KING di Jenny Anastan


Autrice: Jenny Anastan
Genere: Contemporaneo
Ambientazione: USA

Pubblicazione: J.Anastan, aprile 2018, pp.308, €9,21
Parte di una serie: No/ Autococlusivo
Livello sensualità: ALTO
Disponibile solo in ebook a € 2,99


TRAMA:  Assist. Tiro. Goal. Palla al centro. La vita di Alexander King è tutta qui, perlomeno adesso. Il suo mondo è andato in frantumi da poco tempo e, nonostante il successo, vive ogni giorno con un unico obiettivo: essere un bravo papà e giocare al meglio delle proprie possibilità. Non può, non deve lasciare spazio a nessun altro sentimento. Eppure, il destino non sempre tiene conto dei buoni propositi. Thea, la nuova e bizzarra tata di Sophie, scatena in King uno sconvolgimento destabilizzante, tanto da incrinare del tutto le sue certezze. 
Ma è possibile ricominciare a sperare? 
Alexander è pronto a fidarsi di nuovo? 
E se il passato tornasse, presentando conti troppo alti? 
Novanta minuti di gioco a volte sono sufficienti per portare a casa una partita, ma spesso si rischia tutto ai rigori. E quelli fanno male, un male terribile se non si è preparati.


Uno scontro tra una bimba e una ragazza sulla pista di pattinaggio, causano il primo incontro tra Alexander King, padre della piccola Sophie , e Thea , ragazza vivace e molto ostinata.
…”-Papà-  squittì la piccola.
-Cosa ha fatto a mia figlia?-  chiese voltandosi verso di me.
Il suo sguardo m’inchiodò sul posto; non era amichevole e avrei dovuto esserne spaventata, eppure i suoi occhi così azzurri non mi intimidivano. Piuttosto, ne rimasi affascinata.  Erano dello stesso colore di quelli della figlia. La piccola lo aveva descritto alla perfezione: alto, sembrava esserlo, e bello.. lo era dicerto.
Rimasi per un secondo di troppo tramortita  da lui e dal suo arrivo impetuoso. Non mi capitava spesso di perdere  l’uso della parola, anzi, ma mi sentivo come se avessi subito un elettroshock. Lui mi fissò qualche secondo prima di riprendere la parola.
-Cos’è, non capisce la mia lingua?- domandò infastidito.”
Alexander è un calciatore che, trasferitosi precipitosamente  dall’Inghilterra per tutelare la privacy della figlioletta, ha trovato un ingaggio strepitoso con  i Devils di New York. E’ molto presente come padre ma è alla ricerca di una baby sitter a tempo pieno perché gli impegni sportivi non gli permettono orari adeguati alle necessità giornaliere della bambina.
Thea ha girato gli USA  con l’ex fidanzato- traditore,  e ora cerca un lavoro a tempo pieno anche se potrebbe benissimo aiutare i suoi nella gestione della locanda  di famiglia.
Qual è la sorpresa di entrambi quando il datore del nuovo lavoro, procuratole da una amico di vecchia data, si scopre essere proprio King che non ha trovato poi così simpatica la ragazza.
…”Questa è Thea Harrison  la tua nuova tata.
Fissai sorpreso il volto della ragazza che il giorno prima aveva aiutato mia figlia dopo 

la caduta e trovai assurdo che fosse davanti a me, c’erano troppe cose strane in quell’incontro, per non parlare del fatto che lei non era proprio ciò che mi aspettavo.”
La convivenza però apre gli occhi ed entrambi e sebbene abbiano qualche battibecco, comincia a nascere tra loro anche dell’attrazione che  pur sapendo pericolosa, alla fine accettano e soddisfano.
…”Avevo passato la notte  praticamente sveglia a ripensare alla conversazione avuta con Alexander, ad accarezzarmi le labbra che erano state toccate dalla sua bocca fin troppo audace. Senza tanti giri di parola, eravamo arrivati ad una sorta di resa finale. Lui voleva me, io volevo lui, ma tutto questo non avrebbe dovuto incidere sul lavoro che svolgevo. Mi ero rigirata nel letto, chiedendomi se sarei stata in grado di gestire una relazione di quel tipo.
Che poi relazione era una parola forse troppo grande…era più lasciare  che gli istinti avessero la meglio e vedere dove questo ci avrebbe portati.. forse il fuoco si sarebbe esaurito in fretta, invece di divampare lentamente, m senza tregua come stava accadendo ora.
….-Se faremo questa cosa- Iniziai indicando me e poi lui con l’indice.  –Non sarà una cosa ufficiale.
-Sono d’accordo. Quando arriviamo  alla parte in cui ti tolgo i vestiti e ti faccio urlare il mio nome?-“
Ma c’è il terzo incomodo: la quasi ex moglie di Alexander che vorrebbe riavvicinarsi al marito e alla figlia dopo averli abbandonati a favore della carriera quando l’uomo le ha imposto il trasferimento nella grande mela.
…“C’era una cosa che non capivo: quando di preciso, la donna che avevo imparato ad amare a conoscere si era trasformata in un essere così egoista? Non era la stessa ragazza che avevo incontrato ad una festa, non era quella che sognava una grande famiglia. Da qualche parte, nei sette anni insieme, si era persa.”
Il ritorno della donna, Carolina, rompe la fragile fiducia che Thea aveva iniziato a nutrire per  Alex e nell’uomo rompe invece l’equilibrio emotivo e paternale  che aveva raggiunto in un anno di separazione.
Durante il soggiorno a New York della moglie,  King impone a Thea  una settimana di ferie per fare chiarezza sui rapporti familiari in modo da non alterare l’equilibrio affettivo della figlia. Dai genitori, presso i quali si è rifugiata in lacrime, Thea troverà il suo ex con una notizia inaspettata.
Questa per sommi capi è la storia che poi vedrà uno sviluppo di cui non posso parlare per non rovinare la suspence dell’ultima parte del romanzo.
Cosa mi è piaciuto di questa lettura? Beh, la Anastan è bravissima nel creare personaggi indimenticabili e anche in questo non si è smentita.
Thea ha la caparbietà della gioventù e  un carattere che non si doma facilmente anche se l’amore la rende insicura e paurosa di non  essere all’altezza dell’uomo che le fa battere il cuore. E anche quando deve affrontare una prova dolorosa, riesce a farlo da sola per non dare un pensiero gravoso alla famiglia.
Alexander come padre è tenerissimo, come maschio è un duro, ma come marito mi ha un po’ delusa. Dà molte colpe alla moglie che non ha saputo fare la scelta giusta, secondo lui, di rinunciare alla carriera per stare con la figlia trasferendosi a New York. Io credo che in questo caso i due coniugi avrebbero dovuto parlare del trasferimento e forse avrebbero raggiunto un accordo…o forse no. Ma l’imposizione  spesso causa separazioni drammatiche e definitive. Penso che il loro rapporto d’amore stesse esaurendosi vista anche la giovane età in cui sono diventati genitori.
Ma il mio personaggio preferito è la piccola Sophie, ragazzina di sette anni con una maturità invidiabile, che vive serenamente  una situazione in cui avverte la mancanza della madre ma che il tanto amore del padre e l’affetto di Thea non  rendono né lamentosa  nè capricciosa.  Apro una piccola parentesi: Jenny Anastan è la seconda volta che crea una bimba così tenera: la prima , per me, è stata la piccola Olivia di Resta con me!
Simpatici sono anche i compagni di squadra, sempre pronti allo scherzo, ma fatto con ironia semplice e non invadente. L’amica Gwen e il fratello Ryan li  vedrei benissimo protagonisti di un romanzo tutto loro.
Mentre procedevo nella lettura, mi chiedevo come si sarebbe chiusa questa storia e verso la fine la situazione ha avuto un’impennata che non mi aspettavo e che mi ha fatto rabbrividire:  è stata la giusta trovata per dare un po’ di suspence  ad un racconto che rischiava di diventare simile a tanti altri.
Tutto il romanzo si legge scorrevolmente e i due pov  sono indovinati perché  permettono di conoscere i due punti di vista rendendo  più interessante la maturazione dei sentimenti: l’introspezione è una della capacità descrittive che ammiro di questa autrice. Mi è piaciuto anche come sia riuscita a rendere la tensione sessuale con parole chiare, senza mai cadere nella volgarità, così come non lo ha fatto nelle scene più calde…sono coinvolgenti ma anche leggermente ironiche. E’ un romanzo che consiglio perché è romantico, provocante ma anche stimola ad una riflessione sulle relazioni affettive siano solo di sesso o anche di amore!









COME INIZIA IL ROMANZO...

King

 «Dove stai andando?».La voce della ragazza sdraiata sul letto dell’hotel mi raggiunse alle spalle, facendomi irrigidire. Era complicato mollarle e tornare a casa, diventavano sempre più esigenti. Bastavano due scopate e nelle loro strane testoline già si vedevano al mio fianco come future signore King.
Peccato che nessuna avrebbe rivestito quel ruolo, anzi, non si sarebbero mai avvicinate alla mia famiglia. C’erano paletti che non avrei mai oltrepassato.
In tutta onestà, nell’ultimo anno non c’era stata donna in grado di stuzzicarmi abbastanza: erano sexy, alcune piuttosto intelligenti, altre molto più che brave a letto. Ma finiva tutto con un breve corteggiamento, una cena di lusso, una scopata, a volte qualcuna in più, e poi chiudevo.«Sai che è ora che rientri a casa» risposi secco.
Sentii il fruscio delle lenzuola e poi il rumore dei suoi passi attutiti che mi raggiungevano. Ero posizionato davanti allo specchio cercando di darmi una sistemata, fuori dalla finestra le luci di New York illuminavano la notte. Le mani delicate di Tara si posarono sulla mia schiena e iniziarono ad accarezzarmi.«Perché non ti fermi qui con me?» domandò, scendendo fino alla mia cintura. «Potremmo divertirci ancora qualche ora e poi ordinare la colazione in camera».Fermai sul nascere qualsiasi sua nuova fantasia e mi scostai velocemente, lasciandola sola e nuda. Percepivo i suoi occhi su di me, potevo anche immaginare la delusione che nutriva per il mio comportamento. A mia discolpa dovevo ammettere che ero stato chiaro fin dal nostro primo appuntamento.
«Tara» cominciai, fissandola. «Sai che non ho intenzione di avere una relazione seria».
«Sì, ma pensavo…».La sua nudità non sembrava metterla in soggezione, o forse era troppo presa a trovare un modo per convincermi a restare. Le sue tette scoperte non l’aiutavano, anche se dovevo ammettere che erano fatte piuttosto bene.
«Questo è l’errore» affermai, forse con troppa freddezza. «Nessuno ti ha detto di dover pensare a “noi”. Ero stato fin troppo chiaro».
«Ma…».Schioccai la lingua sul palato e afferrai la mia giacca in pelle, senza più guardarla. Detestavo quando le cose si facevano complicate o quando la gente pretendeva da me qualcosa in più di ciò che avevo promesso. Potevo essere freddo in alcuni frangenti, ma cercavo sempre di non dare false speranze.
«Non è una cosa personale» specificai «ma hodelle priorità, e trovarmi una fidanzata non è affatto fra queste».
«Quindi, continueremo così finché non ti stancherai di me?» chiese, e finalmente la vidi cercare qualcosa per coprirsi.
Inclinai la testa, quasi mi dispiacque per Tara, tuttavia mi ricordai che ci eravamo frequentati per un cazzo di minuto e che non poteva sentirsi presa da me tutt’a un tratto. Forse era affascinata dal mio aspetto, dalla mia popolarità e, cosa che amavano tutte, dai miei soldi. Si riduceva sempre tutto a quelle poche cose.
Mi ero fidato una volta, in vita mia, una sola fottutissima volta. E il meraviglioso castello che mi ero costruito non aveva retto alla prima folata di vento, così tutto ciò che avevo creato era volato via.«No» ribattei. «Questa è l’ultima volta che ci vediamo».
«Alex…». Il suo tono di voce era cambiato, sembrava dispiaciuta.
Le stavo togliendo il giocattolo nuovo, la possibilità di essere vista con la star dei New York Devils, o forse era triste perché le piacevo davvero. Il problema era che lei non mi interessava abbastanza per pormi quel tipo di domande.
«Devo andare».
«Alex!» esclamò, come ultimo tentativo per trattenermi. «Tara, non rendere complicato qualcosa di semplice. Ci siamo divertiti, ti ho portata a un paio di feste con la gente che conta e hai allacciato nuove conoscenze. Sono sicuro che troverai qualcuno che voglia stare con te, magari disposto a darti il suo cento percento. Ma io ho…».Fu lei a interrompermi.
«So qual è la tua priorità e non ho problemi al riguardo. Anzi mi piacerebbe conoscerla…».Colmai la distanza che mi separava da Tara in poche falcate e mi dovetti abbassare per essere all’altezza del suo viso.
«Non devi nominarla, chiaro?».Poche cose mi facevano incazzare come qualcuno che si intrometteva nella mia vita privata, una vita che non c’entrava nulla con una scopata in un hotel di lusso o con una cena costosa. Nessuna doveva permettersi di menzionare mia figlia.
Non avrei concesso a quelle arriviste di avvicinarsi a lei, e l’avrei protetta come non ero stato in grado di fare in passato.
«Alex, io non volevo».
«Lo hai fatto, però» replicai, duro.
«Vorrei solo stare con te, conoscerti».
Mi passai la mano fra i capelli, facendo un passo indietro, e sentii montare dentro di me una frustrazione snervante. Sophie doveva rimanere fuori dalle dinamiche delle mie avventure; le ragazze che mi scopavo sapevano tutto di me, questo però non le autorizzava a menzionare la mia bambina.«Ti auguro il meglio, Tara» conclusi prima di perdere la pazienza.
Aprì la bocca per aggiungere qualcosa, ma le lanciai un’occhiata eloquente e lei la richiuse prima di dire una parola di troppo. Annuii, grato di quel riguardo, e mi voltai.
Me ne andai, lasciandomi quella breve relazione alle spalle.
Non ero dispiaciuto, era facile trovare una sostituta, una in grado di farmi passare qualche ora piacevole, tuttavia sapevo che non avrei mai più fatto soffrire la mia bambina. La madre di Sophie aveva già assestato un colpo doloroso alle nostre vite e avrei preservato mia figlia da altre possibili delusioni.
Nessun’altra donna sarebbe entrata nella nostra esistenza per poi andarsene perché non eravamo abbastanza importanti.Nessuna.
****
USCITE RECENTI DI JENNY ANASTAN

Con il cuore a pezzi (2017, pp.330)
Una donna di ghiaccio, una persona dal cuore gelido, senza emozioni o tentennamenti: questa è Grace Turner per tutti. Ogni azione, ogni pensiero, è calcolato fino allo sfinimento. Party, ricchezza e un’insana dose di egocentrismo caratterizzano le sue giornate, e Carter lo sa, lo sa fin troppo bene. Perché Grace è stata l’unica donna in grado di piegarlo, di spezzarlo, di rubare il suo cuore e poi stringerlo in una morsa di menzogne. Dopo il difficile addio, i loro mondi del tutto agli antipodi sembrano destinati a non incontrarsi mai più, e Carter, medico a Rio de Janeiro, è ben intenzionato a fare in modo che questo accada. Tuttavia, quando Grace piomba in Brasile con una notizia sconvolgente, e che riguarda entrambi, Carter capisce che fuggire dai propri sentimenti è impossibile. Fidarsi ancora di lei è surreale. Fuori discussione. Ma non ha fatto i conti con la caparbietà di Grace. Ti interessa questo libro? Lo trovi QUI.

Con te non ho paura (2017, pp.255)
Cosa esiste di più logorante della fiducia infranta? 
Il futuro incerto e il cuore in mille pezzi, Callie non crede più a nessuno, tanto meno alla famiglia che nel momento del bisogno l’ha abbandonata a se stessa. Soprattutto, non ha più alcuna speranza in quello che è stato e continua a essere, suo malgrado, un pensiero costante e quotidiano: Nicolas Allister. Di una bellezza mozzafiato, carismatico imprenditore di successo, l’uomo dei suoi sogni adolescenziali è la mano che dona e quella che priva. E a lei sembra voler togliere ogni cosa, perfino la libertà di ricostruirsi un futuro lontano dal passato e dalla maledetta notte che ha sconvolto la sua esistenza. 
Eppure… Eppure Nicolas non è così autoritario come sembra e il suo dispotismo appare più un’arma di difesa contro la paura. Già, ma paura di cosa? 
A pochi passi dall’abbandonare tutto, i pensieri si fanno per un attimo più lucidi, e sarà proprio in quel momento che Callie e Nicolas capiranno che la realtà, a volte, è più semplice di una vita tutta da rifare. Ti interessa questo libro? Lo trovi QUI.

Se il nostro amore non basta (2016, pp.262)
Serena e Stefano si amano da sempre, sin da bambini. Con Stefano Serena non ha scoperto solo l’amore, ma anche la passione, la felicità, e il matrimonio è il coronamento di tutti i suoi sogni. Tutto potrebbe essere perfetto se potessero avere un bambino. La vita però ha piani diversi per loro: dopo tre gravidanze infruttuose, il sogno di entrambi si infrange. Nella loro esistenza felice e realizzata si insinuano il silenzio, la sofferenza e la freddezza. E anche la menzogna.
Serena decide così di allontanarsi da una situazione ormai insostenibile e organizza un viaggio da sola negli Stati Uniti, una vacanza “on the road” sulla Route 66. È la vacanza che ha sempre sognato, di cui tanto ha letto, ma che lei e Stefano non hanno mai fatto. Arrivata a Chicago, però, l’attende una sorpresa: il marito è lì ad aspettarla, pronto ad arrivare con lei fino a Santa Monica, al termine della mitica Route, e a provare a fare insieme un viaggio tra paesaggi immensi e meravigliosi che potrebbe rimettere insieme i cocci delle loro vite spezzate. Perché se l’amore non basta più, forse bisogna metterci l’anima. Ti interessa questo libro? Lo trovi QUI.
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L'AUTRICE
Jenny Anastan in realtà si chiama Samanta Cardini, vive a Verbania, ha 34 anni e gestisce la contabilità dall’azienda edile di famiglia. Questo nella vita di tutti i giorni. Ma nel mondo dell’editoria si chiama Jenny Anastan ed è uno dei casi editoriali degli ultimi anni: il suo libro ebook dal titolo “Resta con me” lo ha pubblicato da sola nel 2014, senza alcuna casa editrice. Il successo ottenuto, con centinaia di recensioni e mesi di permanenza in classifica, ha portato la stessa Amazon a investire in questa storia traducendola in Inglese e Tedesco.
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3 commenti:

  1. adoro la Anastan, ho tutti i suoi romanzi sul kindle, anche se ancora non sono riuscita a leggerli tutti. mi mancano: con te non ho paura, se il ns.amore non basta, con il cuore a pezzi e questo appena uscito, ma ho letterlamente divorato Resta con me/resto con te, love me, reality love, cantami d'amore. i suoi romanzi sono molto appassionanti e mai pensanti, non eccessivamente riflessivi e in cui l'amore trionfa sempre

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  2. Confermo che la Anastan è sempre da acquistare a scatola chiusa, si va sempre sul sicuro. Il suo stile ti cattura dall'inizio alla fine. Bello vedere un papà che antepone tutto al bene di sua figlia, importantissimo parlare di AIDS xchè nessuno più se ne occupa, interessante anche la scelta di far maturare la protagonista nel finale proprio ad opera di lui. Mi è piaciuto molto .

    RispondiElimina

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