Recensione: THE IRON DUKE di Meljean Brook

Autrice: Meljean Brook 
Titolo: The Iron Duke
Genere:  paranormale/steampunk
Ambientazione: Inghilterra, fine '800
Pubblic. originale: ed. Berkley,2010,pp.284
Pubblicato in Italia: inedito
Parte di una serie: I° volume della serie The Iron Seas
Livello di sensualità: Medio/Alto

Sono venuta a conoscenza di questo romanzo circa un mesetto fa, in modo del tutto fortuito, durante una discussione sul blog di Leggereditore (che mi auguro voglia prendere in considerazione la possibilità di tradurlo in italiano). Inizialmente le notizie erano quanto mai scarne, proprio ridotte all'osso direi, titolo ed autrice, il minimo indispensabile per lanciare una ricerca su Google. Ricerca che, come potrete ben immaginare, è partita immediatamente; d'altro canto, come sottrarsi alla malìa di un titolo siffatto? "The Iron Duke", non vi sentite dentro anche voi un certo rimescolamento? Io, di solito, quando inciampo in un titolo che istintivamente mi attira, sento una specie di campanello in testa; ecco, in questo frangente, le campane suonavano a distesa, come il mattino di Pasqua. Sono bastati alcuni commenti e recensioni su All About Romance, Dear Author, Amazon, aNobii e anche qualche blog italiano, tutti oscillanti tra l'ottimo e l'entusiastico, per indurmi all'acquisto senza indugio. Insomma, ho ceduto alla tentazione, come si raccomanda di fare lo zio Oscar, buonanima, e mai resa fu più piacevole (be', riconosco che, in effetti, quando Mina, finalmente, si arrende anima e soprattutto corpo al nostro eroe, deve essersi divertita parecchio).
Comincerei spendendo giusto due parole due sul genere letterario, lo steampunk, che forse non è così frequentato in Italia. Si tratta, sostanzialmente, di una variazione del genere fantascientifico che introduce un progresso tecnologico anacronistico su uno sfondo storico, di solito l'Inghilterra di fine '800
http://it.wikipedia.org/wiki/Steampunk.
Lo steampunk si fonda sull'ucronia, o fantastoria, che, a sua volta, può avere carattere utopico (una realtà estremamente desiderabile) o distopico (una realtà assolutamente non desiderabile); questo semplificando molto, chi desiderasse approfondire l'argomento può leggere qui http://it.wikipedia.org/wiki/Ucronia.
Su questa base di partenza, l'autrice è stata molto brava ad innestare altri generi letterari; un accenno di thriller/giallo, spy-story, azione, un pizzico di avventura marinara e, ovviamente, una robusta vena del romance più sensuale e intrigante.

RECENSIONE DI LADY MACBETH
Giudizio: Bellissimo!
 LA STORIA
Si immagina che, durante il XVII° secolo, tutta l'Europa sia stata invasa e messa a ferro e fuoco dall'Orda delle selvagge truppe mongole che, dopo aver conquistato l'intera l'Asia, hanno sbaragliato le difese del Vecchio Mondo.Dopo due secoli di crudele e spietata oppressione da parte dell'Orda, anche grazie ad una speciale tecnologia in grado di controllare la volontà e il libero arbitrio delle persone, un uomo, armato di coraggio ed incoscienza in pari misura, ha realizzato il sogno proibito di tutti: liberare l'Inghilterra dalla feroce dominazione.Mina Wentworth, ispettore investigativo del corpo di polizia della città di Londra, è la classica brava ragazza di buona famiglia. Figlia dei conti di Rockingham, nobili decaduti ed impoveriti durante la dominazione mongola, è educata e rispettosa, seria e posata, con un carattere ed un modo di fare schietti e onesti, ama il proprio lavoro ed è molto ligia al dovere. È una contraddizione vivente; dolce e dura, coraggiosa ma bisognosa di protezione (che, ovviamente, il nostro duca non si farà sfuggire l'occasione di offrirle). Le circostanze della sua nascita sono state talmente drammatiche da aver influito su tutto il periodo della sua infanzia e adolescenza e da crearle tuttora non pochi problemi, nonostante la posizione dei genitori e il suo ruolo ufficiale. Poi, naturalmente, c'è lui, l'eroe protagonista, il duca del titolo, che è esattamente come ve lo immaginate. E anche di più. Un vero maschio Alpha che più Alpha non si può. Di ferro, di nome e di fatto (muscoli, carattere e volontà) molto più di quanto possiate immaginare. Rhys Trahaearn, duca di Anglesey, s'è guadagnato titolo e possedimenti ducali sul campo, grazie ad un atto di eroismo che, non solo ha liberato per sempre l'Inghilterra dagli invasori, dopo due secoli di oppressione feroce, ma gli ha anche assicurato il perdono dell'alta società (almeno di buona parte di essa), dopo gli anni in cui ha imperversato come pirata con la sua nave e la sua temuta ciurma nei proverbiali sette mari, unitamente alla fedeltà, al rispetto e alla deferenza imperituri da parte di tutta la popolazione. Ha un proprio inflessibile codice d'onore, che non è detto coincida sempre con quello corrente, ma è anche un uomo pericoloso ed implacabile, un nemico terribile; d'altro canto non si passa da un'infanzia di schiavitù a rappresentante dell'alta nobiltà senza sporcarsi le mani. L'occasione d'incontro tra Mina e Rhys è data da un cadavere, ritrovato proprio sulla porta di casa del duca. Questo tragico fatto dà il via ad una girandola di avvenimenti che li porteranno a seguire insieme un'indagine che, partita come poliziesca, si rivela ben presto un caso di spionaggio e addirittura di alto tradimento. Rhys s'invaghisce di Mina quasi immediatamente e immediatamente la vuole; è abituato ad ottenere sempre tutto ciò che desidera e quando non lo ottiene con le buone se lo prende con le maniere più o meno forti. È una fiera in caccia, individua la sua preda e la tiene d'occhio in attesa del momento più propizio e non perde occasione di farlo sapere a Mina. È il vecchio gioco del gatto col topo, anche se, in realtà, il topo non si trova mai in reale pericolo (se non quello d'innamorarsi perdutamente, è ovvio). La sua presenza e le sue profferte a Mina sono impositive ma mai volgari né offensive per lei. Lui è così, è il suo carattere, è nella sua natura, dà per scontato che prima o poi Mina cederà, la sconfitta non è un'opzione nel suo mondo. Mina cerca in tutti i modi di resistere ad una tale forza della natura, ma è una battaglia persa in partenza. Lui, inizialmente, la terrorizza sia per il suo modo di fare predatorio sia per la posizione sociale che occupa: un eroe nazionale, sempre al centro dell'attenzione di tutti, la cui frequentazione, che Mina ritiene unicamente dovuta ad un capriccio passeggero del duca, non può che rivelarsi deleteria per una persona con il suo marchio d'infamia e che non mancherà di trascinare nel fango anche la sua famiglia. Nonostante queste premesse, Rhys vince infine le resistenze di Mina con le inopinate armi della dolcezza e della tenerezza unite a sfrenate passionalità e sensualità e, a questo punto, alzi la mano chi non vorrebbe essere nei panni della protagonista (e anche fuori da detti panni, all'occorrenza). Anche i comprimari sono finemente caratterizzati (commoventi soprattutto i genitori di Mina e la loro dedizione reciproca e verso la figlia). Inoltre, ho molto apprezzato il rapporto d'amicizia tra Rhys e il compagno d'avventure, cartina da tornasole del vero carattere del duca, seppellito sotto anni di solitudine e sofferenze. 

SECONDO ME
Tutto il romanzo è vivace, con una trama ben congegnata e ricco di colpi di scena; le ultime cinquanta pagine, però, sono anche intrise di pathos drammatico. Le ho rilette tre volte: la prima di corsa, per vedere come sarebbe andato a finire; la seconda con calma, assaporandone tutti i tormenti psicologici dei protagonisti e la terza quà e là, i miei passaggi preferiti.
Gli unici piccoli punti deboli del libro, secondo me, sono una morte, che avviene verso la fine in modo improvviso e senza una ragione ben definita, in modo quasi gratuito e che mi ha lasciato un po' di amaro in bocca (a meno che non sia un perno su cui si basano le prossime avventure, può anche darsi). Il secondo sviluppo che non mi ha convinta del tutto è l'incontro finale tra i due protagonisti, che avviene in modo fortuito, quasi per caso e, nel giro di poche pagine, si giunge alla reciproca dichiarazione d'amore conclusiva. Questa soluzione mi ha soddisfatta poco, tutto è vagamente affrettato; avrei preferito che l'autrice la tirasse un po' per le lunghe, ad esempio facendoli incontrare durante un ballo o altro tipo di occasione mondana a cui nessuno dei due trova motivo plausibile per sottrarsi, anelando e paventando contemporaneamente il momento della verità che entrambi sanno inevitabile. Questo espediente narrativo, a mio modesto parere, avrebbe contribuito ad aumentare in modo esponenziale la tensione per poi esplodere e mitigarsi nell'incontro, anche fisico, tra i due protagonisti. 
Questi ultimi, però, sono gli unici due appunti che mi sento di fare ad un romanzo che mi è piaciuto veramente tanto, dimostrandosi una lettura estremamente soddisfacente, coinvolgente ed appassionante. Superconsigliato a chi è in cerca di un romance piuttosto fuori dagli schemi, benché, trattandosi di un esempio di ucronia decisamente distopico, forse non troppo adatto a chi si lascia angosciare facilmente da situazioni un po' opprimenti.







DA LEGGERE DELLA STESSA AUTRICE
SERIE Iron Seas
1. The Iron Duke (2010)
2. Heart of Steel (2011)
SERIE  Guardians
1. Falling For Anthony (2005) (in Hot Spell)
2. Demon Angel (2007)
3. Paradise (2007)
4. Demon Moon (2007)
5. Demon Night (2008)
6. Thicker Than Blood (2008) (in First Blood)
7. Demon Bound (2008)
8. Blind Spot (2009)
9. Demon Forged (2009)
10. Demon Blood (2010)
11. Demon Marked (2011)

 GUARDA L'INTERVISTA CON MELJEAN BROOK SU THE IRON DUKE


CONOSCETE QUESTA AUTRICE? AVETE LETTO QUESTO LIBRO? COSA NE PENSATE? VI INTRIGA IL GENERE STEAMPUNK?

16 commenti:

  1. Ciao Lady, come stai?
    La tua recensione mi ha davvero intrigata. Siccome il libro è inedito in Italia e tu lo hai letto in lingua originale, vado a fare una ricerca per vedere se lo trovo in spagnolo. Di nome ho visto la serie Guardian, ma francamente non ho letto nulla. Ci vado piano con i libri di genere paranormale perchè non sempre mi piacciono, ma leggendo la tua solita impeccabile e ricca recensione, quando incontro una storia interessante e fuori dagli schemi,come sembra Iron Duke, mi ci butto a pesce. Se sarò fortunata e riesco a leggere il romanzo, sarà mia premura farti sapere cosa ne penso. Ma sono quasi certa che mi piacerà molto. A presto, cara.
    MariaT.

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  2. Ciao Maria T, pimpante come sempre? Sono contenta che la rece ti soddisfi. L'aspetto paranormale del romance nn è gratuito, bensì funzionale allo svolgersi della trama, x cui nn risulta stucchevole. Tieni solo presente che la realtà immaginata dall'autrice è, a tratti, un po' angosciante, benché, appunto, migliorata grazie all'intervento del duca. La storia d'amore, però, è talmente coinvolgente da compensare tutto il resto. Secondo me val proprio la pena. Fammi sapere.
    Baci.

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  3. Ah, scusate, dimenticavo di aggiungere che c'è anche il valore aggiunto della scoperta o approfondimento di un genere letterario, lo steampunk, molto intrigante e, almeno nel panorama editoriale italiano, poco sfruttato x cui con forti elementi di novità.
    Vi abbraccio tutte, carissime.

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  4. Ciao Lady Macbeth,
    lo ammetto, sei riuscita a stimolare la mia curiosità. Come dici tu, come si fa a non farsi conquistare da un 'uomo' Alpha così. Il tira e molla poi tra i due protagonisti con Lui che ha le idee chiare e non si lascia 'distrarre' da niente e nessuno al raggiungimento del suo obiettivo, è il mio preferito.
    Spero vivamente che il tuo suggerimento a tradurlo si avveri.
    Salutoni, Rachele.

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  5. Ciao Rachele, grazie! È un bellissimo complimento quello che mi fai, io spero sempre che le mie recensioni stimolino l'interesse x il libro in questione in chi le legge.
    Ti saluto con affetto.

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  6. Spero fortemente che qualche editore pubblichi questo romanzo!
    Ne ho sentito parlare per la prima volta da Weirde , e da allora bramo di leggerlo!!!
    Io l'ho proposto alla Dalai, durante una discussione sul libro della Carriger.... incrocio le dita ...
    Silvia M.

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  7. Anch'io come Silvia ho conosciuto questo titolo tramite Weirde.
    La trama mi piace molto e poi un maschio Alpha così non può che intrigarmi :-D
    Spero proprio che sia la Leggereditore a tradurlo, visti i suoi prezzi convenienti e la scelta delle copertine (di solito mantiene le originali belle e cambia le brutte) :-)

    RispondiElimina
  8. Ciao Silvia M, se lo dovesse tradurre la Dalai, spero che la traduzione sia meglio di quella del romanzo "Soulless" di G. Carriger, xché, da quel poco che ho potuto constatare personalmente, quella nn era fatta x niente bene. Ad es, proprio in apertura del romanzo, c'è un divertente passaggio, che in italiano poteva essere reso altrettanto bene (ci sono arrivata anch'io, x cui nn è che ci volesse un genio) e invece l'hanno tagliato e buonanotte al secchio.
    Grazie a tutte x i vs interventi.

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  9. @Ladymacbeth
    La traduzione di Soulless è stata fatta malissimo, ma dopo il mega rimprovero che si son presi dalle lettrici spero che cambino rotta ( loro hanno giurato e spergiurato che non ricapiterà ! Speriam !)
    In questo periodo non mi fido di nessuno degli editori che solitamente pubblicano urban fantasy e simili, chi più chi meno sfornano libri con parecchi errori!
    Es. la Leggereditore è parecchio altalenante, le fai notare che un dato libro è tradotto con tanti errori la volta dopo cambiano traduttore e va meglio, poi prendi un'altro libro e ricascano nelle brutte traduzioni ...
    Insomma è tutto parecchio incerto, come o già detto altrove stanno prendendo (secondo me) aspiranti traduttori dell'ultima ora ... e a volte si ha la fortuna di beccare un traduttore bravo che fa un buon lavoro e a volte un incompetente totale...
    Silvia M.

    RispondiElimina
  10. @ Silvia M.
    Vero, hai ragione, ma io dico nn le rileggono le traduzioni prima di pubblicarle e, soprattutto, prima di pagarle? Perché a volte ci sono errori proprio macroscopici oppure si sente che la lingua nn procede sciolta, come se finita la traduzione sia stata mandata in stampa così, sulla fiducia. Io quando scrivo uno straccio di email commerciale in inglese di quattro righe (compresi introduzione e commiato) la rileggo minimo tre volte x essere sicura di nn farmi cattar via. Nn sarà mica il tempo di una rilettura che manca!

    RispondiElimina
  11. @Ladymacbeth
    Stesse sensazioni e perplessità per me, sarei proprio curiosa di chieder alla Leggereditore, alla Fanucci, alla Newton, alla Delos ecc.. quale è l'iter che seguono nella traduzione e stampa di un loro libro, come trovano i traduttori? C'è un addetto alla revisione ? ecc... perché è veramente sbalestrante che un lettore comunissimo come me si accorga di errori che loro non hanno visto ( e a causa di ciò non riesco a immergermi pienamente nella storia e a godermela), e se non li vedono c'è qualcosa che non va, c'è qualcosa di poco professionale, nella catena di cose che debbono fare per darci buone traduzioni ci sono anelli che mancano ....
    Visto che da settembre, si dovrà pagare un libro praticamente a prezzo pieno, che almeno sia un buon prodotto!
    Quest'anno grazie ad Amazon i libri es. della Leggereditore invece che circa 12 euro li ho pagati circa 7 euro e anche meno ( anche 3 euro), e mi son detta va bè la traduzione lascia a desiderare ma li pago pure relativamente poco .... Va bè ... lascio cadere questo ultimo discorso , ne abbiamo già parlato , e ogni volta che ripenso a quella legge dò in escandescenze !!!
    Silvia M.

    RispondiElimina
  12. Ciao, è tanto che non passo su questo bellissimo blog, a causa del lavoro sul censimento che mi ruba tantissimo tempo, ma scorgendo questa recensione non ho resistito. Io adoro questo libro! e Sta per uscirne il seguito che dovrà assolutamente essere mio naturalmente. Stavo anche pensando, con l'anno nuovo di fare una piccola campagna pubblicitaria per spingerlo un pò con le case editrici italiane. saresye interessate a collaborare?

    Già che sono nel vostro salottino ne approfitto anche per chidervi se anche quest'anno ci sarà il concorso di racconti Christmas in love sul blog, non me lo perdo mai.

    bye bye

    weirde

    RispondiElimina
  13. Ciao, è tanto che non passo su questo bellissimo blog, a causa del lavoro sul censimento che mi ruba tantissimo tempo, ma scorgendo questa recensione non ho resistito. Io adoro questo libro! e Sta per uscirne il seguito che dovrà assolutamente essere mio naturalmente. Stavo anche pensando, con l'anno nuovo di fare una piccola campagna pubblicitaria per spingerlo un pò con le case editrici italiane. saresye interessate a collaborare?

    Già che sono nel vostro salottino ne approfitto anche per chidervi se anche quest'anno ci sarà il concorso di racconti Christmas in love sul blog, non me lo perdo mai.

    bye bye

    weirde

    RispondiElimina
  14. CIAO WEIRDE! Non ho letto il libro, ma a Lady è piaciuto molto e mi fido della sua recensione, perciò se vuoi sostenere il libro per un eventuale traduzione italian, saremo con te.

    E ceeerrrto che anche quest'anno ci sarà la rassegna di racconti natalizi. Abbiamo già anticipato la notizia su FB (fai un salto sulla pagina) e a giorni spedirò personalmente gli 'inviti' a chi ha partecipato l'anno scorso e tu, carissima, sarai tra le prime, anzi ritieniti già invitata fra le autrici! Termina di consegna racconti possibilmente 5 dicembre.
    Un caro saluto.

    RispondiElimina
  15. Ciao.
    Molto esauriente la recensione e mooolto stuzzicante il Duca.

    Anch'io sono dei vs. per la traduzione. Se serve qualche email alla Leggere, Fanucci o Delos, eccomi qua, basta fare un fischio.
    Il genere mi è nuovo, ma sono veramente molto curiosa.
    PATTY

    RispondiElimina
  16. Eccomi qua, in caso qualcuno se lo stesse chiedendo, nn sono rimasta vittima di un rapimento alieno, né son rotolata giù in un burrone, bensì, paf, mi si è impallato l'adsl x ben una settimana. Ora che sono nuovamente l'orgogliosa titolare di un collegamento internet funzionante, tornando così a far parte del consesso moderno, ci tengo a dire che anch'io sottoscrivo in toto l'iniziativa di weirde e sono pronta a sostenerla.
    Grazie a tutte e ciao.

    RispondiElimina

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