Recensione: IL DUCA DI GHIACCIO di Mary Balogh

di MARY BALOGHGenere: Storico
Ambientazione: Inghilterra, periodo Reggenza
Pubblicazione : (hardback)Ed. Delacorte, 2004, pagg. 345;(paperback) Dell,2005,pagg.400
Pubblicato in Italia: Ed.Mondadori; 'Il Duca di Ghiaccio', collana ‘I Romanzi Mondadori’ n°701, 2006, pagg.299
Parte di una serie : 6° libro dei BedwynLivello sensualità: MEDIO
Giudizio: 1/2

Tutta Londra è in subbuglio per l'arrivo imminente di Wulfric Bedwyn, il solitario e glaciale duca di Be
wcastle, al ricevimento che sarà l'avvenimento più sensazionale della stagione mondana.
C'è chi mormora che abbia avuto una storia d'amore conclusasi tragicamente, mentre altri dicono che nemmeno la bellezza più affascinante sarebbe capace di catturare la sua attenzione... Ma in questo sfavillante pomeriggio, una donna è riuscita ad attrarre lo sguardo del duca - ed era l'unica presente in sala che non ci stava nemmeno provando. Christine Derrick è affascinata dal bel duca... e lo è ancora di più quando lui le chiede di diventare la sua amante. Ma Christine è una donna con opinioni molto precise sugli uomini, la morale ed il matrimonio e riesce a sconcertare Wulfric anche in questa occasione. E così, anche se il lupo solitario del clan Bedwyn giura di sedurla con qualsiasi mezzo, ecco che succede qualcosa di strano e meraviglioso... perché proprio l'uomo che pensava di non innamorarsi mai, si rende ora conto che non potrà accontentarsi di niente di meno dell'amore.

Con il suo stile inconfondibile, Mary Balogh finisce degnamente la saga dei Bedwyn, facendo di nuovo incontrare e innamorare perdutamente due poli opposti : un uomo e una donna che sono apparentemente così poco adatti l’uno per l’altra da non poter fare altro che… essere assolutamente perfetti insieme!
Wulfric, Duca di Bewcastle, l’altero, orgoglioso ed irresistibile aristocratico, capostipite della famiglia Bedwyn, che le lettrici della Balogh hanno imparato a conoscere per i suoi interventi, spesso risolutivi, a favore dei suoi familiari nei precedenti romanzi della serie, trova la donna del suo destino nell' impulsiva Christine Derrick, che con la sua natura schietta e solare accenderà l' interesse del duca di ghiaccio, riuscendo alla fine a raggiungere l' uomo oltre l' algida maschera del nobile e insegnandogli che la vita non è solo dovere ma anche passione .

Non è difficile
intuire che la trama di questo ultimo capitolo della saga dei Bedwyn è ampiamente ispirata a Orgoglio e Pregiudizio, l’archetipo degli archetipi dei romanzi d'amore ambientati in periodo Reggenza (e non solo!). Qui al posto di Mr Darcy c’è il nobile e distaccato Wulfric Bedwyn, duca di Bewcastle che si innamora suo malgrado della molto meno nobile Mrs Derrick, la quale ha però, come Elizabeth nel romanzo della Austen, ha a sua volta delle prevenzioni su di lui…
Per quelle come me innamorate da sempre del capolavoro della Austen (quale vera romance addict non lo è?), ogni romanzo la cui trama lo ricordi anche solo vagamente è destinato a creare aspettative . Qui poi, oltre alla trama, c’è anche il bonus dell'ottima capacità narrativa della Balogh, che riesce a dare al racconto il giusto ‘flavour’ anche stilistico del periodo che sta descrivendo. (Niente di più demoralizzante , infatti, di un romanzo storico con una trama promettente ma con uno stile narrativo troppo moderno o una ricostruzione storica smaccatamente inaccurata.)
Una cosa che manca invece in questo romanzo, o comunque manca nel proporzione adeguata secondo me, nonostante gli incontri intimi frettolosi e di scarso impatto emotivo (la cosa forse dovrebbe avere una giustificazione legata alla psicologia dei protagonisti, ma a me sono piaciuti poco e basta) , è l'eros e in particolar modo la tensione erotica. Razionalmente Wulfric e Christine sanno di non essere assolutamente adatti l'uno per l'altra, cercano con tutti i mezzi di auto convincersi di questo, ma allo stesso tempo non possono fare a meno di desiderarsi con tutto il cuore ( sempre perchè " il cuore ha ragioni che la ragione non conosce...") . Insomma, la tensione sessuale fra questi due dovrebbe potersi 'tagliare col coltello'...invece, se c'è , se ne avverte solo vagamente la presenza. Infatti le scene migliori, quelle degli scambi vivaci fra i due, più che prendere lo stomaco, divertono. ( Qui mi viene spontaneo fare il paragone con Devilish di Jo Beverley , che ha diverse affinità con questo romanzo , essendo anche quello la storia del capostipite di una famiglia nobile, ma in cui a mio parere la tensione fra i due protagonisti che si amano ma che per ragioni diverse da queste non possono dar sfogo ai loro desideri, è il punto focale di tutto il romanzo e lo illumina.)
Un’altra mia obiezione al romanzo riguarda lo sviluppo dei caratteri. Ammetto che, avendo letto in ordine i romanzi precedenti della saga Bedwyn, avevo molte aspettative per la storia di Wulfric. Quel freddo e compassato aristocratico abituato a guardare ( e a tenere a bada) il mondo attraverso il suo monocolo, mi irretiva non poco: che tipo di donna sarebbe riuscita a farlo scendere dal suo piedistallo? Peccato che in questo romanzo che doveva essere l’apoteosi del suo personaggio molte sue caratteristiche si perdano per strada. Anche se era naturale che si dovesse far vedere ‘un cambiamento’ in lui, dato dal fatto che si innamora, mi sembra che il cambiamento sia forse un po' troppo repentino, per uno che è stato così per tutta la sua vita da adulto, e non supportato da un'adeguata analisi approfondita del cambiamento.
E lo stesso potrei dire per Christine e per il l oro rapporto. Lei è descritta coma una donna solare, diretta, per niente intimorita dallo status sociale di Wulfric, ma del suo personaggio oltre questo si vede ben poco. E' decisamente un carattere piatto. Avrei preferito un maggiore approfondimento psicologico dei personaggi. Purtroppo tutto rimane molto in superficie. Non mi sono sentita coinvolta dalla loro storia d'amore, anche se le schermaglie fra i due mi hanno senza dubbio divertito.
Tirando le somme...visto tutte queste obiezioni, perché ho dato al romanzo un giudizio complessivamente piuttosto positivo? Perché la Balogh sa scrivere, perché sa creare molto bene le atmosfere del periodo e perchè il libro è una lettura assolutamente piacevole dall’inizio alla fine. Le schermaglie e certe situazioni fra i protagonisti sono davvero divertenti (la scena in cui Christine fa il verso a Wulfric guardandolo a attraverso il monocolo che gli ha sottratto è impareggiabile), la narrazione è fluida e la trama nel complesso ben costruita (salvo quelle scene 'posticce' a cui accennavo prima) ed è bello poter ritrovare qui quasi tutti i protagonisti degli altri romanzi della saga Bedwyn, anche se per una breve apparizione (quindi anche chi non ha letto i precedenti episodi non avrà assolutamente problemi a leggere questo).
Slightly Dangerous, in definitiva, è un romanzo di buon livello, che si legge con piacere, ma non è, ahimè, indimenticabile come mi sarebbe piaciuto potesse essere la storia di Wulfric.


DA LEGGERE NELLA STESSA SERIE

RICONOSCIMENTI

  • Finalista ai RITA Awards come miglior romanzo del 2004.

CHI LA PENSA COME ME...
E' interessante notare la differenza di opinioni nelle recensioni di questo romanzo. I cosiddetti siti 'specializzati in recensioni', in generale, l'hanno molto amato:Romantic Times ha dato 4 stelle, All About Romance una A (Desert Island Keeper), A Romance Review 5 stelle, Romance Reviews Today un 'Perfect 10' e The Romance Reader 5 stelle. Le recensioni delle lettrici 'vere' sono invece divise fra ' mi è piaciuto tantissimo' e ' mi ha deluso'. Anch'io mi sento ugualmente combattutta nell'esprimere la mia opinione sul libro. Non posso dire di esserne rimasta delusa, ma nemmeno di essene rimasta travolta o estasiata (come invece avrei voluto!). Mi è piaciuto, ma è davvero un po' troppo rivisitazione di Orgoglio e Pregiudizio, come molte recensioni hanno sottolineato. L'aristocratico freddo e distaccato che incontra la ragazza anticonvenzionale e dallo spirito libero appartenenete alla piccola nobiltà di campagna e ne rimane scandalizzato.
Come tutte le lettrici della serie, anch'io non ho potuto fare a meno di inamorarmi o quanto meno di rimanere affascinata da Wulfric Bedwyn sin dalla sua prima apparizione in
A Summer to Remember' e per tutta la serie di "Slightly"mi sono chiesta quale tipo di donna sarebbe riuscita a 'sgelare' un cuore apparentemente così freddo.

Il romanzo si apre con Wulfric Bedwyn, Duca di Bewcastle, che si trova abbastanza stranamente ad accettare un invito per due settimane presso la dimora di campagna di una conoscente in occasione di una festa di fidanzamento. Avendo visto tutti i suoi fratelli e sorelle felicemente sposati, Wulfric non ha potuto fare a meno di sentirsi un po' solo e alla deriva, soprattutto dopo la morte della sua amante diversi mesi prima. Il suo istinto gli dice però che accettare quell'invito è uno sbaglio e i suoi timori sembrano avverarsi quando incontra la poco raffinata vedova Derrick. Christine Derrick sembra non poter fare a meno di ficcarsi sempre nelle situazioni più imbarazzanti e meno dignitose per una signora e lui si trova sempre a dover correre in suo soccorso, se non altro per salvarla da se stessa. Wulfric pensa che Mrs Derrick non sappia prorprio comportarsi come si deve , ma poi si ritrova suo malgrado sempre più affascinato da lei.(...)

Per dirla in breve, la storia mi è piaciuta, ma mi è suonata un po' troppo familiare. La mia critica maggiore è che alla fine di questo romanzo non ho avuto l'impressione di essere riuscita a conoscere molto meglio Wulf. E come lui ho trovato certi comportamenti di Christine davvero imbarazzanti . Inoltre avrei desiderato ci fosse molto più 'feeling' fra i due protagonisti. E' stato però fatto un buon lavoro di conclusione della serie, facendo riapparire tutto il clan Bedwyn al completo, con spose/i e rampolli vari al seguito. Slightly Dangerous non è un grande romanzo, nonostante il battage pubblicitario che ne ha preceduto l'uscita ( per non parlare del fatto che era il primo libro della Balogh ad uscire in formato 'hardcover' ), ma è stato una lettura piacevole e mi sento di raccomandarlo anche se, a posteriori, vorrei aver aspettato l'uscita dell'edizione più economica.

E CHI NO...

Recensioni molto positive di Slightly Dangerous su A Romance Review(5 rose), All About Romance (A), Historical Romance Writers(9/10).

  • Recensione di Jean Mason tratta da The Romance Reader :

Creare una serie di libri collegati fra loro che raccontano le storie d'amore dei vari membri di una stessa famiglia sembra essere diventato un espediente editoriale piuttosto in voga. Quasi immancabilmente, queste serie includono un fratello maggiore che governa sui destini dei fratelli e delle sorelle minori con pugno di ferro in un guanto di velluto. Così come, immancabilmente, il romanzo finale della serie racconta la storia d'amore di questo personaggio al contempo enigmatico e straordinario. Di certo le autrici che usano questo espediente devono rimanere sveglie la notte a domandarsi se saranno in grado di creare un libro che sia degno del personaggio che hanno creato. Mary Balogh- e le sue lettrici-- possono riposare tranquille.

Slightly Dangerous è l'appropriata conclusione per la sua serie 'Slightly'. Anzi, è il migliore di tutti.
Wulfric Bedwyn, Duke of Bewcastle è stato una presenza inponente in tutti i romanzi precedenti. Freddo, distaccato, potente e spietato, egli ha guardato gli ingarbugli amorosi dei suoi fratelli in modo apparentemente distaccato; ma quando ognuno di loro ha avuto bisogno del suo aiuto e del suo supporto, Wulf c'è sempre stato.
Wulf è il duca perfetto. Aristocratico fino al midollo, egli è anche un uomo che prende le sue responsabilità sul serio. Infatti, quando aveva solo dodicianni, Wulf cominciò la sua rigorosa educazione in vista del suo ruolo futuro e alla morte del padre, a diciassette anni, egli era pronto ad assumersi l'oneroso compito di essere duca. Divertimento, svago, spontaneità e calore gli sono estranei come lo scandalo e l'imprevidenza.
Arrivato a trentasei anni, Wulf si trova stranamente a non avere niente più niente da fare. I suoi tre fratelli e due sorelle si sono tutti sposati e stanno felicemente sistemandosi ed aumentando la famiglia. Quando la Stagione londinese ( e la sessione parlamentare attorno alla quale essa gira) finisce, egli scopre di essere riluttante a ritornare da solo all'amata Lindsey Hall. Perciò quando un'amichevole conoscenza (Wulf non ha veri amici) lo invita a una festa nella residenza della sorella, lui è il primo a stupirsi di accettare.Melanie, Lady Renable è allo stesso trempo sconvolta e deliziata di scoprire che il fratello ha invitato Bewcastle alla sua festa. Deliziata perchè il duca raramente frequenta riunioni del genere e la sua presenza le porterà lustro. Sconvolta perchè...orrore!...ora il numero degli invitati sarà dispari. Perciò Melanie discende a Hyacinth Cottage, casa dell'amica e cugina acquisita, Christine Derrick, per convincerla ad accettare l'invito alla festa un primo tempo rifiutato. Sarebbe troppo crudele da parte di Christine sottoporre Melanie all'imbarazzo di ritrovarsi con un numero dispari di invitati!Christine vive a Hyacinth Cottage con la madre e la sorella in uno stato di 'gentile povertà'. Suo padre era un gentiluomo decaduto che doveva guadagnarsi da vivere come insegnante. Per un breve periodo di tempo, Christine aveva potuto godere di uno status sociale più elevato quando aveva incontrato e in seguito sposato Oscar Derrick, fratello di un visconte, trasferendosi fra i membri dell'alta società. Ma Oscar era morto due anni prima e suo cognato e sua cognata addossarono a lei la colpa della vita dissoluta del marito e della sua morte . Ora Christine non vuole più saperne dell'alta società o del matrimonio.

In questo modo la Balogh ha costruito uno scenario che c'è familiare e che amiamo: la cattura di un duca da parte di una donna apparentemente non adatta a lui. E che donna deliziosa! Christine non è una bellezza classica ma ha la capacità di attirare le persone, sia uomini che donne, con il suo calore, la sua gentilezza, il suo entusiasmo e la sua gioa di vivere. Suo malgrado Wulf ne rimane affascinato. Più sorprendentemente, anche Christine è attratta dal duca nonostante lui rappresenti l'antitesi di quello che lei ammira in un uomo. Christine non è più una verginella, sa riconoscere il desideri sessuale quando lo prova e quando ne è lei stessa oggetto. Quando la fiamma che si è accesa fra i due divampa, lei ne rimane scossa. Ma ancora di più rimane colpita quando Bewcastle non le chiede la mano ma di diventare la sua amante.Wulfic è a sua volta colpito. Mrs Derrick non è assolutamente il tipo di donna che lui normalmente trova affascinante, ma non riesce a togliersela dalla testa. Egli arriva addirittura a considerare l'idea del matrimonio, nonostante l'ovvia inadeguatezza di Christine al ruolo eminente di duchessa di Bewcastle. La sua profferta è però sommariamente rigettata. Christine non sposerà mai un uomo senza cuore. Naturalmente l'essenza della storia è la scoperta da parte di Christine che invece Wulfric un cuore ce l'ha e come, e da parte di lui che la sua vita può e deve essere di più che solo dovere, che ci deve essere anche postoper a gioia, il calore e la felicità. E che gioia è vedere l' 'umanizzazione' di un uomo che avendo assunto il fardello di un titolo in così tenera età, si è sentito in dovere di chiudere la porta alle emozioni.Scopriamo così di più sul passato di Bewcastle e delle forze che lo hanno reso la persona che è. C'erano già stati dei segnali nei romanzi precedenti che il duca non fosse così freddo ed impassibile come sembrava, ma lui era sempre stato una figura molto enigmatica. Ora però egli viene fuori pienamente. Ma , ad essere onesti, questa è soprattutto la storia di Christine. E' lei ad essere veramente al cetro del romanzo ed è una magnifica eroina. Nonostate le tragedie del passato, riesce a mantenere un atteggiamento positivo verso la vita. Per dirla in breve, Christine è una persona luminosa e Wulf scopre di aver bisogno della sua luce. Simply Dangerous funziona sotto tutti i punti di vista. E' Mary Balogh al suo meglio e quando la Balogh è al suo meglio ha pochi, se non nessun pari come autrice di belle e avvincenti storie d'amore .

( Giudizio: 5 cuori)


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