ROMANCE HAPPY HOUR CON... MARIA MASELLA



OGGI INAUGURIAMO LA NUOVA RUBRICA DI SAMANTHALAROSSA, SAM'S HAPPY HOUR - QUATTRO CHIACCHIERE AL BAR DEL ROMANCE, IN CUI LA NOSTRA BLOGGER FARA' LE SUE DIECI DOMANDE DI RITO A UN'AUTRICE DI NARRATIVA ROMANTICA E POI LE DEDICHERA' UN COCKTAIL PERSONALIZZATO. UNITEVI AL NOSTRO HAPPY HOUR, SIETE INVITATE ANCHE VOI!
L'INVITATA DI OGGI AL BAR DEL ROMANCE E' MARIA MASELLA, AUTRICE ROMANTICA MA ANCHE FAMOSA GIALLISTA.

Benvenuta all'Happy hour del nostro bar Maria Masella.
Prima di tutto cosa gradiresti bere mentre parliamo?
Un caffè è sempre gradito! Alternative? Un bianco secco e fermo, il mio aperitivo preferito. Se voglio tirarmela, chiedo un Negroni.

Questa è la richiesta “folle”, per presentarmi dovrei sapere chi sono ma su di me ho idee molto confuse e contraddittorie. Nata il 10 febbraio 1948 (martedì grasso) a Genova. Allattata da una zingara che masticava chicchi di caffè. Registrata all'anagrafe come Maria Luisa (primo nome) e altri due (le nonne). Non mi sono mai piaciuti i nomi doppi, infatti in un noir ho ucciso una giallista genovese di nome Luisa. Allora, quella del nome è questione complessa: da bambina mi chiamavano Titti (come mi chiama ancora mia cugina Tatta e i suoi figli), in famiglia mi chiamano Marri (come fanno alcuni amici, quelli che ho in comune con i miei), gli studenti mi chiamavano Prof o Proffa ma parlando di me dicevano Lamasella, alcuni mi chiamano Maria. Firmo i quadri come marri, i libri come maria. Mi firmo minuscolo come maria masella, se posso.
Punti fermi? Uno soltanto: non potrei mai aderire a una qualsiasi religione o movimento che non avesse come postulato l'uguaglianza di tutti gli esseri umani. Cosa odio? Muri, frontiere, barriere... Nessun muro ha mai tenuto lontano un nemico, è soltanto perdita di tempo. Sogni? Da ragazzina sognavo di scrivere un grande romanzo, ma grande davvero, come Guerra e pace o La Certosa di Parma o L'isola di Arturo... Crescendo ho ridimensionato il sogno e mi accontento di scrivere romanzi di intrattenimento, spero discreti. Sognavo anche di diventare un grande matematico, sono diventata un'insegnante spero accettabile. Sognavo anche di essere felice, ma ho capito che devo contentarmi di attimi di felicità: un caffè e sigaretta e chiacchiere con un'amica, un tuffo in mare, il padre che alzandosi dice di sentirsi benino. Vedere finalmente la Sicilia e la Grecia. Passare le Colonne d'Ercole.
Diciamo che sono una donna comune. (Il mio primo racconto pubblicato è stato “Una donna comune”, una donna con una doppia vita: borghese e terrorista). Chiariamo questa faccenda dello scrivere. Mi è sempre piaciuto, ma l'ho voluto tenere come uno spazio mio e quindi ho provato a pubblicare quando ero verso i quaranta. Da allora parte di quello che scrivo non mi appartiene più... Ma continuo a scrivere qualcosa per me sola.

2) Quali sono i tre libri che porteresti con te su un'isola deserta e perché?
Karl Popper: Un'autobiografia intellettuale. Amedeo Maiuri: Memorie d'archeologo. E... Il manuale delle giovani marmotte! (quello misterioso, in dotazione soltanto a Qui, Quo, Qua). Motivi della scelta? Il primo per la mente, il secondo per il cuore, il terzo per sperare di sopravvivere. Neppure un romanzo, ovvio. Da ragazzina, quando mi era vietato leggere a letto, mi raccontavo storie, ricomincerei a farlo. In realtà lo faccio ancora.

3) Qual è il primo libro letto in vita tua?
Capitan Blood. Non ricordo l'autore. Ho capito i riferimenti storici soltanto dopo, ma la storia era affascinante. Mia madre era una non lettrice, mio padre un lettore forte (ora legge meno perché ha problemi per l'età), quindi le mie prime letture sono stati i libri acquistati dal padre, libri di avventure o classici. Comunque romanzi definiti “da uomini”, non storie sentimentali. 

4) Che libro hai adesso sul comodino in attesa di essere letto?
Canale Mussolini di Pennacchi, letto per metà. Sto lavorando a romance e noir, ho dovuto cercare qualcosa di molto diverso.

5) Un evento a cui avresti voluto assistere nel passato?
Presa della Bastiglia.

6) Perché dovremmo leggere i tuoi libri?
Onestamente l'unico motivo che riesco a trovare è che sono miei! Ci sono giallisti migliori, migliori scrittori di romance. Libri che costano meno, libri più facili da reperire. Ma “ogni scorfano è bello a mamma sua”.

7) Cosa è cambiato nel corso degli anni nella tua scrittura e nel tuo stile?
Temo che sia migliorata poco la mia scrittura, dicono che lo stile sia invariato. Ci sono troppo dentro e non riesco a giudicare.

8) Qual è il tuo libro preferito e il personaggio che hai amato di più?
Dipende dalle lune. Oggi è “Una questione privata” di Fenoglio. E lui, Milton!

9) Esiste un personaggio, anche secondario che hai creato ispirandoti a un personaggio reale, famosa o meno?
Mai personaggi famosi, reali sì, più volte. Oxa, l'albanese, è davvero l'uomo che chiedeva l'elemosina all'incrocio fra Corso Europa e via Timavo. Il Pifferaio lo vedo ancora ora passare per Corso Europa. Una donna di La segreta causa l'ho vista a Lavagna. Sempre in “La segreta causa” ho ucciso una giallista di modesta fama che aveva presentato un noir (io). Di un'amica ho sfruttato il bar in un racconto e in un noir che spero, prima o poi, di vendere.

10) Hai un momento della giornata in particolare per scrivere? Uno per leggere?
Certo! Quando posso è sempre un momento perfetto.


A Maria Masella dedichiamo il Negroni:

1/3 Dry Gin
1/3 Bitter Campari
1/3 Vermouth Rosso
ghiaccio e una fettina di Arancia
Preparare direttamente nel tumbler basso mescolare e servire
Fu ideato a Firenze nel 1919-20 dal conte Camillo Negroni. Negli anni ’20 il Conte frequentava l'aristocratico Caffè Casoni in Via de' Tornabuoni a Firenze  (ora è chiamato Caffè Giacosa ed è di proprietà di Roberto Cavalli) e, stanco del solito aperitivo Americano, chiese al barman Fosco Scarselli, una spruzzatina di Gin  in sostituzione del seltz al suo Americano in onore agli ultimi viaggi londinesi. Quello che per il conte era «il solito», divenne per gli altri un "Americano alla moda del conte Negroni" ovvero un Americano con un'aggiunta di Gin e prese il nome del conte che tanto lo amava.

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ROMANZI RECENTI DI MARIA MASELLA

LA FORZA DEI SOGNI (Mondadori)
Dante ha rinunciato ai propri sogni, vorrebbe solo trasferirsi all'estero, dove nessuno lo conosce, e iniziare una nuova vita. Prima deve però vendere i terreni ereditati da un lontano parente, e quando si reca in campagna per ispezionarli, incontra Teresa e tutto cambia. L'attrazione fra loro è improvvisa, con un desiderio irrefrenabile che, a dispetto delle regole e del decoro, li spinge una nelle braccia dell'altro al punto da imporre un matrimonio affrettato. Accanto a Teresa, vivace e spontanea, Dante riscopre il valore dei suoi vecchi sogni, ma per realizzarli dovrà riaprire ferite antiche e dolorose...
LEGGI QUI la ns recensione.
Ti interessa questo romanzo? Lo puoi trovare QUI.

LA PREDA (Youfeel/Rizzoli)
È notte e Nicole si ritrova su un peschereccio, bendata e legata. L’ultima cosa che ricorda è di essere uscita da un ristorante di Marsiglia. Poi il nulla. Chi l’ha presa e portata lì? E perché? A un tratto sente quella voce, rivede quell’ uomo che diceva di amarla e poi è sparito dalla sua vita: Nicolas Bastiani.
Ufficialmente sembra una faccenda privata, ma ben presto Nicole capisce che in gioco c’è molto di più. Da brava pittrice, sa che per ottenere un buon risultato bisogna delineare le forme, definire i contorni e non tralasciare i dettagli…
Chi si nasconde dietro quell’intrigo inquietante in cui lei sembra essere la preda più ambita?
Un romantic suspense dai contorni decisi, il ritratto di una storia d’amore in cui l’autrice alterna abilmente pennellate di rosa e di giallo.
 Ti interessa questo romanzo? Lo puoi trovare QUI.

IL CLIENTE (Youfeel/Rizzoli)
Lei è la sua guardia del corpo, lui il cliente
“Il cliente ha sempre ragione” e “Mai mischiare lavoro e piacere” sono le regole dell’Agenzia Barrat.
Julie le conosce bene, è una bodyguard abituata ad affrontare ogni tipo di situazione, anche la più complicata. Questa volta però è davvero difficile. Il cliente da proteggere è il famoso e affascinante scrittore Marc Molland: per seguirlo da vicino senza destare sospetti, Julie veste i panni della sua fidanzata. Un ruolo difficile e ricco di insidie, dove il confine tra relazione professionale e reale attrazione fisica rischia di confondersi. E la convivenza forzata, naturalmente, non facilita la situazione.
Così, complice l’autunno parigino, i due finiscono a letto. Da quel momento nulla è più lo stesso. E tra pericoli, tradimenti e colpi di scena Julie e Marc scopriranno di non poter fare più a meno l’uno dell’altra. Un'irresistibile miscela di passione, intrighi e avventura, un romanzo eccitante e coinvolgente.
LEGGI QUI la ns recensione.
Ti interessa questo romanzo? Lo puoi trovare QUI.

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CONOSCETE MARIA MASELLA? AVETE LETTO QUALCUNO DEI SUOI LIBRI? QUALE CONSIGLIERESTE ALLE ALTRE LETTRICI? COSA VI PIACE DEL SUO STILE? VI PIACEREBBE FARLE UNA DOMANDA?


2 commenti:

  1. Diciamo che le donne comuni sarebbero andate all'anagrafe per risolvere il problema dei troppi nomi... Ma noi siamo fortunati e "Lamasella" ha ideato un modo molto più spettacolare per risolvere il problema. Fantastica, come sempre.

    RispondiElimina
  2. Maria Masella16/09/15, 17:03

    Grazie!!!!

    RispondiElimina

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