UNA DONNA RESPONSABILE di Macrina Mirti ( Delos Digital) - Recensione

 Autrice: Macrina Mirti
Genere: Erotico
Ambientazione: Italia
Pubblic. italiana: Delos Digital, coll. Senza Sfumature, febbraio 2015, € 2,99
Livello di sensualità: Alto
E-Book: Disponibile solo in e-book

TRAMA: Laura ha quarantadue anni, un marito, tre figli, due gatti e un lavoro da insegnante. Purtroppo, ha anche una suocera che cerca in ogni modo di intromettersi nella sua vita. Nonostante i piccoli litigi e le incomprensioni che regnano in qualsiasi famiglia, a prima vista la sua sembrerebbe una vita felice. Ma Laura è una donna insoddisfatta. Ha avuto un'infanzia solitaria, figlia di una donna bella e indipendente che non ha mai saputo darle un padre e neppure l'affetto di cui aveva bisogno. Ha paura di invecchiare e rimprovera al marito di non saperla amare più come quando erano giovani. Come se ciò non bastasse, il figlio maggiore, Matteo, va male a scuola perché, invece di studiare, corre appresso alle ragazze, e l'invadenza di Cesira, la suocera, nella vita familiare, non è controllabile. Il fragile equilibrio su cui si regge il suo matrimonio entra in crisi quando un antico compagno di scuola riappare dalle nebbie del passato. Laura è pronta a innamorarsi di quell'uomo affascinante, che le ricorda un periodo felice dell'esistenza, ma non ha fatto i conti con il rancore che Giulio prova per lei. Lui non l'ha dimenticata, ma ha imparato a odiarla, la considera responsabile del suo fallimento matrimoniale e cerca vendetta... 


Quello che salta subito agli occhi di questo romanzo breve è il realismo. Si tratta di una storia che potrebbe accadere a chiunque, una storia a tratti drammatica e molto dura, ben lontana dalle trame del romance a cui sono abituata.
Laura è una donna come tante, sposata, con tre figli e una suocera impicciona. La sua vita, nonostante tutto, non è felice. Si sente stressata, al punto che è costretta ad assumere di continuo ansiolitici. In realtà suo marito la ama, ma è ancora troppo attaccato al cordone ombelicale della madre, come spesso accade ai maschi italiani. I figli poi le danno continui grattacapi e a questo si aggiungono i gatti a cui badare… non è un quadro familiare idilliaco.
Ovviamente anche il sesso ne risente. Gli amplessi che consuma con il marito sono sempre più rari e insoddisfacenti, specie quando la suocera è in agguato per complicare le cose.
Immedesimarsi in Laura è molto facile. Chiunque sa che il matrimonio non è sempre tutto rose e fiori e che spesso disattende i sogni coltivati in gioventù. La delusione di Laura che traspare, pagina dopo pagina, forse è anche un po’ la nostra. Ma a un certo punto arriva Giulio a complicare le cose.
Lui è praticamente cresciuto insieme a Laura e da sempre è innamorato di lei, ma la nostra protagonista non si è comportata in maniera troppo leale con lui. Ha permesso che si illudesse, per poi piantarlo in asso per il primo fusto che ha incontrato sulla strada e che infine ha sposato. Ora Giulio è ben deciso a vendicarsi e lei, tormentata dai sensi di colpa, ma anche dalle proprie insoddisfazioni, è una preda anche fin troppo facile.
A questo punto la storia prende una piega sempre più amara e drammatica. Anche le scene erotiche appaiono brutali, eccessivamente forti e questo è quello che mi ha un po’ sconvolta di questo romanzo, pur essendo perfettamente in linea con il messaggio che l’autrice vuole inviarci e con i suoi personaggi. Ero abituata a quegli erotici intrisi di sentimento, in cui l’amore trionfa e il
finale ci conduce al classico “e vissero felici e contenti”. Ebbene, se è quello che cercate tra queste pagine, scordatevelo. Un lieto fine c’è, ma non è quello delle favole. È l’unico possibile per una donna responsabile qual è Laura e forse è proprio questo che rende questa storia vera e credibile.
Lo stile dell’autrice è molto fluido e coinvolgente, la narrazione in prima persona e tutta dal punto di vista della protagonista. Non vi sono all’interno del romanzo punti morti o momenti in cui cala l’attenzione. Anzi, è un crescendo di tensione fino al finale che forse mi ero un po’ aspettata. Non la posso definire una lettura rilassante, ma molto interessante sì. Devo dire che la vita di Laura, le sue emozioni e le sue delusioni, mi sono entrate dentro come un uragano, scuotendomi e talvolta commuovendomi fino alle lacrime.
Quindi, non posso far altro che consigliarlo a chi ha voglia di immergersi in un erotico un po’ diverso da quelli che affollano gli store negli ultimi tempi. Dal canto mio, sarei curiosa di leggere questa autrice in altri generi, magari in un giallo o un thriller. Secondo me sarebbe molto portata.









COME INIZIA... 
Domenica,15 maggio.
È una calda domenica pomeriggio di metà maggio. L’anno scolastico volge ormai al termine e io sono stremata. Non ce la faccio più. Non reggo le classi e non sopporto i colleghi. Per non parlare poi del capo che rompe sempre le scatole. Gli alunni sono pestiferi e io divento isterica. A volte mi capita di strillare come una matta, per farmi ascoltare, così la gola mi brucia da morire, la voce se n’è andata e ho il sonno funestato da incubi. È da un po’ di mattine che mi sveglio distrutta. Anche perché, a casa, le cose non è che vadano meglio. I rapporti con mio figlio Matteo si stanno facendo difficili e anche quelli con Gianni, mio marito, risentono della situazione in cui mi trovo.
- Sei esaurita, Laura – mi dice bevendo il caffè del dopo pranzo.
- Dovresti farti vedere da uno specialista.
- Non è nulla - lo rassicuro. - È stato solo un anno scolastico un po’ più duro del solito. Sai com’è. Con due quinte da portare all’esame, mi sento sempre con l’acqua alla gola. Poi, vado di là e, di nascosto, verso venti gocce di Lexotan nel bicchiere. Mentre le mando giù, guardo con apprensione la boccetta. L’ho comprata solo ieri ed è già mezza
vuota. Come faccio? Lo so che sto esagerando, ma non reggo la tensione.
- Ti vuoi staccare da quelle maledette gocce? - mi rimprovera Gianni che è improvvisamente apparso alle mie spalle.
- Me le ha ordinate il medico. Devo prenderle.
- Non ti capisco, Laura - rincara lui. - Che cavolo cerchi dalla vita? Io ti amo, hai tre figli meravigliosi, due gatti adorabili e hai pure un buon lavoro. Statale. Uno di quei posti sicuri. Nessuno ti licenzia. Perché vuoi mandare tutto a puttane?
- Non lo so - rispondo.
- Perché? - insiste.
Già. Perché? Domanda da un milione di euro. Cerco di spiegargli che per una donna non è sempre facile conciliare lavoro, casa e famiglia. Mi sento inadeguata, incapace di affrontare le sfide giornaliere che la mia situazione richiede. A volte penso che sia colpa degli anta che mi sono piovuti addosso con la violenza di un tornado. È difficile invecchiare, quando si è sempre state giovani e belle. Sono una donna sull’orlo di una crisi di nervi. Gianni scuote la testa. Ḕ spazientito. Proprio non capisce.
– Lo sai qual è il tuo problema, Laura?
- No. Vuoi dirmelo tu?
- Sei diventata fredda. Tu non mi vuoi più. Se facessimo l’amore più spesso, non avresti bisogno di ingozzarti di quelle maledette gocce, credimi! E in quanto agli anni che passano, consolati. Passano anche per me. Invecchieremo insieme. Mi viene vicino e mi abbraccia. Io lo stringo forte e lo bacio. Lui ricambia.
- Siamo soli in casa - sussurra con aria da cospiratore.
– I ragazzi non torneranno prima di cena. Sorrido. Era da tanto tempo che Gianni non mi sorprendeva così. Una volta, ogni scusa era buona per giocare agli amanti focosi. Era il nostro gioco preferito. È da un po’, però, che abbiamo smesso di giocare. Mio marito mi piace ancora molto. Sta invecchiando in modo splendido. E allora? Perché ci siamo allontanati così tanto? Lui dice che quella sbagliata sono io. Non ne sono molto convinta, ma evito di contestare la sua tesi. Non voglio aggravare la crisi e nemmeno che si cerchi un’altra donna. Una separazione sarebbe troppo dolorosa: io ho paura della solitudine.
- Vuoi fare sesso, allora? - chiedo.
- Perché no - risponde. Gli metto le braccia intorno al collo, mi sollevo sulla punta dei piedi, chiudo gli occhi e protendo il viso verso di lui.
– Baciami - dico offrendogli la bocca socchiusa. Lui incolla le labbra alle mie, poi mi accarezza piano la lingua con la sua. Il cuore mi batte a mille per l’eccitazione. Ho voglia di stare con lui, confesso. É da tanto che non si comportava in maniera così affettuosa. Ricambio il bacio con trasporto e, avvinghiati, ci avviciniamo ai bordi del letto. Lui mi butta giù e poi mi cade sopra. ...





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L'AUTRICE
Macrina Mirti è sposata e insegna Italiano e Storia nella scuola secondaria superiore. Ama suo marito, il suo lavoro e i suoi gatti, di cui non può fare assolutamente a meno. Ha sempre avuto una grandissima passione per la lettura e la scrittura, anche se la famiglia e il lavoro l’hanno spesso costretta a occuparsi di altro. 
Ha cominciato a scrivere in maniera seria solo da alcuni anni, pubblicando diversi racconti su riviste femminili e ottenendo segnalazioni a importanti premi letterari, fino all’incontro con la Delos il cui editore, Franco Forte, cercava scrittrici per la nuova collana Senza Sfumature. Per Senza Sfumature ha scritto il racconto lungo: “Il dolce sapore della vendetta” e “Finiamola qui”. mentre nella collana Passioni Romantiche ha pubblicato “Il canto del cuore” e “Le ragioni del cuore”, romance di ambientazione altomedioevale. Adesso è la volta di un romanzo breve “Una donna responsabile”, per Senza Sfumature. Le piace leggere e scrivere di tutto, per cui, tra breve, ha intenzione di cimentarsi con il genere horror.
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5 commenti:

  1. bella la recensione, ma il tema è troppo ansiogeno per i miei gusti. Il matrimonio non è mai un paradiso ed è necessaria tanta forza di volontà per potarlo avanti, perchè la difficoltà sono all'ordine del giorno, soprattuto quando ci sono di mezzo i figli. Quello però che non concepisco è un possibile tradimento anche in caso di problemi fra la coppia. Non fa per me. La copertina come al solito non rispecchia per niente la trama profonda del romanzo.

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  2. Concordo con Isabella, la recensione è come sempre scritta molto bene da Laura e invoglierebbe all'acquisto ma riconosco che non è proprio adatto a me.. nelle storie che leggo ho bisogno di allegria e levità, mentre invece trama e stile di questo romanzo sembrano davvero troppo cupi per i miei gusti.

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  3. Queste realtà esistono. Non si possono continuare a leggere storielle di mosciette innamorate degli amici dei fratelli e che se la menano per tutto il libro.Ora van di moda quelli.La gioventù passa, l'amore passa e una donna a quarant'anni può riscoprire nuove senzazioni. Trovo intrigante leggerne i sentimenti, i pensieri e le emozioni.La lettura può essere insieme divertimento(nel senso di distrazione) e riflessione. Adoro chi si mette in gioco con temi "non popolari". Non esistono storie inadatte, prima bisogna leggerle. Quindi io raccolgo l'invito.
    KeihraP

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  4. nessuno dice che queste realtà non esistono, ma è questione di gusti. Io leggo anche x evasione dalla realtà, e preferisco storie leggere, divertenti e sopratutto romantiche, ad ognuno il suo.

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    Risposte
    1. Isabella hai proprio ragione, a ognuno il suo genere di libro: divertente, leggero, impegnato, drammatico... l'importante che libro sia, comunque!

      Elimina

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