LMBR presenta...IL CAMMINO DELL'EROS di Cristina Contilli e Laura Gay


Due amiche autrici, CRISTINA CONTILLI E LAURA GAY hanno appena pubblicato un'insolita raccolta di racconti, IL CAMMINO DELL'EROS, che ci ha piacevolmente incuriosito! 
Il cammino dell'ErosDopo il buon riscontro ottenuto dal romanzo epistolare “Un amore mai dimenticato: Silvio Pellico e Cristina Archinto Trivulzio” (Lulu.com, 2010) e dal rosa paranormale “I misteri di Goodrich Court” (Lulu.com, 2010), Cristina Contilli e Laura Gay tornano con un nuovo libro, scritto a quattro mani, in cui propongono una serie di racconti erotici a sfondo storico che si svolgono tra il 1500 e il 1900 e che descrivono l’amore intenso e passionale da un punto di vista femminile e in particolare dal punto di vista di una serie di famose muse e artiste vissute nei secoli passati, dalla Fornarina di Raffaello alla Carolina Zucchi di Francesco Hayez, dalla cortigiana Odette modella di pittori nell’Inghilterra dell’800 a Kiki De Montparnasse, ispiratrice negli anni ’20 del ‘900 delle fotografie surrealiste di Man Ray, una carrellata di affascinanti protagoniste, dotate di pochi pudori, ma ricche di libertà e coraggio nell’affrontare la vita, nell’intimità… e non solo…
Il libro è già acquistabile su lulu.com. Lo potete trovare QUI sia in formato cartaceo (€12.26) che in versione ebook (€6.56).
ECCO IL BOOKTRAILER...

Booktrailer-recensione di "Il cammino dell'Eros" di Cristina Contilli e Laura Gay from Cristina Contilli on Vimeo.
E UN ASSAGGIO DEL LIBRO...
MARGHERITA, LA MIA “FORNARINA”, BUONA COME IL PANE, APPENA SFORNATO…
Roma, 1519. Dante diceva che “sa di sale lo pane altrui” e io ho scoperto per esperienza personale che il grande poeta fiorentino non si sbagliava, da quando mi sono trasferito da Urbino a Roma, per lavorare alla corte papale e, benché sua Santità non mi abbia mai fatto in questi anni mancare nulla, neppure il pane bianco che mangiano soltanto le persone benestanti, io ho, tuttavia, sempre l’impressione che il pane, che mi elargisce generosamente il papa alla sua mensa, sappia di sale.
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Raffaello e la Fornarina (Ingres)
Per questo, un giorno, mentre giravo per Roma e osservavo le persone intorno a me alla ricerca di volti interessanti da disegnare, ho notato l’insegna di un fornaio e ho deciso istintivamente di entrare.
Non avrei certo immaginato che in quel luogo avrei trovato la mia musa, una giovane dalle forme morbide che si chiama Margherita e che profuma di buono, come il pane che sfornava e vendeva nella bottega del padre.
Una donna che ha due seni da assaporare e mordere, con due bottoncini simili a quelli delle rosette, fragranti, appena uscite dal caldo di un forno.
E, così, nonostante suo padre si sia sentito allo stesso tempo e spaventato e lusingato dalla mia proposta, gli ho portato via la sua Margherita, per trasformarla nella donna che ha posato per i miei dipinti.
E, anche se su questo secondo aspetto suo padre ha chiuso malvolentieri un occhio o per meglio dire entrambi gli occhi, Margherita è diventata non solo il volto delle mie Madonne, ma anche la causa dei miei peccati, perché, non posso fare a meno, ogni volta che siamo soli e intenti a lavorare, di sfilarle gli abiti di dosso e di assaporare la sua pelle e la sua femminilità.
Dicono che la mia Margherita, prima di conoscermi non fosse la fornarina ingenua e priva di esperienza con gli uomini, che io voglio credere e che sia per colpa sua che le mie condizioni di salute negli ultimi tempi stiano peggiorando, ma tutte queste persone, che fanno chiacchiere e supposizioni, ignorano la gioia che lei ha saputo donarmi e la dolcezza che mette nel pendere nella sua bocca il mio sesso.
Quando la mia Margherita mi prende così, io chiudo gli occhi e assaporo lentamente il piacere che lei sa donarmi, fino a dimenticarmi di tutto, anche del papa, delle sue committenze e delle sue pretese che sono (almeno credo) la vera ragione della mia stanchezza, di cui qualche malevolo vorrebbe, invece, incolpare la mia dolce Margherita. ...

 AVETE LETTO QUESTO LIBRO O VI HA INCURIOSITO E VI PIACEREBBE LEGGERLO? LASCIATE UN COMMENTO.

2 commenti:

  1. Grazie a Francy per aver segnalato il libro e una piccola precisazione: siccome Raffaello è morto a 37 anni nella prima stesura del mio racconto sulla Fornarina, ho scritto per errore, Roma, 1536, ma, in realtà, la data giusta è Roma, 1519, ossia un anno prima rispetto alla morte del pittore...

    Se avete altri dubbi o curiosità io e Laura siamo a disposizione per rispondere...

    Cristina

    RispondiElimina
  2. Hai fatto bene a precisare Cristina. Aggiusto la data anche sull'estratto, mi sembra giusto.

    Francy

    RispondiElimina

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