CHRISTMAS IN LOVE 2011 : UN NATALE PER DUE CUORI di Cristina Zanini
Lavoravo in quell'azienda,
specializzata in accessori nautici, da sette mesi. Ero impiegata nel
settore commerciale ed ero stata assunta definitivamente da quindici
giorni. Nello spazioso ufficio, eravamo
quattro donne e due uomini. Ero una donna single e sola.
Sopratutto nel periodo natalizio, la solitudine si acuiva dolorosamente,
ma cercavo di non lasciarmi prendere dalla depressione. Le mie tre
colleghe
e amiche stavano parlando di cosa indossare per la festa di Natale in
ufficio, che si sarebbe svolta il giorno seguente.
-- Claudia, tu come
ti vestirai?- mi domandò Linda Donzelli. Era considerata la bella dell'azienda.
Ma non provavo invidia per questo, non era nella mia natura. Lei era
un'ottima amica per me.
-- Non lo so ...qualcosa
di rosso, di sicuro.
-- Wow!- esclamò
Serena, era una ragazza molto dolce, fragile.
-- Certo, rosso. Ma
resta il fatto che devi cambiare il look, tesoro e sono pronta ad aiutarti.
Vedrete che una certa persona rimarrà folgorata dalla nuova Claudia
oppure ti farò conoscere uomini molto più interessanti domani – ribatté
Giulia. Conosceva quelle persone dalla fiera nautica.
-- Il problema, cara
Giulia, è che Claudia è innamorata di Davide- cercò di farle capire
Linda.
-- Ti passerà. Vero
cara?- mi domandò Giulia. Troppo drastica. Spiccia.
-- No, non è un raffreddore
purtroppo- replicai, e sospirai vedendo l'uomo che turbava i miei sogni,
giungere dal lungo corridoio e andare al suo posto. Era un uomo notevolmente
attraente, il suo aspetto imponente trasmetteva un senso di protezione.
Anche lui era solo, con un tormentoso passato.
Qualche secondo dopo, giunse
Monica con delle ghirlande luccicanti, tipiche del Natale. Monica,una ragazza molto simpatica
ed energica, era
una delle due titolari dell'azienda. . Insieme alle ghirlande, aveva del nastro adesivo. L'aiutammo così volentieri a sistemarle sulle finestre. Fummo impegnati soprattutto
io, Alberto e Davide, essendo tutti e tre sopra il metro e settanta.
Le mani mie e di Davide si toccarono, una sull'altra.
Per me, fu come prendere la
scossa. Un semplice contatto che mi emozionò stranamente.
Il clima era festoso nell'ufficio.
Le due titolari Monica e Patrizia Galimberti ti trattavano come una
di famiglia. Ti rimproveravano discretamente e ti elogiavano pubblicamente.
Dopo la pausa pranzo in mensa,
seppur il tempo fosse gelido, andammo al bar a cinquecento metri dalla
ditta. Prendemmo il caffè poi vedemmo su un ripiano, dei babbi natali
di cioccolata avvolti in carta stagnola. Ne acquistammo poco più di
una dozzina per i colleghi.
Giulia si auto-invitò a casa
mia per sistemarmi il look, Davide ascoltò incuriosito, chiedendosi
cosa avremmo fatto. Il mio look era un po' antiquato. Stranamente temevo
di cambiare troppo. Ero una persona discreta. Ma forse era ora di rinascere,
rinnovarsi. Il Natale era l'occasione. Con furbizia, Giulia chiese a
Davide di riportarmi in ufficio. Nella sua piccola macchina ero scomoda.
Mi domandò cosa avrei
fatto a Natale. Glielo spiegai. Sembrò interessato veramente.
Quello era il terzo Natale
che passavo sola, da che avevo perso i miei genitori e mio fratello
si era trasferito in Canada per lavoro.
Ricordai così, come scorressi
una video cassetta a doppia velocità, i Natali della mia infanzia.
Unici. Irripetibili, pur mantenendo sempre le stesse tradizioni.
Dolorosamente dolci.
I miei genitori erano riusciti
a conservarne la magia fino a che avevo compiuto undici anni ma poi, per
puro caso, avevo scoperto la verità su chi portava i doni. Ma
non era stato doloroso. L'atmosfera magica era rimasta inalterata. Lo
stare insieme, io mio fratello e i nostri genitori, godendo ogni momento
intriso d'affetto, perché un giorno, poi, lo si potesse ricordare con tenerezza.
Anche se ora era doloroso trascorrerlo da sola, cercavo comunque di
vivere pienamente quei momenti di serenità e spiritualità.
-- Claudia? Cosa stai
pensando?- eravamo arrivati.
-- Oh...pensavo a
quando ero bambina, ai Natali sereni con i miei genitori – e scesi
dall'auto. Lui annuì, senza parlare,
rientrammo.
La festa si sarebbe svolta
quel pomeriggio del 23. Indossai l'abito che mi aveva consigliato Giulia.
Rosso fuoco. Era un mini abito che evidenziava i punti forti, tra quali il
mio décolleté, e nascondeva le imperfezioni,
e sotto dei leggins. Dopo aver dato dato un tocco di luce ai miei
capelli con uno shampoo colorato, li lasciai sciolti in modo che i miei
riccioli mi incorniciassero il volto e mi truccai, per togliere al
viso quell'aria smunta. Mi guardai allo specchio: avevo un' aspetto
fresco e grazioso.
Ricevetti moltissimi complimenti.
Davide arrivò più tardi. Faticò a riconoscermi ma
sembrò intrigato quando
seppe chi ero. Arrossii compiaciuta.
Al mattino lavorammo, come
sempre, poi a mezzogiorno, le due titolari con due ragazzi che lavoravano
in una rosticceria, iniziarono a portare decine di vassoi di cibo e
di bevande di vario genere che depositarono sul tavolo della sala riunioni.
Serena e Linda avevano preparato
due torte dall’aspetto molto invitante. Io avevo portato dei crostini
con salsa toscana e un panettone. Timidamente s’iniziò ad ‘attaccare’
i vassoi. Persino Alberto, che di solito si fiondava sul cibo, come
un affamato alla mensa dei poveri, tentennava. Davide non si fece problemi
e iniziò a mangiare. La festa ebbe inizio. Giunsero sette uomini, molto
eleganti. Quattro di loro erano giovani e attraenti. Io mi sforzai d'
essere disinvolta. Socievole. Scacciando la timidezza.
Verso le due del pomeriggio,
stavo uscendo dal bagno quando, nell'ufficio di fronte, notai Davide
con Carlo, un impiegato dell’ufficio tecnico. Rimasi paralizzata quando
li udii parlare di me. Davide mi dava di spalle. Anche Claudio non mi
vide subito.
-- Se pensa di conquistarmi
con il suo nuovo look, si sbaglia di grosso- commentò Davide, un poco
alterato.
-- Non ti piace proprio- replicò
Carlo.
-- Ma non fa per me.
Non basta il bel carattere.
-- Magari, dovresti
conoscerla di più.
-- No, no… insomma,
vuoi mettere Linda?
-- Linda è bella,
ma magari caratterialmente non andresti d’accordo.
-- Forse .Carlo alzandosi, si accorse
di me e lo fece notare a Davide che si voltò. Io scossi il capo. Carlo
fermò Davide. Per non imbarazzarmi ulteriormente.
Giulia mi trascinò a
conoscere i suoi amici della Cristal Yachts. Per lo spirito della festa,
mi appiccicai un sorriso sulle labbra e la seguii. Fra loro, Enrico
Gualtieri mi corteggiò, ma quando capii che era sposato, preferii
non approfondire oltre.
Verso le quattro, brindammo
augurandoci feste serene e dandoci appuntamento con l'anno nuovo.
Serena mi diede uno strappo
a casa. Appena mi tolsi trucco e abito, visto che non avevo affatto
fame, preparai la valigia per il viaggio. Avrei passato il Natale
con un'amica d'infanzia, Angela Malpighi. Solitamente, io e lei ci vedevamo
in estate. Da tre anni, con il marito Gustavo, aveva intrapreso una
nuova attività, aprendo un agriturismo a Tremosine. Infilai così in
uno zainetto i regali per lei e la sua famiglia.
Arrivai a Tremosine e scesi
dalla corriera sotto la neve che cadeva a grandi fiocchi. Lì tutto
aveva un’aria magica. La neve in montagna dava al paesaggio un tocco
fatato. Perfetto per Natale.
Abbracciai forte la mia amica
e la seguii al parcheggio. Lei mi sommerse di chiacchiere ma era quel
che ci voleva per aiutarmi a non pensare troppo a lui. L’agriturismo
era molto bello. Mentre lo visitavo, scoprii una gatta con i suoi gattini
appena nati. Erano di razza Main Coon dal folto pelo.
-- Ne vuoi uno?- mi
domandò, io accettai senza indugi. Lei mi diede anche la cesta
e l'occorrente per svezzarlo. Tornai allo chalet e sistemai il gattino
in un punto tranquillo. Lo chiamai Leo che si addormentò subito,
così disfeci la valigia. Più tardi, con il gattino in mano, andai
da Angela. Rividi la sua famiglia. Aveva due figli ormai adolescenti e un marito molto estroverso. Mi sentii ben accolta.
Passai la serata della vigilia
in modo molto piacevole. A mezzanotte andammo a messa, fu molto bella
e toccante la funzione. Tornammo all’agriturismo per scambiarci auguri
e regali prima di andare a dormire. Ero appena entrata nello chalet,
quando bussarono alla porta.
Chi è?-e rimisi
nella cesta Leo.
-- Sono Angela…Io aprii con un sorriso che
mi morì sulle labbra appena vidi Davide.
-- Cosa…ci fai tu
qua?- ero quasi scioccata di vederlo lì.
-- Dice di conoscerti.
Dice di esser un …?-e guardò l'uomo.
-- Stupido ottuso-concluse
lui. Era venuto a chiedermi scusa?
Perché mi tormentava ancora?
-- Davide, non merito
di esser presa in giro.- ribattei io. Non gli piacevo. Potevo accettarlo.
Era doloroso, ma così avrei voltato pagina, smettendo di illudermi.
Lui mi porse un pacchetto.
-- Aprilo.
Angela ci lasciò
soli. Io mi sedetti e lo aprii. Dentro c’era un cuore di velluto e
paillette. Appena lo toccai iniziò a battere. Sobbalzai impressionata.
-- Ecco il mio regalo
di Natale. Il mio cuore. Abbi cura di questo cuore. Lo so di averti
ferita,ma non volevo ammettere a me stesso che…stavo provando qualcosa
di molto forte per te. Che non è solo affetto. Tu mi stai guarendo
dal male che ho provato qualche mese fa. Voglio passare il Natale con
te. Questo e quello prossimo e tutti i Natali che verranno. Sei la stella
che ha illuminato il cammino per tornare ad essere felice. Sereno. Amato.
Io ormai piangevo senza
sosta. Stavo sognando. Ero incredula di quelle parole dette con tanto
trasporto emotivo . I suoi
occhi lucidi scintillavano come le stelle sull’albero, come la neve
che copriva il suo giaccone.
Mi avvicinai a lui.
-- Le parole non sincere
possono tagliare quanto una lastra di ghiaccio.
-- Non ti sto ingannando,
le mie parole vengono dall’animo.
Lo guardai negli occhi.
Era sincero. Totalmente. Mi arresi.
-- Buon Natale amore.
-- Buon Natale tesoro -
e mi prese fra le braccia.
Era stata la buona sorte
e condurlo a me. Sarebbe stato un Natale ben diverso. Quale
regalo desiderare di meglio se non un amore tutto per me ?
CRISTINA ZANINI: Sono un persona che fin dalle
elementari ha sempre amato esprimersi tramite le parole scritte. Essendo
estremamente timida, riuscivo a comunicare tramite i miei temi.Purtroppo, non sempre
mi venivano corrette le mie lacune grammaticali. Me le sono trascinate
per anni.
Amo leggere, per lo più
storie romantiche, e so che leggere molto mi può aiutare a
scrivere meglio. Il periodo storico che preferisco leggere è il
post Vittoriano, quindi dal 1900 in poi fino ai giorni nostri. Scrivo
i miei racconti nel mio blog personale. Probabilmente non saranno grammaticalmente
corretti, ma amo condividere le mie storie e le mie emozioni con altre
persone.
Io spesso mi lascio trascinare
nella storia...come se mi risucchiasse dentro.
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COMMENTO SIGNIFICATIVO A QUESTO E AI SUCCESSIVI RACCONTI DELLA RASSEGNA
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La storia è molto bella e toccante.
RispondiEliminaProprio una magia di Natale!!
Juliet
Ma possibile che tutti questi racconti siano così belli?!?! Sarà arduo sceglierne uno!
RispondiEliminaComplimenti anche all'autrice di questo racconto che è stata molto brava!!!
Mi è piaciuto molto, sono daccordo con Lady Aredhel: sarà difficilissimo dare delle preferenze.
RispondiEliminaComplimenti anche per le immagini abbinate ai racconti, tutte bellissime.
wowowowowow
RispondiEliminapotrebbe essere il mio racconto preferito fino ad ora.... il mio romanticismo è esattamente così.... magico
Un racconto semplice ma ben incastonato nell'atmosfera natalizia.
RispondiEliminaIn bocca al lupo Cri.
Libera
Un altra perla da aggiungere a questa collana di racconti. Dolce e romantico. Scalda il cuore. Bellissimo!
RispondiEliminaDue cuori provati da esperienze tristi si ritrovano a Natale, quale periodo migliore, sulla neve, in montagna, per ricominciare? E' un racconto timido e tenero come i due protagonisti. ANITA GAMBELLI
RispondiElimina@ Niki: Grazie carissima dei complimenti per le immagini 'copertine dei racconti' che mi prendo molto volentieri visto che ad esclusione di quella di 'Se ci credi...?' sono opera mia. Il fatto che si possa creare una copertina piacevole senza grandi mezzi grafici quali possono essere i miei però la dice lunga sul fatto che certe case editrici potrebbero fare molto di più per migliorare la qualità delle loro copertine!
RispondiEliminaFrancy
Molto bello e romantico, perfetto per questo periodo dell'anno. Complimenti anche a te Francy per l'ottimo gusto nella scelta delle copertine, sono una più bella dell'altra....alla fine voteremo anche quelle?
RispondiEliminaDaisy
Una storia molto tenera e romantica con il lieto fine!!
RispondiEliminaBrava Cri, una storia piena di romanticismo che mi ha commossa profondamente! Complimenti anche a Francy per le copertine. Sono una più bella dell'altra.
RispondiEliminaMolto tenero, scritto con tocco delicato.
RispondiEliminaPatrizia
Grazie grazie mi avete commossa, mi rendo conto così di esser un pò migliorata rispetto a tempo fa.
RispondiEliminaAnche la copertina è azzeccatissima come tutte le altre.
cri
Carino e romantico. Ci sono rimasta male anch'io insieme a Claudia quando Davide dice al collega di essere non essere assolutamente interessato a lei e che preferisce Linda...roba da strozzarlo!!! ^_^
RispondiEliminaBeh, per fortuna, capisce di esser stato superficiale. Che ha letto dentro di sé. Non voleva ammetterlo a se stesso figuriamoci all'amico. cri
RispondiEliminaCristina il tuo racconto è molto carino ma mi sento di consigliarti di lavorare molto sulla forma perchè anche un lavoro interessante come il tuo perde molto se non è confezionato al meglio. Hai fatto bene a buttarti comunque e a regalarci questa storia.
RispondiEliminaun post per un doppio complimento: all'autrice per questo dolcissimo racconto e a Francy per le copertine: una più bella dell'altra!! Certe case editrici avrebbero solo da imparare!!
RispondiEliminaForse il finale è un pò troppo dolce per i miei gusti, ma ho trovato la lettura molto scorrevole e mi è piaciuta l'introduzione di personaggi secondari.
RispondiEliminaComplimenti!!
devo dire che è molto carino e scorrevole, ma il passaggio tra le parole che dice lui nell'ammettere di non amarla prima, mentre alla fine sembra incantato da lei, non è molto chiaro....comunque complimenti, anche se diciamo che la brevità dei racconti ruba molto alla trama e ad un suo interessante evolversi, come succede, invece nei romanzi veri e propri!
RispondiEliminaTrovo che sia un racconto molto carino, ricco di romanticismo e tenerezza.
RispondiEliminaForse, per i miei gusti, un po' troppo dolce.
Tina
Un bellissimo racconto che permette di sognare e fa sperare alle persone sole di avere una nuova possibilità per essere ancora felici nella vita...in pratica credo voglia essere, e deve essere, a mio parere interpretato, come un messaggio di speranza......I miei complimenti più sinceri all'Autrice...ROSANNA
RispondiEliminaUn racconto semplice e delicato. Mi sono piaciuti i personaggi, sia i protagonisti che i secondari. Specialmente lei è un personaggio interessante, in cui ci si può facilmente immedesimare, insomma un minimo di timidezza e di impaccio, in qs situazioni, penso l'abbiano provati tutte. Tra i personaggi secondari, ho apprezzato l'amica bella ma che nn "se la tira" (insomma, l'espressione nn è precisamente tecnica, ma tant'è, rende bene l'idea). Invece, nn mi è piaciuto molto lo stile; troppo descrittivo e statico, mentre avrebbe dovuto esprimere gli stessi concetti in modo più movimentato e coinvolgente, così sembra un tema scolastico e nn intriga il lettore. In ogni caso, la trama c'è, x cui l'autrice ha inventiva, manca solo di affinare lo stile.
RispondiEliminaGrazie ancora per i commenti positivi e non. Che comunque sono sempre utili.
RispondiEliminaChi mi conosce sa che in passato ho avuto molti più problemi con questo genere di racconti.
Penso di esser migliorata rispetto al passato. Anche per quello partecipo ogni volta possibile a questi eventi letterari, per confrontarmi, per imparare leggendo i racconti scritti non da me, per vedere a che punto sono. Dove sbaglio. Comunque è stata una bella esperienza. Auguri a tutti per un 2012 di una cascata di emozioni. cri