LA SPOSA OBBEDIENTE di Mary Balogh (Mondadori) - Recensione

Autrice:   Mary Balogh
Titolo originale:   The Obedient Bride
Traduttrice:  Carla Pedretti
Genere:   Storico
Ambientazione: Inghilterra 1810 (periodo regency)
Pubbl. originale: Signet Regency Romance, 6 giugno 1989
Pubbl. italiana: I Romanzi Mondadori  Perle n. 5 , settembre 2014
Parte di una serie:  No 
Livello sensualità: MEDIO
Disponibile in ebook: Sì
  
TRAMA: Non appena ereditato il titolo, il visconte Geoffrey Astor si sente in dovere di garantire un futuro alla famiglia del suo defunto predecessore, sposando una delle tre figlie. Ma considerandola una formalità che non influirà sulla propria vita, non si cura neppure di scegliere. Così ad accettare di sposarlo è Arabella, diciottenne timida e poco appariscente, che per lui prova ammirazione e timore reverenziale. Da buona consorte, Arabella si impegna ad adempiere ai doveri coniugali, fino a quando scopre che il marito ha continuato a mantenere un’amante. E allora Geoffrey dovrà rivedere molte delle proprie convinzioni, se non vorrà perdere l’amore di una moglie che ha iniziato ad apprezzare davvero…


Un matrimonio di convenienza, i balli da Almack’s con  il permesso delle patronesse, la palestra di Gentleman Jack, il club White’s . Bene, c’è tutto l’occorrente che caratterizza il classico romanzo Regency della Signet anni ’80. Mary Balogh però non si ferma qui, introduce anche un lato negativo alla sua storia: il
tradimento.
Con La sposa obbediente la Balogh,  prende in considerazione lo scottante tema dell’adulterio e delle mantenute, amaro risvolto dei matrimoni combinati della nobiltà dei secoli passati. Molte autrici hanno scritto libri, trattando con leggerezza l’argomento: libertini che vanno regolarmente a letto con donne sposate, protagonisti che finanziano prima del matrimonio, mantenute istallate in discrete abitazioni ai margini delle zone londinesi frequentate dal Ton, tutti però immancabilmente folgorati dall’amore abbandoneranno con le nozze,  le loro cattive abitudini. Questo non accade nel nostro romanzo e la maestria dell’autrice, sta proprio nel catturare i sentimenti contrastanti dei protagonisti.
Il libro inizia con un classico matrimonio di convenienza, Geoffrey, il nuovo Lord Astor, decide come l’onore comanda, di sposare una delle tre figlie del defunto lontano parente da cui ha ereditato il titolo di Visconte. Arabella, la secondogenita, di animo gentile e altruista si offre volontaria prima ancora di conoscerlo, per salvare da una triste e arida unione, la sorella maggiore già quasi promessa a un amico d’infanzia. Il nostro protagonista è convinto che un simile matrimonio, non muterà affatto l’andamento della sua esistenza, la sua sposa è una giovanissima e inesperta ragazza di campagna, goffa e timida che ammutolisce ogni volta che lo sguardo del marito si posa su di lei. Dal canto suo la giovane si sente inadeguata, goffa, una sposa che non sarà mai degna delle attenzione di un uomo giovane, aitante e affascinante come Lord Astor, ma decide tra sè che obbedirà ai voleri e ai desideri del suo sposo con profonda devozione, imparando ad essere una Viscontessa perfettamente adeguata alle aspettative del Ton londinese.
Arabella e la sorella maggiore Frances guidate dalla zia di Geoffrey,  fanno il loro ingresso nella rutilante vita della stagione mondana, intervenendo a numerosi ricevimenti. Nelle prime settimane dopo il  matrimonio entrambi i protagonisti sembrano soddisfatti, Arabella impara a compiacere il marito, diventa popolare tra gli amici del suo sposo, comincia a sentirsi più sicura di sè fino al giorno in cui, a un ricevimento musicale, dopo aver assistito all’esibizione canora di una bellissima cantante, apprende per caso che la donna è l’amante del marito, che ha mantenuto in vita la relazione adulterina nonostante il recente scambio delle promesse nuziali.
La mattina successiva, la moglie timida e riservata, prende coraggio e affronta con rabbia  Lord Astor ed è qui che la nostra protagonista acquista le simpatie delle lettrici trovando la forza di accusare il fedifrago di spergiuro, riesce infatti a tirare fuori la propria autostima, con una potenza e un’autorità incredibile; lei non si sentirà più inferiore a Geoffrey, non sarà più in soggezione di fronte alla sua presunta perfezione, lei non sarà più la povera e ingenua campagnola. Deciderà così di continuare a essere una sposa obbediente, ma solo ed unicamente per senso del dovere.
Geoffrey non riesce a capire come le sue azioni possano essere state dannose e sbagliate, non certo per cattiveria, ma perché all’epoca avere una mantenuta anche dopo le nozze, veniva considerata una pratica di normale amministrazione tra i nobili, dove i matrimoni erano per la maggior parte basati su accordi e alleanze dinastiche o economiche. L’autrice ci descrive le reazioni di un qualsiasi uomo vissuto in epoca regency, dove, diciamolo, il maschilismo imperava e la donna era considerata poco più di un oggetto decorativo, adatta solamente alla procreazione di un erede maschio. Un’ epoca, dove le emozioni venivano represse e la frustrazione sessuale della donna  doveva essere parecchio alta.
Lord Astor non si rende conto di quanto apprezzasse la sua sposa fino al momento in cui Arabella smette di considerarlo un essere perfetto e si allontana, si sviluppa in lui un senso di perdita, ma non decide di cambiare perché si scopre improvvisamente innamorato della moglie, bensì perché sente di aver deluso e distrutto una persona che si era impegnato a proteggere.
Il matrimonio potrà essere ricostruito? Potranno trovare un modo per amarsi per come sono veramente piuttosto che per le illusioni che ciascuno di loro si era costruito? Pur in un libro così breve, la Balogh  riesce a confezionare una storia densa di emozioni e a mio parere, utilizza le scene di sesso per far sentire alle lettrici i mutamenti che intercorrono tra i due coniugi. La maturazione definitiva del loro rapporto si coglie infatti,  quando invece di fare il loro “dovere” i due faranno l’amore per la prima volta, una scena che ho trovato molto dolce. Geoffrey non è l’eroe perfetto, ma non è neanche il classico bastardo: è semplicemente un uomo del suo tempo con tutti i suoi difetti e i suoi preconcetti. 
Chi come me adora e segue da anni Mary Balogh si accorgerà come questo vecchio regency del 1989 sia il punto di partenza dal quale l’autrice trarrà spunto per alcuni suoi romanzi  più recenti, personalmente ho colto alcune scene che saranno riprese in  “Ballando con Clara”  e in “Prima le nozze” e mi ha fatto sorridere questo difetto caratteristico degli editori nostrani. Sarà troppo difficile mi chiedo, pubblicare i libri in un ordine cronologico più consono? Non so poi di chi sia l’errore,  ma ho trovato parecchi congiuntivi fantasma e refusi in questo romance e mi domando  perché,  ci sia questa sciatteria imperante in quasi tutti i libri che mi sono capitati tra le mani in questi ultimi tempi.











PRIMI LIBRI NELLA BIBLIOGRAFIA DI MARY BALOGH

A Masked Deception (1985) - inedito
The Double Wager (1985) - inedito
A Chance Encounter (1985) - inedito
Red Rose (1986) - inedito
The Trysting Place ( 1986) - ed. italiana: UN POSTO PER L'AMORE, IRM, 2004
The First Snowdrop (1986)- ed. italiana: LA PRIMA NEVE, IRM, 2006/2011
The Wood Nymph (1987)- ed. italiana: IMPOSSIBILE AMORE,ed. Cino del Duca, 1990
The Constant Heart (1987) - inedito
Gentle Conquest (1987) - ed. italiana: UNA DOLCE CONQUISTA, IRM - PERLE, 2014
Secrets of the Heart (1988)- ed. italiana: LA MAGIA DEI SENSI, IRM, 1990/2000
An Unacceptable Offer (1988) - ed. italiana: IL RIFIUTO DI JANE, IRM, 1991/2004
The Ungrateful Governess (1989)- ed. italiana: UNA BELLA STORIA D'AMORE, ed. Cino del Duca, 1990
Daring Masquerage (1989)- inedito
A Gift of Daisies (1989)- ed. italiana: SFIDA ALL'AMORE, IRM, 1990/2003
The Obedient Bride (1989)- - ed. italiana: LA SPOSA OBBEDIENTE, IRM PERLE, 2014
Lady with a Black Umbrella (1989) - inedito
The Gilded Web (1989) - ed. italiana: NELLA TELA DORATA, IRM, 2004/2013(in antologia Amori e Destini)
A Promise of Spring (1990) - ed. italiana: PROMESSA DI PRIMAVERA, IRM, 1994/2005
Web of Love (1990) -  ed. italiana: INCATENATO DALL'AMORE, IRM, 2004/2013(in antologia Amori e Destini)
The Incurable Matchmaker (1990) - inedito
Devil's Web (1990)- ed. italiana: LE TRAME DEL DESTINO, IRM, 2005/2013(in antologia Amori e Destini)
An Unlikely Duchess (1990) - ed. italiana: PROMESSA SPOSA, ed. Cino del Duca, 1992

L'AUTRICE
Mary Balogh, una delle più acclamate e premiate autrici contemporanee del genere storico/regency, è nata a Swansea, nel Galles, terra di mare e montagne,canzoni e leggende. Un bagaglio di emozioni che l'autrice ha portato con sè quando decise di trasferirsi in Canada con un contratto di tre mesi come insegnante. Quella che doveva essere un'esperienza temporanea si è però trasformata in una nuova vita, perchè in Canada Mary ha incontrato Robert che ha sposato e con il quale ha avuto tre figli.
In Canada Mary ha anche iniziato la sua carriera di scrittrice, pur continuando a fare l'insegnante a tempo pieno. Il suo primo successo, A Masked Deception, scritto a mano nei ritagli di tempo sul tavolo della cucina, uscì nel 1985 e vinse in quell'anno il premio della rivista Romantic Times come miglior opera prima nel genere regency. Molti romanzi e racconti hanno seguito negli anni quel primo successo e oggi Mary Balogh è una scrittrice romance a tempo pieno e ogni suo libro è atteso con impazienza da milioni di fedeli lettrici in tutto il mondo.

TI INTERESSA QUESTO LIBRO? L'HAI GIA' LETTO? COSA NE PENSI? COME TROVI I ROMANZI APPARTENENTI ALLA PRIMA PRODUZIONE DI REGENCY ROMANCE BREVI DELLA BALOGH?


6 commenti:

  1. Un'autrice che compro sempre a scatola chiusa
    Michi

    RispondiElimina
  2. Un romanzo relativamente breve ma intenso. La Balogh mi piace molto e anche questa volta mi sono emozionata nel leggere di questa ragazza giovanissima che con la sua fermezza e rettitudine fa capitolare un uomo che all'inizio era partito con ben altre intenzioni.
    Purtroppo è impossibile non notare i vari errori di grammatica e altro che si susseguono nelle pagine dovuti forse a una mancanza di controllo prima della pubblicazione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. trovo che le caratterizzazioni psicologiche di questa autrice nel bene e nel male non abbiano rivali, anche in questo libro malgrado sia uno delle sue prime opere

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    2. Cara Samantha hai perfettamente ragione...in alcune cose la Balogh è anche per me insuperabile

      Elimina
  3. mi è piaciuto! condivido molto dell'analisi di Samathalarossa ma lei lei nel finale mi è sembrata troppo troppo categorica. La Balogh comunque umanizza tanto i suoi personaggi tanto da farne caratteri senza tempo

    RispondiElimina

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