RIFLESSI di Elena Taroni Dardi (EmmaBooks) - Recensione

Autrice:   Elena Taroni Dardi
Pubblicazione: Emma Books, giugno 2014 disponibile solo in ebook
Genere:   Romantic Suspense
Ambientazione:  Italia/U.S.A.
Livello sensualità:  MEDIO/ALTA
Serie: primo libro della serie Sisters

TRAMA: Milano. Ana Loszich vuole salire al vertice della potente organizzazione criminale gestita dal padre, prima però deve liberarsi del fratellastro Goran. Nico, ex agente del NOCS, fa proprio al caso suo, ma il prezzo da pagare sarà alto.
Los Angeles. Mariah Kelsey, agente FBI, rientra da una missione che l’ha messa a dura prova. Chad Winters, l’uomo con il quale ha una relazione, la convince a riprendere la copertura per trovare Caroline Oldman, rapita misteriosamente. Lavorare insieme come influirà sul loro rapporto?
Tra inseguimenti, azioni estreme e improbabili alleanze, le forze in gioco mutano in fretta, specie se a farla da padrone c’è il più imprevedibile dei sentimenti: l’amore.


Care lettrici, siete qui perché state cercando principi azzurri in calzamaglia? Mi dispiace, ma non li troverete. Forse allora miliardari dediti a pratiche bdsm? Assenti anche loro, Libertini? Dame e cavalieri? Desolata, all’ultimo appello: non pervenuti!
Allora perché dovremmo leggere il libro di Elena?
Perché le protagoniste sono due donne moderne, fiere, indipendenti e coraggiose. Due eroine nelle quali immedesimarsi. Due donne che non si arrendono, due donne che per parafrasare un celebre refrain pubblicitario: non devono chiedere mai.
Due donne poliedriche, con un passato complicato, un presente su fronti opposti e un futuro forse in comune. Due protagoniste, due storie che sembrano procedere parallele in due luoghi distanti ed estranei tra loro, ma che inevitabilmente si incontreranno.
Ana una bambina scampata agli orrori della guerra civile che dilaniò l’ex Jugoslavia, sopravvissuta alla madre, scappata da un padre padrone, ha lasciato dietro di sè in una fossa comune la sua gemella Maria. Cresciuta suo malgrado in un clima di terrore e odio, vessata dal padre, capo di una vasta organizzazione criminale e dai numerosi fratellastri sempre in lotta per il potere, Ana brama vendetta e trama nell’ombra per appropriarsi del comando di questo fetido mondo dominato da un maschilismo animalesco e violento.
Un giorno sulla sua strada inciampa in un uomo accecato dalla sete di vendetta: Nico, un ex NOCS, un cane sciolto. Più che un incontro sarà l’inizio di un’alleanza contro un comune nemico da annientare. Riuscirà quest’uomo ruvido e determinato a far riconciliare Ana con il genere maschile?
Dall’altra parte dell’oceano Mariah non sa di avere una gemella, il suo subconscio ha rimosso le violenze subite durante l’infanzia, i suoi ricordi partono dall’amorevole famiglia adottiva. Diventata un'agente speciale del FBI, ritrova nel corso di una missione sotto copertura Chad, uno sfuggente membro della Cia, già suo compagno a Quantico. La vita o il destino ha deciso però di giocarle un brutto scherzo e Mariah finisce così tra i tentacoli perversi della sua famiglia d’origine, dimenticata e sconosciuta.
Bello,  storia intrigante e molto originale. La scrittura di Elena è adrenalina allo stato puro; rapidi capovolgimenti di fronte, ritmo serrato, mai un punto morto, mai un cedimento. Un linguaggio forte a volte, ma necessario. La storia ti prende fin dai primi capitoli, creando una sete insaziabile di avventura e misteri.
L’originalità di questo libro a mio parere sta nelle due storie parallele delle sorelle Loszich, nessuna delle due predomina sull’altra, ma scorrono appaiate fino alla confluenza finale in cui si scopriranno altri ulteriori intrecci passati dei quattro protagonisti.
La ns copertina
Penso che lavorare con quattro alpha come protagonisti non sia stato semplice, Elena ci è riuscita con maestria. Nico e Chad sono due veri capobranco duri e affascinanti, ma le due donne sono i veri capolavori del libro: l’autrice è riuscita a proporci due eroine pericolose, capaci di affrontare qualsiasi nemico, lottare, sparare come gli uomini, ma che non perderanno mai il loro lato femminile.
Un altro plauso va alla caratterizzazione dei cattivi, Louban e la lunga schiera di figli maschi tutta arruolata in questa organizzazione criminale, ognuno con un suo ruolo ed una sua specialità, non sono malfattori da operetta, come spesso accade nei romance, questi uomini sono megalomani, assetati di potere e disposti a qualsiasi cosa pur di ottenerlo, si dedicano infatti a ogni schifosa e lucrosa attività possibile senza escludere pedofilia e video snuff.
La mezza stellina mancante è per il finale, che mi ha fatto scaturire la voglia irrefrenabile di conoscere il seguito di questo libro...voglia che purtroppo dovrò sublimare per parecchi mesi.
Complimenti! per questo esordio con il botto nel mondo del Romantic Suspense a Elena Taroni Dardi e un punto a favore di Emma Books,  per aver capito le potenzialità di questa nuova penna del panorama italiano.
Ed ora, per stuzzicarvi un po', vi lascio con una descrizione di uno protagonisti del libro, Nico: 
…Dormiva, ed era così bello da toglierle il fiato. La sua pelle riusciva a rendere erotico perfino l’odore del sapone da quattro soldi che aveva usato e che adesso pervadeva la stanza.    Rannicchiata sulla poltrona, dentro al suo giaccone, Ana lo guardava da almeno mezz’ora beandosi di ogni più piccolo particolare. La crescita della barba che gli ombreggiava la mascella, la cicatrice nel sopracciglio che quando era sveglio gli conferiva quell’aria truce, e un’altra, più piccola e tonda, vicino all’angolo dell’occhio. Aveva un corpo fantastico, muscoli delineati e potenti, pelle pulita. Neppure un piccolo tatuaggio o un piercing… nulla. Veniva voglia di assaggiarlo, ma era sicura che se l’avesse toccato si sarebbe svegliato e probabilmente l’avrebbe presa per il collo e sbattuta giù…

 





Disponibile anche in altri formati su EmmaBooks e altri bookstores online

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La nostra copertina
Ana puntò i piedi e lui dovette fermarsi. La guardò interrogativo. Come guidata da una forza sconosciuta gli andò incontro senza mollargli la mano, così vicina che il movimento del respiro faceva sì che i loro corpi si sfiorassero. Non aveva mai desiderato baciare qualcuno così intensamente come Nico in quel momento.
Gli sfiorò il viso con la mano libera, la piccolissima cicatrice sulla fronte e la barba di qualche giorno. Gli si aggrappò al collo, perché era grande e grosso e con quei sandali rasoterra lei gli arrivava a malapena al mento. Lui si chinò leggermente e finalmente gli toccò le labbra con le proprie.
Aprì la bocca in un invito implicito che Nico accolse subito. Mollò la sacca e la sua mano e l’abbracciò serrandola in una morsa così potente che Ana non poté far altro che afferrarsi a lui per
non cadere. Sentì la lingua di lui penetrarla e con un gemito rispose con ogni fibra del suo essere. Voleva il suo sapore, le sue mani che la toccavano e la strizzavano, e anche lei voleva toccarlo e strizzarlo. Il muscolo dorsale sotto la maglietta e più giù, oltre l’elastico dei boxer… Dovette far fare le contorsioni al polso per passare oltre il cordoncino in vita.
Il movimento interruppe il bacio, ma Nico continuò a stringerla godendosi la carezza
con gli occhi che ridevano.
«Dove vai?»
«Dove vorrei andare. Hai paura di perderli che li leghi così stretti?» chiese riferendosi ai boxer.
Una risata gli gorgogliò nel petto e Ana ne sentì le vibrazioni dalla punta dei capelli alle unghie dei piedi.
«Sono un ex nuotatore, del solo elastico non mi fido.»
Sì, aveva perfettamente senso. Ana si era fatta mandare sullo smartphone tutto quello che si sapeva di lui, comprese le informazioni secretate dalla polizia di stato italiana. Nico era stato un campione di farfalla, record nazionale a diciott’anni, medaglia d’argento all’esordio negli europei in vasca corta e secondo miglior tempo alle olimpiadi, peccato che avesse fatto quel tempo nelle qualificazioni e non in finale. Tutto il medagliere che aveva conquistato era ancora evidente nella struttura fisica portentosa, mantenuta splendidamente anche se aveva abbandonato la carriera sportiva da anni. Carriera che comunque gli era valsa il reclutamento nella squadra sportiva della polizia. Lasciate le gare, aveva sostenuto le selezioni per il reparto speciale dei NOCS, dove si era distinto per oltre tre anni prima di fare il concorso e approdare nella polizia postale, da dove aveva iniziato a dare seriamente la caccia a Goran fino a ottenere quello che cercava: vendetta, per i suoi genitori e la sorella.
Il sorriso era sparito. «Tu sai tutto di me, vero? Io invece di te non so praticamente niente.»
Di nuovo quella sensazione allo stomaco. «Sai quel che c’è da sapere.»
«Davvero? E cosa?» domandò serio.
Anche se erano in pieno sole e circondati da una natura stupenda e rigogliosa, Ana avvertì il buio e il freddo che avevano tenuto lui prigioniero fino a quel momento e che ancora tenevano lei in ostaggio.
«Che è meglio essere nelle tue grazie e non sulla tua lista nera? Che fidarsi di te è pericoloso?»
Quello non era giusto. Non con quello che stava rischiando. Ana si staccò da lui solo per poi riavvicinarsi costringendolo ad arretrare.
«Puoi fidarti invece. Puoi fidarti che se mi tradisci io troverò il modo di piantarti un coltello direttamente qui» rispose, annullando la distanza tra loro e premendogli l’indice
sullo sterno all’altezza del cuore. «E lo farò guardandoti negli occhi!»
Nico fece ancora qualche passo indietro verso il bordo della scogliera.
«E se non lo faccio?» chiese togliendo la maglietta e gettandola via.
Ana inspirò, la furia improvvisamente evaporata. Lui la guardava e voleva una risposta, ma lei non aveva capito la domanda.
«Cosa?»
«Se non ti tradisco, che succede?»
L’aveva presa per un polso tirandosela contro. Le abbassò le spalline del vestito che cadde a terra, dimenticato come la maglietta.
«Niente» rispose Ana rapita da lui che si abbassava, sfiorandole con il respiro il petto, la pancia e le cosce. Lo sentì armeggiare con i cinturini dei sandali sfilandoglieli e quando gli sguardi si incrociarono di nuovo, Ana si rese conto di essere totalmente rapita e in balia del suo sguardo e della sua voce.
«Niente. Sicura?»
Ana deglutì. No che non era sicura.
«Salta con me.»
Le aveva preso ancora la mano e la stringeva tirandola verso il bordo. Ana guardò giù verso l’oceano, era un salto di almeno venti metri. Lo sguardo fu attirato dal movimento dall’altra parte della scogliera, dove gli avventori del Rick’s Café applaudivano i ragazzi che, più o meno dalla stessa altezza, si stavano tuffando in rapidi volteggi e acrobazie da un trampolino di pietra artificiale. Loro sotto i piedi avevano invece la nuda roccia. ...
L'AUTRICE 

Elena Taroni Dardi (piccola)Elena Taroni Dardi ha più di quarant’anni (quanti in più non è significativo), è sposata con un maschio Alpha autentico, ha due gemelli e possiede oltre mille libri, anche se non li ha mai veramente contati. Inventa storie da sempre, ma solo da poco si è convinta a scrivere per pubblicare. Nella vita si occupa di contabilità e organizzazione, ama la storia, segue l’attualità e aspetta con ansia le vacanze per… viaggiare!

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8 commenti:

  1. Grazie a Samantha per la splendida recensione e grazie a chi vorrà leggere e commentare... per par condicio vi lascio un pezzetto di Chad che si è sentito molto trascurato! ;)

    Mariah
    [...]le mancava qualcuno con cui condividere le sue cose. Da bambina aveva inventato un’amica immaginaria, la faceva comparire nello specchio quando era sola e le parlava sotto la coperta prima di addormentarsi. Superata l’adolescenza non aveva perso del tutto il vizio, passeggiava ancora su e giù e ingaggiava vere e proprie discussioni con il suo riflesso, prima di prendere decisioni cruciali. Come quella di andare a letto con Chad la prima volta.
    Ancora?
    «Com’è il caffè?»
    Mariah sussultò e si voltò di scatto rischiando di rovesciare il contenuto della brocca per terra invece che nel bicchierone di polistirolo.
    Lui era lì. Neanche si fosse materializzato dai suoi pensieri.
    Un metro e ottantacinque di maschio abbronzato, naso importante, capelli castani rasati e una fossetta nascosta da un’espressione seria resa ancora più truce dall’occipite sporgente.
    Era veramente lì, perché nei suoi pensieri non era mai vestito in giacca a cravatta. Non era vestito e basta.
    Erano sei mesi che non lo vedeva e non lo sentiva. L’impulso di toccarlo fu quasi irresistibile.
    Quasi.
    Cosa ci faceva lì?

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  2. Alessandra11/07/14, 15:24

    Un'altro bellissimo centro da parte della Emmabooks: inutile ribadire che la CE è partita con i botti... Ho letto, o meglio divorato il libro in pochissimo tempo, nonostante lavoro, famiglia e impegni vari... Mi sono scaricata l'App Kindle anche sul cellulare per poter leggere nei tempi morti (tipo in fila all'ufficio postale) perchè davvero con protagonisti così è davvero difficile "alla quarta" staccarsi da quelle righe. Concordo con la recensione di Samanthalarossa: il cuoricino in meno solo per l'attesa del prossimo capitolo! Bravissima all'autrice...

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  3. Bella rece, il libro l'ho letto e mi è piaciuto anche se confesso, l'ho comprato perché è uscito insieme a adele vieri castellano e monica lombardi che già conoscevo.
    Comunque complimenti a elena taroni dardi.
    michi

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  4. Povero Chad, me lo aspettavo che si risentisse :P
    Puntuale recensione ad un ottimo romanzo d'esordio, ora dobbiamo solo aspettare e vedere cosa accadrà! Continua così Elena!

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  5. Ho il romanzo di Elena sul Kindle e lo leggerò quanto prima! Ho letto diversi pareri in giro, tutti molto positivi, molti facevano notare l'originalità della storia. Il che secondo me è un complimento bellissimo, soprattutto per un'esordiente, e significa che le autrici italiane non si limitano a seguire mode o i passi delle colleghe straniere più rinomate (le straniere arrivano da noi sempre con un'aura di autorevolezza in più, diciamocelo) ma sanno dire la loro, a modo loro. Fantastico!
    In bocca al lupo e complimenti a Elena per questo centro e buon lavoro per il prossimo!

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  6. un'ottimo Romantic suspense.. io che sono un'appassionata del genere l'ho trovato interessante coinvolgente e molto ben scritto.... Complimenti Elena una storia anche innovativa per come le protagoniste sono in primo piano: moderne coraggiose sveglie! non vedo l'ora di leggere il seguito

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