Titolo
originale: The Lockeroom
Traduttore:
Ernesto Pavan
Genere: MM / contemporaneo
Ambientazione: Sacramento/Denver
USA
Pubblic.
Originale: Dreamspinner Press
Pubblic.
Italiana: Dreamspinner Press in Italiano 17 marzo 2014, pp.294
Parte di una
serie: No
Livello
sensualità: Medio
Disponibile in
ebook: solo in Ebook, €5,01
TRAMA: Xander Karcek ha
sempre voluto due sole cose dalla vita: Christian Edwards e il basket, l’uomo
che ama e lo sport che lo ha aiutato a fuggire da un’infanzia che preferirebbe
dimenticare. Le sue due ossessioni gli sono state d’aiuto. Lui e Chris hanno
battuto ogni record riuscendo a giocare insieme alle superiori, all’università
e dritti nell’NBA.
Ma vivere sotto
la lente d’ingrandimento della fama non è facile, soprattutto quando due uomini
fingono di essere amici fraterni affinché il mondo non scopra che sono
praticamente sposati. La loro relazione sopravvive ai sacrifici che devono fare
e alle menzogne che raccontano per rimanere insieme, ma quando il loro segreto
è svelato, le conseguenze rischiano di distruggerli come nient’altro potrebbe
fare.
Chris e il
basket sono le due cose che tengono Xander in piedi. Ora il mondo chiede a
Xander di fare una scelta. Esiste un’opzione che comprenda un futuro con l’uomo
che ama?
Dreamspinner ci
propone tantissime storie di svariati autori, ma l’affinità che si sviluppa con
alcuni di loro in particolare è del tutto personale e non ha nulla a che vedere
col tipo di storia o con la trama. Dipende da come riescono a entrarti dentro,
da come ti parlano dei loro personaggi, dalla capacità di farti immedesimare
non tanto in uno dei protagonisti, quando di entrare dentro la storia come
spettatore in prima fila nel posto d’onore. È un talento che è prerogativa di
pochi. Amy Lane è una di questi. Mi verrebbe da dire che è come una bravissima
giocatrice di poker, un baro eccezionale, che sa tenere alta la posta
rendendoti curiosa di vedere le carte, rilancia ad arte, e quando meno te lo
aspetti, quando pensi di sapere cos’ha in mano, eccola che ti cala una scala
reale all’asso e tu rimani spiazzata e dici: ma come? E poi ti accorgi, che
sebbene avessi cercato di contare le
carte, di fare attenzione, di notare le
sfumature, di non perdere una parola, ecco,
a un certo punto, ti rendi conto che la sua giocata ce l’hai sempre avuta lì,
davanti agli occhi, e non l’avevi notata. Questa è la sua bravura.
Amy Lane ci
presenta due ragazzi giovanissimi che, nonostante le loro diverse estrazioni
sociali, hanno in comune l’amore per il basket e un sentimento profondo l’uno
nei confronti dell’altro che cresce di giorno in giorno. Le premesse per una
storia romantica e delicata c’erano tutte, se non fosse che a scrivere questa
storia è una donna che difficilmente crea personaggi perfetti, dalla
scintillante armatura, novelli principi azzurri che non conoscono paura o
debolezza. I personaggi della Lane sono graffianti, vivi, veri, così come è giusto che sia, perché l’uomo
cade, si fa male, sbaglia, soffre, tradisce, dimentica, va per tentativi, a
volte è egoista, a volte talmente accecato dall’amore che in nome di quel
sentimento, compie scelte non esattamente convenzionali e giuste.
Non sarei in
grado di fare un riassunto della storia, di raccontarvi un po’ di quello che
accade, ci sono questi due uomini, Xander povero e mostruosamente alto, e
Chris, bello e con una famiglia solida alle spalle, che per quindici anni si
amano e si sentono sposati, giocano come se non ci fosse un domani, vivono per
lo sport che praticano solo perché lo possono giocare assieme, tengono nascosto
il loro orientamento sessuale e la loro relazione e creano una simbiosi tra di
loro diventando talmente complementari, non tanto nel campo da gioco, quanto
nella vita, che nel momento in cui
vengono separati, tutto ciò che avevano costruito cade miseramente come un
grande domino a cui è bastato un leggero soffio per crollare impietosamente,
esponendo alla luce quel marcio che le menzogne portate avanti negli anni circa
la loro storia personale aveva creato. Sì, perché per nascondere la loro
omosessualità a un ambiente omofobo e chiuso come la NBA, si vedono costretti a
inventare relazioni etero, fino a che la bugia si trasforma in realtà ed ecco
che la terza partita di ogni mese, diventa un tradimento perpetuo seppur
consensuale, per evitare le chiacchere e l’allontanamento dalla Lega.
L’esasperazione, la fatica, il dolore, in senso di soffocamento è immane ed è
qui che entra in gioco la Lane-baro. Fino al momento della separazione, quando
viene scoperta la loro relazione, ho sempre creduto che fosse Chris il più
forte, quello che teneva incollati i pezzi di Xander. Che presuntuosa che sono
stata, non ho visto gli indizi, non ho fatto caso alle mezze parole, alle frasi
messe lì apposta, non ho seguito lo schema Lane. Per tenere al sicuro il suo uomo, per
proteggerlo dagli incubi di un’infanzia
degradata, segnata dalla fame e dalla
povertà, Chris trova rifugio nell’alcol, lontano dal suo amore è la bottiglia
che lo sostiene, è la vodka che lo fa andare avanti, e mentre leggevo pensavo:
adesso sicuramente succederà qualcosa per cui questo ragazzo smetterà di bere e
saranno tutti felici e contenti. Presuntuosa di nuovo. Presuntuosa di sapere
come andrà a finire. Quando nella vita
reale accade questo davvero? Quando l’alcolismo è così facile da superare senza
ripercussioni? Mai. E la Lane, fedele a se stessa, ci fa vedere Chris in un
letto d’ospedale, con le gambe frantumate dopo un
incidente in stato di ebrezza, con un difficilissimo percorso di
riabilitazione, con l’esclusione a vita dai campi di basket. Ci fa vedere
Xander che tira fuori il coraggio e dichiara apertamente il suo amore, perdendo
così la possibilità di giocare nei Play-off per un soffio. Tutti i sacrifici di
una vita, i sogni, le aspirazioni, i desideri, la voglia di emergere, spazzati
via con poche parole finalmente sincere a quel mondo che lo adorava come
giocatore ma solo se etero, dando così una leggera vena di amarezza a un finale
in cui, dopo tanto tribolare per stare assieme, i due uomini possono finalmente
vivere le loro vite, anche se per ogni momento di esse, hanno pagato alti
tributi che difficilmente scorderanno.
Non si può non
amare questa autrice così profonda, così sanguigna, così reale nelle sue
storie, capace di creare personaggi imperfetti che nonostante tutto ami e
desideri vedere felici. I principi azzurri di Amy Lane sono fragili, hanno
umanità, hanno debolezze. Sono uomini.
Nota: Sul sito Dreamspinner è disponibile un racconto gratuito “Così sia”, seguito de Lo Spogliatoio:
L'AUTRICE
Amy Lane è madre di quattro figli ed è una lavoratrice a maglia compulsiva, che scrive perché non riesce a zittire le voci che ha in testa. Adora i gatti, i chihuahua, fare calzini e gli uomini sexy. Odia le tarme, le lettiere dei gatti e gli imbranati ottusi. È difficile trovarla a cucinare, pulire o a svolgere faccende domestiche, ma la potrete sorprendere mentre prepara coi ferri set di emergenza con cappello/coperta/paio di calzini, per qualsiasi occasione o a volte senza motivo.
Scrive nella doccia, in palestra, mentre scarrozza i figli a calcio/ danza/ ginnastica/musica e ha imparato a scrivere sulla tastiera veloce come il vento. Vive in una casa cadente infestata dai ragni, in un quartiere fatiscente, e conta sul suo adorato Mate per tenerla ancorata alla realtà – lui ci riesce, perfino assicurandosi che il suo cellulare non si scarichi. È sposata da oltre vent’anni: crede ancora nel Vero Amore, con la V maiuscola e la A maiuscola, e non vede alcun motivo per cambiare idea.
VISITA IL SUO SITO: www.greenshill.com
TI INTRIGA LA TRAMA DI QUESTO ROMANZO? TI PIACEREBBE LEGGERLO? L'HAI GIA' LETTO? COSA NE PENSI? TI PIACCIONO LE STORIE D'AMORE NON TROPPO ROSE E FIORI COME QUESTA?
bellissima recensione, emozionante. bella l'analisi sulla scrittrice, il suo modo di affrontare la trama mi affascina, ma i temi troppo duri per me, che amo leggere storie più leggere. per stavolta passo (le mie finanze ringraziano!)
RispondiEliminaAle una recensione bellissima e coinvolgente per un libro che ho già sul kindle e che sarà tra le prossime letture . Mi sono avvicinata da poco all’autrice e so che la maggior parte delle sue storie sono meravigliose e “ spaccacuore ”: Gambling Men che ho finito da poco e’ semplicemente stupendo e quindi sicuramente continuerò a seguirla perché ha davvero un modo speciale per descrivere i personaggi e le loro storie. Un abbraccio cara!
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