MATRIMONIO GEORGIANO


ALLA FINE (O ALL'INIZIO) DI OGNI ROMANCE STORICO CHE SI RISPETTI C'E' QUASI SEMPRE UN MATRIMONIO. DOPO AVERVI RACCONTATO USI E COSTUMI DI QUELLO REGENCY (QUI) , ABBIAMO PENSATO DI FARE LO STESSO PER LA FASTOSA EPOCA CHE IN TERRA INGLESE PRESE IL NOME DAI SUOI RE: IL PERIODO GEORGIANO (1714-1810). COM'ERANO I MATRIMONI NELL'INGHILTERRA DEL SETTECENTO? Ce lo racconta un interessante e divertente articolo firmato dagli storici Roy and Lesley Adkins (BBC History Magazine,2013) che abbiamo pensato di tradurre e condividere con voi.

GUIDA DI SOPRAVVIVENZA 
AL MATRIMONIO GEORGIANO

“Happiness in marriage is entirely a matter of chance…" 
La felicità nel matrimonio è interamente una questione di fortuna...scriveva Jane Austen nel suo romanzo Orgoglio e pregiudizio (Pride and Prejudice, 1813). Roy and Lesley Adkins condividono con noi alcuni consigli per un felice matrimonio Georgiano... ....from the veil to the grave...dal velo alla tomba.

Padrone di tutto: nel suo capolavoro datato  1750, Gainsborough rappresentava il ritratto di Mr and Mrs Andrews  con alle spalle la tenuta di Robert Andrews –  tenuta che era diventata più estesa grazie alla terra portata in dote dalla moglie . (National Gallery)

Il matrimonio nell'Inghilterra Georgiana era raramente materia per grandi storie d'amore, come quella rappresentata nel romanzo della Austen. Era un mondo dominato dagli uomini e quando si sposavano, le donne passavano dal controllo del padre a quello del loro marito.

Rimanere single era considerata una sfortuna e non era un'opzione valida per le donne di qualsiasi classe sociale. Chiamate da sempre con l'appellativo di 'old maids' , zitelle, le donne non sposate potevano andare incontro a una vita di stenti, anche quelle appartenenti a famiglie benestanti. Jane Austen, si sa , non si è mai sposata, e dopo la morte del padre dovette vivere in condizioni di relativa povertà e assenza di libertà, sempre dipendente dalla buona volontà dei fratelli.
L'età minima per sposarsi era di 12 anni per le donne e 14 anni per gli uomini, ma il consenso paterno per il matrimonio era necessario per chi non avesse ancora raggiunto i 21 anni. Anche se il fidanzamento aveva origine anni prima, solitamente le coppie non si sposavano prima dei vent'anni, quando avevano una maggiore indipendenza economica e gli apprendistati erano finiti. Gli apprendisti erano solitamente legati al loro apprendistato per sette anni ad iniziare dai 14 anni e durante quel periodo non era loro concesso " di commettere fornicazione nè di contrarre matrimonio."
Poichè il matrimonio era un contratto a vita, la scelta del partner richiedeva grande cura, soprattutto per le donne. 

Per chi contemplasse l'idea di sposarsi, ecco 10 consigli da tenere in considerazione...

1) La scelta del partner
Una litografia a colori del  1781  mostra  ‘Jack Oakham che lancia un segnale di fidanzamento’ – cioè un marinaio che mostra la borsa a una prospetta partner, probabilmente non con intenzioni del tutto onorevoli.

Superstizione, amore, finanze e convenienza erano tutti fattori importanti nella scelta dell'uomo o della donna ideale nel periodo Georgiano. Il matrimonio si celebrava per diverse ragioni: se la coppia era innamorata, se si trattava di un matrimonio di convenienza, per combinare finanze e famiglie e per fuggire la povertà e la solitudine.
Varie superstizioni potevano aiutare nella scelta del partner. La vigilia della festa di Santa Agnese (21 gennaio) il consiglio era:" prendi una fila di spilli ed infilali uno ad uno in una tua manica, dicendo un Padre Nostro, così sognerai colui o colei che sposerai." Camminare sotto alle scale, si diceva, "poteva non farti sposare per un anno".
Il sesso prima del matrimonio non era illegale, ma in seguito al Bastardy Act (Legge sui figli bastardi) le donne incinte non sposate erano obbligate a dire il nome del padre del loro bambino. Le coppie potevano essere forzate a sposarsi, come accadde ad Elizabeth Howlett e a Robert Astick nel gennaio 1787 nella chiesa di Ringland vicino a Norwich. La cerimonia fu ufficiata dal reverendo James Woodforde, il quale notò quanto  Robert fosse riluttante a sposarsi e si “comportasse in modo molto sconveniente all'altare". Per il reverendo Woodforde i matrimoni forzati erano una crudeltà: " è molto spiacevole per me sposare questo tipo di persone" scrisse qualche tempo dopo.

2) Rimanete nella vostra classe sociale

Sfoggiare un' amante di classe sociale inferiore era di gran lunga preferibile rispetto allo sposarsi al di fuori del proprio ceto. In un'epoca con pregiudizi sociali molto rigidi, era molto più semplice impalmare qualcuno dello stesso ambiente. In ogni caso se una donna non aveva una dote decente (in soldi, proprietà, terre) i pretendenti di buona famiglia erano probabilmente piuttosto scarsi. Sebbene gli uomini benestanti che avevano amanti di ceto inferiore non erano sanzionati socialmente, essi dovevano affrontare critiche e ostracismo sociale se decidevano di sposare qualcuna di classe inferiore. Nel 1810 Nelly Weeton era governante nel Lake District. Il suo padrone, Mr Pedder, aveva sposato la sua casara dopo la morte della prima moglie. Questa circostanza aveva portato Nelly a confidare ad un'amica:“ Se sapessi il dispiacere che una persona deve sopportare per essersi sposata con qualcuno a lei superiore, non avresti mai l'ambizione di sposare qualcuno al di fuori della tua stessa classe."
William Holland, vicario di Over Stowey nel Somerset, biasimava qualsiasi classe sociale inferiore che non mostrasse la dovuta deferenza rispetto a quelli 'migliori di loro'. Nel dicembre del 1800, quando il suo servitore Robert partecipò al matrimonio del fratello con la figlia di un fattore, Holland era preoccupato del fatto che la cosa avesse fatto "girare la testa del povero Robert che inizia a pensare che sia lui che la sua famiglia in poco tempo debbano annoverarsi con i grandi del regno."

3) Preparatevi per il grande giorno

La nozze erano affari pubblici, ma per gli amanti con destino avverso c'era sempre la possibilità
di fuggire insieme. Per le coppie abbienti la preparazione delle nozze significava preparare tutto per la nuova casa, dalle lenzuola alle carrozze. Un contratto di matrimonio poteva dare alla moglie un po' di indipendenza finanziaria, attingendo ad esempio dagli interessi della sua dote.
L' Hardwicke’s Marriage Act del 1753 stabiliva che la notizia del matrimonio ( the banns) doveva essere letta ad alta voce per tre domeniche successive nella parrocchia degli sposi. In questo modo si annunciava l'evento alla congregazione e si invitavano eventuali obiezioni al matrimonio da parte dei genitori dei futuri sposi, soprattutto se minorenni, o di altri. Quando il suo servitore Dyer lasciò la chiesa un po' imbarazzato prima che fosse letta notizia del suo matrimonio, il succitato vicario Holland commentò: “Questo è un tipo di modestia si confa molto bene al gentil sesso, ma non capisco perchè debba aver toccato lui... Uscendo così dalla chiesa si è fatto notare molto di più."
Quando una coppia era disperata di sposarsi contro i voleri dei genitori, l'elopement, cioè la fuga insieme  era l'unica soluzione , oltre il confine, in Scozia la legge sul matrimonio era meno restrittiva.

4) Godetevi l'occasione


Le nozze Georgiane erano di basso profilo, perfino gli abiti degli sposi erano un optional. C'erano giorni buoni e meno buoni durante l'anno per sposarsi e le domeniche e i giorni di festa erano da evitare. La maggior parte dei matrimoni venivano celebrati in chiesa, di mattina, ebrei e quaccheri potevano celebrarle con i loro riti. Era raro che gli invitati viaggiassero lunghe distanze per partecipare alle nozze. Era di moda per le spose, e a volte per le damigelle, vestirsi di bianco, ma il più delle volte le spose si vestivano semplicemente con il loro migliore vestito della domenica. I cosiddetti "matrimoni in camicia" (Smock weddings) che riguardavano solitamente le vedove erano più modesti perchè la sposa non indossava un abito, ma solo una lunga camicia/sottoveste ed era a piedi nudi. In questo modo il nuovo marito non veniva ritenuto responsabile per eventuali debiti di quello defunto.
Durante le nozze con il muratore Richard Elcock, presso la cattedrale di Waltham nel settembre del 1775, qualcuno osservò che la vedova Judith Redding “ andò in uno dei banchi, si spogliò rimanendo solo in sottoveste, e solo con quello si diresse verso l'altare e si sposò, con somma sorpresa di parroco, officianti, ecc."

5) Osservate i costumi locali

Andare in luna di miele era raro nel XVIII° secolo. Il giorno dopo il matrimonio le coppie si dedicavano alle gioie del focolare, come mostra questo quadro intitolato "Una donna e il suo Bello filano." 

La luna di miele in terre lontane era fuori questione per i novelli sposi. Se ci si poteva permettere di pagare i campanari, venivano fatte suonare le campane e poteva essere reso onore alla sposa, come ebbe modo di testimoniare il prete John Brand: "E' ancora di moda fra le classi medie e quelle più basse in varie parti d'Inghilterra per i giovani convenuti al matrimonio rendere omaggio, uno per uno, alla sposa quando la cerimonia è finita." Era anche considerato di buon augurio " se il sole brillava su una coppia alla loro uscita dalla chiesa dopo essersi uniti in matrimonio."
Ci poteva poi essere un pranzo o una cena di nozze, più tardi durante la giornata, con balli e giochi. C'erano diversi antichi riti che venivano celebrati per portare fortuna agli sposi, molti dei quali riguardavano la torta nuziale. I viaggi di nozze erano rari, la maggior parte dei novelli sposi ritornava al lavoro il giorno successivo.

6) Pianificate una grande famiglia

"The Baillie Family" (1784) del pittore inglese  Thomas Gainsborough. Olio su tela. London, Tate Gallery.
L'arrivo di un pargolo, se pur benvenuto, non era un evento che si potesse facilmente controllare.La ragione principale del matrimonio erano i figli. Gli uomini della classe più elevate avevano bisogno di eredi per poter trasmettere il nome e le fortune di famiglia, mentre le coppie delle classi lavoratrici volevano figli perchè potessero contribuire al reddito famigliare e fossero loro di sostegno in tarda età, visto che non esistevano le pensioni di anzianità. Gli uomini in cerca di una moglie spesso sposavano delle giovani vedove con figli perchè erano chiaramente fertili. Troppi figli potevano essere un peso, ma era difficile limitare il numero delle gravidanze perchè non esistevano contraccettivi affidabili. I profilattici erano usati principalmente con le prostitute, per evitare le malattie. Tuttavia, le grandi famiglie erano generalmente considerate una benedizione soprattutto perchè c'erano più probabilità che in caso di epidemie qualche figlio venisse risparmiato. In sole due settimane William Holland perse quattro dei suoi cinque figli a causa della scarlattina nel 1795, e poco tempo dopo ebbe un altro figlio.

7) Rimanete vivi

La morte del bambino durante il parto era un avvenimento comune e non solo una tragedia
limitata alle classi più basse.
Una delle minacce principali per i matrimoni più lunghi erano le morti di parto, Molte donne avevano un parto dietro l'altro e quella era la loro condizione per quasi tutta la loro vita matrimoniale. Per le donne delle classi più abbienti la gravidanza era semplicemente un disagio, mentre le donne più povere dovevano lavorare fino al giorno della nascita del bambino anche quando lavoravano in miniera. La maggior parte delle donne partoriva a casa, e anche se i problemi neonatali interessavano tutte le classi sociali, i poveri avevano più spesso " levatrici molto ignoranti, alcune delle quali sarebbe stato meglio non avere per niente", sostiene Charles White, un ostetrico di Manchester. Alcune donne di pochi mezzi erano ammesse per il periodo post parto in ospedali che le mettevano ad alto rischio di infezioni.
Dopo il parto alla madre veniva regalata una torta di buon augurio. Qualche settimana dopo, veniva sottoposta ad un "rituale di purificazione e ringraziamento" in chiesa ufficiato dal prete locale su compenso.

8) Prendetevi cura dei vostri figli

Nelle famiglie ricche il duro lavoro della cura dei bambini era affidato ad altri - in  questo quadro di George Morland una donna visita il suo bambino presso una bambinaia .

Il concetto moderno di infanzia spensierata era virtualmente sconosciuto in questo periodo. Era ancora abbastanza comune impiegare balie e persino mandare i neonati via da casa finchè non fossero svezzati. Le classi più elevate impiegavano balie e governanti; le famiglie dei lavoratori facevano quello che potevano finchè i figli fossero grandi abbastanza per essere mandati a lavorare. Bambini e bambine di cinque anni venivano fatti lavorare come apprendisti lontano da casa spesso senza compenso, ma come modo per risparmiare alla famiglia il loro sostentamento.
L'infanzia di Mary Puddicombe finì quando diventò apprendista in una fattoria di Bridford nel Devon. Il suo duro lavoro comprendeva " portare i tori al pascolo e riportarli; pulire le loro stalle e metterli a letto; lavare le patate e bollirle per i maiali; mungere... zappare e cavare le rape”.
Ad eccezione delle famiglie più ricche, il concetto moderno di infanzia era sconosciuto l'idea di adolescenza completamente inesistente.

9) Preparatevi alla morte o alla diserzione

Spilla commemorativa di un lutto
La perdita di un partner poteva portare una famiglia ad essere messa in una workhouse. Rimanere vedovi con molti figli poteva essere devastante sia per gli uomini che per le donne; il passo successivo più pratico era quello di trovare un nuovo partner da sposare il più presto possibile. Risposarsi velocemente dopo la morte di un coniuge non era considerato disdicevole, sebbene cominciasse a diventare di moda un periodo formale di lutto.
A parte la morte, le donne in particolare potevano soffrire la perdita di un marito se lui le abbandonava o se finiva in carcere o trasportato nelle colonie per qualche reato. Durante quest'epoca di lunghe guerre, molti uomini erano anche attirati o forzati ad arruolarsi nell'esercito o in marina. Queste mogli abbandonate non solo non potevano risposarsi o avere altri figli legittimi, ma potevano cadere in indigenza ed essere mandate in una workhouse (casa di lavoro).

10) E se tutto il resto fallisce...

Il matrimonio era un impegno per la vita, a meno che non potessi venderti la moglie. Le opzioni per coloro che si trovassero in matrimoni infelici erano piuttosto limitate, soprattutto per le donne che rischiavano di perdere le loro ricchezze e i loro figli ( poichè essi appartenevano al marito). Per ottenere un divorzio ci voleva un atto privato del Parlamento, il che lo rendeva qualcosa decisamente fuori dalla portata di molti. Le coppie 'scoppiate' potevano decidere di separarsi e stilare dei documenti legali in cui riconoscevano la loro separazione, ma non potevano risposarsi.
Le classi inferiori avevano come ultima spiaggia la 'vendita rituale delle mogli' sulla piazza del mercato, che veniva trattata come un'accettabile forma di divorzio. La moglie veniva invariabilmente condotta al mercato con una cavezza attorno al collo. Nel marzo 1815 " una scena molto vergognosa veniva presentata presso Cross, York, al mercato del giovedì...da un uomo di nome Tate, che aveva esposto la moglie in vendita, fra un grosso gruppo di persone, e quando gli furono offerti per lei 25 scellini, li accettò e lei venne n seguito portata via con la corda al collo.
Per la maggior parte delle coppie infelicemente sposate, però, l'unica via di fuga era la morte del coniuge.

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INSOMMA, NON SEMPRE LA REALTA' STORICA DEL MATRIMONIO GEORGIANO NON E' PROPRIO UGUALE A QUELLA IMMAGINATA NEI NOSTRI ROMANTICI LIBRI...


4 commenti:

  1. Questo è il genere di articolo che mi piace leggere! Interessante e istruttivo. Grazie bibliotecarie, ci date sempre qualcosa in più. Robby

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  2. Belli questi post storici

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  3. Interessanti e ben approfonditi. Grazie, Marina

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  4. Davvero bello è interessante,anche perché qualcosina la sapevo leggendo i romanzi storici e guardando i film,fortunatamente riportano una parte vera con l'aggiunta di un po' di fantasia il che rende tutto più positivo e in chiave ottimistica..
    Questo conferma purtroppo ieri come oggi che le cose non sono del tutto cambiate per noi donne..chissa se mai arriverà il giorno che saremo considerate alla pari..Grazie!!!

    RispondiElimina

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