«L’indirizzo è questo.»
«Non si vede niente.»
«Dovrebbe essere questo lo
scopo.»
«Lo scopo è di non farci
vedere, non di non vedere noi dove mettiamo mani e piedi.»
Tre donne, tre madri di
famiglia, in un giardino di notte. Ero forse impazzita? Beh, se lo ero, le due
amiche con me non erano da meno. Una aveva anche fatto tre ore di macchina, per
arrivare fin lì.
«Se scopre che non siamo a
casa tua ma nel giardino di un ignaro grafico in procinto di introdurci in casa
sua come tre ladre, l’Alpha chiede il divorzio.»
Lupus
in fabula. Elena Taroni
Dardi. Dardi è l’Alpha, per l’appunto.
«Posso togliermi questo
cavolo di cappellino? Mica sono bionda come voi.» Adele Vieri Castellano e i
suoi inconfondibili ricci scuri.
«Se continuate così
possiamo anche accendere un occhio di bue» faccio notare io. «Forse non ci
vedrà ma ci sentirà arrivare da lontano.»
«Com’era quella roba che
dovevamo fare?»
E’ più facile che Adele
infili in una frase un’espressione latina piuttosto che ricordi un termine
inglese. «Stealth mode. Modalità
stealth.»
«Beh, la modalità stealth
qui è andata a farsi benedire.» Adoro il lieve accento romagnolo di Elena.
«Dai entriamo.» Adele ha sempre
un po’ il tono da generale, ho smesso di stupirmene dopo aver letto Rufo.
E’ stato difficile,
difficilissimo scoprire dove abita e lavora il grafico di Emma Books, ci siamo
riuscite solo con un paziente lavoro di squadra. Mentre ci avviciniamo
silenziose come tre animali notturni (beh, anche gli animali notturni un po’ di
rumore lo fanno), determinate e cazzute come tre dei nostri eroi in azione,
penso che stanotte, finalmente, vedremo in anteprima le nostre tanto attese
copertine. Non lo saprà nessuno, dunque che male faremo?
«Breaking and entering» sussurro.
«Che?»
«Quello che stiamo facendo.
Non mi viene in mente come si chiama in italiano, solo in inglese. E’ grave?»
«Lombardi, sei da curare.»
Forse la Castellano ha ragione.
La casa è scura e
silenziosa. Siamo fortunate perché il computer è proprio lì, nella stanza dove
ci siamo introdotte, scavalcando (non senza un po’ di fatica, abbiamo smesso di
fare sport quando abbiamo cominciato a portare in giro i figli a farlo) il
davanzale di un’ampia finestra. Sembra un misto tra studio e soggiorno ma in
fondo non ci interessa, basta che sia il luogo dove il grafico lavora.
«Per forza, se vogliamo
trovare qualcosa. Cazzo, è un Mac.» Il tono da generale è percepibile anche
quando sussurra. Forse la Castellano è davvero stata Marco Quinto Rufo, in
un’altra vita. E se io fossi stata Aquilato?
«Lombardi, ti sei
imbambolata? A che stai pensando?»
«Te lo dico fuori. Tutti i
grafici hanno Mac, comunque. E’ un sistema a prova di idioti, ce la possiamo
fare.» Alla luce grigiastra del monitor che si sta accendendo vedo Elena
rovistare nel marsupio. «Che fai?»
«Ho dimenticato di spegnere
la suoneria del cellulare. E se l’Alpha mi chiama?»
Alzo gli occhi al cielo.
«Le sapremo anche scrivere, queste scene, ma nella vita reale facciamo
veramente ridere.»
«Non c’è niente da ridere»
mi fa notare la Castellano, di colpo seria. «Ecco le icone delle nostre
copertine, proprio qui sul desktop.» Raddrizza la schiena e ci guarda. «E’
stato davvero facile».
Stiamo per darci il cinque,
almeno virtualmente, quando la stanza viene inondata di luce. Chiudo gli occhi,
è più forte di me, e penso che no, i nostri personaggi non reagirebbero
esattamente così. Siamo proprio scarse.
«Buonasera». Voce profonda,
a qualche metro da noi.
Chi è, il padrone di casa?
«Beccate» sussurra la
Castellano tra i denti.
E ora, che cosa gli
diciamo?
«Buonasera.» Taroni con un
sorriso a trentatré denti. Poi a noi, in un soffio: «L’Alpha prima mi ammazza e dopo chiede il divorzio.»
Io non so che cosa dire.
Guardo il padrone di casa e mi sembra di precipitare tra le pagine di un nostro
romanzo. E’ alto, spettinato come solo un uomo che ha appena lottato con i
cuscini può essere – chissà se lo abbiamo svegliato quando abbiamo scavalcato
il suo davanzale in modo meno che ginnico o quando stavamo prendendo tè e
pasticcini nel suo giardino? – e indossa i pantaloni del pigiama. Solo i pantaloni del pigiama. Ma davvero
quello è un grafico? O è il fratello atleta del grafico? No, perché
l’ingiustizia non mi sfugge: noi passiamo la giornata al computer e ci viene la
pancia, lui… Mi accorgo che i miei occhi sono incollati sulla sua pancia, piatta, muscolosa e con
giusto quella striscia di peli scuri che ti indicano la direzione da seguire, e
quando li rialzo trovo il suo sguardo ironico ad attendermi.
Beccata, per davvero però.
«Eh?»
«Lombardi, ti sei bevuta il
cervello?»
«Dopo ve lo traduco.»
Il padrone di casa è sempre
più divertito. Ma non si è preoccupato neanche un po’, nel vederci?
Evidentemente no perché è lui a rompere il ghiaccio, e il silenzio imbarazzato
che ora riempie il suo studio-barra-soggiorno.
«Posso offrirvi qualcosa da
bere? Un caffè?»
«No, grazie, credo siamo
già abbastanza nervose.» La buona educazione di Elena.
«Lei ci deve scusare, è
tutto un malinteso e possiamo spiegarle.» La Castellano ha preso in mano la
situazione.
«E’ per le copertine, vero?
Siete le autrici per cui ho preparato le copertine in questi giorni. Quelle del
romantic suspense.»
Sa anche che cos’è il
romantic suspense! E’ un uomo da sposare!
«Sì, siamo noi.»
Quando usciremo da qui,
soprattutto se usciremo da qui senza
l’aiuto di una volante della polizia, chiederò ad Adele se davvero è rimasta
impassibile al sex appeal di quest’uomo come sembra. Scommetto che è tutta una
finta.
«Beh, vi ringrazio per la
visita ma mi spiace dirvi che avete fatto tutta questa strada per nulla.»
«In che senso?» Ho
ritrovato la parola e comincio a preoccuparmi. Dunque le copertine non ci sono?
E quei file che Adele credeva di avere visto sul desktop? Sono tentata di
riportare lo sguardo sul monitor per controllare ma, a questo punto, sarebbe
veramente tirare troppo la corda. Dopo tutto è il suo monitor.
«Nel senso che le ho finite
ieri sera tardi, cioè…» Guarda sopra le nostre teste, immagino ci sia un
orologio ma non oso voltarmi, «… un paio d’ore fa. Le ho mandate via mail a
Maria Paola, scommetto che se non vi foste mosse da casa a quest’ora le avreste
già viste anche voi.»
Ma guarda che peccato! E
allora perché non riesco a essere dispiaciuta? E’ stato folle, divertente, e
lui è un figo da paura.
«Giù le zampe da lui,
Lombardi. Lo uso io nella mia prossima storia.» La Castellano mi legge nel
pensiero, non è la prima volta che capita.
«Non possiamo usarlo tutte,
cambiandogli magari il colore dei capelli?» Il senso pratico di Elena.
Ormai il sorriso del
grafico è aperto, si sta divertendo un mondo. Stacca il fianco dallo stipite, a
cui è rimasto appoggiato con nonchalance per tutto il tempo, e avanza serafico
verso di noi, soffocando uno sbadiglio. E per la cronaca, è sexy anche quando
sbadiglia.
«Allora, volete vederle,
queste benedette copertine?»
VI E' VENUTA VOGLIA DI SCOPRIRE DI PIU' SU QUESTI ROMANZI? TRA POCHI GIORNI POTRETE TOGLIERVI LA CURIOSITA'...IL 9 GIUGNO E' VICINO!
Grandi!!!!!!
RispondiEliminaFantastiche! Ottima pubblicità <3
RispondiEliminaTrooooppo divertente!!! ♡
RispondiEliminaRagazze, siete dei miti! Mi avete fatta morire dalle risate. Anche il grafico strafigo vi siete inventate!!! :-)
RispondiEliminaMissione Ninja... fallita!! Ma vi vogliamo bene lo stesso e aspettiamo trepidanti l'uscita! A scrivere avventure (anche le missioni che non finiscono in successo ;-) ) siete inimitabili!
RispondiEliminaSempre un passo avanti, divertenti, audaci, intelligenti e grintose... Brave donne, aspetto l'uscita di tutti e tre... e il numero del grafico, grazie!
RispondiEliminaVogliamo la foto del grafico!!!!! ;-)
RispondiEliminaGrande avventura!!!!
RispondiEliminaSe fosse la trama di un libro, la recensione meriterebbe 5 cuori!!!
Ahahahah, mi avete fatto morire...concordo con un commento soprascritto della possibilità di vedere la foto del grafico!!!
Saluti a tutta LMBR
Anna B
P.S. non ho abbandonato il blog, vi seguo ogni giorno ma sia con l'iphone che con l'ipad non riesco a postare commenti,( soluzione a questo problema?) devo accendere il pc cosa che non faccio molto data la comodità degli altri due accessori web, ( chiamiamoli così).
Bye bye
Problema risolto!!
EliminaPerò anche io riesco a commentare solo dal PC... e sul tablet a volte non riesco neppure a leggere... :(
EliminaCon Safari non riesco a postare commenti, allora , io ho risolto installando Google Crome su iphone e iPad, mentre con il Mac ( ebbene si ho un Mac cara Adele) non ho problemi. Misteri!!!
EliminaCiao Elena
Idea davvero carina :)
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminasiete proprio brave(ma questo lo sapevo già)!!!!! magnifica introduzione a tre libri che promettono di essere una bomba!!!! io sono ( da parecchioooooooooooo tempo) in fremente attesa! -4 finalmente
RispondiEliminaRispondiElimina
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaGrazie a tutte <3
RispondiEliminaE sì, meno quattro!!!!
Ragazze, siete come sempre impagabili e uniche!
RispondiEliminaDeborah
Questa è la dimostrazione che queste donne sono autrici veramente mitiche!!!!
RispondiEliminaIn bocca al lupo!!
.... mi spiace perchè il grafico .... beh vorrei incontrarlo ... data la vostra descrizione del soggetto.... magari una foto sul blog????:)
RispondiEliminaperò le copertine di questo genere proprio non riesco a farmele piacere....
.... in ogni caso mi prenoto i vostri manuali d'amore!
Be', complimenti x la genialata, una strategia comunicativa veramente ingegnosa.
RispondiEliminaGrazie per l'accoglienza ragazze! <3
RispondiEliminaGrandissime ragazze!!! Però ora sono un po' gelosa, la prossima volta lo scrivo anch'io un romantic suspense, così vengo con voi! Ma soprattutto... dove cavolo sta sto grafico alla Emma Books? E com'è che io non l'ho mai incontrato??? Sporgerò formale reclamo alla casa editrice...
RispondiEliminaGrazie di nuovo a tutte <3
RispondiEliminaPaola, sì dai, vieni con noi, ti aspettiamo!!! La prossima volta potremmo andare... al poligono di tiro? ;) Dobbiamo trovare un ottimo istruttore :D
Un abbraccio!