E-BOOKS & E-READERS: COPIE ARRETRATI IN DIGITALE, PERCHE' NO?


Sto leggendo Il profumo dei sogni di Ornella Albanese.

Mi piace.

Quindi, proprio perché mi piace, vorrei leggere anche il romanzo di cui è il seguito, L’avventuriero che amava le stelle.

Leggilo, allora, che aspetti?! Obietterà qualcuno.
Giusto. Ma non è così facile.

In edicola, per ovvi motivi, non si trova più.

Alla Mondadori –pur a tre volte il prezzo di copertina – il romanzo non è più disponibile (ho telefonato: mi hanno detto che è troppo vecchio -è uscito nel dicembre 2008- perché ci sia ancora).

Potrei cercarne una copia usata su ebay, ma se poi il libro è rovinato, non mi va.

Potrei chiedere ad Ornella Albanese se me lo presta. E’ una persona squisita, e mi direbbe sicuramente di sì. Ma è complicato, non abitiamo nella stessa città.

In qualche modo farò.

Prima o poi lo leggerò.

Ma non è questo il punto.

Il punto è che i romance agés, e poi neanche tanto, non si possano più acquistare. Ritirati dall’edicola, vengono risucchiati verso la casa madre e spariscono dalla circolazione. In un paio di settimane sono bruciati (metaforicamente, non come in “Frehheit 451”), finiti, kaputt. Molto più velocemente dei romanzi che hanno l’onore della libreria (ripenso agli scaffali pieni di romance da Chapters, in Canada, vedi qui).

Allora mi chiedo:

Perché le case editrici di romance – e non è che abbondino qui da noi - non distribuiscono gli arretrati (anche) in formato elettronico?

Arriverà il momento in cui anche nel nostro Paese –tra uno, due, tre anni? – tutti i libri avranno la doppia distribuzione, digitale e cartacea. Perché non iniziare prima con il catalogo?

Basta sfogliare le pagine dei booksellers on line per rendersi conto che all'estero l'e-book non è più una rarità per snob digital dipendenti. Ok. Qualcuno obietterà che da noi l’ e-book reader è ancora un oggetto del desiderio (e che è ancora caro). Ma non passerà molto che anche questo nuovo elettrodomestico si imporrà seriamente sul mercato, in parallelo alla crescita della distribuzione digitale dei libri (anche scolastici, le colonne vertebrali dei nostri ragazzi ringrazieranno).

L’iPad in Italia è già una realtà di successo, gli smart phones pure, e il Kindle di Amazon e il Sony Reader sono già sul nostro mercato – anche se con qualche problema - ( il Nook, l'e-reader di Barnes & Noble, no). Certo, è ancora aperto il dibattito su quale tecnologia le case editrici seguiranno e se ne sceglieranno una in particolare (Apple o Kindle? O tutte e due?), ma in ogni caso l’ acquisto

dell’hardware sarà presto cosa normale anche per le famiglie italiane. Così come è stato in passato l’acquisto della tv o del computer.

Se il digitale è – almeno in parte - il futuro dell’editoria, allora ritorno alla mia domanda iniziale:

Perché gli editori – di romance – non fanno una scelta elettronica per la gestione degli arretrati? Magari iniziando proprio da quei romanzi di cui non esistono più copie cartacee commerciabili e da quelli la cui ristampa non è prevista.

Mettiamo che gli editori dicano, va bene, proviamo. A questo punto resta la questione dei diritti, su cui non si scherza.

Due sarebbero gli scenari possibili:

1) le case editrici già detengono i diritti per la pubblicazione elettronica degli arretrati. In questo caso, non ci dovrebbero essere ostacoli alla pubblicazione e alla distribuzione digitale. Certo, l’operazione avrebbe dei forti costi soprattutto all’inizio, ma in breve tempo questi si rivelerebbero assai inferiori a quelli necessari per la riedizione e distribuzione su carta degli arretrati. Senza contare il fatto che, a questo punto, il numero di copie (dgitali) disponibili non sarebbe più quello della giacenza del magazzino, ma sarebbe virtualmente infinito.

2) Le case editrici NON detengono i diritti per la pubblicazione digitale dei titoli già pubblicati su carta. Allora si aprirebbe una stagione che oserei definire di caccia.

In questo caso un’autrice avrebbe il sacrosanto diritto di vendere il proprio lavoro in formato elettronico direttamente on line o di cederne i diritti ad un altro editore.

Non so se sia proprio così. Non conosco le norme né i contratti e sicuramente molti dettagli mi sfuggono. Ma quali che siano le reali difficoltà pratiche, legali e burocratiche che dovrebbero affrontare le case editrici per pubblicare in formato elettronico il catalogo, perché non provarci?

I costi supererebbero forse i guadagni? Sarebbe troppo rischioso dal punto di vista economico?

O forse, questa presunta richiesta di numeri arretrati di fatto non esiste?

A un prezzo ragionevole io i romance che ho mancato in edicola, che vorrei leggere ma non saprei proprio dove andare a pescare, in formato digitale ( e a un prezzo accettabile) li comprerei. A incominciare da L’avventuriero che amava le stelle.

E voi? Comprereste un arretrato in formato digitale?

Cosa ne pensano le case editrici di questa proposta?

Ecco come recuperare gli arretrati

Sia gli arretrati di Harlequin (venduti al doppio del prezzo di copertina) che quelli de I Romanzi Mondadori (venduti al triplo del prezzo di copertina), possono essere richiesti a Press-Di servizio Arretrati (è lo stesso ufficio per entrambe le case).

Harlequin scrive sul sito di tenere in casa gli arretrati degli ultimi diciotto mesi (a partire da quello in corso), I Romanzi Mondadori non lo specifica.

PRESS-DISERVIZIO ARRETRATI

TEL. 199 162 171FAX 02 95970333

e-mail: collez@mondadori.it



Vivienne

9 commenti:

  1. Sono d'accordissimo, anzi direi entusiasta di questa idea. Gli e-books si possono leggere, con il software adatto, anche sul computer di casa. Io sono disposta a pagare per avere i libri in formato elettronico. Basta che li trovo!!
    Non mi piace usare emule o torrent per scaricarmi file, perché penso che dobbiamo rispettare il lavoro degli artisti.
    Se volete fare una petizione, io firmo!
    Lucia

    RispondiElimina
  2. Vivienne, che bella proposta è la tua.
    Indubbiamente noi lettrici non possiamo che essere d'accordo. Come tu già spieghi, trovare gli arretrati dei romanzi da 'edicola' è quasi impossibile. Se ne trovano o su qualche mercatino dell'usato o scambiandoli tra noi lettrici, altrimenti neanche le stesse case editrici ti possono inviare una copia 'vecchia' seppur al doppio o triplo del costo.
    Ormai le nuove tecnologie, permettono di fare anche cose che fin'ora sembravano irrealizzabili. E allora giustamente, perchè non chiedere alle case editrici di 'aggiornarsi' anche in base ai gusti dei propri lettori?
    Come dice anche Lucia nel commento precedente, proponiamolo alla Harlequin e alla Mondadori (per iniziare) e vediamo cosa ne pensano loro.
    Saluti. Rachele.

    RispondiElimina
  3. Lady Peonia15/09/10, 12:12

    Certo,da questo momento in poi io acquisterei anche tutto (arretrati + NUOVE USCITE) solo in digitale. Si perde il fascino del libro cartaceo, ma lo spazio risparmiato è un guadagno irrinunciabile!!!Beso

    Lady Peonia

    RispondiElimina
  4. Sono contenta che l'idea vi piaccia, ladies (anche se non è solo a noi che deve piacere).
    Lucia, so che ci sono programmi che ti permettono di leggere un e-book (COMPRANDOLO!) anche dal computer di casa, ma personalmente, pur avendo un fantastico lap top, non amo leggere romanzi dallo schermo del computer. Certo, comincerei anche così, pur di recuperare certi titoli, ma poi mi prenderei un bel e-reader, che è più comodo e non dovrebbe stancare la vista. E ormai i prezzi saranno sempre più in discesa. In quanto allo spazio residuo in casa...AIUTO!
    Ciao
    Viv

    RispondiElimina
  5. Fantastica l'idea degli arretrati "elettronici"! L'appoggio da parte mia è INCONDIZIONATO , anche nel caso di una raccolta di firme per una petizione alle case editrici: incrociamo le dita!

    RispondiElimina
  6. Più che d'accordo x gli arretrati. Anche perchè sul mercato dell'usato, certi romanzi datati, proprio perchè rari, hanno prezzi inaccessibili a molte di noi.
    PATTY

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  7. Io sono d'accordo per gli arretrati, ma leggere le nuove uscite in formato elettronico sarebbe troppo deludente! Almeno per me. Io sono una che fa le poste alle edicole, in attesa che esca un certo libro, e che rovista negli espositori, per il piacere di rigirarsi i libri tra le mani e prolungare il momento della scelta... provocando anche qualche risentito rimbrotto da parte degli edicolanti!
    Ricevere un romanzo con un semplice download non mi darebbe la stessa emozione. Ma per gli arretrati sì, ce ne sono tanti di vecchi vecchi che ho dovuto eliminare per motivi di spazio o di decadenza fisica -loro- e che mi piacerebbe riavere. Quanto ai diritti, so che è una questione che si sta dibattendo, non vi so dire se è ancora ben definita. Per dire (informazione riservata! bè, vabbè, quasi) non è ancora definito il discorso dei diritti degli autori in caso di e-book.
    Roberta Ciuffi.

    RispondiElimina
  8. Un grazie sincero a tutte le lettrici che hanno commentato questo post. E Roberta, un grazie speciale per essere intervenuta nella discussione. Il parere di un'autrice su questo argomento è ovviamente prezioso.
    I problemi, oltre a quello fondamentale dei diritti, sono molti e probabilmente differiscono da una casa editrice all'altra. Marzio Biancolino, editor de I ROmanzi Mondodori, in una mail mi risponde gentilmente che al momento la sua casa editrice ha problemi più urgenti da risolvere, ma che il sistema dell'editoria digitale dovrà prima o poi essere affrontato.
    Il mio post voleva essere, più che una provocazione, una vera proposta, supportata dal fatto che nei paesi più avanzati (almeno in materia di editoria) l'e book è ormai una realtà. Una proposta tesa non all'immediato (sarebbe utopistico), ma ad un futuro prossimo.
    Lungi da me l'idea che l'e-book possa sostituire definitivamente il libro di carta: starà al lettore scegliere cosa tenere in mano quando legge (ma alcuni romanzi negli States sono già pubblicati solo in digitale). Certo, per quegli arretrati ormai introvabili, il libro elettronico continua a sembrarmi un'ottima soluzione.
    Viv

    RispondiElimina
  9. Vivi, un'idea fantastica ma la vedo molto difficile. Ricordo, se non sbaglio, che la Mondadori aveva un sito dove vendeva libri in formato ebooks poi lo hanno chiuso.

    RispondiElimina

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