L'APPUNTAMENTO CON I NOSTRI RACCONTI DELLE FESTE OGGI E' DOPPIO, SIETE CONTENTE?
IL PRIMO RACCONTO, A OCCHI SOCCHIUSI DI MARIACHIARA CABRINI, E' UN ROMANTICO E SENSUALE FANTASY...NEL MONDO DEGLI ELFI LA PASSIONE PUO' BRUCIARE SOTTO LA CENERE COME NEL MONDO DEGLI UMANI... BUONA LETTURA!
Il giorno della festa di Yulè, dedicata al solstizio d'inverno, Lady Readamante fece il suo ingresso nella cittadella di Iksar scortata dalle sue guardie personali, e da un distaccamento dell'esercito imperiale guidato dal generale Eiaten. Era un anno ormai che non vedeva il suo consorte, il consigliere reale Khyrill, ed essere convocata da lui presso quel luogo remoto, posto ai confini del regno elfico, l'aveva sorpresa, ma anche sollevata. Lasciava raramente le loro tenute nelle Terre del vento, e quel viaggio aveva rappresentato una piacevole rottura nella monotonia delle sue giornate. Inoltre era grata del fatto che le avesse dato la possibilità di approfondire la conoscenza di Eiaten. L'aveva già incontrato diverse volte, in quanto amico di lunga data di suo marito, ma non aveva mai avuto il piacere di passare così tanto tempo con lui. Era rimasta colpita dalla sua tempra morale, e dalla lealtà che dimostrava verso i suoi amici e i suoi ideali. Onore, rispetto, giustizia erano i baluardi della sua vita, l'istinto di protezione che aveva dimostrato nei suoi confronti, durante il viaggio, l'aveva riscaldata, dopo anni passati in solitudine, immersa nell'indifferenza di colui che avrebbe dovuto essere il suo compagno di vita.
Sollevò lo sguardo e lo vide. Khyrill, avvolto in una tunica color ghiaccio, la accolse sulla scalinata del castello e le porse la mano per aiutarla nell'ascesa. Nei suoi occhi color onice non riuscì a leggere alcuna emozione, nonostante un sorriso gli aleggiasse sulle labbra e, come sempre in sua presenza, il cuore prese batterle in petto a ritmo accelerato. Quell'uomo era per lei un mistero mai svelato. Distaccato, ma cortese, premuroso in modo quasi meccanico; sembrava celare profondità per lei insondabili, che l'attraevano come la luna attraeva le maree, ma che al tempo stesso apparivano insormontabili e si ergevano come un muro fra di loro.
Quella sera aveva deciso di dare una svolta alla sua esistenza e di rinunciare ai sogni che aveva avuto riguardo la loro vita di coppia. Era giunta l'ora, o si sarebbe spenta lentamente, giorno dopo giorno, senza mai cogliere le miriadi di possibilità che aleggiavano intorno a lei come lucciole effimere.
Per questa ragione, dopo la cena
formale in presenza del Governatore della Provincia, adducendo come scusa la
stanchezza dovuta al lungo viaggio, si ritirò nelle stanze private che le erano
state assegnate e attese che il castello si addormentasse intorno a lei. Non
temeva una visita del consorte, conosceva bene le distanze che Khyrill voleva
mantenere fra di loro. Quando fu certa
che tutti si fossero ritirati per notte, si recò nel piccolo giardino privato
annesso ai suoi appartamenti e lì trovò Eiaten ad attenderla, proprio come gli
aveva chiesto.
Sapeva di essere bella, anche se
ciò fino ad ora non le aveva mai portato alcun vantaggio, ma l'ammirazione che
vedeva negli occhi del generale la ripagò di anni di gelo.
-Mia signora, il vostro invito mi
ha colto impreparato, ma non ho potuto resistere.
Readamante si avvicinò fino quasi
a poterlo sfiorare, ammirandone le spalle possenti e le forti braccia abituate
a brandire la spada -Per me non è semplice parlarvi apertamente. Può il mio
silenzio riuscire ugualmente a farvi comprendere il mio bisogno?
I suoi occhi lo imploravano, ma
quel poco di orgoglio che le restava le impediva di chiedere a voce alta ciò
che voleva.
Eiaten sembrava divorarla con lo
sguardo, eppure restava immobile. Gli sfiorò un braccio e lo vide trattenere il
respiro. Non era indifferente al suo fascino, ma qualcosa lo frenava.
-Mi giudicate scostumata,
generale, a causa di ciò che vi sto offrendo?
Lui scosse immediatamente il capo
e la prese per le spalle -No, mia signora, non oserei mai. Sono certo che
abbiate dei validi motivi per...
-Li ho infatti. Voi non avete
idea di cosa sia stata la mia vita negli ultimi sei anni.- abbassò lo sguardo a
terra, ma poi risollevò il capo. Rifiutava di vergognarsi per ciò che stava
facendo o per ciò che era. Anche lei aveva dei desideri e aveva diritto a una
briciola di felicità. -Fin dal giorno delle mie nozze, i miei unici compagni di
letto sono stati i succubi della nostra casata, che dipendono dalla nostra energia
per il loro sostentamento. Ma nessuno ha mai nutrito il mio spirito o il mio
cuore.
Eiaten trasalì – Come è
possibile? Khyrill...
-Non mi ha mai sfiorata neppure
con dito.
Il generale chiuse per un attimo
gli occhi, per poi tornare a guardarla con una nuova determinazione nello
sguardo. -Se davvero l'uomo che consideravo mio amico ha fatto questo alla
donna che ha giurato di amare e accudire davanti agli dei, allora non gli debbo
alcuna lealtà.
L'attirò a sé e la baciò
famelico, riuscendo a scaldare un corpo freddo da troppo tempo, ma proprio
quando lei fu sul punto di ricambiare il suo ardore, il generale l'allontanò da
sé all'improvviso.
Il volto granitico che prima era
apparso ammorbidito dalla passione, ora era tornato remoto e controllato.
-Perché?
-Khyrill. Era qui. L'ho visto per
un attimo dietro a quella colonna.
Un brivido percorse la schiena di
Readamante. -Non è possibile.
-Non mi sbaglio, era lui. E sul
suo volto ho visto la nuda espressione di un uomo che veniva colpito al cuore.-
aggrottò le sopracciglia in un duro cipiglio -In questi mesi di viaggio ho
imparato a conoscervi e ammirarvi, perciò credo non mi abbiate mentito riguardo
il tipo di rapporto che mantenete con vostro marito. Ma vi consiglio di
confidarvi con lui. Quella non era l'espressione di un uomo a cui siete
indifferente, credetemi.
Le voltò le spalle e se ne andò,
lasciandola sola. Ancora una volta sola. Readamante si accorse di non provare
il rimpianto che si sarebbe aspettata, vedendo scomparire quella possibilità di
felicità che aveva così a lungo aspettato. Probabilmente stava diventando
incapace di provare sentimenti. Era da talmente tanto tempo che nessuno le
dimostrava amore, che si era quasi abituata alla sua assenza. Ma sentiva
crescere dentro di sé un vuoto sempre più grande. Tra poco l'avrebbe
inghiottita e di lei non sarebbe rimasto che un guscio vuoto. Voleva veramente
che tutto finisse così? Che fine aveva fatto la giovane donna piena di speranze
e di ardore che era stata una volta? ...
PER CONTINUARE A
LEGGERE IL RACCONTO
AD OGNUNO DEI NOSTRI RACCONTI ABBIAMO PENSATO DI ABBINARE UNA COLONNA SONORA NATALIZIA. A OCCHI SOCCHIUSI CI FA PENSARE A...
APPUNTAMENTO A OGGI POMERIGGIO PER UN NUOVO RACCONTO DI CHRISTMAS IN LOVE .
NON MANCATE!
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