LA GRAN DAMA di Pitti Duchamp


RICEVIAMO MOLTO SPESSO RICHIESTE DI RECENSIONE O SEGNALAZIONE DA AUTRICI E AUTORI CHE HANNO DECISO DI AUTOPUBBLICARE IL PROPRIO LIBRO. NON SEMPRE SIAMO IN GRADO DI ACCONTENTARLI, PERCHE' IL TEMPO LIBERO PER LEGGERE E' SEMPRE TIRANNO E NOI, COME SAPETE, PRESENTIAMO SU QUESTO BLOG SOLO LIBRI CHE ABBIAMO LETTO, SE NON CONOSCIAMO CHI L'HA SCRITTO. IN OGNI CASO L'AUTOPUBBLICAZIONE E' ORMAI UNA REALTA' EDITORIALE A TUTTI GLI EFFETTI CHE E' GIUSTO PRENDERE IN CONSIDERAZIONE E A CUI ABBIAMO PENSATO DI DEDICARE LA NUOVA RUBRICA SPAZIO SELFIE. 
A VOLTE QUESTI LIBRI CI PIACCIONO, A VOLTE NO. IN OGNI CASO, COME PER TUTTE LE NOSTRE ALTRE RECENSIONI, SI TRATTA DI GIUDIZI SOGGETTIVI, SARETE POI VOI A DECIDERE COSA VI INCURIOSISCE LEGGERE E COSA EVITARE. BUONA LETTURA!

LA GRAN DAMA
Autrice: Pitti Duchamp
Genere: Storico, Risorgimento italiano
Ambientazione: Italia / Francia
Pubblicazione: Pitti Duchamp,5 novembre 2016, pp.293, solo in ebook: € 1,88
Parte di una serie: No
Livello sensualità: MEDIO


TRAMA: 1851, Matilde, bellissima figlia di un ricco armatore, si innamora perdutamente del dissoluto conte Gherardo Ostriani. Il cuore del bel conte è impermeabile ai sentimenti ma Matilde con l'irruenza della giovinezza e la dolcezza dell'amore lo farà capitolare in un amore che sfiderà gli inganni politici e le guerre, la licenziosità della corte parigina e l'audacia della più bella spia che l'Italia abbia mai avuto: Virginia Verasis Contessa di Castiglione. La storia di un amore che si intreccia alle vicende politiche dell'Italia risorgimentale.


Matilde Stazzei, figlia di un ricchissimo armatore, si innamora sin dalla prima volta che incontra il conte Gherardo Ostriani, libertino, ma molto impegnato in politica, che fa parte dell'Ufficio di Cavour e del Re Vittorio Emanuele II e convinto che il matrimonio non sia fatto per lui. Ma il destino vuole che i due protagonisti si sposino. Tra alti e bassi l'unione dei due si rafforzerà e saprà far muro alle varie vicende della storia e del privato.
Tutto il romanzo è incentrato sul periodo storico in cui i Savoia cercano l'appoggio dell'Imperatore francese, Napoleone III, per cacciare gli austriaci dal nord Italia. I protagonisti vivono tra Parigi e Torino e seguono le macchinazioni politiche che sfiancano in modo particolare Matilde.
Il libro non mi è piaciuto del tutto. La trama non è male, ma il modo in cui è stata costruita mi ha lasciato perplessa. L'ho trovata scoordinata, una specie di diario dei vari episodi che non mi ha convinto. I personaggi che hanno attirato la mia attenzione sono Matilde e la nonna di Gherardo, mentre il conte Ostriani, mi ha più volte infastidito per i suoi comportamenti. Infantile, capriccioso, geloso, testardo e molto innamorato della moglie, fin troppo, tanto che a volte il suo comportamento e i suoi discorsi mi sono sembrati quasi melensi. Ci sono frasi ripetute da parte di tutti, per ribadire concetti già esposti in precedenza. Se vi piace la storia italiana, potrebbe interessarvi, e dopo averlo letto, se volete, contestate liberamente la mia opinione, che essendo tale, non incontra spesso la comprensione di altre lettrici.
 




COME INZIA IL ROMANZO...
Prologo, Lunigiana (La Spezia)/ Torino 1851 
La camera era illuminata soltanto dal fuoco scoppiettante, il padiglione di caccia dei conti Ostriani era confortevole ed immerso in una natura selvaggia ed indomita. Gherardo sfoggiava con naturalezza tutta la sua mascolinità rimanendo nudo appoggiato al vetro della grande porta finestra. Al di là del vetro il pallido sole invernale delle colline lunigiane irradiava timidi raggi illuminando la boscaglia. Virginia si stiracchiò appagata da sotto le coperte. Il magnifico corpo della giovane era una tentazione troppo invitante ma dopo qualche mese la relazione con la marchesina Oldoini lo stava annoiando. La sua bellezza perfetta non era pari alla sua passionalità sotto le coperte e Gherardo era stufo di mirare e rimirare e ripetere complimenti a iosa. 
“Cosa fai al freddo? Non vuoi scaldarti qui con me?” “Devo andare Virginia” “E 
dove?” “Devo tornare a Torino, questa settimana c'è un evento al palazzo reale e non posso esimermi dal partecipare ma prima voglio darti un regalo” “Da una tasca del soprabito tirò fuori un astuccio di legno rettangolare squisitamente intagliato. Già la scatola era un'opera d'arte. Gli occhi di Virginia scintillarono avidi e le sue mani scesero lentamente ad aprire la scatola pregustando il piacere di toccare quello che sembrava essere un gioiello. Non si era sbagliata: il velluto con cui era foderata la scatola avvolgeva uno splendido braccialetto composto da quattro fili di perle rosa chiusi da un fermaglio incrostato di diamanti. Era un dono troppo prezioso per essere un regalo “normale”. “Sembra quasi un regalo d'addio” fece lei sospettosa “Partirò per la Francia, ho degli impegni e dei contatti da mantenere, può darsi che stia via qualche mese” “Perché non chiedi la mia mano a mio padre? Vuol farmi sposare il conte di Castiglione... preferirei te” Gli disse maliziosa sorridendo e lentamente lasciò che le coperte le scivolassero addosso per lasciarla completamente nuda. “Sono troppo giovane per sposarmi Virginia. Verasis ti adora, diventerai la contessa di Castiglione e lui ti vizierà in ogni modo. Non mi sembra un brutto futuro” “Tu non mi ami?” “Perché mi fai queste domande? Non ho mai parlato di amore... sei così bella... è impossibile non 6 volerti ma l'amore... Virginia... “ sembrava quasi imbarazzato. Lui, il conte Ostriani non si sarebbe legato con quella ragazza per quanto bellissima potesse essere, non la amava, in fondo era stata una conquista veramente troppo facile e lui era annoiato dalle cose facili. Virginia si agganciò il prezioso bracciale poi con apparente calma si vestì mentre anche Gherardo si ricomponeva. Quando entrambi furono pronti per uscire lei lo apostrofò con lo splendido viso che grondava astio: “Sono vendicativa, Gherardo, e tu mi stai gettando come una scarpa vecchia.” “Suvvia amor mio, non prendertela, non sarei un gran che come marito, Verasis è ricchissimo ed innamorato, ti aprirà le porte della corte piemontese, è quello che vorresti anche sposando me,” poi le voltò le spalle ed uscì dalla stanza, dal padiglione, dalla sua vita.



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L'AUTRICE
Nata nel 1981, cresciuta in Mugello dove adesso vive, Pitti Duchamp è moglie e madre di due bambini. Ha concluso studi classici in un liceo fiorentino per poi laurearsi in scienze politiche sempre a Firenze. Dopo un passato nel mondo delle pubbliche relazioni e della comunicazione in generale (ha lavorato anche come agente pubblicitario per RCS) si è dedicata alla famiglia ed ha riscoperto la sua passione grandissima per la scrittura e la storia d’Italia.
VISITA LA SUA PAGINA FACEBOOK:
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