Recensione: LA CORTIGIANA DEL RE di Judith James (Harlequin)

Autrice: Judith James     
Titolo originale: THE KING'S COURTESAN
Genere:  Storico
Ambientazione:    Inghilterra, 1662

Pubblic.  originale: HQN, 2011, 384 pages
Pubblicato in Italia: Harlequin Mondadori, collana I Grandi Romanzi Storici Special, luglio 2012
Parte di una serie: Il romanzo è legato al precedente, Il bacio del Libertino ( Libertine's Kiss) ma non fa parte di una serie.
Livello sensualità: ALTA

Disponibile in ebook? Sì 
Voto della cover:
5 CUORI


TRAMA: Inghilterra, 1662 - Quale cortigiana preferita di Re Carlo II, Hope Mathews gode di indubbi privilegi, ma è consapevole di non poter disporre della propria libertà: un ordine del re non può essere discusso. E quando il sovrano prima l'allontana da corte e poi le intima di sposare il capitano Robert Nichols, Hope è costretta a mettere a tacere lo spirito ribelle e a obbedire. In fondo è solo un altro uomo da compiacere con modi affascinanti e grazie seducenti. Robert però è diverso. Un passato difficile e la guerra civile non sono riusciti a fiaccarne l'animo né a scalfirne il senso dell'onore, e il modo in cui tratta Hope, con rispetto e considerazione, la disorientano. E la eccitano. Se è riuscita a irretire i sensi del re, saprà conquistare l'amore del marito?
 ECCO UN ROMANZO CHE MI È PIACIUTO. (Attention please: la mia recensione si basa sul romanzo in versione originale, non sulla traduzione italiana).
Carlo II, felice, ma
bruttarello
Judith James è una signora scrittrice. La seguo dal suo primo romanzo, BROKEN ARROWSsul quale confesso avevo avuto delle perplessità a causa di una vicenda che mi era parsa a tratti sgradevole. Dopo quel primo titolo, la James è approdata con coraggio e personalità al periodo della Restaurazione. Sia chiaro, anch'io prediligo nel romance storico altri periodi,  Reggenza e Vittoriano per lo più, perché in quei mondi ormai tutte noi siamo di casa. Ma se vi fidate e provate a fare un salto indietro nel tempo, il Regno di Carlo II, così come lo descrive la James, conquisterà anche voi. La RESTAURAZIONEper dirla in modo spiccio, è quel periodo che segue l'ascesa al potere del governo repubblicano di Oliver e Richard Cromwell e che porta sul trono Carlo II. E' il periodo in cui la monarchia torna al potere, insomma, e che si concluderà con il regno di Giacomo II, nel 1689. Si tratta di una fascia temporale poco sfruttata nella letteratura romance che nella James diventa protagonista. Non è una scenografia di comodo, ma un background ricco di puntuali riferimenti storici (come l’ingresso di Cromwell a Londra o il massacro di Bolton) e di personaggi reali. Oltre a Charles II (detto the Merry Monarch perché amava feste, svaghi e donne), troviamo ad esempio il generale George Monck e l'altra famosa cortigiana del re Lady Barbara Castelmaine  e l’attrice Nell Gwynn (un'altra amante di Carlo II) cui, guarda guarda, si ispira il personaggio dell'eroina femminile, Hope. E se per caso già avete letto Il Bacio del Libertino, sappiate che ritroverete anche i due eroi di quel romanzo, il poeta William de Veres, Lord River, ed  Elizabeth Walters.
LA TRAMA è intrigante, bisogna ammetterlo. Le vite di un uomo e di una donna vengono sacrificate alla ragion di stato, e soprattutto alle esigenze molto private di un re puttaniere. Non che ci fosse possibilità di scegliere a quei tempi: il re ordinava e si doveva obbedire. Ma qui la Storia incontra il Romance, e allora è l'amore a vincere, per contratto. Ma la vicenda è solida e ben architetta, e favorita da un uso sapiente del flash back. Non mancano naturalmente azione e duelli all'ultimo sangue e passioni a tinte molto forti, come il periodo vuole. 
Hope Mathews é una donna del suo tempo, allevata per diventare cortigiana (è la sua stessa madre, una prostituta, a venderla ancora bambina ad un ricco gentiluomo). Non si lamenta del suo stato, conosce le regole sociali e ci si adegua in modo pragmatico, accetta il suo destino e cerca di trarne il massimo vantaggio (materiale e intellettuale) perché vuole diventare un giorno una donna libera. E’ una cortigiana, ma non una sgualdrina, tanto da rimanere sempre fedele (più di una moglie) agli uomini con cui condivide il letto. Quando viene allontanata da corte a causa dell'arrivo della futura sposa del re Caterina di Braganza, Hope è costretta dallo stesso Charles a sposare (con l’inganno) il capitano Robert Nichols, un gentiluomo che ha militato nell'esercito di Cromwell e che, a causa del suo passato rivoluzionario, non ha altra scelta che accettare questo matrimonio forzato. Il piano del re è semplice: una volta sposata a Robert, Hope avrà un titolo nobiliare e potrà ritornare dopo qualche tempo prima a corte, poi nel suo letto. Ingannata dal suo sovrano e amante, Hope si dispera, non tanto per dover lasciare la corte o  per essere obbligata a seguire un perfetto sconosciuto (cosa che ha sempre fatto come cortigiana), ma perché identifica il ruolo di moglie con quello di schiava. Hope è certa di perdere con il matrimonio non solo la libertà e i suoi averi (che per legge spettano al marito), ma anche la sua identità. Se da cortigiana era una donna libera, da sposata non sarà più nessuno, se non la moglie di un perfetto sconosciuto. Robert (già incontrato in un ruolo secondario ne Il Bacio del Libertino) è il tipico eroe tormentato da fantasmi del passato e dall'ingiustizia del presente, uno che non guarda in faccia a nessuno e le cui scelte sono guidate soprattutto da un forte senso dell’onore, del dovere e della giustizia. Regole ferree cui deve rinunciare, esattamente come una cortigiana, quando accetta di sposare Hope perché solo sposando la puttana del re potrà portare a termine la sua missione, quella terribile vendetta che lo renderà finalmente un uomo libero dai suoi tormenti. 

IL MIO GIUDIZIO
Per quanto i sentimenti dei due protagonisti abbiano un passo a volte altalenante e la reticenza ad aprirsi l'uno con l’altra appaia in alcune circostanze poco motivata, il libro scorre via senza intoppi e il background storico, forse non del tutto familiare a noi lettrici italiane, non appesantisce il racconto, anzi. Vi è accuratezza nello stile e nelle descrizioni senza che mai sia abbandonato il focus della narrazione, cioè la storia d’amore, che è sensuale e appassionata. E poi come non innamorarsi di un romanzo che inizia con un prologo fantastico, che ti fa battere il cuore sin dalle prime battute e ti rivela suo malgrado dove la storia ti condurrà...? Brava SIgnora James. Attendo con impazienza il suo prossimo romanzo, HERS AT MIDNIGHT, annunciato da HQN per il prossimo anno.
A partire da questa recensione, mi permetto di dare anche un voto alla cover del romanzo. Questa (identica a quella della versione originale) si merita per me cinque cuori pieni pieni.






BOOKLIST DI JUDITH JAMES 
Broken WingHighland RebelLibertine's KissThe King's Courtesan
Broken Wing (2008)
Highland Rebel (2009)
Libertine's Kiss (2010) - Ed.italiana: IL BACIO DEL LIBERTINO HarlequinMondadori, coll.IGRSS, nr.143, aprile 2011
The King's Courtesan (2011) - Ed.italiana: LA CORTIGIANA DEL RE HarlequinMondadori, coll.IGRSS, nr.162, giugno 2011
Hers at Midnight (fine 2012)
L'AUTRICE
Judith James, ha capito che le piaceva raccontare storie già da piccola  il suo esame di inglese delle medie diventò la storia epica di un albero che odiava essere radicato al terreno e avrebbe invece voluto viaggiare.  Accanto alla passione per la scrittura ha sempre legato anche quella per la lettura, soprattutto di libri di viaggi e avventura. Seguendo le sue passioni, Judith ha viaggiato molto e vissuto in molti luoghi, Artico compreso. Alla fine ha trovato il posto dove mettere radici sulla Costa Ovest degli Stati Uniti, in una casa  dove dalla sua scrivania può vedere l'Oceano. Judith ha fatto vari lavori, fra cui l'allenatrice di cavalli e la psicologa. La sua carriera di autrice è iniziata quando sua figlia per il compleanno le regalò un diario rilegato in pelle su cui c'era scritto:  "Qualsiasi viaggio tu scelga di fare nei prossimi anni, ecco un luogo in cui raccontarlo." Nei suoi romanzi Judith combina il suo amore per la storia e l'avventura con il suo interesse per la complessità della natura umana e la capacità del cuore di guarire. 
AVETE LETTO QUESTO ROMANZO? COSA NE PENSATE? VI PIACEREBBE LEGGERLO? VI PIACE LO STILE DI QUESTA AUTRICE? COSA PENSATE DEGLI STORICI AMBIENTATI IN EPOCHE DIVERSE RISPETTO AI SOLITI SETTE/OTTOCENTO?

8 commenti:

  1. eh si che mi piacerebbe leggerlo, romance e storia non possono non attirarmi! *_*

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  2. Cassandra Rocca16/07/12, 08:18

    Intrigante la trama, e bella la copertina... E' da un pezzo che non leggo un romanzo storico di questa collana, un tempo facevo incetta di titoli alle bancarelle dell'usato, poi mi ero un po' stufata. Ma questo mi sembra carino... Ci faccio un pensierino! (ho fatto anche la rima! ^.^)
    Brava Viv, bella recensione!
    Cassie

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  3. Mmm, penso che lo prenderò. Bellissima recensione, Viv!

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  4. complimenti per la recensione!!!!!questo libro mi interessa molto!!!!!sicuramente lo comprerò!!!!!!

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  5. Grazie della fiducia, ladies!
    Un abbraccio
    Viv

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  6. Già preso! Trama intrigante, personaggi interessanti, recensione che incuriodisce, brava Viv. Da leggere.
    Un saluto a tutte
    Anna B

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  7. Molto accattivante come trama, la situazione sembra promettente. La tua recensione mi ha fatto immaginare come si sono sentiti entrambi, e mi sono venuti i brividi. Lo prenderò, grazie per la bellissima segnalazione
    A presto :-)
    Cris

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  8. Ah finalmente! Dopo 4 giorni 4, sono tornata in possesso del mio pc; è che mi aveva preso dei virus, poveretto (17, come c'ha tenuto a precisare il tecnico, anzi il "tennico" ;-) Chissà se il numero è sintomatico del fausto evento). A dir la verità, l'altra sera ho provato, x ben due volte, a mandare un commento col tablet, ma..., ok, è inutile girarci intorno, nn ci son riuscita. Adesso, se vi vien da pensare che, con la tecnologia, io sia imbranata come una pita, avete perfettamente ragione. Comunque.

    Di qs romance mi attraggono sia trama che personaggi, come del suo predecessore, del resto, però nn mi sono ancora lasciata convincere del tutto x via del periodo storico. Nn ho niente contro i periodi storici diversi dal Regency, è che proprio il '600 in particolare mi angoscia un po', forse mi lascio influenzare dalla pittura così cupa, dalla religiosità oppressiva e dall'abbigliamento, così austero con quelle gorgiere inamidate che vien da chiedersi come facessero a respirare, inghiottire o girare la testa. Vabbe' che nn dovevano far manovra con la macchina, ma insomma, anche andare a complicarsi così la vita (a ben guardare, però, i protagonisti delle copertine, le gorgiere e anche il resto l'hanno tolto da un pezzo).

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