ROMANCE HAPPY HOUR CON... ROBERTA CIUFFI


Benvenuta all'happy hour del nostro bar 
ROBERTA CIUFFI!

Prima di tutto cosa gradiresti bere mentre parliamo?
Sono una signora all'antica, e quando uscivo con gli amici non bevevamo birra e shottini, ma cocktail. Un Alexandre, grazie.

1) Presentati alle nostre lettrici.
Roberta Ciuffi, romana, agée (scusate, ma suona meglio di anziana...), con una passione per le storie. Pubblico romance da 19 anni. Con qualche puntata qua e là, tanto per variare.

2) Quali sono i tre libri che porteresti con te su un'isola deserta e perché?
Come ho detto amo le storie, e ho una passione per i libri che ne sono pieni. Così, direi: per primo, 'Il maestro e Margherita' di Bulgakov. Ce ne sono di storie e intrecci, in quel romanzo. Peccato che non ne sia mai stata fatta una versione cinematografica di valore. Con i mezzi moderni, dovrebbe ormai essere possibile. Poi, un libretto che è stato sul mio comodino da quando ero ragazzina, al punto da dover essere ricomprato per... esaurimento: 'Vite immaginarie', di Marcel Schwob. Una collezione di racconti, una scorribanda nella storia da un personaggio all'altro, qualcuno reale, qualcuno realistico. Il mio racconto preferito? Settimia incantatrice: 'Sotto il sole d'Africa, Settimia fu schiava, nella città di Hadramaut...' E per ultimo, direi, un saggio. Qui, sempre per la mia passione per le storie, sono divisa tra 'Uno specchio lontano' di Barbara Tuchman ‒ un appassionante saggio sul Trecento ‒ e 'Quell'antica festa crudele' di Franco
Cardini, anche questo un saggio appassionante ma... sulla guerra. Ne porto uno e l'altro lo nascondo sotto il pareo?

3) Qual è il primo libro letto in vita tua?
'Senza famiglia', regalo di mia madre per il mio onomastico, a otto anni. Comprato in una cartoleria. Letto decine di volte. Ce l'ho ancora, piuttosto malmesso. 'Le belle fasce hanno mentito... Le belle fasce hanno detto il vero...'

4) Che libro hai adesso sul comodino in attesa di essere letto?
A dire il vero ho un kindle con una lunga serie di titoli, comprati per impulso e in attesa che mi venga la voglia. Per alcuni mi sono arresa e temo che resteranno là. Adesso sto leggendo un poliziesco: 'Sfida cruciale' di un autore islandese, Arnaldur Indridason. Mi sta piacendo e così confido che non mollerò prima della fine, cosa che con questi libri scaricati su kindle mi capita più spesso che no. L'unico problema con questo romanzo sono i nomi delle persone e dei luoghi. Illeggibili. Di alcune lettere non conosco neppure la pronuncia. Così, come Linus in una vignetta, mi limito a guardarli.

5) Un evento a cui avresti voluto assistere nel passato?
Niente di preciso, forse qualcosa di sorprendente. Immagino la prima volta che qualcuno ha visto un aereo in volo o il primo spettacolo cinematografico... Credo che la tecnologia ci abbia assuefatto al sorprendente tanto da farcene perderne il senso. Molti lo confondono con l'esagerazione.

6) Perché dovremmo leggere i tuoi libri?
Qualche volta me lo chiedo anch'io... I miei protagonisti, maschili e femminili, non rispettano del tutto i canoni del romance. Gli uomini non sono tutti nobili damerini, né le donne dolci fanciulle bisognose di soccorso . Non scrivo pagine e pagine di dichiarazioni d'amore. Detesto le esagerazioni e le sbrodolature romantiche. Mi dicono che sia brava a coordinare molti personaggi, a intrecciare le storie. La mia amica Mariangela (Camocardi) una volta mi disse che ho una scrittura armoniosa. Che vi devo dire. Correte il rischio...

7) Cosa è cambiato nel corso degli anni nella tua scrittura e nel tuo stile?
A volte penso che sia peggiorato, a volte il contrario. Ho affinato le basi, all'inizio commettevo perfino 'orrori' d'ortografia. (Non troverete molte scrittrici 'note' che siano disposte ad ammettere questo! Forse perché sono tutte più attente di me...) I personaggi si sono un po' allineati alle storie più convenzionali, e non so se sia un merito. Un po' mi spaventa l'aver scritto tanto, mi chiedo spesso se non stia ripetendomi, e forse per questo mi sono spostata dall'ottocento al medioevo. E da Roma a... qualunque posto. In questo modo ho anche assaporato il gusto di raccontare un po' d'avventura...

8) Qual è il tuo libro preferito e il personaggio che hai amato di più?
Ce ne sono che mi piacciono per ragioni diverse. 'Fino in fondo al cuore' perché è una storia semplice, due personaggi apparentemente inadatti che s'incontrano in una situazione particolare e imparano a capirsi e amarsi. 'Eri nel mio destino' ‒ il terzo della serie Buatère ‒ perché mi è piaciuto tanto lavorare alla parte avventurosa, ai personaggi particolari, ecc... Ma quello che mi riempie il cuore ogni volta che lo prendo in mano è 'Un bacio sotto l'albero', soprattutto l'ultimo racconto, perché mi avvolge nell'atmosfera natalizia. 
Quanto al personaggio... forse Maer, sempre di 'Eri nel mio destino'. L'emarginata disprezzata che non si è lasciata spezzare ma ha imparato a lottare per se stessa. Non è stata apprezzata da tutte le lettrici e, a questo proposito, ti riporto un mio commento dal blog Mondadori:
Mi dispiace che qualcuna non abbia apprezzato la mia Maer, e la definisco mia perché me la sono creata dal niente, personaggio originale, girasole svettante su un panorama di tremule (ma orgogliose, per carità!) violette. Vi dico la verità, a me Maer serviva. Ne avevo abbastanza di protagoniste che hanno bisogno del braccio di un uomo anche per attraversare una pozzanghera.

... I cavalieri esistono ed esistevano, ma anche le donne in gamba, e per Arno ne ho scelta una. Maer si è liberata dei suoi debiti e dei suoi lacci, e vola libera. Arno, se la ama, può raggiungerla in volo…

9) Esiste un personaggio, anche secondario, che hai creato ispirandoti a un personaggio reale, famoso o meno?
L'unico che mi viene in mente è il signor Bracci, da 'Il ritorno del marinaio'. Ho già raccontato che quel romanzo è stato per me un omaggio a uno dei miei autori preferiti, Charles Dickens, e il signor Bracci è il Mr. Micawber di quella storia. Sempre invischiato in qualche investimento che si rivela un disastro, dal cuore generoso e ottimista a oltranza. 

10) Hai un momento della giornata in particolare per scrivere? Uno per leggere?
Io inizio a lavorare alle cinque e mezzo, dopo aver dato da mangiare ai gatti, e finisco in tempo per svegliare mio nipote e spedirlo a scuola. Finito di portare il cane al parco, rassettare casa, mi rimetto al lavoro. E così continuo per tutta la giornata, tra scrivere, tradurre, preparare il pranzo, fare la spesa, pulire ecc... Tutto a pezzi. Non scrivo la sera perché il mio cervello si appisola davanti allo schermo e poi si riaccende quando vado a letto, impedendomi di dormire. Quanto al leggere, oltre alla sera, cerco di infilarlo in ogni tempo morto: mentre aspetto che bolla l'acqua della pasta, che esca il caffè, che si carichi il computer, quando sono in metro per andare dal dentista... Non sarà il massimo ma io sono una fan del 'poco ma purché sia'. La giustificazione di chi non legge per mancanza di tempo non mi convince. È una questione di scelte e preferenze.



Prepariamo per Roberta un grande classico:


Alexander
3 cl di Cognac
3 cl di Creme de Cacao scura
3 cl di Crema di latte

Versate gli ingredienti nello shaker con molto ghiaccio, agitare vigorosamente e versare in una coppetta ben fredda, guarnire con una spolverata di noce moscata.

­Pare che il primo nome di questo cocktail fosse Panamà: al posto del Cognac si usava il Gin. L’Alexander (curiosamente conosciuto come Brandy Alexander fino a novembre 2011 è un cocktail storico, il più studiato nelle scuole alberghiere poiché era il primo della lista nei cocktail internazionali (ed è tornato prima). La miscela, profumata, è rimasta quasi alterata. Oltre al Gin si è preferito la crema di cacao scura al posto di quella chiara.

Due sono le ipotesi sulla sua origine: Alexander ricorda Alessandro Magno, il grande condottiero dell’antica Grecia. La seconda leggenda è riferita al maresciallo Alexander, che divenne conte di Tunisi dopo la vittoria ad El Alamein sulle truppe dell’Asse, nel 1943. Per chi ama la storia italiana, la disfatta di El Alamein, seppur disastrosa vista dagli esiti della Seconda Guerra mondiale, regalò una delle pagine più eroiche dei soldati italiani, in particolare della Folgore.
É stato creato a Londra nel 1922 da Henry Mc.Elhone al “Ciro’s Club” in onore di una sposa famosa.

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USCITE RECENTI DI ROBERTA CIUFFI


UNA RONDINE NELLA TEMPESTA(Mondadori)
Conrad de la Garde: il nome riporta un ricordo lontano alla mente di Maria, giovane contessa di Novoro. È lui il comandante di quegli uomini disperati che assediano il suo castello? Il castello che forse, ora che il marito è morto, sarà suo solo per pochi mesi ancora? Alla fine dell'inverno, quando le tempeste di neve si placheranno, gli avvoltoi caleranno su di lei per strapparle le sue terre. Ma quel nome, Conrad de la Garde, le offre una folle speranza. Forse l'uomo che vuole impadronirsi della sua fortezza accetterà di diventare invece il suo soccorritore. E, con il tempo, aprirle le porte del proprio cuore... 
Ti interessa questo romanzo? Lo puoi trovare QUI.


L'AMORE AL TEMP0 DEI MONDIALI (RC)
Estate 1982. L'Italia intera impazzisce dietro al Campionato del Mondo di Spagna. Milly invece sta impazzendo nel tentativo di dare una svolta alla sua vita. Ma come fare, quando si ha un'inconcludente relazione con l'uomo più sfuggente della Terra, allenato alla fuga da creditori, direttori di banca ed ex-mogli? Ovvio, spostando il tiro su qualcun altro. Bello, canaglia e incendiario… cosa gli manca per essere il suo uomo ideale? È quello che finirà per chiedersi Milly, dopo aver accettato di passare due tranquille giornate in una villa di campagna con il mito della sua giovinezza: l'attore Max Grimaldi, che lei ha salvato da un incendio in casa della sua vicina. Niente va come lo immaginava. Il soggiorno in campagna ‒ tutto meno che tranquillo ‒ si protrarrà più del previsto e darà alla sua vita una svolta perfino eccessiva. E Max Grimaldi è forse un po’ più dissipato e disincantato degli eroici personaggi che interpretava. Mentre il resto del mondo attende la finale di una partita di calcio, per Milly e Max quello potrebbe essere l'inizio di una storia d'amore davvero... mondiale.  Ti interessa questo romanzo? Lo puoi trovare QUI.

HO TUTTO IL DIRITTO DI AMARTI
Una carrozza postale è assalita da un gruppo di briganti. Due ragazze riescono a fuggire, Dalila Reis e sua cognata Agata. Il capitano Roman Coulter incrocia la loro fuga e, turbato dal fascino di Dalila, si mette sulle tracce dei malviventi. Ma Roman non è solo un ufficiale del Regio Esercito italiano: nei suoi occhi fiammeggianti si legge un altro richiamo, quello al suo sangue lykaon, nobile, potente e selvaggio. Presto scoprirà che nell’incidente sono coinvolti altri lykaon della zona, di cui ignorava l’esistenza: vissuti separati dagli altri gruppi, sono convinti della superiorità della loro razza e sono un pericolo per la popolazione.
Roman non può più dividere la sua fedeltà tra l’esercito e i suoi fratelli di sangue, deve compiere una scelta. Ma il dilemma più straziante è quello della passione per Dalila, l’unica donna che gli sia mai interessata davvero e che ancora non conosce la sua vera natura. Una natura che trascinerà entrambi nelle tenebre della passione e farà vibrare i loro cuori, più liberi e temerari che mai.Ti interessa questo romanzo? Lo puoi trovare QUI.

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CONOSCETE I LIBRI DI ROBERTA CIUFFI? COSA VI PIACE DEL SUO STILE? SE POTESTE FARLE UNA DOMANDA, COSA LE CHIEDERESTE?


8 commenti:

  1. Teresa Siciliano15/01/16, 09:48

    Solo tu potevi sbagliare il titolo della tua magnifica antologia.

    RispondiElimina
  2. Angela Pesce Fassio15/01/16, 10:42

    Simpatica, garbata, piacevole come sempre. Un'autrice di talento che mi pregio di avere come collega e amica.
    Spero che un giorno, non troppo lontano, potremo sorseggiare un drink insieme...non virtuale, s'intende. Un abbraccio.

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  3. Ciao, io di Roberta Ciuffi lessi Tra le tue braccia e mi piacque tantissimo. Vorrei recuperare un po tutti i suoi lavori. Molto interessante quest'intervista. Complimenti. Un saluto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, Alessia. Sono contenta che l'intervista ti abbia fatto venire la voglia di... correre il rischio. Tra le tue braccia è il primo di una trilogia sulla famiglia Buatére. Potresti leggere gli altri due. Un abbraccio.

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  4. Bella intervista. Vi ho immaginate sedute sulle poltroncine della terrazza di un bar elegante. Mare di fronte e fiori alle spalle. Roberta è un'autrice di grande talento e un'amica. Non dirò altro. :)
    Miriam

    RispondiElimina

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