L'ULTIMA NOTTE AL MONDO di Bianca Marconero (Newton Compton)


RINGRAZIAMO L'AMICA SONIA CAPELLI PER AVERCI SEGNALATO QUESTO LIBRO DI BIANCA MARCONERO USCITO L'ESTATE SCORSA CHE CI ERA SFUGGITO. HA ENTUSIASMATO SIA MEL CHE PIERA. VOI L'AVETE LETTO?

Autore:   Bianca Marconero
Genere: Contemporaneo, New Adult
Ambientazione:  Bologna , Italia
Pubblicazione: Newton Compton, coll.Gli Insuperabili, 29 giugno 2017, pp 448 , € 5,90
Livello sensualità:  MEDIO
Parte di una serie: No /Autoconclusivo
Disponibile in ebook a € 1,99

TRAMA: Quante volte ci si può innamorare della stessa persona?
Marco Bertani ha ventitré anni, alle spalle un’adolescenza tutt’altro che semplice e davanti a sé un futuro nel quale potrà contare solo su se stesso. Un giorno inaspettatamente si imbatte in Marianna Visconti, ex compagna del liceo e amore non corrisposto della sua vita. I loro mondi non potrebbero essere più lontani: Marianna, dopo aver studiato negli Stati Uniti, sta facendo pratica legale presso il prestigioso studio di un amico di famiglia, mentre Marco sbarca il lunario lavorando come operatore per una rete televisiva locale. Quando però le viene prospettata l’occasione di condurre un programma ideato proprio da lui, Marianna decide di accettare la sfida, convinta che così potrà dimostrare a Luca, il fidanzato con cui è in crisi, di cosa è capace: lei e Marco si troveranno quindi a lavorare gomito a gomito e scopriranno di non essere poi così diversi come credevano… 


Marco è un ragazzo con un’infanzia difficile alle spalle; cresciuto  in un quartiere popolare di Bologna, è riuscito a frequentare il più prestigioso liceo classico della città grazie ad una borsa di studio stanziata dal comune. Sui banchi di scuola è nato il suo amore  per la bella e ricca Marianna, un amore puro e incondizionato, come solo un ragazzino infatuato può provare. Marianna però, oltre ad essere completamente ignara dei suoi sentimenti, è fidanzata con l’altrettanto bello e ricco Luca.  Il percorso di studi di Marco  al liceo Carducci si è concluso  nel peggiore dei modi,  una sospensione per una brutta storia di droga e la sua fuga a Londra. Sono passati ormai 5 anni da quella brutta
vicenda, Marco  adesso lavora in una televisione locale “Retelibera” e si occupa un po’ di tutto, riprese, montaggio e poi c’è il suo grande sogno, il programma scritto e ideato da lui; vive per il suo lavoro e spera che arrivi finalmente la grande occasione.  Marco non ha storie e non gli interessa averne, solo incontri fugaci e senza troppe complicazioni. Quando è libero dal lavoro passa il suo tempo con gli amici di sempre, cresciuti come lui al Pilastro, l’unica famiglia che gli è rimasta dopo la morte di suo padre. Per uno strano scherzo del destino, la conduzione del suo programma viene affidata a Marianna Visconti, sua ex compagna di liceo diventata un avvocato.  Marianna sta facendo pratica in uno studio legale di un amico di famiglia  e accetta di condurre il programma  solo  per provare a Luca, il suo storico fidanzato con il quale è in crisi, che non è una persona prevedibile, che anche lei è capace di sorprenderlo.
Marco, appresa la notizia,  si trova a fare i conti con emozioni contrastanti; da un lato la gioia per la soddisfazione professionale, dall’altro la consapevolezza che i suoi sentimenti a distanza di tanti anni non sono affatto cambiati. 
Lei non sarà mai come una qualsiasi. Mi piacerà sempre in questo modo acuto , lancinante, in questa modo stupido, che non chiede una cazzo in cambio, ma è pronto a darle tutto."
Lavorare fianco a fianco per la realizzazione del programma darà loro la possibilità di conoscersi  nuovamente in un contesto diverso e soprattutto con una diversa maturità. Se Marco non ha bisogno di conferme per sapere di essere innamorato senza speranze, Marianna riuscirà finalmente a guardare oltre le apparenze e i pregiudizi con i quali ha sempre etichettato Marco. L’autrice ci regala pagine bellissime in cui la tensione emotiva tra i due è vivida e palpabile , personalmente l’ho adorato.
 Ora mi fido di Marco , se mi carica in Vespa, mi fido di lui quando mi dice cosa fare o quando monta i servizi. Mi fido di lui ma ultimamente dubito di me stessa, quando mi viene troppo vicino. Forse è il contraltare della confidenza. Quando ci si apre con qualcuno, si sente la tentazione di abbattere le barriere. Per esempio stare vicini e sfiorarsi. Io non sono una persona che sente il bisogno di contatto fisico, ma lui mette in crisi molte certezze. Perfino questa. Penso sempre una scusa per toccarlo….. E più il tempo passa , più la sensazione si ingarbuglia.” 
Marco è un protagonista che è impossibile non amare, le brutte esperienze lo hanno reso più consapevole  ma mai cinico, è rimasto un ragazzo puro, fiducioso verso gli altri e leale con i suoi affetti. Deciso e affascinante con tutti è tremendamente insicuro con  l’unica ragazza capace di rubargli il cuore. Marianna, è una ragazza dolce, gentile e soprattutto ingenua; cresciuta circondata dal lusso in una villa che sembra un castello della fiabe, frequenta esclusivamente persone del suo ambiente e , come una brava” bambina”, ha realizzato le aspettative dei suoi genitori, la laurea e il fidanzato figlio di amici di famiglia.  Nonostante sia attorniata da amiche false e superficiali, Marianna è capace di empatia con chi nella vita è stato meno fortunato di lei. Grazie a Marco, riuscirà a trovare il coraggio per liberarsi dall’esistenza preconfezionata che le è  stata cucita addosso,  nel pacchetto è incluso anche Luca, il ragazzo all’apparenza perfetto , che si rivelerà arrogante e meschino.
Le loro differenze caratteriali, ma soprattutto sociali, non sono facili da abbattere, ce ne rendiamo conto quando la loro amicizia si trasforma  in un sentimento diverso, al quale non riescono a dare un nome per la paura di chiedere troppo l’uno all’altra , quasi che non gli sia concesso di poter volere di più, di sperare troppo. 
Si può stare bene anche così? Con la certezza di essere soli dal principio alla fine? Stasera, mentre i portoni di Bologna si aprono con le bocche sorprese, vedendoci passare, e le finestre abbassate ammiccano verso di noi, la risposta è sì. Io posso essere felice per questo niente che ho.” 
L’autrice, grazie al punto di vista in prima persona alternato, riesce a farci vivere i loro dubbi e i loro conflitti con uno stile fluido e incisivo, i personaggi sono ben sfaccettati e anche l’ambientazione  per le vie di Bologna è estremamente suggestiva. "L'ultima notte al mondo" è una bella storia d’amore, caratterizzata da dubbi, incomprensioni ed equivoci ma tremendamente  romantica, da leggere assolutamente.






****

Lei vive in una villa nella zona bene di Bologna, lui in un capannone in periferia . Lei ha la cameriera che la pettina, lui non si pettina tanto, è 'riccio' di fatto e di soprannome.  La madre di lei è una signora che si occupa di  party e di coordinare  la cristalleria alle tovaglie, la madre di lui era una tossicodipendente a cui è stato tolto il figlio per evitare che lo facesse finire ancora in ospedale. Il padre di lei è senatore ed ex ambasciatore, quello di lui era operaio. Lei è appena tornata dagli USA  dove ha ottenuto un master, lui ha un contratto con una radio tv locale dove fa di tutto e di più . Lei lavorerà part-time nello studio di un avvocato amico di famiglia, lui farà più straordinari possibili per sopravvivere decentemente. Lei non ama ciò che sta iniziando a fare, lui ama la sua professione di operatore tuttofare . Lei ha ricevuto una richiesta di pausa dal fidanzato storico, lui è tipo da  una botta e via. Lei è innamorata del fidanzato dai tempi della scuola, lui è innamorato di lei da quando aveva tredici anni.
Qualcuno a questo punto potrebbe chiedersi: ma che romanzo è quando ci sono così tante differenze tra i protagonisti?
Rispondo subito: è un bellissimo romanzo che si legge e si rilegge se non ci si lascia fuorviare dai primissimi capitoli… cosa che stava capitando a me quando ho iniziato “L’ultima notte al mondo”.
Marco Bertani, pur lavorando come operatore ha un sogno e un programma nel cassetto: girare interviste sulla strada su temi sociali .
Marianna Visconti vive apparentemente un’esistenza dorata, fa ciò che i genitori, o dovrei dire la madre (che ho detestato immediatamente) le suggeriscono o che il ton (consentitemi l’uso di questa parola ma a volte mi sembrava di essere ritornata nell’Ottocento auteniano e vittoriano) si aspetta da una giovane donna del suo livello sociale. Si incontra spesso con le amiche, che si potrebbero definire vipere con la maschera da brave ragazze, e con gli amici tutti fasulli come il suo quasi ex fidanzato. Quando le viene proposto di affiancarsi a Marco nella serie da lui ideata, accetta con piacere per dimostrare di essere di più di un bel faccino con tanti soldi e appoggi nell’alta società. Tra un battibecco e l’altro la serie ha successo e Marco smette i panni del menefreghista con le ragazze perché finalmente ha l’occasione della vita con lei e Marianna scopre perché fare l’amore è una cosa così desiderata da tutte le sue amiche ma che lei, in sette anni di fidanzamento, non aveva mai trovato nemmeno piacevole!
…”Apro gli occhi di scatto e annaspo in questo letto. Il tempo di verificare che sono sola e mi lascio cadere di nuovo.E il cuscino conserva il profumo di Marco.E basta quello perché il mio corpo si ricordi tutto. Come se stamattina ne avessi uno nuovo. Come se quest’esperienza fosse scritta in qualche modo sulla pelle. E lo riconosco, è una sensazione stupenda.Per la prima volta in vita mia comprendo perché a tanta gente il sesso piace.  Perchè si può sviluppare una dipendenza. Perché appena hai finito  hai voglia di rifarlo…. So solo che ad  un certo punto Marco agitava la scatola di preservativi con la speranza  che ce ne fosse un altro e un’espressione sconfortata sul viso.Mi è sembrata una cosa tenerissima, non tanto per i preservativi, ma per la faccia che aveva.”
Ma, si sa, l’amore non è tutto quando le differenze  sociali si mettono di mezzo e quando gli amici sono invadenti e traditori. Solo il vero amore trova il modo di superare inganni, malignità, errori di valutazioni e lontananza, perché anche questa lo rafforzerà e dirà ad entrambi quale sarà la via giusta per il loro futuro.
L’autrice ha ambientato questa bellissima storia a Bologna ma potrebbe svolgersi dovunque perché è talmente realistica da non avere bisogno di una location particolare. Leggendo mi sembrava di vedere Marco sfrecciare sulla sua Vespa (sì, lui non ha Suv o Ferrari testarossa…ha una Vespa) per la città con tutte le condizioni climatiche del luogo...
….”Mi sento come se avessi quindici anni, mentre sfreccio sulla Vespa per le vie del centro illuminate dai lampioni. Questa serata che potrebbe cambiare la mia vita la passo schizzando nelle arterie aggrovigliate di un città vecchia, alla quale appartengo.
Dietro di me, aggrappata a me, c’è Marianna. “
E vedevo anche Marianna con la Porche che lei non usava come simbolo del suo status ma solo come mezzo di trasporto.
Confesso che inizialmente non ho amato Marianna ma poi ho capito che i condizionamenti di una vita non potevano essere abiurati in un attimo e ho ammirato il suo percorso di maturazione e di presa di coscienza.
Mi sono commossa quando Marco ha realizzato il suo sogno/incubo: vedersi ricambiare l’amore di più di metà della sua esistenza.
…”Due battiti di cuore , e ci stiamo guardando negli occhi.
Un battito ancora e la bacio.
Poi casca il mondo e casca la terra.”
Ci sono dei passaggi commoventi e altri divertenti in questo libro, alcuni che fanno arrabbiare e altri che fanno gioire: insomma, c’è tutto il giusto mix per renderlo davvero indimenticabile!




 COME INIZIA IL ROMANZO...


 MARCO, TANTO PER COMINCIARE
Tanto per cominciare, la sveglia non ha suonato.Niente di personale, la sfiga non lo è mai, ma pur sempre un fatto.
Ora sono in ritardo.
Cerco di passare da “rem” a “stato di veglia” in un nanosecondo e, una volta fuori dal letto, mi accorgo di essere su un campo di battaglia. C’è biancheria dappertutto. Come se ci fossimo spogliati in diciotto. In realtà eravamo due, anche se la mia tipa, ieri sera, valeva per quattro.
Si chiamava Sonia.
O Sandra?
Con la S comunque.
Rovisto tra gli indumenti e, no, questo reggiseno, chiaramente, non è mio.
Sono carponi, nel misterioso mare della biancheria che si estende su tutto il soppalco, la cui superficie coincide con la mia camera da letto, quando sento un guaito sottile. È Ringhio, il mezzo schnauzer del mio amico Gianluca. Il cane vive da me quando il suo proprietario è in trasferta. Cosa che succede spesso, visto che Gianluca fa reportage dalle zone di guerra, e di guerre è pieno il mondo.
Ringhio scodinzola, con la pancia bassa, poi mi salta addosso.
Mi azzanna il bordo della maglietta, tira e strattona. Il maledetto non molla e me la buca.
A causa sua ho buttato una mezza dozzina di t-shirt e ho perso un paio di amiche. Ma le prime si ricomprano e le seconde, be’, quando Ringhio sta da me io e lui siamo un pacchetto completo. Se vuoi uno, prendi l’altro. Altrimenti tanti saluti.Per dirla tutta, “tanti saluti” è l’epilogo che va per la maggiore da queste parti. Mai stato uno di quelli che crede nel secondo appuntamento. Non vedo perché sprecare la fortunata circostanza biologica per cui il rapporto femmine e maschi, sul pianeta, è sette a uno! E non vedo perché investire su qualcuno, dal momento che l’amore trova sempre il modo di fregarci.
Spingo lontano il cane ninja, trovo i pantaloni e squilla il telefono. Mi guardo intorno, nella mia casa senza muri, cercando di capire da dove diavolo venga la suoneria.
Poi vedo Ringhio che trotta verso di me. Il portamento fiero e il cellulare in bocca. Non so come spiegare a quel cane che i telefoni non si mangiano.
Sono cancerogeni.
Nonostante lo schermo sbavato, leggo un nome. Se non è l’ultimo che vorrei vedere è solo perché non merita neppure un posto in classifica: Aldebrando Minetti, il direttore di produzione di alcuni programmi di Retelibera, l’emittente privata in cui lavoro come tecnico. O schiavo, fate voi.
«Minetti!».
«Riccio! Dove cazzo sei?»
«Minetti, credimi: posso spiegarti», tento di giustificarmi mentre provo a infilare i pantaloni.
«Riccio, dimmi che stai arrivando! Dimmi che sei già con il culo sulla porta dell’ufficio, altrimenti…».
«Io… ci sono quasi», mento infilandomi i calzini. Sono diversi, ma non mi formalizzo.
Minetti urla un insulto. «Forse non ti rendi conto di chi intervistiamo oggi?!».
Cerco nel cervello, settore per settore, e naturalmente non mi ricordo. Le trasmissioni di Minetti sono immondizia: Città Che Conta, Persone e Personalità e una serie di schifezze con protagonisti i benemeriti di questa città.
«Ci sei ancora?»
«Sì, è solo che…».
«Allora, lo sai chi intervistiamo oggi?».
Ovvio che non lo so.
Allontano il telefono e lo avvicino a scatti mentre comincio a parlare e soffiare nel ricevitore.«No… ti sen… credo… interf…».
E poi riattacco. «Conversazione noiosa, comunque».
Mi infilo qualcosa di verde sopra. Non sono un maniaco degli abbinamenti. Glenda di Glitter Glenda, il contenitore della rete dedicato alle tendenze, dice che il jeans è puttana e va con tutti. Quindi anche con il verde. E verde è coordinato con almeno una delle mie calze.
Sono un dio della moda.
Mando un saluto a Ringhio e, ohi, per poco non mi ammazzo.
C’è una barricata di immondizia davanti alla porta. A ricordarmi che, sì, mi sono scordato di buttarla. E poi bicchieri e bottiglie. Come abbiamo fatto io e Ragazza Che Inizia Con la S a fare un simile macello resterà un mistero.
Il loft è distrutto.
Un attimo.
Loft forse evoca il contesto sbagliato. L’open space in cui vivo non si trova in un attico fico, o in uno sciccoso edificio riqualificato.
Io vivo in un’ex fabbrica.
Da fuori casa mia è un capannone, uno come tanti della zona industriale di Borgo Panigale, Bologna.
Non ho la vista sui portici dell’Archiginnasio, ma sugli stabilimenti della Ducati.
E non è che mi senta uno sfigato, perché vivo con quello che ho, e da cinque anni ho solo me stesso e un cane in prestito.
L’importante è potersi guardare allo specchio senza abbassare lo sguardo e, se si parla di case, è la bellezza interiore quella che conta.
Salgo sulla Vespa, il tempo di girare la chiave e il motore languisce. Sono a corto di miscela.
Okay, niente panico. Passo al piano B. Agguanto la bici fissata con il catenaccio alle tubature esterne. Ma ecco.
Solito problema.
La combinazione del lucchetto.
Guardo l’arnese e so già di essermi dimenticato come si apre. Eppure l’avevo scritto da qualche parte. Solo che non mi ricordo dove.
Forse sulle mutande di S.Questa giornata si preannuncia un casino.
Metto in atto il Piano C. Corro alla fermata dell’autobus come se non ci fosse un domani.
Se ritardo ancora, probabilmente per me non ci sarà.
**** 
ALTRE USCITE DI BIANCA MARCONERO

ED ERO CONTENTISSIMO (pp.58 - Newton Compton,2017)
Il prequel di L'ultima notte al mondo
“Mi chiedevi sempre se c’era una speciale, una che mi tenesse sveglio, qualcuna a cui pensassi e io rispondevo che non c’era.
Era una bugia, papà.
Io una ragazza speciale ce l’ho da cinque dei miei diciotto anni.
Lei, papà, è il motivo per cui crederò sempre ai colpi di fulmine, mi fiderò sempre delle canzoni, saprò che si può tutto per amore. E non dico per conquistare la persona che ami, ma per permetterle di star bene. Si può tutto senza avere nulla in cambio, insomma, senza una possibilità al mondo di essere felici.
Ah, perché la mia ragazza mica lo sa che sono innamorato di lei”. 
Cinque anni prima de L’ultima notte al mondo, tra i banchi di scuola, Marco si innamora di Marianna. Negli anni del liceo, Marco affronta Negazione, Rabbia, Patteggiamento, Accettazione e Depressione: le Cinque Fasi dell’Elaborazione dell’Amore. Ti interessa questo libro? Lo trovi QUI.


LA PRIMA COSA BELLA (Newton Compton, 2016)
Esiste solo l’amore non corrisposto: questa è la convinzione di Dante Berlinghieri, ventunenne nerd appassionato di cinema e fumetti.
Tra una birra nel solito posto, un esame all’università e una sosta in fumetteria, la sua vita scorre più o meno tranquilla. Ma una sera come tante, in uno dei soliti posti, arrivano anche delle ragazze e da quel momento il mondo di Dante verrà completamente capovolto. Si ritroverà promosso al ruolo di regista in un film amatoriale, si innamorerà senza essere riamato, e a sua volta non ricambierà una ragazza che invece si innamora di lui. E in un susseguirsi di eventi imprevisti e imprevedibili, Dante scoprirà che nulla è come aveva immaginato…
Il vero amore non è mai corrisposto? Scopritelo in questo romanzo così travolgente ed esilarante da sembrare un film!
«Ogni frase è azzeccata, ogni periodo è coinvolgente a tal punto che più volte mentre leggevo, mi sono chiesta: ma come cavolo fa a essere così geniale?» 
«Se volete un romanzo che oltre che d’amore parli della vita, delle passioni che la muovono, del fatto di dover crescere e di essere un po’ spaventati del futuro, allora sì, questo è il romanzo che dovete leggere.» Ti interessa questo libro? Lo trovi QUI.


UN ALTRO GIORNO ANCORA (Newton Compton, aprile 2018)
I sentimenti sono come i fiori selvatici. Crescono dove meno te l’aspetti.
Elisa Hoffman ha imparato presto a cavarsela da sola. Ultima di cinque fratelli, vive per la famiglia e per l’equitazione. L’esclusivo maneggio in cui lavora, alle porte di Milano, è il posto che ama di più al mondo, e mette da parte tutti i risparmi per riuscire a comprarsi Sparkle, un cavallo che ha addestrato per mesi. Tutti i suoi sogni, però, si infrangono alla notizia che Andrea, un ragazzo terribilmente bello e ricco, ha offerto più soldi e ha acquistato il cavallo che le era stato promesso. Elisa non si dà pace e riversa su di lui tutto il suo risentimento. Ma Andrea è davvero così freddo come sembra, o sotto il ghiaccio si nasconde qualcosa di diverso? Un imprevisto, un accordo e un’inattesa amicizia con il nemico permettono a Elisa di scoprire che il ragazzo, in realtà, possiede delle qualità inaspettate… Una storia sull’amore in tutte le sue declinazioni, e sui sentimenti che, come fiori selvatici, crescono in silenzio, senza che nessuno li annaffi.Ti interessa questo libro? Lo trovi QUI.

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L'AUTRICE
Bianca Marconero è lo pseudonimo di una scrittrice di Reggio Emilia. Ha lavorato come redattrice per periodici per ragazzi e poi è approdata alla scrittura creativa. Ha scritto una saga Urban fantasy "Albion" con cui si è fatta conoscere alle lettrici ed è poi approdata ai romance contemporanei, pubblicando con Newton Compton  La prima cosa bella, L’ultima notte al mondo, Ed ero contentissimo e Un altro giorno ancora
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4 commenti:

  1. Malgrado i NA non siano il mio pane quotidiano, questo libro mi è piaciuto moltissimo.
    Belli i personaggi e bella l'ambientazione bolognese!
    Consigliatissimo anche dalla sottoscritta!

    RispondiElimina
  2. recensioni entrambe positive, per cui subito in lista.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non avevo ancora letto nulla di questa autrice ma è stata una piacevolissima sorpresa, che mi fa ben sperare negli altri suoi due romanzi che ho già sul kindle. la storia è decisamente molto dolce, lui è troppo tenero e lei è un po' una principessa che di punto in bianco si trova fuori dalla cupola di vetro nella quale è cresciuta. entrambi matureranno
      ma avendo poca esperienza nelle relazioni a farla da padrone sono le paure, lui che ha paura di perderla, lei che ha paura di amare veramente, perchè piano piano si rende conto che quello che provava per Luca era solo un illusione.
      mi è piaciuta molto la frase del padre "un ragazzo bugiardo, diventa un adulto bugiardo". peccato che Luca non venga del tutto sbugiardato perchè un "amico" come lui è sempre meglio perderlo che trovarlo. bellissimo l'epilogo!.

      Elimina
  3. Ho scoperto questa autrice leggendo questo bellissimo romanzo, assolutamente consigliato! Già preso anche l'ultimo appena uscito, non vedo l'ora di leggerlo...
    ciao Maristella

    RispondiElimina

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