TAKE di Silvia Ami -> Recensione

TAKE
Autrice: Silvia Ami
Titolo originale: Take
Genere: Romantic Suspense
Ambientazione : U.S.A.
Editore: Silvia Ami, aprile 2016, pp.
Parte di una serie: No
Livello Sensualità : MEDIO/ALTA
Disponibile in Ebook : Solo in ebook € 2,99 - sui principali stores

TRAMA: Joss Dubois è un'agente dell'FBI indipendente, determinata e con un'abnegazione assoluta per il suo lavoro. Poche persone fanno parte della sua cerchia di amici e a lei va bene così. Quando una di loro, la star di uno dei più famosi spettacoli di Las Vegas, viene minacciata con delle lettere anonime, Joss non esita a trasferirsi all'altro capo del Paese per proteggerla. Una volta là, anziché trovarsi di fronte all'opera di uno stalker, dovrà affrontare un attentato terroristico, un tentato omicidio e… Ethan Gallagher, ex marine e attuale capo della sicurezza del Desert Casino. 
Mentre il fascino dell'evanescente città del peccato non sortisce alcun effetto su di lei, lo stesso non si può dire dell'uomo con il quale all'improvviso si trova a investigare. 
Joss ha bisogno di Ethan e lui in cambio le chiede soltanto di condividere tutti i particolari dell'indagine. Lei però è una maniaca del controllo, e tra contrasti e attrazione voleranno inevitabilmente scintille. 
Messa alle strette dalla minaccia incombente, a Joss non resterà altro da fare che appianare le divergenze e sfruttare la sintonia che si è creata tra loro per poter mettere le mani sul colpevole prima che sia troppo tardi.


Ero molto curiosa di leggere questa opera prima di Silvia Ami, scrittrice italiana che ha pubblicato un suo libro in inglese per il mercato d'oltreoceano, una cosa anomala quanto meno rara e originale.
La storia prende inizio da una serie di lettere minatorie inviate da un misterioso stalker nelle quali il corpo di ballo di un famoso casinò di Las Vegas e in particolare la prima ballerina e star dello spettacolo Iris Mellon, vengono minacciate di morte. 
Il direttore del Desert, nonché fidanzato di Iris, Donovan O'Mallley chiede al capo della sicurezza Ethan Gallagher un ex marine specializzato in lavori di intelligence, di avviare un indagine e nel frattempo, di recuperare la fidanzata a East Hampton dove si trova in vacanza con la cara amica d'infanzia Joss.
Già dal loro primo incontro l'agente speciale Josephine Dubois, resta colpita dal capo della sicurezza del Desert incaricato di condurre Iris sana e salva a Las Vegas.
La trama suspense procede di pari passo allo svilupparsi della parte romance che vede i nostri protagonisti tentare di districarsi tra la forte attrazione sessuale, il sentimento che sta nascendo e l'escalation di minacce e incidenti che si susseguono all'interno del lussuoso casinò.
Ethan, un vero uomo alpha, accetta di collaborare e di lasciare il comando delle operazioni a Joss, una donna forte e determinata, volitiva e con un passato doloroso che ha delineato le sue priorità, i suoi affetti più cari e le sue scelte di vita.
L'istinto di proteggere la donna di cui si sta innamorando non può però essere cancellato, è insito nella personalità dell'ex marine, che spesso si scontra con il modo di agire avventato e spericolato del nostro agente speciale Dubois.
Ho valutato positivamente lo sviluppo della psicologia dei personaggi: l'eroina forte una vera professionista, ma che non perderà la sua femminilità e la sua voglia di sedurre, Ethan il protagonista maschile un duro dal cuore tenero, un capo che però sa cedere il comando quando deve senza perdere la sua autorità. 
Non ci sono grossi contrasti o incomprensioni irritanti tra i due, anzi, a mio parere, potrebbero essere una coppia perfetta di investigatori per un'eventuale futura serie se l'autrice volesse mai proseguire con il filone romantic suspense, una coppia nella vita e nel lavoro, l'agente federale e l'investigatore privato uniti nel risolvere futuri delitti.
Ho apprezzato molto la parte romance della storia, trovando infatti una certa chimica e una bella tensione sensuale tra Ethan e Joss sin dalle prime battute, con dialoghi frizzanti e ben impostati.
La storia secondaria, quella tra Donovan e Iris è forse poco delineata, mentre invece la storia della forte amicizia passata che li lega a Joss mi è piaciuta ed è stata a mio parere approfondita molto bene.
Due cose solamente non ho apprezzato e sono quelle che mi hanno fatto decidere per i quattro cuori: il primo capitolo non ingranava molto, un po' prolisso e con qualche frase poco chiara che ho dovuto rileggere, forse dovuto alla traduzione, ma facilmente migliorabile. La parte suspense ben scritta, ma le motivazioni del cattivo di turno mi sono sembrate labili e poco credibili. Infine, come suggerimento amichevole all'autrice, avrei gradito un plot più adrenalinico, ma capisco che sia un mio sentire personale, preferisco infatti più azione nel romantic suspense, più velocità nel ritmo del racconto.
Promuovo, quindi, questo primo libro di Silvia Ami, una buona scrittura grammaticalmente corretta, una appassionante storia d'amore, due bei protagonisti e un giallo ben descritto. Spero in un futuro di vedere altre storie per questa coppia, una bella serie romantic suspense come quelle famose di J.D. Robb o di Marie Force, Ethan e Joss hanno tutti i numeri giusti per sfondare.

 




SILVIA AMI DICE DI QUESTO ROMANZO...
Una notte di qualche anno fa ho fatto uno di quei sogni strani tipo action movie ma, come succede sempre in questi casi, mi sono svegliata sul più bello e con la voglia di sapere come andava a finire.Avevo sognato quella che poi sarebbe stata la scena dell'aeroporto.Ethan nel mio sogno aveva le sembianze di Paul Walker e Joss di Jill Flint, così quando mi sono decisa di "finire la storia" ho avuto sempre loro due in mente.L'incidente di Paul è avvenuto quando il libro era finito e in fase di editing (della versione inglese) e non me la sono sentita di 'mentire' cambiando il volto di Ethan nel mio cast immaginario. Mi piace pensare che tra i tanti personaggi rimasti a sua imperitura memoria ci sia anche io mio Ethan.SILVIA AMI
LEGGI L'ESTRATTO... 
La domanda lo lasciò interdetto per un secondo. «No di certo. Il giorno che ti chiederò di uscire con me non avrai modo di dubitarne. Non ho bisogno di ricorrere a sporchi giochetti per portarti fuori.»«Ottimo. In ogni caso tienimi il posto. Sarò di ritorno in un battibaleno.»Ethan osservò Joss attraversare il bar. Fece scorrere lo sguardo su e giù per il suo corpo sinuoso, fermandosi ancora una volta su quel posteriore fasciato dai pantaloni neri aderenti. Dannazione, quella sera non riusciva a staccare gli occhi dal suo sedere. La seguì finché non girò l’angolo per raggiungere i bagni, poi chiuse gli occhi per ricomporsi. Da quando era uscita sculettando dalla porta della sua stanza, Ethan aveva dovuto faticare non poco a mantenere lo sguardo al di sopra delle sue spalle, sapendo che se lei lo avesse beccato a guardarle il culo, gli avrebbe come minimo staccato la testa. Ma lui non poteva farci nulla. E avrebbe scommesso le sue mutande che sotto quelle di lei, giusto sopra quelle natiche alte e sode, si nascondevano due sensualissime fossette di Venere. Due fossette che moriva dalla voglia di baciare, tanto per cominciare.Scrollando il capo, Ethan si chiese se Joss avesse la benché minima idea di quale effetto stava avendo su di lui o sul resto della popolazione maschile che quella sera affollava lo Sport Bar. A lui non erano certo sfuggite tutte quelle teste che si giravano al suo passaggio, ognuna delle quali avrebbe fatto volentieri rotolare sul pavimento della sala.L’arrivo in contemporanea di Joss e della cena distolsero Ethan da quella catena di strani pensieri. Lei gli rubò una patatina dal piatto mentre si sistemava sullo sgabello accanto incrociando le gambe.«Zach, è la provvidenza che ti manda! Il mio stomaco stava brontolando così forte che più di
una persona deve averlo sentito. Ho beccato un paio di tizi a fissarmi in modo strano» disse. Le possibilità erano due: o era un’attrice consumata del calibro di Mata Hari o non aveva davvero idea dell’effetto che aveva sugli uomini. Altro che brontolio nello stomaco!Joss diede un morso al panino e iniziò a masticare in silenzio. Dopodiché si girò verso Ethan e levò in alto il bicchiere. «Grazie!» esclamò.«Di cosa?» chiese lui ignaro del motivo della sua gratitudine.«Per avermi tirato su di morale. Mi hai portato qui, mi hai sfamato, mi hai lasciato guardare gli Yankees in santa pace e soprattutto hai finto di essere il mio appuntamento della serata.»«Tesoro, non c’è nulla di finto in tutto questo. Mettiamolo in chiaro una volta per tutte, eh? Non appena metteremo le mani sul nostro uomo misterioso,
tu e io avremo la nostra serata.»Joss si lasciò sfuggire una risata nervosa. «Dio, Gallagher. Lo fai suonare come un premio per il primo della classe. Non devi sentirti obbligato.»Lui l’afferrò per la nuca e con mano ferma l’attirò a sé facendola scivolare dallo sgabello e intrappolandola tra le sue gambe. Le lasciò appena qualche centimetro di distanza dal suo viso per poter avere la completa attenzione di quei caldi occhi color cioccolato. «Guardami.» Joss provò a sottrarsi alla sua presa, ma lui non le concesse nulla e aggiunse: «Non sto facendo nessun giochetto con te, Dubois. Siamo partner in questa faccenda e intendo rispettare i tuoi termini senza metterti a disagio. Voglio che tra noi funzioni, ma voglio anche che ti sia ben chiaro che non ci vedo nulla di male nel dirti che mi piaci.»Lei tirò indietro il capo e questa volta Ethan assecondò il suo movimento facendo scorrere la mano languidamente attorno al collo di Joss. Lei si irrigidì di nuovo e guardandolo di sottecchi, disse: «Hai della lattuga tra i denti, Gallagher.» Detto questo, riprese posto sullo sgabello incollando la vista al megaschermo di fronte a lei.Ethan sussultò. «Cosa?»«Lascia stare» mugugnò lei riempiendosi di nuovo la bocca.Lui sfogò tutta la sua furia sul panino divorandolo in pochi insipidi bocconi, che mandava giù a forza con lunghi sorsi di Cola ghiacciata. Una volta finito, mise il piatto da parte e allungò le braccia sul bancone incrociando le dita. Oltraggiato dalla reazione indifferente di Joss, si impose di non guardarla e finse di seguire la partita di baseball. Ma l’attrazione per la donna che gli sedeva accanto era più forte del suo orgoglio ferito, e così, più di una volta le sbirciò il viso algido.Lei finì di mangiare in silenzio, senza rivolgere una parola di incoraggiamento ai suoi amati Yankees. Non si fece scappare neanche un gridolino di giubilo quando la partita si concluse favorevolmente per la sua squadra. A quanto pareva, fingere indifferenza verso Ethan richiedeva la massima concentrazione.Non appena furono pronti a lasciare il bar, Zach si avvicinò per
salutare. Quando, sorridendo come un idiota, fece scivolare un tovagliolino piegato in due di fronte a Joss, Ethan non riuscì più a frenarsi: «Che cazzo fai? Ci provi con il mio appuntamento? Non ci sono abbastanza ragazze che ti ronzano attorno, Zach?»Il barman scrollò le spalle. «Ma se sei stato tu a dire che non è la tua ragazza! In più, all’anulare non vedo nessun anello... Qual è il problema, capo?» «Il problema è che oggi mi sono rotto le palle di ragazzi che le passano il numero di telefono.» Poi afferrò Joss sotto braccio e la trascinò via. «Andiamo» le intimò.Lei balbettò qualche parola sconnessa e lui fece scivolare la mano fino a intrecciare le dita con le sue.Joss lo seguì in silenzio fino a che non furono sufficientemente lontani da non essere uditi da Zach, poi sbottò: «Fai sul serio?»«Dovresti ringraziarmi. Ti ho appena fatto un favore.»La voce di Joss si alzò di un’ottava: «Un favore?»«Sì, un favore. Tu sei troppo gentile per mandarli a cagare quando ci provano con te.»Lei aprì la bocca, sorpresa, e subito dopo la richiuse. Anziché urlargli in faccia qualche insulto, gli offrì un sorriso enigmatico e lo stuzzicò con un semplice: «Se lo dici tu.»
***** 




L'AUTRICE
Silvia Ami ha lavorato in ricerca e sviluppo, mandato avanti una piccola attività e ultimamente, progettato razzi spaziali (è uno scherzo!). Ha attraversato l'Europa in treno ai tempi in cui si usava l'Interrail e i voli low-cost ancora non erano stati inventati. Ha vissuto in Germania per cinque anni e imparato lo spagnolo da suo marito. Insieme ai loro due figli vivono affacciati sul mare, condividendo un'enorme collezione di macchinine, una cucina piena di gadget e un ufficio che assomiglia al laboratorio di Doc in Ritorno al futuro. Silvia ha scritto il suo primo romanzo dopo aver sognato i personaggi in una notte di mezza estate e non riuscendo più a  farli andar via. Ha da poco  pubblicato il suo secondo romanzo con EmmaBooks.
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2 commenti:

  1. Preso è davvero interessante!!

    RispondiElimina
  2. Grazie a LA MIA BIBLIOTECA ROMANTICA per questa recensione!
    Prometto che in futuro lavorerò a questo progetto ----> Spero in un futuro di vedere altre storie per questa coppia, una bella serie romantic suspense come quelle famose di J.D. Robb o di Marie Force, Ethan e Joss hanno tutti i numeri giusti per sfondare. :D

    RispondiElimina

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