NEI TUOI OCCHI C'E' TUTTO di Penelope Ward (Tre60)

Autrice:  Penelope Ward
Titolo originale: Gemini
Traduttrice:  Ilaria Katerinov
Genere: Contemporaneo
Ambientazione:  USA
Pubbl.originale: P.Ward, maggio 2016, pp.316
Pubbl.italiana: Tre60, 19 aprile 2018, pp.350, € 19
Livello sensualità: ALTO
Parte di una serie:  No. Ma ci sono personaggi presentati in altri libri dell'autrice.
Disponibile in ebook a  € 3,99

TRAMA: Tutto ciò che Allison desidera è diplomarsi per curare i bambini affetti da autismo. E non le importa se, per pagarsi gli studi, deve lavorare come cameriera in un ristorante: sa che aiutare gli altri è il suo destino, e pazienza se deve aspettare un po’. Poi, un giorno, gli occhi azzurri di Cedric Callahan si fissano nei suoi. E Allison si convince che il destino le abbia riservato una magnifica sorpresa. Tanto inaspettata quanto travolgente.
Invece il destino non c’entra affatto. Perché Cedric ha pianificato con estrema cura quell’incontro. E ha pianificato anche il seguito… tranne innamorarsi di quella ragazza dolcissima. 

Perché l’ha voluta conoscere? E perché le farà credere che sia stato tutto casuale, anche quando l’amore e la passione saranno dirompenti? Ma non si può mentire all’infinito e, quando la verità verrà a galla, la vita di entrambi cambierà per sempre… 


Devo confessare che mentre leggevo questo romanzo della Ward,“Nei tuoi occhi c’è tutto”, sono stata in apprensione e malgrado non volessi farlo, sono andata a vedere l’ultima pagina. Avevo il timore che finisse male…per fortuna non è stato così! Anzi!
Di chi sono gli occhi nei quali  si perde, e se guardate la cover capirete perché, la nostra protagonista Allison Ophelia? Sono quelli di Cedric Othello Callahan, subito soprannominato Occhi azzurri!
Come potevano non essere destinati ad incontrarsi due giovani che come secondo nome hanno quelli di due personaggi shakespeariani …ma il loro incontro non è avvenuto per caso e sarà proprio questa circostanza taciuta che provocherà un mezzo disastro.
Allison ha quasi trent’anni e fa la cameriera in una tavola calda di Boston  per mettere da parte un piccolo gruzzolo che le permetta di continuare un corso di specializzazione post laurea  per insegnare ai bambini con handicap.
Cedric ha qualche anno in più e  un’ottima professione, una vita senza problemi e che lo porta in giro dovunque…e ha una fidanzata, da qualche mese, anche se non è la donna con cui vorrebbe dividere la sua vita. Purtroppo il  passato  torna a coinvolgerlo e  lo porta da Allison.
Cedric la vede  e rimane folgorato dalla bellezza della donna
…”Sudando copiosamente , mi incamminai  lungo  Main Street con il proposito di allontanarmi il più possibile dalla tavola calda.
Dove cazzo ho parcheggiato la macchina?
Dovevo riflettere, ah, eccola lì.
Salii a bordo e sbattei la portiera.
Silenzio.
Cazzo, com’era bella.
Mio dio.”
  Allison vede il giovane  e comincia a non pensare ad altri che a lui.
…”Era davvero bello: lineamenti cesellati e folti capelli castani con la riga in mezzo e lunghi sulle tempie, dove le punte si arricciavano appena sopra le orecchie, E vi ho già detto di quei penetranti occhi azzurri? Era anche alto: almeno un metri e ottanta….quell’uomo trasudava sesso, ma senza dubbio era un professionista  rispettabile, a giudicare da com’era vestito. Uomini così belli e così eleganti capitavano di rado da quelle parti.
La giacca del costoso completo blu era posata sullo schienale dell’altra panca: mi rallegrai di aver pulito quel sedile unto prima del suo arrivo.
Sentii correre un brivido lungo la schiena quando vidi che si leccava un dito per girare la pagine del giornale.
Che dito fortunato!
Inspirai di scatto, raccolsi il vassoio dal bancone e andai al suo tavolo, con il cuore che batteva  a mille e le farfalle nello stomaco.”
 Per la fretta di andarsene dal locale, l’uomo dimentica la carta di credito e la ragazza rimane fino alla chiusura per restituirgliela. Lui le dà un passaggio in macchina e nessuno dei due vorrebbe far finire la serata.
…”La volevo così tanto da star male.
Avevo quasi  perso il controllo quando avevo sentito il suo fiato leggero sul collo mentre mi chinavo davanti a lei per cecare una penna. Volevo sentire il suo respiro su di me.
Ed era una cosa profondamente sbagliata.”
 Cedric sa che se la frequenterà, poi sarà più duro allontanarsene perché teme  che alla scoperta di quanto dovrà dirle , la ragazza lo abbandonerà.
L’attrazione è troppo grande e complici il ripresentarsi dell’ex di lei con cattive intenzioni e il lavoro che Allie fa supportando la famiglia Callahan con la giovane Callie, la sorella autistica dell’uomo, li portano  a coinvolgere sentimenti e sesso.
…”Era  ormai notte fonda e Allison dormiva serena accanto a me, facendo respiri regolari.Un attimo prima ero stato svegliato da un incubo orribile e il sollievo aveva rimpiazzato il panico quando l’avevo vista ancora lì accanto a me….Dio come amavo il rumore del suo respiro.  Avrei voluto vederla sempre in pace e senza segreti a  minacciarla. Avrei inevitabilmente sottratto quella pace, ma lei aveva il diritto di sapere tutto.”
Cedric  vorrebbe  dirle la verità, ma non è pronto a perderla però  Allie , guardando in uno  scatolone mentre Callie è momentaneamente tranquilla, trova una fotografia e tutto precipita.
Quando sono arrivata a questo punto, cioè circa ad un terzo del libro, avevo già ipotizzato vari scenari, uno peggio dell’altro e quello invece creato dall’autrice mi ha sorpreso perché apriva la porta a tante domande.
Dobbiamo fare un tuffo nel passato e tornare a dodici anni prima ma anche a molto più lontano, per trovare il bandolo di una matassa intrigata e anche drammatica.
Questa è la parte migliore del romanzo, commovente e tragica, ma anche fonte di un nuovo futuro dove non ci saranno più bugie ma solo la possibilità di una seconda occasione.
Tutti i personaggi della storia formano una coralità perfetta: ognuno ha la sua parte che non rimane isolata ma si amalgama negli avvenimenti creati dall’autrice. Ho adorato Cedric perché, innamorato perso, l’ho visto soffrire  prima e dopo la confessione.
La scena in cui consegna ad Allison una lunga lettera con la sua confessione è tanto tenera e commovente un po’ alla O&P.
…”-Promettimi  che la leggerai, Allison.
Continuai a fissarlo, desiderando ancora disperatamente che mi toccasse, ma sapendo che non avrebbe oltrepassato quel confine e che , se l’avesse oltrepassato, mi sarei tirata indietro.
-La leggerò- dissi infine.
Rabbrividii quando Cedric mi sfiorò la guancia e per un istante chiusi gli occhi, godendomi quel contato fugace. Poi lui riabbassò la  mano e disse  -Grazie.”
 Mi è piaciuto il fratello, dolce ma anche risoluto che sostiene il giovane quando è in crisi per la scomparsa della donna che ama disperatamente, e che non esita  a mettersi in mezzo per il bene dei due innamorati.
Ma, soprattutto, ho apprezzato come l’autrice abbia lasciato ad Allison il tempo di interiorizzare, digerire e superare ciò che ha scoperto, facendo passare del tempo e dandole la possibilità di capire cosa fosse giusto fare della sua vita.
Intelligente la scelta dei due punti di vista, così come è simpatico l’inizio di qualche capitolo con le previsioni del segno zodiacale dei Gemelli ("Gemelli" è anche il titolo originale di questa storia)…Insomma è  un bel romanzo e mi è spiaciuto terminarlo anche se so che ricorderò con affetto tutta la storia e soprattutto il finale così tenero e tanto tanto rosa!









COME INIZIA IL ROMANZO...

1
Allison
Gemelli: il vostro pianeta dominante, Mercurio, è pronto a riprendere il moto diretto. Iniziate già a percepire che la nebbia si dissipa. Preparatevi: presto inviterete l’amore a entrare nella vostra vita!
Come sarebbe stato bello se il mio oroscopo di quel giorno si fosse avverato. Perché
qualcosa era cambiato nell’aria quando lui era entrato nella tavola calda Stardust.
Era stata una sensazione indescrivibile. Dagli altoparlanti usciva Mandy di Barry Manilow, ma la musica era stata sovrastata dal fischio del vento quando la porta si era aperta e l’uomo più bello che avessi mai visto era andato a sedersi al tavolo numero tre. Quel tavolo non era nella mia sezione, quindi restai dietro il bancone e lo sentii ordinare un bagel salato e imburrato e un caffè. Poi i suoi occhi celesti come il cristallo mi trovarono e ricambiarono il mio sguardo… Mi trafissero. Sentii una vampata di calore e d’istinto mi girai dall’altra parte. Ma dovevo guardarlo: la tentazione era irresistibile. Chiunque fosse, era molto ben vestito. Dal collo in giù faceva proprio sul serio: una camicia aderente che metteva in risalto i muscoli e un paio di pantaloni eleganti. Dal collo in su aveva un fascino ruvido, con i capelli mossi che sembravano appena spettinati da un’amante. E un accenno di barba, lunga proprio al punto giusto.
Mi sforzai di non fissarlo, ma l’interesse sembrava reciproco. Anche se non ero girata verso di lui sentivo il suo sguardo che mi seguiva, pensando che non me ne accorgessi, e ogni volta mi sembrava di essere passata da un film in bianco e nero al technicolor.
Insomma, si profilava un lunedì molto diverso dagli altri.
Certo, in quel locale entrava ogni giorno qualche bell’uomo: poliziotti, pompieri… Ma quello era… be’, non saprei come descrivere la sua bellezza. Era favoloso: di certo non era il genere d’uomo che capita di incontrare in una tavola calda di periferia.
Perché avevo indosso quella stupida divisa da cameriera? Max, il proprietario della tavola calda, si prefiggeva di creare un’atmosfera retrò e imponeva a noi cameriere grembiuli simili a quelli del telefilm anni Settanta, Alice. C’era persino il mio nome ricamato sul taschino: Allison.
I clienti mi dicevano sempre la stessa cosa: «Una bella ragazza come te non dovrebbe fare la cameriera. Scommetto che sei un’attrice anche tu, no?» Effettivamente non era la carriera che sognavo, ma per il momento era l’unica disponibile.
Mi ero ritirata dal corso post-laurea in Pedagogia speciale al Simmons College perché non potevo più permettermelo. Avevo sempre desiderato un titolo di studio che mi permettesse di lavorare come insegnante di sostegno, per aiutare i bambini con difficoltà di apprendimento; ma il corso al Simmons era intensivo e costoso. E poi, certi eventi accaduti nell’ultimo anno mi avevano impedito di concentrarmi sullo studio. Così avevo deciso di tenere il cervello a riposo finché i tempi non mi fossero sembrati maturi per ricominciare. Alla tavola calda guadagnavo bene, soprattutto perché facevo turni massacranti e i clienti erano generosi con le mance. Dunque sarei riuscita a sopravvivere e a mettere da parte qualcosa, e un giorno avrei potuto dedicarmi a un’attività che mi appassionasse. Max era mio vicino di casa, e quando mi aveva offerto quell’impiego avevo accettato.
E in quel momento, con Occhi Azzurri lì davanti a me… ero molto felice di fare la cameriera e non avrei scambiato quel lavoro con nessun altro.
Era stata Delores a prendere l’ordinazione di quell’uomo bellissimo; l’avevo sentita perché le mie orecchie e i miei occhi erano sintonizzati con lui fin dall’istante in cui era entrato. Tuttavia Delores incaricò me di portare l’ordine al tavolo. Non sapevo se ringraziarla o arrabbiarmi: sapeva benissimo cosa stava facendo.
Oh, accidenti.
Mi venne il batticuore e mi si serrò la gola. Posai il vassoio sul bancone ed esitai prima di andare al tavolo.
L’uomo stava leggendo la copia del «Boston Herald» lasciata sul tavolo dal cliente che l’aveva preceduto, quindi ebbi alcuni secondi per osservarlo prima di dovergli parlare.
Era davvero bello: lineamenti cesellati e folti capelli castani con la riga in mezzo e lunghi sulle tempie, dove le punte si arricciavano appena sopra le orecchie. E vi ho già detto di quei penetranti occhi azzurri? Era anche alto: almeno un metro e ottanta.
Sotto il tavolo vidi che portava calzini neri a quadri e scarpe eleganti e lucide. Strinsi gli occhi per mettere a fuoco i muscoli che tendevano il raso azzurro della camicia e indovinai che nascosto lì sotto dovesse esserci un corpo bellissimo. Quell’uomo trasudava sesso, ma senza dubbio era un professionista rispettabile, a giudicare da com’era vestito. Uomini così belli e così eleganti capitavano di rado da quelle parti.
La giacca del costoso completo blu era posata sullo schienale dell’altra panca: mi rallegrai di aver pulito quel sedile unto prima del suo arrivo.
Sentii correre un brivido lungo la schiena quando vidi che si leccava un dito per girare la pagina del giornale.
Che dito fortunato.
Inspirai di scatto, raccolsi il vassoio dal bancone e andai al suo tavolo, con il cuore che batteva a mille e le farfalle nello stomaco.
Quando gli posai davanti il bagel iniziò a tremarmi la mano e la tazza di caffè urtò il cucchiaino. Per fortuna riuscii a svuotare il vassoio senza rovesciare nulla.
Mi schiarii la voce. «Posso portarti qualcos’altro?» chiesi.
«No, grazie.» Sfoderò una sfilza di bei denti bianchi. La combinazione di quel sorriso, del suo profumo e della voce morbida creava un insieme così sexy che era fisicamente doloroso non poter allungare una mano e toccarlo.
«Be’, fammi sapere se cambi idea», ribattei.
«D’accordo», disse, annuendo lentamente, ma continuando a guardarmi anche dopo aver smesso di parlare. Vidi muoversi per un momento le sue pupille: saettarono qua e là in orizzontale per alcune volte, come se cercasse di fotografarmi con quegli occhi così chiari.
**** 
USCITE IN ITALIANO DI PENELOPE WARD

Bastardo fino in fondo (2018) - scritto con Vi Keeland - ed. Newton Compton
Un australiano sexy e arrogante di nome Chance. Era davvero l’ultima persona in cui mi aspettavo di imbattermi nel mio viaggio attraverso il Paese. Quando la mia macchina si è rotta, abbiamo fatto un accordo: niente programmi, saremmo andati avanti per miglia e miglia passando notti sfrenate in motel sconosciuti senza limiti e senza una meta precisa. E così quello che doveva essere un normale viaggio si è trasformato nell’avventura della vita. Ed è stato tutto davvero incredibile finché le cose non sono diventate serie. Lo desideravo, ma Chance non si esponeva. Pensavo che mi volesse anche lui, invece qualcosa sembrava trattenerlo. Non avevo intenzione di perdere la testa per quel bastardo arrogante, soprattutto da quando avevo saputo che le nostre strade stavano per dividersi. D’altra parte si dice che tutte le cose belle prima o poi finiscono, o no? Forse è così, o forse ero io che non volevo vedere la fine della nostra storia... LEGGI QUI la ns. recensione.
TI INTERESSA QUESTO LIBRO? LO PUOI TROVARE QUI.

NON AVRAI SEGRETI (2017) - ed. Tre60
Sin dal loro primo incontro, l’attrazione tra Elec e Greta è irresistibile. Ma se lei è dolce e gentile, lui si comporta in modo stranamente scontroso e aggressivo. Greta però non riesce a smettere di cercarlo: è sicura che sotto quella corazza di tatuaggi e muscoli lui nasconda un cuore tenero e che, dietro il suo sguardo glaciale, ci sia un desiderio feroce, capace di portarla all’estasi. Quando finalmente Greta riesce a conquistarlo, provando sensazioni a lei sconosciute sino a quel momento, una questione famigliare costringe Elec a tornare in California… Dopo sette anni, Elec e Greta s’incontrano ancora. Lei si è ricostruita una vita, mettendo da parte i sentimenti che l’hanno tenuta a lungo legata a lui. Lui ha una nuova compagna di cui sembra essere sinceramente innamorato. Ma è davvero tutto cambiato? Quando un brivido le percorre la schiena, Greta ha un cattivo presentimento: il suo cuore sta per spezzarsi ancora… TI INTERESSA QUESTO LIBRO? LO PUOI TROVARE QUI.


ODIO AMORE (2017) - ed. Tre60
Condividere una casa per le vacanze con un coinquilino sexy da morire dovrebbe essere un sogno che diventa realtà, giusto? Non se si tratta di Justin: l’unica persona che io abbia mai amato... E che ora mi odia. Quando mia nonna è morta e mi ha lasciato metà della casa sull’isola di Aquidneck, l’eredità conteneva una trappola: l’altra metà è andata al bambino che lei stessa aveva contribuito ad allevare. Lo stesso che si è trasformato nell’adolescente a cui io sono riuscita a spezzare il cuore anni fa. E che adesso è diventato un uomo dal corpo mozzafiato e una personalità complicata. Non lo vedevo da anni, e ora ci ritroviamo a convivere perché nessuno dei due è disposto a rinunciare alla casa. La cosa peggiore è che non è solo. Ho capito presto che c’è una linea sottile tra amore e odio. Ho potuto guardare attraverso quel sorriso arrogante. Il ragazzino che conoscevo è ancora lì sotto. E anche il nostro legame. Proprio ora che non posso averlo, non l’ho mai desiderato di più. TI INTERESSA QUESTO LIBRO? LO PUOI TROVARE QUI.

*****
L'AUTRICE
Penelope Ward è un’autrice bestseller del «New York Times», di «USA Today» e del «Wall Street Journal». È cresciuta a Boston con cinque fratelli più grandi e ha lavorato come giornalista prima di diventare una scrittrice. Vive nel Rhode Island con il marito e due figli.
VISITA IL SUO SITO: 
www.penelopewardauthor.com/


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2 commenti:

  1. dell'autrice ho già letto "bastardo fino in fondo" con cui ho avuto un rapporto ambivalente, la prima parte non mi era piaciuta molto, mentre la seconda l'ho divorata.
    ho già in lista anche "odio amore" e metto subito anche questo, la cui sinossi mi è piaciuta molto

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    Risposte
    1. questo romano non mi è piaciuto molto, non sembra nemmeno scritto dalla stessa autrice di "bastardo fino in fondo " o altri suoi romanzi che ho letto. la trama non mi è dispiaciuta, ma non mi è piaciuto lo stile, i dialoghi banali e anche l'evoluzione della storia non mi ha proprio convinto. il rapporto tra i due è decisamente troppo breve perchè lui possa essersi innamorato della persona in quanto tale e non del riflesso che lei rappresenta per lui. lui assolutamente insopportabile,
      dopo soli 3 mesi decide di frequentare un'altra, certo non hanno rapporti sessuali, ma frequenta casa tua, la presenti ai tuoi, per me è inconcepibile per uno che sta così male per amore. allyson nella prima parte si tira indietro perchè scopre che è fidanzato, nella seconda se ne frega altamente, ci vuole un po' di coerenza!

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