Anteprima: FIDANZATO DI SCORTA di River Jaymes (Triskell ed.) - Recensione

Autrice: River Jaymes
Titolo originale: The Backup Boyfriend #1
Traduttrice: Barbara Cinelli
Genere: M/M
Ambientazione: San Francisco, USA
Pubblic. Originale: Self published
Pubblic. Italiana: Triskell Edizioni, 29 ottobre 2014,pp.224
Parte di una serie: 1° serie   The Boyfriend Chronicles
Livello sensualità: Medio/Alto
Disponibile in ebook: sì, e in cartaceo con Print On Demand

TRAMA: Professionalmente parlando, il dottor Alec Johnson ha quasi raggiunto tutti i suoi obiettivi. Insieme al suo ex, il dottor Tyler Hall, è anche il vincitore di un premio a loro destinato per il lavoro che svolgono con i senzatetto. Purtroppo, però, la sua vita privata fa un po’ pena, soprattutto perché ci sono in previsione per lui diversi eventi ai quali dovrà partecipare insieme a Tyler e al suo nuovo fidanzato. Nel tentativo di sollevarsi l’umore, Alec acquista una moto, ma non ha nemmeno idea di come si usi.
Dylan Booth non ha tempo per il dottor “Incapace” e per la sua Harley del 1964, ma nonostante sia un meccanico un po’ arrogante, non riesce a dire di no alla sua richiesta di aiuto.
Dopo aver trascorso la sua adolescenza per le strade e aver perso il suo migliore amico a causa dell’HIV, Dylan decide che dare una mano a quell’uomo impegnato a fare del bene sia il minimo che possa fare.
Ma vedere Alec interagire con il suo ex rende Dylan stranamente protettivo nei suoi confronti, tanto che invece di presentarsi come meccanico dichiara di essere il suo nuovo fidanzato.
L’ex sospetta che Dylan stia mentendo.
Alec sostiene che Dylan sia pazzo.
E Dylan non è sicuro di riuscire a fingere di essere gay.


Comincia tutto per gioco, per sfida verso l’ex di Alec, che è capace di metterlo  tanto a disagio e Dylan non riesce a vedere la vulnerabilità e la sofferenza sul viso di quest’uomo  che praticamente non conosce. Stare zitto e lasciare che Alec anneghi nel compatimento e nel senso di perdita per la rottura di una relazione che durava da due anni è impossibile per lui tanto che si presenta come il nuovo compagno di letto. Ed esagera pure, aggiungendo particolari piccanti. Il perché Dylan si comporti così non riesce a spiegarselo. In fin dei conti non conosce Alec  se non per via della motocicletta che ha acquistato e l’unico legame tra i due è Noah, un amico comune.
Dylan è un uomo particolare, vissuto per strada per sfuggire ad un padre violento, non ha mai conosciuto la madre, non ha nessun titolo di studio, ma è orgoglioso di quello che è e non ha nessuna vergogna di ciò che ha fatto in passato. Ha anche pagato un prezzo davvero alto nei suoi trent’anni di vita, tanto che è arrivato al punto di prendere ciò che il destino offre senza pensare a domani. Non esiste il domani, non esistono i legami del “per sempre”, non esiste assolutamente di dare ancora un pezzo di sé a qualcuno e poi doverlo perdere così come ha perso il suo migliore amico a causa dell’HIV. Dylan è anche un uomo aperto, che non tollera le etichette che la società impone, non ama sentisti incasellato in un ruolo, non vuole essere costretto a dire o a fare cose che non riesce ad elaborare dentro di sé. È talmente aperto e consapevole di sé che non trova strana o ripugnate l’attrazione che prova per Alec, nonostante sia stato etero per tutta la sua vita. L’attrazione è così forte e il desiderio così grande che, da fidanzato per finta, il passo ad amici con benefici è brevissimo.
Solo che Alec è un uomo totalmente diverso da lui.  Alec impegna corpo e anima in una relazione e Dylan non vuole nemmeno sentire la parola relazione. Cominciano così i problemi, i tira e molla e le distanze che prendono creano voragini che non si riempiono se non con al reciproca presenza. Hanno bisogno l’uno dell’altro.
Il tono del libro è assolutamente ironico, divertente, le elucubrazioni mentali di Dylan sono spassose e alcune da grassa risata proprio ma, mentre da un lato abbiamo questa leggerezza che fa sorridere, dall’altro c’è una profondità incredibile. Tutti e due devono cambiare qualcosa per riuscire a stare insieme. Dylan ha bisogno di elaborare e soprattutto di accettare alcune cose del suo passato che aveva rimosso, ha necessità di far pace con una parte di sé che lo tiene distante dagli affetti e che non gli permette di dire quello che prova ma soprattutto di accettare di essere amato e di legarsi a qualcuno. D’altro canto Alec deve imparare che prima di chiunque altro deve compiacere se stesso, deve fare le cose perché le vuole lui, non perché si aspettano che lui le faccia.
Non è una storia facile la loro e nonostante il sesso sia grandioso, non c’è solo quello. Hanno bisogno di crescere,  di confrontarsi, di accettarsi. L’autrice è bravissima a svelare strada facendo quali sono i nodi da sciogliere, non lascia questioni in sospeso e ci presenta i personaggi in maniera perfetta, con tutti i loro alti e bassi. Dylan in special modo, ha uno spessore e una psicologia complessa ma, nonostante tutto, si riesce ad entrare nella sua testa e a capire il suo comportamento. La sua evoluzione è lenta ma inesorabile e quando finalmente arriva ad accettare che legarsi  a qualcuno non è una cosa così spaventosa, lo fa con una scioltezza incredibile. Ama, perciò rischia.









COME INIZIA IL ROMANZO...

Non lontano dalla meta prefissata, la moto di Alec si spense allo stop e l'anziana signora dietro di lui accelerò mostrandogli il dito medio mentre gli passava accanto. Non c'era niente di paragonabile all'essere insultati da una pensionata ed essere lasciati lì a mangiare la sua polvere. Letteralmente. Alec tossì quando i gas di scarico e il pulviscolo gli colpirono il viso. Chiaramente l‟universo lo stava prendendo a schiaffi per aver ignorato il consiglio di un esperto e aver comprato quella moto. Un acquisto impulsivo innescato da una mattinata molto difficile, di certo. Ma essere addirittura costretto a spingere la propria Harley Davidson d'epoca – o per meglio dire, vecchia – verso il garage del suddetto esperto? Non era esattamente il modo migliore di iniziare la relazione con quella moto, né di portare avanti il piano, recentemente formulato, di lasciarsi il passato alle spalle e rifarsi una vita. Una che non includesse Tyler, il suo ex, a ogni occasione. Una nuova ondata di determinazione lo colpì. Motivato, Alec si sollevò
sulla gamba destra e lasciò cadere tutto il suo peso sul pedale. Il motore sputacchiò, non molto convinto, prima di spegnersi, e due ulteriori tentativi portarono allo stesso risultato. Perplesso, aggrottò la fronte e guardò il cumulo di metallo che aveva tra le gambe. «Va bene, fa i capricci,» disse una voce.
Il suggerimento implicito al fatto che stesse prendendo sul piano personale la natura poco collaborativa della moto fece arricciare le labbra di Alec all'insù e lo indusse a cercare con lo sguardo la fonte di quelle parole. Davanti all‟entrata di una costruzione di metallo, sotto le parole Adams' Vintage Motors dipinte in rosso, un uomo se ne stava appoggiato allo stipite della porta. Dylan Booth. Al telefono, la sua voce roca era scivolata su Alec come olio caldo, ma l'immaginazione non aveva reso giustizia a quell'uomo. Indossava un paio di jeans macchiati d'olio e una maglietta nera, e aveva lineamenti definiti e classici. Le braccia erano incrociate sul petto e sembrava rilassato, ma gli occhi erano vigili, quasi lo stessero valutando. Sicuramente stava ridendo dentro di sé per la situazione in cui Alec si era cacciato con le sue stesse mani. Alec cercò di far sì che gliene importasse qualcosa, ma fallì. L'umiliazione di quel momento impallidiva se paragonata alla notizia che aveva ricevuto riguardo a Tyler. Il pensiero del suo ex ragazzo gli fece stringere con determinazione la presa sull'acceleratore. Dopo un altro tentativo fallito di far partire la moto, grugnì disgustato e scese. Fortunatamente Dylan Booth, nonostante avesse tutti i diritti di prenderlo in giro, evitò ulteriori commenti mentre Alec spingeva la moto lungo il vialetto d'accesso. «Mi fa piacere conoscerla finalmente di persona.» Quando arrivò davanti a Dylan, Alec abbassò il cavalletto e si sfilò il casco, grato di poter respirare un po' d'aria fresca. Sforzandosi di rimanere composto si presentò: «Sono Alec Johnson.» Mentre si avvicinava, il meccanico si ripulì lentamente le mani in uno straccio e il sole del tardo pomeriggio si rifletté negli occhi più verdi che Alec avesse mai visto. Con aria un po' riluttante, il meccanico gli tese la mano. «Dylan Booth.» Le spire delle sue impronte digitali erano macchiate di grasso. C'erano abrasioni fresche sulle sue nocche, come se fosse stato coinvolto in una rissa con uno dei suoi veicoli. Alec si protese per stringergli la mano e i suoi calli ruvidi che percepì lo colsero di sorpresa. ...




DA LEGGERE NELLA SERIE THE BOYFRIEND CHRONICLES
1. The Backup Boyfriend (2013) - ed. italana: FIDANZATO DI SCORTA, Triskell edizioni, ottobre 2014 
2. The Boyfriend Mandate (2014)

L'AUTRICE
River Jaymes di giorno lavora come dottore in un paesino sperduto in Alaska e ha accumulato negli anni un certo numero di divertenti aneddoti. Di notte la sua parte aggressiva prende il sopravvento e viene fuori a giocare. River ama leggere e scrivere libri provocatori, che contengono vari livelli di humor e abbondanza di scene hot (generalmente fra due uomini fisicamente molto attraenti).

VISITA IL SUO SITO: http://www.riverjaymes.com/

TI INTRIGA LA TRAMA DI QUESTO ROMANZO? TI PIACEREBBE LEGGERLO? L'HAI GIA' LETTO? COSA PENSI DELLO STILE DI QUESTA AUTRICE?


2 commenti:

  1. Mi intriga, credo che lo prenderò

    RispondiElimina
  2. L'ho iniziato da poco e Alec è un personaggio che ti conquista subito, lo stesso vale per lo stile fluido dell'autrice :) Poi c'è il lato protettivo di Dylan che subito intriga... Continuo con piacere :D

    RispondiElimina

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