ROMA 42DC - CUORE NEMICO di Adele V. Castellano : scopriamo il background storico del romanzo


CARE LETTRICI IL 31 GENNAIO ESCE UN LIBRO CHE IN MOLTE ASPETTAVAMO: ROMA 42DC - CUORE NEMICO (LEGGEREDITORE) DELLA NOSTRA AMICA ADELE VIERI CASTELLANO, SECONDO ROMANZO DELLA SUA TRILOGIA ROMA, CHE VANTA GIA' TANTE FAN IN GIRO PER L'ITALIA. 
QUELLO IN USCITA FRA POCHI GIORNI, CHE NON DOVETE FARVI SCAPPARE ASSOLUTAMENTE, HA COME EROE UN AMICO E COMPAGNO D'ARME DI MARCO RUFO, QUINTO DECIO AQUILATO, LO SPLENDIDO PRINCIPE BATAVO DALLA FLUENTE CHIOMA BIONDA E IL CORPO DA DIO APOLLO, VE LO RICORDATE VERO? FINALMENTE AQUILATO TROVERA' LA DONNA GIUSTA PER LUI, MA NON SARA' UN AMORE FACILE DA CONQUISTARE... LA SUA STORIA VI COINVOLGERA' DALLA PRIMA ALL'ULTIMA PAGINA. E RIVEDRETE PERSONAGGI DEL PRIMO ROMANZO OLTRE AD AFFASCINANTI 'NEW ENTRIES' CHE VI FARANNO VENIR VOGLIA DI LEGGERE SUBITO ANCHE IL TERZO. 
RIMANETE CON NOI IN QUESTI GIORNI CHE MANCANO ALL'USCITA DI 
ROMA 42 D.C. DESTINO D'AMORE
LA STORIA: Il legato Marco Quinto Rufo, uomo di estrema forza e coraggio, è di stanza a Mogontiacum, ultimo avamposto dell’Impero Romano in terra germanica; a lui il compito di asservire la tribù dei chatti. Dopo una drammatica battaglia, il suo amico e compagno fraterno, Quinto Decio Aquilato, riesce a fare prigionieri i due principi, Ishold e suo fratello Raganhar. Ora che i nemici sembrano essere domati, un pericolo ancora più insidioso incombe su Aquilato, qualcosa che lui non avrebbe mai pensato di affrontare… Inizia così un amore impossibile tra un guerriero valoroso e una donna forte e caparbia divisi dai confini degli uomini ma non da quelli del cuore. Dalle selvagge foreste germaniche ai fasti, ai palazzi, ai templi della Roma antica, una storia di passione, ribellione e tradimento che vi trascinerà in un turbine di emozioni e colpi di scena con indimenticabili protagonisti.(Leggereditore, pp. 448, 10 euro)
PER INIZIARE AD ENTARE IN ATMOSFERA...
ECCO IL TRAILER CHE GLI HO DEDICATO


IL  BACKGROUND  STORICO...

Ecco alcuni cenni storici sull’epoca in cui si snodano le vicende dei due romanzi di Adele Vieri Castellano, che sa coniugare così brillantemente storia e fiction romance da farci appassionae ai dettagli storici tanto quanto alle vicende romantiche.

A questo proposito vi ricordo che anche questo romanzo ha in fondo una ricca ed indispensabile Appedice consultabile durante la lettura del libro per chiarire eventuali riferimenti storici e linguistici che non conosciamo. Un compagno di viaggio prezioso durante la nostra scoperta della Roma Imperiale .

Siamo sul colle Palatino, in uno dei criptoportici sotto il Palazzo Imperiale…
La copertina del primo libro che si conclude
con l'assassinio dell'Imperatore Caligola
 ... è il 24 Gennaio del 41 d. C: la congiura non fallisce. Il quattro volte console Caligola, il terrore di Roma, cade sotto i colpi di pugnale del liberto Callisto, la stessa fine fanno la moglie e la figlia, trucidate dai pretoriani calati sul Palazzo Imperiale.
Roma precipita nella confusione. Nei giorni seguenti gli stessi senatori che avevano dimostrato tanta esultanza alla morte del tiranno, tanta quanto il loro servilismo quando Caligola era vivo, si resero subito conto che non erano più padroni della situazione. Mentre il Senato discuteva, i pretoriani trovarono subito un successore. Sembra che l’avessero scovato dietro una tenda, impaurito, sgomento, proprio il giorno dell’assassinio.
Un bellissimo ritratto del giovane Caligola,
assassinato a soli ventinove anni
Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico (Lugdunum, 1 agosto 10 a.C., Roma, 13 ottobre 54), zio di Caligola, cinquantenne, uomo colto che conosceva l'impero come nessuno sale al trono imperiale. Fratello di quel Germanico morto a soli ventinove anni a Mogontiacum, castra sul Limes lungo il Reno, vendicando l’onta di Teutoburgo del 9 d.C.
Roma intera lo acclamò Princeps e il Senato dovette arrendersi. Chi più di lui aveva le carte in regola, unico discendente maschio vivente della dinastica Giulio-Claudia, retaggio di uomini illustri come Gaio Giulio Cesare e Ottaviano Augusto?
Claudio, invocato dal popolo fuori dalla Curia, promise un donativo di quindicimila sesterzi per ogni pretoriano che gli prestasse giuramento e così ottenne, primo tra i Cesari, il Principato con la forza delle armi, dopo aver comprato la loro fedeltà. Questo è ciò che racconta Svetonio di colui che divenne imperatore per mirabili casu (quasi per caso).
Era sopravvissuto alle numerose congiure che avevano sterminato uno a uno i membri della sua famiglia, uomini e donne. Risparmiato perché considerato invalido e una specie di ritardato mentale. Forse era dislessico ma dentro di lui c’erano semi di intelligenza e lungimiranza che nessuno aveva saputo riconoscere e che dimostrerà nei quattordici anni in cui governerà Roma.
Abile amministratore, costruttore di edilizia pubblica (suo l’acquedotto dell’Acqua Claudia), un prudente espansionista in politica estera (nel 43 le sue truppe assoggettarono la Britannia, che pagava tributi a Roma dai tempi di Giulio Cesare) amava presiedere i tribunali, ascoltare le cause e promulgare editti, instancabile legislatore. Non mancarono le epurazioni, gli aristocratici non gli erano favorevoli e lui non esitò, come era uso a Roma, a liberarsi definitivamente dei suoi avversari politici. Guida e amico fu lo storico Tito Livio, Claudio lesse e scrisse moltissimo e Plinio il Vecchio lo cita come una autorità culturale. Scienziati e filosofi si volgevano a lui per discutere, offrire i loro scritti e sentire i suoi pareri, che andavano dall'astronomia all'agricoltura, dalla poesia all’arte della guerra. Al Senato la sua conoscenza della storia di Roma era straordinaria, precisa e faceva tacere i suoi detrattori.
Sposato quando ancora non era salito al potere con una giovane della gens Valeria, Valeria Messalina fu forse l’unico sbaglio della sua vita. La fanciulla gli era stata affibbiata da Caligola quando lei aveva solo quattordici anni e lui quarantanove. Famosa per il suo comportamento licenzioso, donna scaltra e smodata, toccò il culmine quando, durante un’assenza del marito arrivò a sposare l’ultimo dei suoi amanti, il console Gaio Silio. Narciso, uno dei più potenti liberti che servivano Claudio riuscì a farla uccidere nel 48, accusandola di aver cospirato contro il marito. Messalina lasciò a Claudio due figli, Claudia Ottavia e Britannico.
Statua dell'Imperatore Claudio
Fra i tanti che vennero allontanati da Roma in epoca claudia vi fu anche Seneca, oratore e filosofo che maturò proprio allora la sua adesione allo stoicismo. Le sue idee sembrarono così vicine a quelle cristiane (ricordiamo che proprio durante il regno di Claudio il Cristianesimo cominciò a diffondersi nell’area Mediterranea e nel 42-43 la tradizione della Chiesa Cattolica  colloca l'arrivo a Roma di Pietro e la prima stesura del Vangelo di Marco) che si pensò che lo stesso Seneca fosse segretamente cristiano.
Claudio si risposò con sua nipote, figlia di suo fratello Germanico, che aveva già un figlio di undici anni, Lucio Domizio Enobarbo Nerone, colui che sarà il suo successore, ultimo imperatore della Dinastia Giulio-Claudia. Il matrimonio fu celebrato nel 48, Agrippina divenne le nuova Augusta e forse in quello stesso anno diede inizio ai suoi intrighi per screditare il figlio di Claudio, Britannico, in favore di suo figlio Domizio Enobarbo.
Ambiziosa, priva di scrupoli, provata da un’infanzia infelice visto che aveva visto morire tutti i suoi parenti più prossimi, esiliata da Caligola e poi richiamata, sembra che si macchiò di una serie di delitti, servendosi del veleno o di false incriminazioni. Ma come biasimarla, lei che aveva sfiorato la morte innumerevoli volte?
L'attore Manu Bennet, protagonista della serie "Spartacus"
che ben impersonerebbe il protagonista del primo libro
Marco Quinto Rufo
Claudio adottò Nerone nel 50 e lo nominò tutore di Britannico, di cinque anni più giovane, e nel 53 gli fece sposare l’altra sua figlia, Claudia Ottavia. Secondo Tacito, Britannico fu fatto avvelenare dal fratellastro per assicurarsi il trono imperiale, mentre altre fonti sostengono che venne stroncato durante un banchetto da un aneurisma provocato da una crisi epilettica, male di cui Britannico soffriva sin dalla nascita e che ne aveva minato la salute. L'adozione di Nerone da parte di Claudio, in apparente sfavore del figlio legittimo, fu forse determinata dal suo precario stato di salute.
Sir Lawrerce Alma Tadema ha immortalato il momento in cui
l'Imperatore Claudio viene scoperto da una Guardia Pretoriana
dopo l'assassinio del nipote
Claudio fu un buon imperatore e investì questo ruolo molto più saggiamente di molti altri. Muore nel 54, sembra per avvelenamento da funghi. Per i contemporanei non fu difficile pensare che sia stato avvelenato proprio da sua moglie Agrippina, desiderosa di vedere suo figlio Nerone imperatore, ancora abbastanza giovane per seguire i suoi consigli.



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4 commenti:

  1. Che bello il video Francy! Complimenti. Ho sentito parlare molto bene del primo libro di quest'autrice online ma non l'ho ancora letto. Forse dovrei. Se mi piace avrò subito il secondo da poter leggere e non dovrò aspettare un anno per poterlo fare come spesso succede.
    Bellissima la copertina.

    Robby

    RispondiElimina
  2. Bellissimo il video, mi ha chiarito anche alcuni dubbi sulla protagonista: io speravo fosse Giulia. -1 il conto alla rovescia è quasi terminato, non vedo l'ora.

    RispondiElimina
  3. Finalmente riesco a commentare!
    Davvero bello il video... Sono molto curiosa di leggere questo nuovo romanzo, dato che il primo mi è piaciuto tanto. Anch'io sono un po' perplessa per la scelta della protagonista femminile: ossia, come "tipo" mi ispira molto, ma mi aspettavo che la storia con Giulia avesse un seguito. Comunque questo aumenta ancor più la mia curiosità!

    Lorna

    RispondiElimina
  4. @Anonimo Per quanto mi riguarda sono felice che Adele abbia scelto un tipo di protagonista diversa per questo secondo libro...è vero che molte si aspettavano Giulia ma...come lettrice io personalmente la trvavo un personaggio ormai 'troppo speso', prima perchè lei il suo grande amore l'ha avuto e il fatto che gliel'abbiano ucciso sotto gli occhi non la poteva portare certo a cercare subito un sostituto. Inoltre il rapporto che ha avuto con Aquilato, chi ha letto il primo libro lo sa, non era certo incentrato su passione o sentimento. O meglio da parte di Aquilato l'attrazione c'era, a non certo da parte di Giulia. Mi fa piacere pensare invece a un amore tutto nuovo, con una protagonista molto diversa dalla Livia di 'Destino d'amore', una donna volitiva, abituata a prendere le sue decisioni e a combattere, nonostante sia una donna. E' una protagonista, Ishold, alla pari con l'eroe, proprio del genere che piacciono a me. Non vi deluderà, vedrete. Vi dimenticherete presto di Giulia.

    Francy

    RispondiElimina

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