GAIL RANSTROM, LA REGINA DEL REGENCY NOIR, SI RACCONTA
Esce in Italia ‘Il libertino innamorato’ (Lord Libertine)(Mondadori), settima opera dell’americana Gail Ranstrom, regina indiscussa del Regency Noir, genere che miscela con grazia e tempismo il romanticismo con il giallo e la descrizione di un’Inghilterra Ottocentesca che vive nell’ombra, tra tratte delle bianche, pirati, bische e servizi segreti al servizio… del proprio Reggente. Nata in Montana, la Ranstrom si racconta ad Inedita anticipando in esclusiva come prosegue la saga de ‘la Compagnia del Mercoledì, composta da un gruppo di donne orgogliose e tenaci, pronti a rischiare la propria vita pur di difendere i propri diritti in una società che non le tutela a sufficienza e dimostrandosi anche di una gentilezza squisita e di una spiaccata simpatia.
"Quando ho iniziato a studiare la storia del periodo della Reggenza inglese, rimasi colpita da quanto le leggi fossero ingiuste nei confronti delle donne. Tutte le leggi favorivano gli uomini, e tutto quello che una donna possedeva era la reputazione. Se veniva commesso un crimine contro una donna, il suo destino era la rovina, in ogni caso. Perché anche se il colpevole veniva punito, ella rimaneva impura e indesiderabile. Se quindi preferiva il silenzio per non perdere la reputazione, non avrebbe mai potuta essere difesa dalla giustizia. E’ così che è nato il mio primo romanzo, A Wild Justice (La compagnia del Mercoledì, uscito in Italia nell’estate del 2003). Da allora ogni libro si focalizza su una ragazza differente che lotta per avere giustizia. O per ottenere vendetta”.
Un genere quello della Ranstrom che si discosta nettamente dai soliti romanzi ottocenteschi che sono nati a grappoli da Jane Austen in poi “Il termine è stato ideato proprio per avvisare i lettori di Georgette Heyer (nota autrice inglese che è stata per decenni la regina di questo genere, ndr) che si tratta di qualcosa di differente. Non vi sono commedie degli equivoci, o donne alla ricerca di un buon matrimonio. No, il Regency Noir parla del lato oscuro di Londra. Certo, i miei personaggi fanno spesso parte della nobiltà inglese, ma sono sempre al confine e spesso lasciano il loro mondo per andare nell’altro – fatto di crimini, passioni, povertà ed eccessi”.
Pur tuttavia anche Gail Ranstrom non può negare quanto Jane Austen sia stata importante nella propria crescita narrativa, avvenuta in un piccolo ed isolato paese del Montana. “Nella mia infanzia tutto mi sembrava così lontano ed esotico. Noi abbiamo montagne ed ampi spazi aperti, ranch, fattorie, foreste e bestiame e non abbiamo città, gente e tutti quei luoghi eccitanti. Sciamo, cavalchiamo, nuotiamo. Non ci sono balli, corti o re. Ma in un modo o nell’altro la gente è sempre quella ovunque nel tempo e nel mondo. E così quando iniziai a scrivere volevo raccontare i luoghi dove sarei voluta andare e che avevo sognato da ragazzina leggendo i romanzi di Jane Austen, per me la migliore, sapendo che avrei potuto inserire in quel tempo i tipi umani conosciuti d me in questo luogo”.
Ma se per l’ispirazione Gail Ranstrom attinge a piene mani da quello che osserva del mondo che la circonda, è anche vero che le diverse protagoniste dei suoi romanzi (Lady Annica, Sarah Hunter, Dianthe Lovejoy o Elise Barrett per esempio) hanno tutte qualcosa di lei. “Sicuramente. Penso di aver la passione per la giustizia di Lady Annica (A Wild Justice – La compagni del mercoledì), lo spirito d’avventura di Dianthe (The Courtesan’s Courtship – L’arte della seduzione), l’abilità a mantenere il controllo di Grace Forbush (The Missing Heir – La donna dei due volti). Ma mi ispiro molto anche alle persone che ho intorno. Per esempio la dedizione della famiglia di Afton Lovejoy in The Rake’s Revenge (Madame Zoe) e di Isabella O'Rourke in Lord Libertine (Il libertino innamorato) sono un tratto tipico di mia sorella.
Isabella O’Rourke è la nuova eroina della Ranstrom, protagonista del libro appena uscito per la Mondadori. E pensare che la sua storia non era affatto programmata. “Vi è un punto in Indiscretions (Segreti) in cui Lockwood (il protagonista del romanzo precedente, ndr) prova a preparare il fratello Andrew (il secondogenito Hunter) al fatto che potrebbe essere lui a mettersi sulle spalle il peso della famiglia, ma Andrew gli risponde: ‘Non sono fatto per queste cose e tu lo sai. Tu sei Lord Lockwood ed io sono Lord Libertine’. Quando Andrew ha pronunciato queste parole, sapevo che vi era una storia dietro, una storia molto oscura. Come altre volte in passato sono stati i miei protagonisti a sorprendermi dicendo qualcosa che non era programmato e come sempre ho ascoltato ed ho voluto sapere cosa sarebbe successo”.
Non era la prima volta, quindi, che qualche personaggio richiedeva spazio, se non addirittura una storia tutta sua. “Oh no! Ed io adoro quando accade qualcosa del genere. Queste piccole sorprese sono le parti migliori delle storie. Alcuni personaggi fanno il loro compitino, ma altri si rifiutano di fare quello che dico! A volte può capitare che non abbia capito a pieno le loro ragioni o che loro abbiano qualcosa di meglio da fare che quello che io indicavo. Ed ogni volta che seguo i loro suggerimenti tutto diventa più facile. Uno dei personaggi del genere è Goeffrey Morgan. Né buono né cattivo nel primo romanzo, si allontana per tornare ne The missing heir (La donna dai due volti). E’ stato mentre scrivevo la scena dello scontro tra Geoffrey e Dianthe che la storia successiva mi è stata suggerita da Dianthe stessa. E Geoffrey da comprimario è diventato il protagonista del quinto romanzo”.
E’ da pensare quindi che prima di accingersi a scrivere, Gail aspetti l’ispirazione? Nient’affatto. Perché la scrittura è fatta anche di tanta disciplina: “No si ha tempo per attendere l’ispirazione. Se non pianifico di sedermi al computer per un paio di ore al giorno, non scriverei mai. Generalmente mi alzo dal letto, mi preparo del thé, accendo il computer e leggo le e-mail. Se è un giorno d’ispirazione inizio a scrivere immediatamente, ancora in pigiama. Se non sono ispirata, mi vesto, rifaccio la stanza, vado a fare la spesa, riordino la casa e poi mi siedo a scrivere. A volte però mi capita di restare con il foglio bianco domandandomi su cosa accadrà nella scena successiva. In questi casi magari faccio un paio di partite al solitario per staccare la mente”.
Ma ora parliamo un po’ del futuro. Perché se da una parte in Italia è appena uscito Il libertino innamorato, negli Stati Uniti sta per essere pubblicato l’ottavo romanzo della serie: Unlacing Lilly. “Già, anche questo romanzo mi è stato richiesto espressamente da un protagonista della storia precedente. Non Lilly (la sorella di Isabelle, l’eroina de Il libertino innamorato, ndr), che avrebbe potuto attendere il suo turno, ma Devlin Farrell, una sorta di un boss del crimine, un personaggio molto pericoloso, con un segreto inespugnabile. L’ho trovato così interessante mentre scrivevo Lord Libertine che ho deciso di mettere da parte per un attimo i fratelli Hunter e raccontare la sua storia. Lilly è una giovane donna brillante ed amabile, che si fidanza con un marchese, al quale Devlin ha un conto da far pagare…”.
Gail ha nominato i fratelli Hunter. Ne mancano due ancora all’appello: James e Charles. Saranno i protagonisti dei prossimi episodi? “Al momento sto scrivendo una storia con James Hunter e l’ultima delle sorelle O’Rourke come protagonisti. In questa storia tornano le gemelle Hortense e Harriet Thayer e La compagnia del Mercoledì svolgerà delle indagini sempre più rischiosi. Lady Sarah, Lady Annica, Grace Hawthorne e le altre giocheranno tutte un ruolo determinante. Eugenia O’Rourke si vuole vendicare dell’uomo che l’ha catturata ne Il libertino innamorato e cerca tutto l’aiuto che le potrà essere concesso. E al momento mi è sorta un mente una storia per il romanzo ancora successivo… vedremo”.
Già, anche perché prima di iniziare un nuovo romanzo Gail Ranstrom dovrà aspettare che qualcuno dei suoi personaggi si presenti per chiedere di diventare protagonista. E più la sua storia è misteriosa ed oscura, e più affascina la regina del Regency Noir. Diletta Nicastro
- GAIL RANSTROM : http://www.gailranstrom.com/home.html
- DILETTA NICASTRO : http://www.ilmondodimauroelisi.it/home.htm
Vi piacciono i romanzi come quelli di Gail Ranstrom che uniscono i generi giallo e rosa con un background storico? Lasciate un commento.
Ciao, e grazie!
RispondiEliminaAspetto commenti sulla mia amata Gail!
E se avete una pagina FaceBook perchè non diventiamo amici? CIAO!Diletta Nicastro
Veramente una bella intervista Diletta... ho un paio di libri mai aperti della Ranstrom nella mia collezione... dopo questo assaggio credo che presto mi dedicherò anche a lei.
RispondiEliminaGrazie ancora del post!
Forse non faccio proprio testo riguardo alla Ranstron. Ammetto che non so ancora dire se mi piace o no!
RispondiEliminaHo letto Segreti due anni fa e l'ho trovato splendido. Entusista della lettura dunque ho comprato Il libertino innamorato ma non mi è proprio piaciuto. L’inizio era interessante, i personaggi erano particolari soprattutto perché li avevo trovati diversi dai soliti. Erano l’opposto dei classici protagonisti perfetti, mostravano mille debolezze e un’insolita propensione all’immoralità (forse fin troppo direi). La storia però ruota attorno ad un intrigo che è fin troppo scontato e i due protagonisti con tutti i loro ma e se hanno finito col diventarmi noiosi.
Ecco perchè dico che non so ancora catalogarla!
Diletta, al di là del mio parere personale sui romanzi complimenti! Hai realizzato davvero una bella intervista.
Un bacione alla padrona di casa^-^
Ciao Veronica, in effetti 'Segreti' è proprio bello. A me è piaciuto moltissimo anche 'Il demone dell'Alsazia'.
RispondiElimina'Il libertino innamorato', tra tutti, è il più debole.
Grazie per i complimenti. Sono contenta ti sia piaciuta l'intervista :D
CIAOOOOOOOOOO
Diletta :D
Non ho mai letto un romanzo della Gail, e sicuramente questa intervista mi ha incuriosito a dovere. Grazie, Diletta. Il fatto è che spesso negli historical che tendono al nero o al giallo o al poliziesco o alla spy story (generi che al di là del romance frequento parecchio) o semplicemente all'avventura, il plot e il lato suspense sono davvero deboli. Per questo, generalmente, non mi convincono e preferisco andare sul romance storico tradizionale, o sul romantic suspense contemporaneo, se proprio ho voglia di azione mescolata al romance. Ma proverò molto volentieri la Gail, magari cercando i suoi ultimi libri in edizione originale.
RispondiEliminaUn caro saluto
Vivienne