Qual è la vostra scena di seduzione preferita?

Visto che siamo in tema di classifiche, come quelle dei migliori libri letti l’anno scorso, vorrei proporvene un’altra.

Mettete i bambini a letto, per favore.

Da quando mi sono rimessa a leggere romance, e cioè da circa un anno, ho trovato decisamente cambiato rispetto alle mie prime letture rosa il modo in cui le autrici descrivono l’amore e, di conseguenza, il sesso. E non sto confrontando la Hoyt, tanto per citare una che non lesina in descrizioni, con la pruderie di Georgette Heyer o Elinor Childe. Ma sto pensando ad autrici come Constance Heaven (che fine ha fatto, a proposito?) o M.M.Kaye che alludevano o a volte arrivavano al punto, ma senza mai affrontare l’imbarazzo di una descrizione. Che in certi casi, oggi, è spesso anatomica. Potremmo dire, per fare un parallelo con il cinema, che un tempo si faceva una dissolvenza arrivati in camera da letto, oggi ci si zoomma, sopra il letto. Non sempre, per fortuna. E dico per fortuna non certo perché la qualcosa mi imbarazzi. Perché a volte, se il cuore della vicenda si limita a questo, mi annoia.

Ho sempre trovato molto più coinvolgenti i brani in cui i due protagonisti cominciano la danza rituale dell’amore, quelli che descrivono il corteggiamento, quando sono gli sguardi, i piccoli gesti, i tentennamenti dei protagonisti, gli improvvisi rossori, le schermaglie verbali, ad esprimere il desiderio. E mi appare decisamente più coinvolgente, ai fini della lettura, che il desiderio non venga immediatamente soddisfatto.
Ho notato che mediamente la prima scena d’amore (fisico) arriva circa a metà del romanzo. Prima può scapparci un bacio, una carezza, uno sguardo rivelatore, un abbraccio o una toccatina furtiva, ma è difficile che un’autrice si giochi la tensione che riesce a creare fra i due protagonisti prima di arrivare a metà del romanzo. Può capitare, certo, ma come prologo a una vicenda che deve ancora trovare una sua strada. La prima volta, di solito, è il punto in cui si focalizza la storia, è l’apice della curva basata su un’equazione in cui l’attrazione tra i due protagonisti è la X e il tempo è la Y. Naturalmente, la curva sale in modo costante e deciso, e scende molto, molto lentamente (nei romanzi, intendo). La serialità fa sempre più spesso gioco alle autrici e permette loro di far schioccare la scintilla tra due personaggi secondari in un romanzo e di attendere fino al successivo per far divampare l’incendio. Suzanne Brockmann, in questo, è davvero bravissima perché prende all’amo il lettore con un subplot dannatamente attraente, e poi lo lascia in sospeso, magari dandogli momentaneamente un ending che non è per nulla happy.

Come dicevo, nei romance mi coinvolge più ciò che precede la prima volta, che la prima volta in se stessa. E qui vi voglio.

In quale romanzo/i avete trovato la scena di seduzione (che precede o accompagna la scena d’amore) che secondo voi è simply perfect?

Naturalmente, mi sono posta la medesima domanda. La prima situazione che mi è balzata in mente è davvero da manuale, ed è descritta in un romantic suspense, To The Brink, di Cindy Gerard . Non a caso, perché un colpo di fulmine con immediato trasferimento in camera da
letto è più plausibile in un romantic suspense pieno di alpha males testosteronici che in un regency dove i protagonisti si danno del voi e non possono ballare più di tre volte insieme nel corso della stessa serata per non ritrovarsi fidanzati.
To the Brink, però, contraddice quanto ho detto prima, o forse è l’eccezione che conferma la regola, perché la scena di seduzione è un antefatto al racconto, e si svolge fra due sconosciuti. Riprendendo la rappresentazione grafica dell’evento seduzione, qui la curva sale vert
iginosamente all’inizio, poi cade in picchiata per poi risalire fino ad uscire dal grafico, come succede per i guadagni di Paperon de'Paperoni. La situazione di base è molto semplice e banale, se volete. Ma funziona alla grande, anche perché Cindy Gerard ci tiene sul filo del rasoio, alternando sapientemente, attraverso l’uso del flash back, il passato (il primo incontro) con il presente (lei è stata rapita da un gruppo di terroristi nel Filippine, e lui si butta in un’impresa impossibile per liberarla).

Ecco, in breve, cosa avviene.

L’eroe, è il caso di dirlo, è un ufficiale delle forze speciali, Ethan Garrett (e sì, naturalmente è un superf..). E’ sera, c’è una grande festa all’ambasciata Usa in Perù. Lui arriva, decisamente seccato di dover partecipare a quel noioso obbligo sociale, ma subito trova un buon motivo per restare. Un motivo che risponde al nome di Darcy, capelli rossi, occhi verdi e miniabito aderente nero. Il nostro alpha male, che oltretutto è piuttosto su di giri per aver passato parecchi mesi nella giungla, ha un solo obiettivo in mente, e intende portarlo al successo nel minor tempo possibile (ci riuscirà), e conta protervamente i minuti che lo separano dal successo.
Così, dopo uno scambio di battute decisamente allusive con Darcy, Ethan sostituisce i segnaposti a tavola e si sistema di fianco alla ragazza. Altro scambio di battute. Lei, ingenua, gli chiede: “Quanto tempo ha intenzione di fermarsi a Lima, tenente?” E lui, falco predatore, risponde: “Quanto tempo avrò bisogno?” tralasciando naturalmente di aggiungere “per portarti al letto”. Lo sguardo che lei gli rivolge è sufficiente per trasformare il nostro affascinante alfa maschione in un vampiro affamato (metaforicamente, non c’è nulla di paranormal in Cindy Gerard). Segue una corsa in taxi decisamente hot e l’arrivo in camera da letto dove ciò che è stato accuratamente preparato dall’autrice inevitabilmente avverrà (anche se all’inizio in modo imprevedibile).

Come in To the Brink, molto spesso la scena di seduzione è raccontata nel romance più dal punto di vista maschile che da quello femminile: di solito si descrive cosa lui fa o dice a lei, e le di lei reazioni. E qui l’analisi delle motivazioni di questo tipo di scelta narrativa si potrebbe fare troppo seriosa e ardua, perché la rappresentazione dell’evento adottata più frequentemente sembrerebbe essere proprio quella più scontata, con l’uomo cacciatore e la donna preda.

Naturalmente, non è proprio così. Perché, se lo fosse, le lettrici di oggi non lo accetterebbero. Un esempio calzante a proposito potrebbe essereHot”, il primo romantic suspense di Jessica Harper/Elyzabeth Hoyt. Turner, la protagonista, è in senso letterale la preda di John, l’ agente dell’ FBI che ha il compito di scovarla ed arrestarla. Ma, come la lettrice si aspetta, sarà lui a cadere nella rete di Turner, e non viceversa.

Anche le eroine dei rosa, insomma, anche quelle che all’inizio della storia sono apparentemente normali, se non scialbette, hanno fatto dei grandi passi avanti in questi ultimi anni, e il loro ruolo nel gioco delle parti si rivela più attivo di quanto non possa apparire di primo acchito, fino ad arrivare in molti casi ad essere trainante. E il fatto che ci siano sempre meno diciottenni tra le protagoniste degli historical e sempre più donne fatte, meglio ancora se vedove senza il fastidioso handicap della verginità, testimonia la tendenza delle autrici a disegnare caratteri femminili sempre più determinati, donne pronte a scegliere e a sedurre, più che ad essere passivamente braccate, e rende plausibili sviluppi caldi che sarebbero insostenibili con una debuttante come protagonista.

La cosa non può che suscitare la nostra approvazione. Anche se…
Può capitare che la debuttante di turno voglia proprio lasciarsi sedurre. Contro tutte le aspettative della buona educazione e della convenienza. E che il seduttore di turno sia il consapevole erede di un ducato, e che quindi sappia benissimo che quella cosa non si fa, o non si dovrebbe fa
re., con una diciannovenne illibata di nobile nascita. Come capita tra Ophelia e Rafe in The Devil Who Tamed Her di Johanna Lindsay, un regency vecchio stile, ma con molto sesso, in cui la protagonista, da classica sparkling debutante capricciosa e corteggiata, decide consapevolmente di farsi sedurre, o meglio di sedurre il seduttore. Facendolo cadere in una rete che lei stessa non pensava di aver gettato.

A volte il gioco della seduzione al femminile è più sottile, nascosto. A volte è dirompente, e diventa il fulcro della storia d’amore. Ci sono esempi lampanti .

Nei Troubleshooters di Suzanne Brockmann, la tormentata storia d’amore tra Sam e Alyssa, che va avanti per ben tre libri per poi finire con i fiori d’arancio, è sì reciproca, ma è sempre Alyssa a bussare alla camera di Sam, anche se ha bisogno di ubriacarsi per avere il coraggio di farlo. In The Raven Prince, che in italiano si chiama il 'Principe e la Preda' sottintendendo forse che la preda è l’eroina della storia, la vera preda è lui, l’affascinante Edward De Raaf. Lei non esita a mascherarsi e passare per una demi mondaine pur di andarci a letto. Siamo nel 1760, naturalmente, e Ann non può, come Alyssa, rovinarsi la reputazione per il mero piacere di sedurre un uomo o di lasciarsi sedurre da lui…..

Altro esempio, altro romanzo tradotto in italiano, Un’estate da ricordare (A Summer to Remember), di Mary Balogh. Qui la nostra eroina, Lauren, appare quasi frigida, all’inizio, ma non ci mette molto a imparare l’arte della seduzione e a metterla da parte, portando quel magnifico libertino di Kit a fare di lei una donna disonesta prima, e onesta poi. La scena in cui i due sono sull’albero, se avete letto il romanzo, è per me un esempio di perfezione seduttiva.

Infine, in Private Arrangements, miglior romanzo scelto da LMBR per il 2008, i giochi si fanno davvero complicati (sei d’accordo, Francy?). Perché il racconto è dall’inizio alla fine un raffinato manuale di seduzione, con i due protagonisti che si scambiano continuamente di ruolo: dire con sicurezza chi seduca l’altro è davvero difficile, e a rimanere completamente sedotti sono i lettori.

E voi, avete delle scene di seduzione che vi sono rimaste in mente?
Se ne avete voglia, parliamone.


VIVIENNE

10 commenti:

  1. Well...I haven't got a specific scene in my mind but do you know what I find extremely seductive?
    Your ideal romantic hero's voice, I mean Richard Armitage's voice. While listening to him , I feel like ... caressing velvet, don't you agree? Dangerous thoughts at this time of the day...I have to go back to my work.
    Have a nice afternoon.
    By the way ... my name is Maria Grazia and we are colleagues, Francy.
    P.S. Have you heard he has been voted into first place in the Romantic Novelists Association's annual Valentine's poll?

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  2. Dear Maria Grazia, both Francy and I do love Armitage/Mr. Thorton, body, face and voice. Soles too, I presume. And the way he looks at her, in North and South, is damnwell sexy. Yeah, he is a dangerous thought at any time of the day.
    BTW, earlier this morning, I visited your blog and liked it. Think I'll come often.
    Thanks for reading
    Vivienne

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  3. Hi, Maria Grazia. I totally agree with you here -- Richard Armitage's voice is even better than his good looks ! Utterly sexy!
    Thanks for the hint about the Romantic Novelists' Association's annual valentine's poll. I've checked the site and noticed Richard has been given the title of 'Sexiest Thing on Two Legs' ! ;0) But I don't agree with Gerard Butler's tenth place at all! He's Mr HOT in my opinion!

    Francy

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  4. Ce ne sono tante che davvero non saprei che scegliere. ^_^

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  5. Vivienne questo post (proprio bello!) mi ha messo un po' in imbarazzo ...non certo per l'argomento ;0) ma per l'ampiezza dello stesso! Quando LadyAileen dice che ne ha lette troppe di scene di seduzione da riuscire a sceglierne una in particolare, io sono con lei! Per quanto mi sforzi faccio fatica,fra le tante letture, a vedere chiaro nella mia mente una scena in particolare, per poterla riportare. O meglio, potrei farlo prendendomi il mio tempo...e visto che l'argomento è succoso, Viv, non è detto che non potrà essere tema di futuri post. Su alcuni dei romnzi che hai citato tu mi trovi perfettamente daccordo. Quella di Cindy Gerard è una seduzione per modo di dire visto che è per entrambi 'sesso a prima vista', però è una scena molto accattivante e , a quanto pare, nemmeno frutto della fantasia della Gerard, ma (lo ha confidato Cindy alla sua amica Rossella che me l'ha riportato) a lei ispirata da quanto successo realmente a una sua amica scrittrice! La realtà supera spesso la fantasia, insomma!
    Quando mi sono posta il problema della scena di seduzione preferita, la prima che mi è venuta in mente è una scena (di seduzione involontaria)fra Stan e Teri, protagonisti del mio amatissino 'Over the Edge' di Suzanne Brockmann. Lui, che non è il suo ragazzo (anche se lei vorrebbe ma lui, che è sexy ma non certo bello nel senso canonico, non osa pensare di poter piacere a una donna carina come lei)vuole insegnare a Teri a reagire alle attenzioni non desiderate di altri uomini (perchè lei ha avuto in precedenza problemia riguardo) e lo fa facendo lui la parte del macho arrapato che la spinge a forza contro un muro ... e lei dovrebbe respingerlo con forza intimandogli di stare indietro (nel modo che Stan stesso le ha insegnato) ma quando si trova Stan in canottiera con tutti quei bei muscoli guizzanti, incollato praticamente addosso...Teri perde per un attimo la cognizione del tempo e si perde nei suoi occhi(...desiederando tutto furchè respingerlo e lui (l'istruttore) lo stesso...Scena super intensa e sexy, perchè inaspettata per entrambi. Sono queste le scene di seduzione che preferisco, quelle che non mi aspetto, che mi sorprendono. Ma ne riparleremo, senz'altro.

    Francy

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  6. LadyAlieen, hai ragione, ce ne sono proprio tante...Difficile scegliere. Ma ammetterai che alcune sono più fantasiose di altre, e che a volte l'autrice (se ci sa fare) ce le fa talmente sospirare che quando arrivi al dunque ti sembrano addirittura più coinvolgenti.
    Francy. La scena cui ti riferisci me la ricordo benissimo, e merita un posto nella classifica delle seduzioni più riuscite (perchè non farla?).
    Che la scena tra Ethan e Darcy in to the brink abbia un fondamento di realtà, mi lascia più che altro invidiosa, e sospettosa. Si dice sempre "è successo a una mia amica", "una mia amica ha fatto questo...", ma poi si scopre che l'amica non è altro che chi racconta. Che sia stata la nostra Cindy in persona a farsi sedurre da un Ethan in carne ed ossa? A questo punto, non mi dispiacerebbe sapere come era questo Ethan (indaga). Perchè se la realtà spesso supera la fantasia, difficilmente gli Ethan reali superano quelli ideali. Ahi noi!
    Viv

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  7. è verissimo che le scene da scegliere sarebbero un po' troppe... ma quelle che mi rimarrano sempre in mente sono quelle di "Il profumo della notte" della Brockway, scene notturne... misteriose, quando i due non si conoscono ancora e, tuttavia si desiderano appassionatamente, con un "profumo" di sottofondo di seduzione lenta e pericolosa... Baci!

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  8. - Viv,senz'altro indagherò di più con Rossella che per altro mi aveva detto anche il nome dell'autrice che ha vissuto in prima persona l'esperienza del colpo di fulmine...oppure se legge ce la racconta in prima persona 8anche perchè quell'autrice di cui non ricordo il nome era a casa sua insieme a Cindy durante un recente viaggio della Gerard in Italia).

    - Aghi,'All through the Night', tradotto ne I romanzi Mondadori con il titolo 'il Profumo della Notte' è un mio indimenticabile perciò non posso che essere daccordo con te!...anzi a fare una bella cosa dovrei rileggerlo...e lo consiglio a tutte quelle che ancora non l'hanno letto! Super sensuale e ben scritto. Una caccia al ladro dove non si capisce bene chi è chi caccia e chi è che fugge, uhmmmm!!!

    Francy

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  9. Vivienne hai perfettamente ragione ma come ha detto Francy fra tante letture bisogna fare un pò di mente locale per scegliere quella giusta per questo post. ^_^

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  10. Dal tramonto all'Alba, la scena di Pandemonium *_*

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