

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ormai sono al secondo romanzo dell'autrice
      e il suo stile mi ha catturato dall'inzio alla fine. Andrea è veramente dolcissimo, Elisa è un po' tonta, ma come può essere una ragazza che è diventata orfana tanto presto e che ha eretto dei muri psicologici per evitare di soffrire ancora.
      come dire che non c'è peggior cieco di chi non vuole vedere! due protagonisti giovani che dimostrano entrambi la loro giovane età, andrea xchè non ha esperienza e Elisa perchè troppo presa da sè stessa, ma a 18 anni è normale che sia così. i personaggi sono quindi ben caratterizzati e il romanzo ti fa innamorare di Andrea da subito e ti fa arrabbiare
      per quanto elisa sia ottusa. Il finale è un po' affrettato, ma ho visto che c'è un capitlo extra e l'ho subito scaricato!

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  2. Letto il romanzo, perchè il precedente mi aveva molto favorevolmente colpito.
    E' vero che qua lui e lei sono molto diversi rispetto al precedente, però si ripete esattamente lo schema di "lui innamorato perso da anni che non si è mai manifestato, che farebbe qualunque cosa per lei" e "lei che non ha mai capito assolutamente niente di lui tipo prosciutto sugli occhi..." . Posso dire che il ripetersi di questo schema mi ha infastidito? Resto una ammiratrice di questa autrice, ma la aspetto al vaglio alla prossima prova
    ciao Maristella

    RispondiElimina

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