Abbiamo letto: IO TI GUARDO di Irene Cao ( Rizzoli)

Autrice: Irene Cao
Genere:Erotico
Ambientazione: Venezia,Italia
Pubblicazione: ed. Rizzoli, coll. Max, 5 giugno 2013,

 pp. 349, € 5
Parte di una serie: 1° di una trilogia
Livello sensualità: ALTISSIMA
Disponibile in ebook?


LA TRAMA: UNA VITA SENZA VIZIO E’ COME UN LIBRO SENZA INIZIO . UNICA REGOLA: NON INNAMORARSI. MAI. Se si potesse catturare il piacere, Elena lo farebbe con gli occhi. Ventinove anni, di una bellezza innocente ma sfacciata, non sa ancora cosa sia la passione. Il suo mondo è fatto di arte e colori, quelli dell’affresco che sta restaurando a Venezia, la città magica dove è nata. Fino a quando incontra Leonardo, uno chef di fama internazionale, che irrompe nella sua vita travolgendo ogni cosa: la storia d’amore appena nata con Filippo, l’idea che ha sempre avuto di sé e, soprattutto, il suo modo di vivere il sesso. 
 Perché Leonardo, inquilino inatteso nell’elegante palazzo in cui lei lavora, è arrivato per schiuderle le porte di un paradiso inesplorato di cui solo lui possiede le chiavi. I segreti della cucina, della materia grezza che nelle sue mani si trasforma in estasi per il palato, non sono gli unici che conosce.
Leonardo sa che il piacere può diventare un vizio che conquista tutti i sensi: la vista, l’udito, il tatto, l’odore, il sapore. E guiderà Elena oltre i suoi limiti, fino al confine più estremo dell’ossessione. Ma a una condizione: non dovrà mai innamorarsi di lui. Elena non ha scelta, può solo accettare il suo patto spietato e lasciarsi sedurre da quell’uomo dal passato oscuro, che sembra sfuggire al suo desiderio di legarlo a sé...



*ATTENZIONE SPOILERS*
Mi è stato segnalato da una mail questo libro, il primo di una trilogia erotica tutta italiana, sulla quale l’editore sembra puntare molto, lanciandola come la risposta italiana alle 50 sfumature della scrittrice inglese E. L. James, guarda caso pubblicata dalla concorrenza, che la scorsa estate ha catalizzato l’attenzione della quasi totalità  della popolazione femminile mondiale.
Vi tranquillizzo, non partirò prevenuta, il primo libro della trilogia americana non l’ho neanche finito, defenestrandolo intorno alla pagina numero 100. Poi, scusatemi, ma perché dobbiamo per forza paragonare tutto a questa incredibile operazione mediatico-pubblicitaria della scorsa estate? Possiamo andare oltre, anzi, facciamolo.
Voglio premettere che per la sottoscritta un grande numero di copie vendute non è per forza indice di un prodotto buono. Autori che hanno abolito il congiuntivo dai loro libri, oppure che usano un linguaggio elementare,  hanno un successo strepitoso di vendite.
Irene Cao mi sembra sappia scrivere bene ed in un italiano corretto; la mia non vuole essere una critica a lei o al suo stile di scrittura, anche se mi è apparso un po’ “semplice” e ignoro se siano voluti o meno alcuni congiuntivi mancanti nei dialoghi, credo però che l’erotico non sia proprio il suo genere.
Dopo aver letto Lora Leigh, Lisa Marie Rice, Megan Hart, Lauren Dane e Shayla Black con piacere, Sylvia Day più per curiosità, ops anche Beth Kerry ma preferisco dimenticarlo ed anche qualche M/M,  penso di avere un quadro variegato del genere ed è partendo da questo bagaglio che ho iniziato la lettura. Pertanto, non posso essere assillata da problemi quali la vergogna o la repulsione verso un genere che forse spesso viene guardato con certo pregiudizio.
Apro il file sul reader e guardo per prima cosa la copertina molto bdsm, inizio la lettura:  narratore interno nel personaggio della protagonista Elena, intenta a riprodurre l’esatta sfumatura di colore di un melograno, in un affresco raffigurante il rapimento di Proserpina da parte di Plutone,  nel restauro nell’androne di un palazzo patrizio veneziano.
Viene interrotta nel suo lavoro, inizialmente, dall’amica Gaia, una simil Carla Gozzi  versione “ma come ti vesti” un po’ più zoccola, che telefonicamente cerca di convincere la morigeratissima amica (astemia, vegetariana tacchi bassi e maglietta) a partecipare ad una serata con Bob Sinclair in un club molto “in”. Elena, neanche a dirlo, non sa chi sia costui, frequentando esclusivamente cineforum, musei e retrospettive in stile Corazzata (chiedo scusa a Sergej Michajlovič Ėjzenštejn).
Poco dopo Il conte Jacopo Brandolini, committente del lavoro, la interrompe nuovamente per annunciarle l’arrivo di un inquilino nel palazzo, un famoso chef di origine siciliana in arrivo dalla Grande Mela, Leonardo, invitato ad occuparsi del ristorante di sua proprietà che aprirà di lì a poco (a questo punto la mia mente malata ha visualizzato Joe Bastianich in versione Crozza, e sono morta dal ridere).
Tornando a casa contrariata, riceve un messaggio dal terzo protagonista: l’amico di vecchia data Filippo, la sua ancora di salvezza, quello che condivide con lei la passione per l’arte e per i film d’essai.
Proseguendo nella lettura, capiamo subito che non c’è gara tra Leonardo e Filippo, del resto, come si fa a cedere alla passione con uno che ti chiama Bibi? Meglio chi coniuga cibo e sesso, ne converrete tutte.
Taglio corto, il primo terzo del libro passa noiosamente tra disquisizioni sui colori dell’affresco e descrizioni di Venezia, molto belle ed insolite; Elena e Filippo fanno l’amore la sera prima che lui parta per lavoro alla volta di Roma, tutto tenero e carino, ma naturalmente sensualità zero.
Arriva finalmente l’inaugurazione del ristorante vip e dopo “due ore e mezza di preparativi”, raccontati con dovizia di particolari e di griffe, le due amiche vanno incontro al loro destino Gaia sparisce con il conte e Leonardo accompagna a casa Elena; non succede nulla, la ragazza è turbata, ma il mattino dopo, mentre lavora all’affresco, il cuoco finalmente si decide e fa sesso con lei per terra nell’androne in mezzo a colori e pennelli, troppo semplice salire a casa di lei la sera prima, non sarebbe stato trasgressivo, e così inizia la girandola erotica dei due protagonisti.
L’ispirazione deriva palesemente da tre film famosi: il sesso sul pavimento mi ha fatto pensare a Marlon Brando ne “L’ultimo tango a Parigi”; l’autoerotismo a comando, il sesso bendato, il sesso in luoghi pubblici, il sesso ed il cibo mi hanno ricordato “Nove settimane e mezzo”, rammentate le scene? Fino ad arrivare a mantelli maschere veneziane ed orge che forse vi faranno venire in mente un altro film, a me sicuramente, “Eyes Wide Shut” di Kubrick.
Elena, una donna uno zerbino, vegeta in attesa di una telefonata che non arriva, vive per compiacere Leonardo, da vegetariana convinta per assecondare l’amante, mangia ostriche e carne cruda, da astemia arriva ad ubriacarsi e a litigare, durante il capodanno, con lo sfigato quasi fidanzato-asessuato-secchione tornato a Venezia durante una delle lunghe ed inspiegabili assenze dello chef.
Quando verso la fine iniziamo a vedere forse un sentimento, lui tronca tutto all’improvviso, perché lui è un edonista e il patto era di non innamorarsi mai, “Se restassi con te, ti farei ancora più male. E, credimi, è l’ultima cosa che voglio”, a questo punto il nervoso stava per avere la meglio, la finestra era aperta ma non potevo lanciare giù il reader! 
La protagonista piange e si dispera per un tot di giorni e poi arriva l’illuminazione: parte per Roma per chiedere scusa a Filippo… e lui che fa, secondo voi?
E così vissero felici e contenti. Stop? ...No di certo, ci sono altri due capitoli già pronti ed il tutto uscirà entro la metà di luglio ma, come dicono in televisione “No, grazie rifiuto e vado avanti”.
Questo è un giudizio assolutamente personale, ma se un libro deve essere erotico che erotico sia,  non è che io sia amante del turpiloquio, ma qui non si nominano mai neanche gli organi sessuali. Un uomo così edonista, affamato di sesso (non di amore per sua stessa ammissione) possibile che in un tourbillon di passione non dica mai una parola più forte, che non nomini mai ad esempio il culo o la figa della donna con cui sta facendo sesso? L’unica parolaccia di tutto il libro mi sembra la dica l’amica Gaia.
In conclusione, ho trovato molto più erotiche alcune scene di libri venduti come rosa. Alcune scene dei libri di J.R. Ward, di Nicole Jordan, di Virgina Henley o Heather Graham mi hanno scosso ed eccitato maggiormente, mi hanno dato delle emozioni che questo libro non ha neanche sfiorato. Se poi vogliamo rimanere in Italia, che dire delle scene erotiche scoperte tra le pagine dei libri della trilogia Roma di Adele Vieri Castellano già pubblicati, una sola di quelle vale tutte quelle del libro che ho appena terminato.
Mi continuo a chiedere: perché bisogna ostinarsi a cavalcare l’onda della trilogia erotica scritta in prima persona? Possibile che piaccia così tanto? Ma come diceva una canzone a me cara: “scusate non mi lego a questa schiera, morrò pecora nera” (F.Guccini)









cartaceo                  ebook

DA LEGGERE NELLA TRILOGIA

1. Io ti guardo -  ed. Rizzoli Max, 5 giugno 2013
2. Io ti sento - ed. Rizzoli Max, 21 giugno 2013
3. Io ti voglioed. Rizzoli Max, 12 luglio 2013


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L'AUTRICE

IRENE CAO è nata a Pordenone nel 1979. Ha studiato Lettere Classiche a Venezia, dove ha conseguito anche un dottorato in Storia Antica. Attualmente vive in un piccolo paese del Friuli. Dopo il dottorato ho fatto mille lavori precari, ma l'idea di scrivere un romanzo rosa l'ha sempre avuta. La genesi di questa trilogia in cui, dice, il sesso ha   un " registro alto, mai volgare",  è un romanzo di formazione inviato a degli editor milanesi. Di quel romanzo sono stati salvati alcuni capitoli che fanno da nucleo centrale per i tre romanzi attuali. Quella di Irene Cao vuole essere 'una risposta italiana alle 50 sfumature della James', in cui l'erotismo acquista una componente più matura e sfaccettata, sensoriale e sentimentale, prima che sessuale.

VI PIACEREBBE LEGGERE QUESTO LIBRO? L'AVETE GIA' LETTO ? SIETE D'ACCORDO CON LA NOSTRA RECENSIONE ? COME TROVATE QUESTO TIPO DI OPERAZIONE  '50 SFUMATURE ITALIAN STYLE' ? SIAMO CURIOSE DI SAPERE IL VOSTRO PUNTO DI VISTA A RIGUARDO.

22 commenti:

  1. Hai ragione, diciamo che ora fanno passare per erotica anche la raccolta di ricette e 50 sfumature in certi punti mi ha fatto pure sghignazzare vista l'assurdità. Trovo molto più erotiche e coinvolgenti autrici come la Ward, la Leigh, la Rice, la Shayla Black per non parlare degli M/M. Aggiungerei inoltre che ormai che copertine si clonano l'una con l'altra... Non ho ancora letto il libro, ma penso che lo leggerò se non altro per curiosità
    Sabrina

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  2. Sto evitando tutte le trilogie similsfumature, questa un po' mi ispirava soprattutto perché è di un'italiana, ma è bastata la parola ZERBINO riferita alla protagonista che mi è passata la poesia -.-. Sono tanto stanca di tutte queste protagoniste deboli... per favore autrici, datemi una donna con un po' di nerbo, che di fronte ad un tizio così lo manda a quel paese! Le donne non hanno bisogno di uomini così per svegliarsi! Le trovo tanto offensive queste ragazzotte! E le trovo tanto inverosimili!
    Sinceramente poi mi sto chiedendo se abbiamo tutte la stessa visione dell'erotico o se sono io un'esagerata, perché se io penso all'erotico mi vengono in mente la Schone e la Holly (ma anche le autrici citate dalla nostra Samanthalarossa), che non sono propriamente all'acqua di rose, dove c'è l'utilizzo dei termini della sfera sessuale, sia più edulcorati che più espliciti. Ma soprattutto dove si parla di sesso, di amore fisico, in modo non incidentale alla storia, ma come parte della storia stessa, dove i rapporti tra i personaggi sono spiegati dalle interazioni sessuali. Mi sento una pervertita, ma per me è così ;-) Non riesco a considerare erotici tanti dei libri usciti ora (e forse erroneamente definiti così nel loro lancio pubblicitario), perché di solito si limitano ad una noiosa sequenza di posizioni a contorno della solita storiella "l'amore ti salverà".
    E concordo in pieno sulla considerazione fatta a proposito di Adele Vieri Castellano, che non scrive erotici, ma come scalda "l'atmosfera" lei in poche sanno farlo!

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  3. P.S.: sono morta dal ridere nel leggere la recensione, ho temuto che la collega di fianco a me mi chiedesse che barzelletta stavo leggendo ;-) sempre graffiante, complimenti Samanthalarossa!

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  4. Ero indecisa se leggerlo o meno ma se il libro non usa un linguaggio coerente allora mi astengo.
    Completamente d'accordo con Samanthalarossa quando sostiene che il linguaggio deve essere attendibile al genere. Non dico di usare parole volgari ma a volte in un erotico, alcuni termini sono necessari. Sarebbe come leggere un noir o un giallo senza parole come sangue o omicidio...
    Che sia un tabù prettamente italiano, quello di voler cavalcare l'onda rimanendo "eleganti"?

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  5. Complimenti per la recensione Laura. Personalmente avevo già scartato l'idea di leggere il libro, a parte la trama poco accattivante, non mi piacciono i continui tira e molla e non gradisco quando per chiarirsi le idee si vada con un altro/a. Spero solo che nel futuro possa esserci qualcosa di travolgente da parte di almeno una delle nostre bravissime scrittrici italiane che sono molto sottovalutate.

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  6. Io ti guardo? Io ti sento?! Io ti voglio?!? Macché!
    IO TI EVITO! :-D
    Cassie

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  7. Complimenti a Samanthalarossa! Una recensione graffiante e divertente! immaginare Bastianich a terra che si rotola facendo sesso è un'immagine unica!
    Nel mare delle recensioni smielate e servili nel loro entusiasmo su libri improbabili e di scrittrici più di nome che non di fatto, un commento così aiuterebbe non solo le lettrici ad evitare certe trappole ma anche farebbe aprire gli occhi a chi scrive, dando loro la possibilità di migliorarsi
    Non servono commenti sulla tensione erotica che sa creare Adele Vieri Castellano nei suoi libri! sapete di cosa parlo!
    Rossella

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  8. Grazie Samanthalarossa, una recensione senza sbavature, precisa, che racconta con arguzia e un pizzico di ironia ciò che ci aspetta se decidiamo di comprare questo libro. Io ho smesso di leggere le "50" al primo libro e a pagina 100 (per carità, ben scritto visto che c'è di peggio nel panorama editoriale italiano... ma per il resto, che banalità!) e non ho comprato e tanto meno letto i suo vari nipoti, pronipoti e discendenti, più o meno imparentati con l'erotico e il sado e il maso... per carità, qui si confondono fischi con fiaschi (e non parlo di gusti o inclinazioni, sia chiaro) e nessuno ha le idee chiare! Ridatemi Histoire d'O, vi pregooooooooooooooooooo!!

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  9. IO TI GUARDO:dopo un po’ di attesa finalmente arriva,lo inizio con un po’ di emozione attirata soprattutto dalla trama, dalla tanta pubblicità positiva e dall’essere italiano al 100%. Elena 29 anni restauratrice,timida, semplice,normale come la definirebbero in molti,vive nel suo mondo fatto di colori,di dipinti e di opere da riportare in vita;conosce Leonardo chef famoso originario della Sicilia a Venezia per lavoro ,lui ovviamente è bello muscoloso,sexy e disinibito,nasce una forte passione,lui vuole portarla fuori dal suo guscio facendole scoprire i piaceri della vita. Sono molto presa, mi piace è scritto bene,è scorrevole ed Irene è bravissima nel descrive i luoghi,le atmosfere senza appesantire il tutto, però mi accorgo che dà molto spazio a questo e poco ai dialoghi,troppo brevi e radi per me!(mi son ritrovata a dire:ma prima o poi parleranno?) ma proseguo ed ecco che arriva la prima frase che mi disturba un po’ NON SONO UN TIPO DA FIDANZATE -_-cosa vi ricorda?ma non esiste un altro modo per dire che non ci si vuole impegnare? Bhe almeno lei non ha il vizio di mordersi le labbra.
    Superato questo piccolo ostacolo arriva il cuore della storia,il loro accordo o meglio è l’accordo di Leonardo,la vuole ma senza impegni,senza amore,le fa addirittura promettere di non innamorasi(come se fosse possibile decidere una cosa del genere)vuole solo tirar fuori la sua sensualità ma ognuno è libero di stare con altre persone( lui si dà da fare) ed Elena dice sempre si,si a tutto!-_- Leo spesso sparisce per giorni senza dare notizie-anche lui ha i suoi misteri o demoni come va di moda oggi- ma appena torna la chiama le manda sms tipo telegramma - vieni qui,vediamoci lì- e lei non dice mai NO,NON SI ARRABBIA MAI- fa l’acida una sola volta con la sua famiglia e con quel povero San. Filippo –
    Secondo ostacolo: lei dice sono un disastro e lui risponde “uno splendido disastro” O.o che strano credo di averle letto un libro così!
    Il terzo ostacolo è la delusione più grande,una protagonista senza carattere,senza forza che si fa cambiare troppo,essere timide o chiuse non vuol dire essere sottomesse o remissive e prive di spina dorsale anzi direi l’opposto!Almeno una volta Irene potevi farla icaz… come si deve o rifiutarsi di incontrare Leo dopo giorni di assenza!!!!A questo punto direi sbagliata anche l’età di lei da come si comporta 29 anni son troppi ma non saprei quanti dovrebbe averne perchè persino mia figlia di 6 anni sa tener testa ad un adulto!
    Arrivo quasi alla fine tutto prosegue abbastanza bene ma ecco che arriva (PER ME) un grande errore,è carnevale ovviamente Venezia è lo spettacolo per eccellenza,festa in maschera,balli e ballando- ballando arriva una bella canna,che lei accetta come un bicchier d’acqua,e per non farci mancare nulla un bel menage a tre disgustosamente descritto,penoso!!!!NON SERVIVA! Dopo questo bellissimo episodio si rivedono , lui la lascia e torna in Sicilia! Lei dopo un po’ di disperazione cosa fa? Richiama quel povero San. Filippo che la perdona!!!! VOTO 7 ma solo per la scrittura e per la bellissima Venezia!!I piaceri della vita sono l’amore,il proprio compagno,i figli,il cibo, gli amici, le passioni da coltivare (lo shopping :D),perché uno per assaporare queste cose deve strafare?chi non ha demoni o misteri ama meno di chi ne ha? Chi non fuma, non beve ,non gode delle gioie della vita?chi non vuole provare queste cose e non ne avverte il bisogno è chiuso? Io direi di no! Sono un po’ stanca di leggere sempre le stesse cose,sempre la stesse farsi, mi aspettavo qualcosa di più serio,più profondo,forse nel secondo? Ma già sappiamo che Elena ricadrà tra le braccia di Leo fino a diventare uguale a tutte le ventenni che vanno in giro per locali a ballare, bere e fare sesso con tutti peccato che sia una DONNA di 30 Anni!

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    1. Grazie Cinzia per questa tua interessante e personale recensione!

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  10. ...altro che pecora nera..qui siamo un esercito di soldatesse anti-sfumature e affini!!! Concordo con tutte voi, sembra che si sia persa l'ispirazione e si continui ostinatamente a cavalcare l'onda fin quando dura..
    Capisco che autrici e editori gongolino e che temo dovremo sorbirci ancora un bel pò di trilogie con uomini psicolabili,disgustosamente ricchi, un pò pervertiti e perennemente incazzati e donne inette, pseudo martiri tutte volte alla redenzione dell'amato disturbato...
    ma purtroppo questo è ciò che ci passa il convento in mezzo a pochissimi libri veramente degni di nota..
    Attendiamo tempi migliori!!!
    Formidabile recensione!

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  11. Ahahahaah! Troppo simpatica Lory! Non posso che sottoscrivere, spero che l'epoca delel sfumature...sfumi veloce perchè a me sti erotici, eroticini, pseudo erotici hanno stancato. Se ti capita di leggere qualche romance che ti convince faccelo sapere eh? L'indirizzo ,come forse sai, è irosadifrancy@gmail.com

    Francy

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  12. ragazze, grazie ancora una volta per aver perso dieci minuti del vostro tempo per leggere questi miei deliri. Mi fa piacere vedere che il piccolo gregge delle pecore nere, anche se sparuto, progredisca! Speriamo che questi editori alla fine rinsaviscano e abbandonino questo genere, tornando a pubblicare Romance di qualità, oppure in cerca di novità si buttino sul tanto vituperato Romantic Suspense!

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  13. recensione godibilissima e condivisibile... si è detto di "50 sfumature" che fosse lontano anni luce dalla realtà, che soggetti così nn esistono, io spero che non esistano persone come Elena nella realtà..perché una che da vegetariana convinta ed astemia diventa divoratrice di carne e ubriaca alle feste, per compiacere un buzzurro, (almeno Grey era raffinato), non se pò guardà....
    Poi prego, vada pure a letto con più donne, tanto nn ci sn problemi; il mènage à trois poi...ordinaria amministrazione....contraccettivi???? perché mai? mica servono...e questa sarebbe la donna 30enne in carriera, realizzata, indipendente???? ma per favore..almeno fosse finita lì, con il ritorno dal meta-fidanzato/amico con la personalità di uno spaghetto scotto..., parentesi demoniaca e poi basta, focolare domestico..invece no, perché ci sarà il ritorno del cuoco in grande spolvero..... GRAZIE MA LA TRILOGIA ANCHE NO....VUOI CHE MUORO????? ;-)

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  14. Ho appena finito di leggere questo romanzo e voglio mettere subito sulla carta le prime impressioni a caldo.Innanzitutto l'ho trovato scorrevole e non ho fatto particolare fatica a finirlo, anche perché sono rimasta sostanzialmente distaccata da tutti gli eventi, mai coinvolgenti. L'impressione è di una donna che non sa cosa vuole dalla vita e, quindi anche dall'amore, non essendosi mai innamorata sino a 29 anni( il precedente fidanzato non fa testo, si è trattato di routine) non lo riconosce, non lo metabolizza è solo una dipendenza, che le consente di affrontarlo senza decidere nulla. Per trovare spirito d'iniziativa Lei ha sempre bisogno di qualcosa estraneo a sé, droga, alcool e pratiche sessuali( anche azzardate ed assolutamente improbabili). Non decide nulla, rendendo manifesta così la propria inettitudine: è un'adulta deludente! Per i due uomini il discorso è diverso. Ho stimato molto Filippo, così attento dei tempi e delle esigenze di Lei, deciso nel corteggiamento allorquando ha intuito essere arrivato il momento giusto ed ugualmente deciso nel dire No alle intemperanze di Lei, che lo voleva utilizzare come un rimpiazzo. Leonardo, invece, caratterizzato " romanticamente" dall'autrice come il prototipo del genio e sregolatezza mi ha fatto un pò pena. Bello, sexy, sicuro di sé e del suo potere seduttivo sceglie di adoperarlo su donne fragili, insicure, represse.E che gusto c'è dove non vi è confronto alla pari? Un pigmalione del sesso un pò patetico, che l'autrice tenta di umanizzare con sprazzi di nostalgica melanconia. MAH!! Trattasi di opera prima, ancora embrionale dal punto di vista di una seria introspezione. Presuntivamente appartenente al filone erotico, che ormai ricomprende un pò tutto, ma che nel caso di specie non incontra il benché minimo brivido ( più giocosità e ginnastica, anche confusa, dove non c'è mai alcun vero coinvolgimento)il romanzo non coglie l'obiettivo, anche se i 5 euro del prezzo li vale, almeno per la carta e la grafica! Non so se acquisterò gli altri due.. ma propendo per il no, poiché questa visione delle donne automi non fa per me. Saluti. Filomena

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  15. Molto meglio le sfumature e i suoi personaggi!!!!!

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  16. effettivamente concordo anch'io con la maggior parte dei pareri mi aspettavo qualcosa di più all'inizio pensavo di non prenderli ma poi mi sono incuriosita e li ho acquistati tutti e tre, la mia impressione e che ci sia un pò un minestrone di vari libri ma la cosa che mi lascia un pò li e annoiata e che poteva essere più forte il carattere della protagonista,la sensazione che mi è rimasta è di una pietanza che è stata annacquata il sapore non sarebbe male ma tutto e reso senza persolnalità

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  17. sempre contro le italiane a meno che non siano vostre amiche vero?

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  18. Cara/o Anonimo
    vedo che sei informata/o e che ci segui assiduamente, altrimenti non potresti dire che preferiamo alcune scrittrici rispetto ad altre. Davvero? Sei sicura/o? E io che credevo che fossero semplici opinioni.... Visto che secondo te ci diamo mano a vicenda perchè non scrivi anche tu una recensione? Sono sicura che saprai essere obbiettiva/o. Puoi usare uno pseudonimo o anche il tuo vero nome, non ci sono problemi. Scegli tu un libro di un autrice italiana qualsiasi. Ti sconsiglio di evitare le autrici mediocri, quelle che scrivono libri a tavolino o che, senza un adeguato editing, pensano di essere delle Manzoni senza senso critico. (vedi recensione sopra). Per cui la scelta è minima. Insomma, ti aspettiamo a braccia aperte. Siamo sicure che tu saprai fare meglio

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  19. Cari ragazzi/e, io ho letto questo libro. Mi hanno detto "leggilo leggilo è bellissimo". Di solito quando il mio amico mi dice così, devo correre in libreria e comprarlo. Così ho fatto. Ci ho messo un mese per finirlo. Una noia totale. 50 sfumature di grigio (letto 1/4) e poi abbandonato, mi ha appassionato di più.
    Volevo comprarmi anche gli altri 2 ma ho preferito lasciare stare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Andrea! Mi fa piacere che anche tu condivida il giudizio della nostra blogger su questo libro. Visto che c'è chi dice che qui ci divertiamo ad affossare volutamente i libri delle scrittrici che non sono nostre 'amiche'. Direi piuttosto che ci piacciono i bei libri e questo a nostro giudizio ( ed evidentemente non solo a nostro giudizio) non lo è.

      Elimina
  20. Il giudizio dovrebbe essere "oggettivo" non trovi?
    Magari se ti è piaciuto o non già è piu' "personale".

    RispondiElimina

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