ANTONY di Sylvia Kant - Recensione

QUESTO LIBRO AUTOPUBBLICATO DA SYLVIA KANT CHE HA RISCOSSO UN CERTO SUCCESSO IN RETE ULTIMAMENTE E HA ANCHE INNESCATO DISCUSSIONI SU ALCUNI BLOG E SOCIAL NETWORK, FRA OSANNATRICI  E DETRATTRICI, FORSE PER IL GENERE DI STORIA TRATTATA. INCURIOSITE, ABBIAMO VOLUTO LEGGERLO ANCHE NOI.

Autrice: Sylvia Kant
Genere: erotico / suspense
Ambientazione: Stati Uniti, New York
Pubblic. Italiana: autopubblicato, pp.677 , € 1,99
Parte di una serie: Sì
Livello sensualità: ALTISSIMO
 Disponibile in ebook? SI

TRAMA: Antony Barker è un affascinante gigolò dal passato torbido, un presente schizofrenico e il futuro quantomeno incerto. Un rapporto ambiguo e morboso lo lega alla sua cliente numero uno, la crudele e potente Rachel Norton, presidente della più grande industria farmaceutica statunitense, la Norton & Faulk. Ed è proprio ad uno stage della Norton & Faulk che viene invitata a partecipare la giovane dottoressa Angela Palmieri... 

 
                    
 La storia che Sylvia Kant ci racconta nel suo romanzo è torbida e ossessiva, ne è il protagonista Antony, che dà il titolo al libro,un uomo misterioso, descritto come bellissimo e dal fascino magnetico, che per vivere vende il suo corpo a uomini e donne ma che sembra avere un solo punto fisso: Rachel, la sua amante pagante da lungo tempo, donna potentissima e glaciale. Il mondo  in cui essi si muovono è quello dell’alta società americana, dissoluto e decadente, dove l’intrigo, il denaro, il vizio e la lussuria la fanno da padrone. Irrompe in questo ambiente la giovane dottoressa Angela Palmieri, chiamata dalla stessa Rachel a frequentare uno stage nella sua multinazionale e durante una festa Antony e Angela  si conoscono e avvertono  subito un’attrazione potentissima.  Quando proprio alla festa Angela viene a conoscenza del singolare mestiere dell'uomo ne è destabilizzata e cerca in tutti i modi di stargli  lontana, ma il comportamento  ambiguo di Antony nei suoi confronti e la sua stessa attrazione fanno in modo che in diverse situazioni si ritrovino da soli a parlare e qui nasceranno scintille. La storia, che si dipana per oltre 600 pagine, racconta di questa loro relazione e di tutto un mondo che li circonda fatto di perversione, dissolutezza, soprusi presenti e passati. Nel libro, oltre che dei protagonisti, vengono narrate le gesta di faccendieri, banchieri, politici che si muovono attorno ad Antony per soddisfare le loro voglie bizzarre o violente, sempre borderline.  Sullo sfondo oscuri poteri tramano  affinchè il nostro protagonista  porti a termine una missione pericolosa  che coincide con la vendetta da lui  stesso perseguita. Angela  in questo quadro complesso sembra essere per lui l’amore, la salvezza, la dannazione.
Mi sono data un po’ di tempo dalla lettura del libro al momento di scrivere questa recensione per avere il giusto distacco emotivo, dato che la lettura del testo può considerarsi  di forte impatto e si potrebbe rischiare di valutare soltanto le impressioni che esso suscita senza tener conto di trama e costrutto.
1) Per quanto riguarda il costrutto, ho trovato oltremodo fastidiosa la scelta dell’autrice di avvalersi della terza persona presente per narrare le vicende descritte, soprattutto quando molti soggetti sottintesi non portano a capire bene chi stia parlando o agendo.
2)Ci sono molti termini forbiti che spesso sono fuori luogo o fanno a pugni con la scena che si sta descrivendo, soprattutto in ambito erotico, o termini e  aggettivazioni improprie come “ Stallone in estro” che sicuramente sarà  giusto per la giumenta, ma non per lo stallone.
3) Lo stile di scrittura mi ha lasciata perplessa perché non so se sia  stato così voluto dall’autrice o sia  il suo modo di esprimersi  naturale. Mi spiego: c’è un effetto di realismo o naturalismo, dato dalla narrazione di fatti concatenati senza un plus di informazioni  circa il perché dell’agire dei personaggi o del loro stato emotivo mentre compiono le azioni descritte. Si ha quindi la sensazione, almeno da parte mia, di leggere un resoconto giornalistico come se l’autrice volesse che fossero i lettori a trarre le conclusioni. Il tutto lascia una sensazione
di freddezza.
4) Il romanzo è diventato secondo me lunghissimo per le ripetizioni di scene o situazioni già vissute dai protagonisti a intervalli regolari. Il loro avvicinarsi ed allontanarsi, sempre con le stesse dinamiche e più o meno le stesse motivazioni, danno l’idea che ci si stia muovendo in circolo senza che la storia avanzi di un millimetro.
Sono una lettrice di romanzi erotici e  anche di classi dell'erotismo come i libri della La Nin, di Miller e di De Sade, perciò non sono certo una che si impressiona davanti a descrizioni  pornografiche o a determinate pratiche fuori dal comune, quindi in questo romanzo non ho trovato nulla che non avessi già letto( il buon Marchese mi scioccò, a suo tempo).  Ciò che in questo romanzo però non ho ravvisato è la capacità di creare un’atmosfera erotica, forse non era questo l’intento dell’autrice e le innumerevoli scene di sesso estreme  introdotte erano volte solo a rendere il racconto più scabroso, più crudo, più cruento, per raggiungere l’effetto realismo già citato sopra. Non c’è amore o passione in questo romanzo ma solo una fredda lussuria, che sembra essere l’unica motivazione per cui vivono i suoi personaggi, i rapporti personali sembrano essere solo volti a questa continua ricerca dell’accoppiamento.
Antony, il protagonista, è un uomo dal  passato sofferto e dal presente travagliato, e fino alla fine non capiamo se ciò che prova per Angela sia frutto di attrazione o calcolo. Sarebbe stato  più interessante seguire le sue vicende se non  mi avessero  riproposto  lo schema (tanto in voga al momento) dell’adolescente  abusato da un familiare più adulto che di conseguenza prende la via del sadismo e del masochismo. Angela , delineata come una donna timida e capace di arrossire, molto misurata e per certi versi all’antica,  non volendo avere nulla a che fare con quel mondo, si lancia però  in relazioni sessuali con più persone, mostrando poca coerenza tra la descrizione di ciò  che lei  dovrebbe essere  ed il suo agire.
La storia d’amore che i due intrecciano è sfumata, una forte attrazione mascherata da amicizia; lei sembra capirlo nel profondo, soffre per il lavoro che fa, lo vorrebbe e non lo vorrebbe.  Lui è con
lei di volta in volta freddo, distaccato, crudele, affettuoso, amichevole. Le loro interazioni fisiche in mezzo a tutto quel guazzabuglio di sesso orgiastico sono quasi adolescenziali, fatte di pochi baci e a volte di tenero dormire insieme, fino all’exploit nel finale ( che dovrete scoprire da soli, se vorrete). Il loro tira e molla  e alcuni loro dialoghi  sono probabilmente la cosa migliore del libro.
In conclusione, ho trovato Antony è un libro molto crudo, ma eravamo state preventivamente avvisate dalla stessa autrice che questo libro non era per persone “sensibili moralmente” ( chi non è 'sensibile moralmente' è un immorale o un amorale?) e che avremmo trovato molte imperfezioni. Una cosa è certa, di romanticismo qui ce n’è poco o niente, di erotismo inteso come fascinazione, anche. C’è molto realismo, molta perversione e cattiveria. Ci sono storie di vita anomale e borderline. C’è la capacità dell’autrice di scioccare chi non è avvezzo a certe descrizioni. Leggerlo o non leggerlo dipende da ciò che cerchiamo in un libro. 












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L'AUTRICE
Sylvia Kant è un'autrice italiana che scrive sotto pseudonimo e di cui non si sa praticamente nulla, salvo il fatto che sta preparando il sequel di questo romanzo...che si leggere molto presto.
LA SUA PAGINA FACEBOOK: 


VI INTRIGA LA TRAMA DI QUESTO ROMANZO? VI PIACEREBEB LEGGERLO? L'AVETE GIA' LETTO? ALLA NOSTRA KEIKO IL LIBRO NON E' PIACIUTO, MA CI PIACEREBBE ANCHE LEGGERE COMMENTI DI CHI LO HA APPREZZATO E SAPERE IL PERCHE'. ASPETTIAMO I VOSTRI COMMENTI.


32 commenti:

  1. Mi piace questa recensione. la più obiettiva che io abbia mai letto, senza per questo togliere valore all'opera dell'autrice. Dipende da cosa si vuol leggere, dipende da quello che si cerca. Ci sono state opinioni estremamente negative e c'è stato chi ha osannato autrice e libro. Questa recensione è sospesa nel mezzo: tra il dico e non dico Proprio come ci lascia il libro "dico e non dico" o meglio... "sento e non sento". Chissà... forse era prorio questo lo scopo...
    Ely

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    1. sono contenta che tu abbia colto l'obiettività della recensione, era proprio quello l'intento, non darne un giudizio morale o emotivo ... grazie per il tuo commento ciao!!!

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  2. A me non ha fatto impazzire, dopo le recensioni entusiastiche su amazon l'ho comprato.
    Michi

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    1. Ciao Michi, grazie per il commento, hai voglia di elaborarlo un po'? Perchè non ti ha fatto impazzire? Si tratta di un libro molto lungo a quanto pare. Se ci sei arrivata fino in fondo vuol dire che almeno un po' ti ha incuriosito. Cosa salvi, di cosa varesti fatto a meno?

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  3. Premesso che lo sto leggendo ora e sono al 50%, a me è sta piacendo proprio perché spero che questa freddezza si trasformi in altro e rispetto alla parte iniziale il mondo asettico e grigio costruito inizialmente, sta iniziando a colorarsi, almeno secondo me, poi solo alla fine e dopo aver letto il secondo potrò dare un giudizio finale. Ovviamente i gusti sono soggettivi, ed è giusto così. Ad esempio l'utilizzo di termini inusuali l'ho apprezzato molto, così come le astrazioni dell'autrice. Stessa cosa dicasi per una trama che mi pare ben più complessa di molti altri erotici e che giustifica ampiamente le 700 pagine di libro. Stessa cosa dicasi per la terza persona, ovvio che leggere un libro scritto in prima ti crea maggiore empatia con il personaggio, mentre la terza crea freddezza. Concordo sul fatto che il tira e molla sia la parte migliore del migliore del romanzo. Detto ciò, mi dispiace, ma sono in disaccordo con la tua recensione, ma credo che sia lecito perché ogni lettore ha i propri gusti... Per me il primo 50% del libro vale 5 stelle sotto svariati punti di vista... ma è giusto che ognuno possa avere la propria opinione!

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    1. infatti io ho ribadito che il fatto di leggerlo o non leggerlo è una questione di gusti... ed è giusto che sia così... la varietà è una ricchezza

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    2. cioè sta schifezza 5 stelle? allora le grandi autrici di romance cosa meritano 1.000.000 di stelle vi lascio la signora Kant e mi tengo Linda Howard, Anne Stuart, Mary Balogh, Amanda Quick , Lisa Kleypas e molte altre!

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  4. Scusate il discorso ingarbugliato ma ho scritto di corsa dal cellulare!

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  5. Io non ho letto il libro in questione perché ultimamente sono diventata molto scettica e prima di acquistare e-book di questo genere aspetto di avere opinioni sincere da persone di cui mi fido, come in questo caso keiko. Tuttavia, sono venuta a conoscenza di voci di corridoio che affermano che molte autrici self pensano di arrivare al successo scrivendo romanzi con tante scene di sesso (più sono hard meglio è), vendendoli a prezzi stracciati per poi arruffianarsi più gente che possono su facebook o vari blog affinché scrivano commenti positivi e facciano circolare il passaparola. L'intento di queste persone è ovvio: farsi notare dai grandi editori e raggiungere il successo, senza nemmeno avere le nozioni base sulla tecnica e la scrittura in genere. Non so quanto queste voci di corridoio siano vere, però dando un'occhiata a quel che viene pubblicato il sospetto è venuto anche a me. Ebbene, tutto questo è molto triste. Anche perché non vedo amore per la scrittura né la voglia di migliorarsi, ma solo una corsa verso guadagni facili e fama. Probabilmente mi inimicherò molte persone con questo commento, però lo sapete: se ho una cosa da dire la dico, anche se è scomoda.

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    1. Cara Laura, a volte può venire questo sospetto quando si vedono certi prezzi stracciati per romanzi autopubblicati in ebook,però continuo a sperare che un po' di selezione alla base le CE la facciano...da sfatare però il mito dei grandi guadagni con le CE, le autrici al primo contratto non guadagnano bene per niente e purtroppo a volte sono talmente contente di essere pubblicate da questa o quella CE che manco fanno leggere il loro contratto a qualche avvocato o addetto ai lavori prima di firmarlo! A tutte piace l'idea di essere pubblicate da CE in cartaceo immagino, ma se un libro va davvero forte, credimi, si guadagna molto di più mantenendo l'ebook autopubblicato. Se non lo si fa è perchè un pizzico di vanità c'è in tutti noi e il bookshop digitale non fa forse sentire 'arrivati' come la vetrina di una libreria che espone il tuo libro. Di sicuro però con l'editoria di oggi nessuna si arricchisce...a meno che non si chiami Sveva Casati Modignani o similare.

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    2. Sì, Francy. È quello che penso anch'io. :-)

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    3. non è il caso di questo libro che gira gratuitamente da mesi attraverso il sito dell'autrice e che solo recentemente è stato messo su Amazon a seguito delle insistenze delle fan... la Kant punta solo ad essere letta, dei guadagni e di essere trovata da una CE secondo me poco le importa!

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    4. si una benefattrice dell'umanità, ma fatemi il piacere dai!!!!!

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  6. Sono d'accordo con Laura, c'è una voglia di farsi notare che invece di far crescere il mercato editoriale secondo me lo sta portando alla distruzione. Ci sono persone che si lamentano che un racconto edito da una casa editrice costi un solo euro e piratano libri per pochi centesimi, solo perchè allo stesso prezzo possono trovare libri di 700 pagine di autori autopubblicati. La Signora Kant ha addirittura regalato il libro e solo nell'ultima settimana (dopo circa 80 recensioni) l'ha fissato a un prezzo inferiore all'euro. Dietro un racconto venduto da una CE ci sono varie professionalità che hanno lavorato e vanno retribuite, ma la grande offerta a prezzi stracciati sta danneggiando le case editrici (che di conseguenza non lavorano più solamente in termini di qualità) e anche tutte le persone che lavorano a un prodotto (editor, correttori di bozze, grafici).
    Non sono una di quelle attaccate a un'idea di editoria classica, anzi appoggio l'evoluzione. Mi sento, però, di condannare un tipo di marketing spietato che al momento sembra offrire tanto ma che in prospettiva temo non possa appiattire e banalizzare i prodotti.

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  7. Gran bella recensione la tua, Keiko, molto chiara, dà la possibilità a potenziali lettori di farsi un'idea al di là del gusto personale.
    E sono giuste anche le considerazioni fatte da Laura, Francy e Angela qui sopra. Lo abbiamo scritto nell'articolo sul Women's Fiction Festival di Matera: il self-publishing è un canale molto interessante, per gli autori, dà loro un controllo (e un guadagno, come sottolineato da Francy) che con le CE non hanno. Ma in Italia siamo a uno stadio iniziale, una sorta di corsa all'arrembaggio che affolla il mercato e, immagino, confonde i lettori. Siamo un bambino piccolo che scalpita, con pochissima (se non nessuna) disciplina. Spero che tutti gli autori self, anche quelli più ingenui che ancora non lo fanno, si accorgeranno presto che buttare fuori qualsiasi cosa abbiano scritto senza editing e a prezzi stracciati non aiuta nessuno. Neanche loro.

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    1. sono d'accordissimo con la tua ultima affermazione...la mancanza di un buon editing si avverte parecchio... questo libro, ad esempio, almeno per me avrebbe preso un aspetto diverso

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    2. Esatto Monica, e se non sbaglio, sempre a Matera, è stato detto che proprio in America, che sono più avanti di noi in termini di marketing, si sta verificando un fenomeno per cui i lettori non comprano più molto i titoli proposti a prezzi troppo bassi, perché si sono resi conto che spesso sono una fregatura. Non si fidano. Preferiscono un libro magari un po' più caro (si parla comunque di cifre contenute) ma che presuppone una cura maggiore.

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  8. Scusate se metto un po' di pepe nella discussione. Premetto che sono all'inizio della lettura, saro' arrivata a un centinaio di pagine circa, e anche io trovo che delle volte si faccia fatica a capire di chi sia il punto di vista; premetto pure che l'idea di base e' interessante e i personaggi sono "di rottura" ovvero sopra le righe ma comunque non banali, tutto cio' premesso vedo che Antony ha 100 recensioni su Amazon per la quasi totalita' positivissime. Allora la domanda secondo me e': cosa vogliono le lettrici? Perche' badate che io condivido le considerazioni fatte sull'editing e il resto ma mi sembra che il lettore (sovrano) qui parli chiaro. Resta fermo il gusto personale di ciascuno, ma insomma a me sembra un plebiscito.

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    1. Hai ragione Margaret, la tua osservazione è puntuale. Resta un romanzo di cui si sta parlando molto, senza dubbio, e anch'io sono molto curiosa di sentire la voce delle lettrici che l'hanno amato.
      Posso dire la mia in generale, non su questo titolo perché non l'ho letto. Ho la sensazione che molte lettrici oggi, soprattutto le più giovani, cerchino prima di tutto emozioni. Forti, a palate, anche sopra le righe come dici tu. Questo sembra venire prima della veridicità e dello stile, battuti già ai blocchi di partenza da un forte coinvolgimento emotivo. Mentre noi "vecchiette" 'sta veridicità non riusciamo mai a scordarcela, né come lettrici né come autrici. Il trigger della sospensione dell'incredulità scatta in modo molto diverso, a seconda degli anni e del numero di titoli che hai sulle spalle. Ripeto: parlo in generale (forse con focus particolare sui titoli ad alto contenuto di pathos dei romanzi new adult) e non per questo titolo che non ho letto.

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  9. Le recensioni positive anche se sono tante non qualificano un libro come bello.
    Ci sono molti metodi per ottenerle e il libro è stato dato via gratis prima sul sito dell'autrice e poi su amazon

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  10. Secondo me le componenti sono tre. il gusto, l'età(come giustamente sottolinea Monica) ma anche tanta claque che mi porta a diffidare dei troppi giudizi positivi senza un minimo di analisi e portati con aggettivi superlativi a iosa su piattaforme pubbliche come Amazon. E ciò non riguarda solo questo libro in particolare

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  11. Salve, condivido molte cose scritte, ma questo Antony è un caso a parte. Vi assicuro che l'autrice non ha fatto alcun calcolo furbetto (molto frequente di questi tempi). Era gratuito prima e non per creare uno zoccolo duro, poi è stata convinta a metterlo su Amazon. Leggendolo si capisce che il suo spingersi più in là non è frutto di calcolo (altra vostra supposizione giustissima). Se fosse davvero "furba" la Kant avrebbe fatto alcuni passi per entrare in top 100 ed essere "notata", il fatto è che pare estranea a certe furberie...altrimenti avrebbe almeno alzato il prezzo, no? Vi assicuro che non è una ragazzina, bensì over. E' davvero un caso strano, questo libro. L'ho letto e mi ha preso, non da fanatica, ma mi ha preso.
    In generale vorrei dire che non trovo che la terza al presente sia fredda, in alcuni passaggi la uso anch'io. Invece detesto il POV alternato, che accetto solo da pochissime brave autrici.
    Keihra Palevi

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    1. arrivano i difensori d'ufficio fate pena!

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    2. Oddio, ho letto ora:ma mi conosci? Mi firmo con nome e cognome. Scrivo, mi trovi su Amz e pure mi stanno affondando (leggi rece su mio profilo). Non conoscevo la Kant e non la frequento ora.Come per tutti quelli che mi piacciono le ho chiesto amicizia poi.Sentirmi dare appellativi simile mi fa andare in bestia.Perchè io sono una solitaria e ne pago il prezzo e caro, credimi.Come per "L'uragano", Anthony mi è piaciuto, mi ha toccato delle corde che non so neppure spiegare.Felicissima che sia approdato a una CE, ben più meritevole di altri portati in gloria da blog o supporter. Spiegare che significa "difesa d'ufficio" e il "fate pena", pls! Perchè proprio hai sbagliato bersaglio. Ah, non avevo detto che la figura di Angela non mi piace per nulla .E questo, se la CE è in grado di fare il suo compito bene, sarà un bestseller ben più meritevole della mielosa e meccanica Cao. Keihra Palevi

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  12. Non capisco, se uno dice che il libro è piaciuto deve per forza essere un "difensore d'ufficio" e far pena?
    Comodo commentare da anonimo e dire queste cose, senza molto senso.
    Io ho letto il libro e mi è piaciuto anche perché ci sono degli intrecci che sono curiosa di veder svelati nel sequel! Ovviamente i gusti son gusti ma non capisco perché non si possa esprimere un'opinione diversa e positiva senza dover leggere poi risposte del genere, come quelle qui sopra.

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    Risposte
    1. Ele N, mi associo al tuo biasimo per questo tipo di commenti, lo lascio solo ( ma in futuro li cancellerò) perchè tu l'hai commentato. Come si può sperare in una società tollerante quando ci sono persone che scendono all'ingiuria ( o quasi) per dei romanzi. Ma per favore! Questo tipo di 'lotte' non le sopporto sui social, figuriamoci su questo blog! Se non si è d'accordo su qualcosa bisogna spiegarlo con le parole, sempre che se ne sia capaci, se no meglio astenersi.
      LIBERTA' DI PENSIERO SEMPRE, E ANCHE DI COMMENTO, MA NON DI INGIURIA. GRAZIE.

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  13. Una mia amica vorrebbe leggerlo ma non riesco a trovarlo. Dove è possibile scaricarlo e/o acquistarlo ?

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    1. Lo puoi acquistare su Amazon cliccando sul logo appena sotto la recensione che vedi riportato sul post. Il link ti poterà diritta sulla pagina di Amazon dell'ebook e potrai acquistarlo a un prezzo più che regalo!

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  14. Prima di tutto complimenti per la recensione, devo dire che tra le addette ai lavori è la prima volta che me ne capita una imparziale, non che le altre siano di parte, per carità…. A mio avviso è un libro con un alto potenziale, la parte erotica è scritta benissimo, così come ben descritto è Antony e il suo torbido paese delle meraviglie…. Tutto ciò che fa da contorno mi ha decisamente delusa, annoiata, irritata. La protagonista prima di tutto, insulsa, stupida ma soprattutto contraddittoria verso il modo in cui ce la presenta la Kant…. L’ambientazione è pressoché assente, e allora mi chiedo, perché ambientare un libro a New York? Non mi spiego le numerose cinque stelline, né l’entusiasmo che ne ha accompagnato l’uscita… Infine, non credo che la signora Kant non ambisse a pubblicare con una CE, dato che sul suo sito, tra i contatti, c’era l’indirizzo email dedicato esclusivamente agli editori

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  15. Grazie Claire, mi fa piacere che al di là dei singoli punti di vista mi si riconosca l'imparzialità.

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  16. Sempre in ritardo sono! Tra tutti gli ebook insulsi portati in gloria, proprio su questo volete accanirvi! Lo ripeto: ho contattato la Kant in pvt, chiedendole di fare la furbacchiotta, come molte e toglierlo da Erotica, perchè non visibile.Non l'ha fatto. Le ho scritto, prendendomi la libertà di dirle che per me stava perdendo una grossa occasione, mi ha risposto che non si aspettava nulla, essendo sopra gli anta.Io davvero non ho trovato le pecche della rece, e tutte le scene very hot le ho trovate inserite nel contesto di Antony personaggio che, ci scommetterei, non è un semplice gigolò. C'è altro, sotto.Come dicevo mi ha toccato delle corde,non mi ha mai disturbato e mi tiro fuori dal coro delle recensioni su amz che sospirano e ansimano.Ho tolto tutte le notifiche della Kant perchè i santini a me disturbano, ste donne sembrano delle assatanate. L'ho di nuovo scritto alla Kant e lei mi ha detto che invece si divertiva con gli emoticon.Ho pure scritto pubblicamente che il personaggio di Angela proprio non l'ho digerito:è poco empatica, troppo superficiale, non regge. Mi è stato risposto dall'autrice che lei era come Angela, se ne fregava di certi appunti che le ho fatto.Senza essere maleducata ma l'ha scritto a chiare lettere.Quello che regge la storia è l'intreccio e la figura di questo Antony, sul quale comunque non sbavo.Tutto si può dire della Kant, ma ne vedo a decine che ricorrono a mille espedienti per esser pubblicate per un pugno di euro.Circa 1600 euro.E mi auguro che quel libro che, ripeto, ha un grandissimo potenziale, non sia caduto nelle mani sbagliate.Infine ho sempre pensato e detto che un tomo simile doveva avere un prezzo più alto perchè in un certo senso, faceva concorrenza sleale a romanzi lunghi un terzo.Detto questo mi auguro un gran successo, come lo è stato L'Uragano, libro sottovalutato all'inizio. In certe storie non importa l'ambientazione, conta altro.A NY è pure ambientato L'Uragano e pochi sono i cenni sulla città.Forse non è poi così importante.A volte trovo dei commenti che mi paiono così assurdi! Nel mio Rs ho toccato argomenti come l'Amazzonia, l'eutanasia, la crisi del Nordest, inserendoli nella storia principale.Apriti cielo: sono stata accusata di non averli approfonditi... e io che pensavo fosse un azzardo inserirli.Mentre leggo troppo spesso di "lei" chiuse in se stesse per via di abusi subiti e riassunti in due righe.E questo, l'abuso sulle donne, non è un argomento che andrebbe evitato come alibi o, quantomeno se proprio vuoi scriverne, fallo bene? Mah! Avrei ancora molte cose da scrivere, ma sono già ot e ho abusato anche troppo della vs ospitalità.Grazie

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    Risposte
    1. Grazie a te Keihra per averci esposto la tua idea su questo libro che...nel bene e nel male di sè è riuscito a far parlare un bel po'. Torna a trovarci.

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