ALLA RICERCA DI ZACH di Rowan Speedwell (Dreamspinner Press) - Recensione

Autrice: Rowan Speedwell
Titolo originale: Finding Zach
Traduttore: Niccolò Cortelazzo
Genere: M/M
Ambientazione: USA
Pubblic. Originale: Dreamspinner Press, 2010
Pubblic. Italiana: Dreamspinner Press in Italiano,giugno 2012, pp.269
Parte di una serie: No
Livello sensualità: ALTA
Disponibile in ebook: solo Ebook
Disponibile solo in ebook su Amazon o Dreamspinner Press sezione italiana
TRAMA: Per cinque anni, Zach Tyler, figlio di uno dei più ricchi produttori di software del mondo, è stato tenuto in ostaggio, torturato e violentato. Quando finalmente viene soccorso dalle profondità della giungla venezuelana, è fisicamente e psicologicamente distrutto; ma, lentamente, comincia a ricostruire la vita che avrebbe dovuto vivere, prima che un bacio innocente lo spedisse all’inferno.  David, il suo migliore amico, ha vissuto questi ultimi anni nel senso di colpa e nel dolore. Ogni relazione in cui si è imbarcato è andata in pezzi, a causa dei sentimenti che non riesce a smettere di provare per un ragazzo che credeva morto. Quando Zach viene riportato a casa, David è fuori di sé dalla gioia – e poi devastato, quando Zach lo taglia fuori dalla sua vita.  
Due anni dopo, David ritorna a casa, e lui e Zach devono fare i conti con il vuoto che si è aperto fra di loro, con ciò che provano l’uno per l’altro, e con quello che il futuro ha in serbo per loro. Ma Zach nasconde dei segreti, e uno di essi potrebbe anche distruggere il loro fragile amore.



Avevo questo titolo in inglese sul reader da un sacco di tempo, i tanti libri da leggere l’unico motivo per cui

non l’avevo ancora aperto. Ora mi sento di mettervi in guardia: una volta che lo prendete in mano, farete fatica a metterlo in giù. “Alla ricerca di Zach” è un romanzo forte, scrivono in molti, non per tutti i palati. Non hanno tutti i torni: Zach, il protagonista, viene rapito quindicenne e tenuto prigioniero in condizioni inumane, alla lettera, per cinque lunghi anni.  Ma è anche, aggiungo io, un romanzo che non indugia inutilmente in crudeltà e torture per concentrarsi invece su ciò che accade “dopo”, e nel farlo risulta di un’intensità rara. La storia parte con la liberazione di Zach e ripercorre alcuni episodi della sua prigionia solo nel ricordo, quindi filtrati dalla dimensione del racconto e non sbattuti in faccia al lettore con la crudezza che solo il “mostrare” può raggiungere. Non sono i particolari cruenti che interessano all’autrice quanto la dimensione psicologica, altrettanto straziante ma meno cruda.
Dopo una breve introduzione ambientata nel momento in cui Zach viene liberato e poi ritrova i suoi genitori, la storia fa un salto in avanti di un anno e ci presenta uno Zach che si è quasi totalmente ripreso a livello fisico ed è impegnato a risalire la china. Immaginatevelo proprio come uno scalatore di free climbing, aggrappato a una ripida parete di roccia col rischio in ogni momento di cadere, impegnato a cercare di raggiungere la sommità da cui potrà, di nuovo, vedere l’orizzonte, col dubbio costante che non riuscirà ad arrivarvi e col desiderio – un free climber non è in cordata - di non trascinare nessuno nell’eventuale rovinosa caduta. Impossibile restare impassibili (allitterazione voluta) davanti a uno spettacolo del genere. Zach è stato vittima di un rapimento ma non si comporta mai da vittima, credo sia questo che conquista il lettore da subito. Non è più il ragazzino fiducioso che era “prima”, è un adulto che teme di essere “merce danneggiata”, per usare un’immagine cara agli anglofoni, e nasconde dietro alla rabbia e al silenzio la vergogna provocata dall’idea di essere stato “spezzato” dal suo seviziatore. Un anno dopo la sua liberazione Zach è quasi guarito nel corpo ma non nell’anima. Non riesce ancora a vivere, può solo riconquistare, passo dopo passo, giornate fatte di gesti basici tra notti dominate dagli incubi, in un delicato, fragile equilibrio che arriva appena al livello della sopravvivenza. Gli sembra di fare davvero poco, di deludere tutti, eppure al lettore è chiaro che sta lottando con tutte le sue forze per non cedere alla tentazione di darsi per vinto. “I’m fucked up”, mi si è fottuto il cervello , lo ripete tra i denti, a pugni chiusi, diverse volte. Incubi, un forte senso di straniamento che lo porta ancora a dubitare di quale sia la realtà, cicatrici sul corpo e sull’anima. Non è facile dimenticarsi di essere stati all’inferno per cinque anni fatti di una successione di giorni infiniti e sempre uguali. Non è facile dimenticarsi come se ne è usciti.
In questo scenario post-apocalittico – lo dico senza ironia, perché davvero Zach è un sopravvissuto – riappare una variabile che, unica, è in grado di diventare un punto fisso, “il” punto fisso: David “Taff” Evans. David è tante cose insieme: è l’amico di sempre, il mentore e l’esempio da seguire, il ragazzo di cui Zach era innamorato prima di partire; è colui che, proprio a causa dello sbocciare di quel sentimento che faceva paura a tutti, anche a David, contribuì all’allontanamento di Zach da casa che rese possibile il rapimento; ancora di più, è colui che ha reso possibile la sua liberazione.
Zach rivorrebbe la sua vita ma è sicuro che si tratti di un desiderio irrealizzabile. David rivuole Zach nella sua, in qualsiasi modo possibile: un pezzettino alla volta, come amico se non può averlo come amante, come amante se non può averlo come amico. Osando coltivare il sogno che, un giorno, tutti i pezzi potranno tornare insieme. Niente inutili ostacoli o sciocchi malintesi lungo questo percorso, però, solo quelli reali che è impossibile ignorare, forse anche superare. Zach e David si avvicinano per gradi, sì, ma anche con chiarimenti diretti, affrontando la verità pezzo dopo pezzo, come due giocatori di football che lancio dopo lancio, scatto dopo scatto, iarda dopo iarda procedono verso l’agognata meta. “Alla ricerca di Zach” è la storia di due uomini ai quali l’autrice lascia il tempo e lo spazio per cercarsi e ritrovarsi. Poca azione di disturbo anche da parte dei personaggi secondari, che per una volta vengono relegati al ruolo di più o meno coinvolti, più o meno indifferenti spettatori. “Alla ricerca di Zach” è una storia emozionante e intensa, indelebile, che afferra, strattona e coinvolge solo tre figure: i suoi due protagonisti e il lettore.

Nota: l’anno scorso sul blog di Dreamspinner Press Rowan Speedwell ha pubblicato un breve racconto su Zach e David, molto carino, lo potete leggere in inglese QUI 





DA LEGGERE DI ROWAN SPEEDWELL
Finding Zach ( 2010)- ed. italiana: ALLA RICERCA DE ZACH, Dreamspinner Press, 2012
Kindred Hearts (2011) - ed. italiana: CUORI AFFINI, Dreamspinner Press, 2012
Hopes and Fears (2011)
Angel Voices (2011)
Bitterwood (2011)
The Florentine Treasure (2012)
Ghosts of Bourbon Street (2013)
Love Like Water (2013)
Illumination (2013)
Flowers for Him (2013)
L'AUTRICE

Rowan Speedwell è una bibliomaniaca impenitente che passa metà del suo tempo fingendosi una libraria di legge, metà del suo tempo fingendo di essere una database manager, metà del suo tempo fingendo di essere una nobildonna aragonese del quindicesimo secolo, metà del suo tempo… aspetta un attimo… hmm. Beh, una cosa che non finge di essere è brava in matematica. Ma è brava a fingere, però.
Nel suo abbondante tempo libero (ahah) si occupa di ricamo, calligrafia e miniatura, e crea gioielli. Ha una Laurea Magistrale in storia dell’Università di Chicago, è membro della Society for Creative Anachronism, e vive nella periferia di Chicago con l’obbligatorio Gatto della Scrittrice e davvero troppi libri.(*Fonte: sito editore)
VISITA IL SUO SITO:  http://www.rowanspeedwell.com/

TI HA INCURIOSITO LA TRAMA DI QUESTO LIBRO? TI PIACEREBBE LEGGERLO? L'HAI GIA' LETTO? COSA NE PENSI? QUAL E' LA TUA POSIZIONE ATTUALE NEI CONFRONTI DEGLI M/M? HAI COMINCIATO A LEGGERLI, LI LEGGI ABITUALMENTE O NON LI PRENDI PROPRIO IN CONSIDERAZIONE?

9 commenti:

  1. Bella recensione, Monica. Dovrò proprio leggerlo questo libro...

    RispondiElimina
  2. Monica recensione bellissima! Ho letto questo libro diversi mesi fa ma le forti emozioni che mi ha trasmesso sono ancora vive perchè è uno di quei libri impossibili da dimenticare : L'esperienza di Zach e' qualcosa che arriva all'anima e soffri per il suo passato e per il coraggio di non arrendersi e andare avanti ( Come dici tu :un free-climber : Stupenda immagine!
    Anche David e’ un personaggio stupendo la cui unica priorità e’ rendere felice Zach a qualsiasi prezzo!
    Adele devi leggerlo..è indimenticabile!

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  3. non mi sono ancora cimentata in questo genere ma dalla bellissima recensione credo che questo sarà il primo romanzo m/m che leggerò!
    Samantha

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  4. Uno dei tre m/m sul mio podio personale

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    1. Abbastanza nuova al genere. Hot head al momento il mio preferito.
      Quali sono gli altri due?????
      PATTY

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  5. Io sono una delle persone a cui questo libro non è piaciuto affatto, mi aspettavo un approfondimento psicologico migliore e comunque la fisicità e l'amore tra di loro non l'ho trovata così travolgente come in altre letture. Non lo rileggerei una seconda volta.

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  6. Uno dei libri più belli che io abbia mai letto e la tua recensione è bellissima.
    Mi è piaciuto tantissimo come l'autrice ha trattato gli argomenti, il fatto di non raccontarli direttamente ma attraverso le memorie del ragazzo mi ha permesso di affrontare un argomento che, diversamente, non sarei stata in grado di affrontare.
    L'essere "spezzato" nell'anima di Zach mi ha devastato, ho pianto da morire leggendo, ma la sua rinascita, lenta e progressiva, mi ha davvero scaldato il cuore.
    Ancora complimenti per il modo che avete di coinvolgerci con le vostre recensioni e grazie.
    Patrizia

    RispondiElimina
  7. Grazie a voi che le leggete e commentate!
    Patty, il mio podio personale per il genere M/M invece attualmente include questo romanzo, "Zero at the bone" (inedito per ora in Italia), "Cut & Run"/"Armi & bagagli" (letti i primi tre della serie per ora e mi sono piaciuti uno più dell'altro). Su questo blog trovi un mio articolo sulla serie Cut & Run (i primi tre titoli) e su "Zero at the bone".
    Buon weekend a tutte!

    RispondiElimina

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