IN MILLE PICCOLI PEZZI di Nicole Edwards (Newton Compton)

Autrice: Nicole Edwards
Titolo originale: A Million Tiny Pieces
Traduttrice: Mariacristina Cesa
Genere:  Contemporaneo, erotico, M/M
Ambientazione: Austin, Texas USA
Edizione originale: Nicole Edwards, gennaio 2015, pp.458
Edizione italiana: Newton Compton,  marzo 2018, pp.439,€ 5,90
Parte di una serie: No
Livello di sensualità: ALTISSIMO
Disponibile in ebook a € 5,99

TRAMA: Mia Cantrell è felice di essersi sbarazzata di un marito bugiardo e traditore. Una volta concluse le pratiche del divorzio, ha ripreso in mano le redini della sua vita. Phoenix Pierce ha un’azienda multimilionaria, una squadra di hockey e una schiera di donne disposte a passare una notte con lui, ma dopo la morte del padre sembra aver perso interesse per tutto. Finché non incontra Mia. Il suo cuore però è diviso: non riesce a smettere di pensare a Tarik, da sempre il suo desiderio proibito. Tarik Marx crede che nessuno, se non Phoenix, potrà mai riempire il vuoto che sente nella propria vita. Finché non incontra Mia. Ora Tarik deve cercare di capire come avere entrambi. Sarà possibile ricomporre i mille frammenti delle loro esistenze? E creare dei legami capaci di sopravvivere?«Protagonisti perfetti per una storia perfetta. Un grande romanzo che bisogna assolutamente leggere.»


Tre persone, due uomini e una donna,  stanno cercando di dare un senso alle loro vite dopo che sono andate “IN MILLE PICCOLI PEZZI”,  titolo del romanzo di Nicole Edwards.
Siamo a Austin e le persone di cui parlo e che abitano nello stesso palazzo,  sono Mia Cantrell, Phoenix Pierce e Tarik  Marx .
Mia ha solo ventiquattro anni ma ha alle spalle un divorzio da Damien Landry, uomo ricchissimo ma traditore e ora che si è ripresa la sua vita, è ritornata al college che frequenta pur con fatica e sempre sentendosi spiata dai media. Dopo un incontro in ascensore con i due uomini, Mia è attratta immediatamente  e sviluppa quasi una dipendenza da loro,  sentendosi priva di qualcosa quando non sono insieme: potremmo dire che si innamora da subito!
…”Chiuse la porta dell’appartamento e si avviò all’ascensore, premendo il pulsante di chiamata..
Il trillo attutito riecheggiò sul pianerottolo, segnalando l’arrivo della cabina e Mia trattenne il fiato mentre le porte si aprivano. Niente da fare. Non era vuoto.
Oh. Cavolo!
Proprio come aveva temuto, di fronte a lei c’era lo stesso tipo elegante dai capelli neri di qualche giorno prima, solo che stavolta non indossava semplicemente un abito costoso. Era in uno strepitoso smoking Armani, se non sbagliava.
E non era neanche solo.
Per lo scherzo crudele che le giocava il destino,  evidentemente un solo uomo sexy non era abbastanza, perché accanto a lui c’era Alto, Scuro e Intimidatorio con indosso uno smoking  ugualmente strepitoso -Calvin Klein- dedusse- e dall’ aspetto in tutto e per tutto molto sexy. La stavano entrambi osservando attentamente  e Mia fece un profondo respiro cercando di muovere i piedi in  avanti.”
Phoenix ha ereditato le imprese del padre tra cui una squadra di Hockey e diversi palazzi tra cui quello in cui abita,  ma non sa nemmeno lui come andare avanti con la sua vita perché , dopo il dolore per la scomparsa del genitore, deve finalmente affrontare la sua ambiguità sessuale che lo porta a desiderare, sia le donne, ma anche e soprattutto il suo responsabile per le relazioni e guardia del corpo, Tarik.
Tarik ha un passato tragico ma ha potuto risalire la china grazie alla lungimiranza del padre di Phoenix e ora, dopo sei anni, è stanco di aspettare che l’amico si decida a confessargli i suoi sentimenti che lui ricambia in toto.
E’ proprio l’incontro con Mia che porterà i due giovani a dare finalmente voce alle proprie inclinazioni e a scoprire che una convivenza a tre è il loro desiderio perché l’amore per Mia è il completamento del loro.
…”Nessun altro uomo ti deve toccare, Mia. Lo capisci questo? Nessuno.
Mia si protese in avanti, riflettendo la postura di Phoenix e il tono che non ammetteva repliche di Tarik. – E nessun’altra donna toccherà nessuno di voi due.- Disse quelle  parole inizialmente  con l’intenzione di scherzare, ma presto si rese conto che non stava scherzando affatto.”
C’è una piccola nota gialla, con il rientro in scena dell’ex marito che tenta un ricatto per motivi economici, ma è quasi ininfluente ai fini della storia dei tre.
Il tessuto che tiene in piedi il romanzo è tutto qui: la gran parte della narrazione è infatti dedicata ai rapporti di sesso e alla presa di coscienza , soprattutto da parte di Phoenix , di come si senta libero ora che ha capito cosa vuole per il suo futuro.
Le scene intime sono ben descritte e sebbene molto forti, non sono mai volgari ma intense specie tra i due uomini. L’atmosfera, molto molto calda, tiene concentrati sulla narrazione ma coinvolge anche nelle parti più leggere e romantiche.
L’inizio è un poco lento e ci mette qualche pagina ad accendere la miccia… poi è un crescendo di emozioni. Solo il finale mi ha lasciato qualche perplessità, ma è un'opinione personale.
Concludo dicendo che, non amando particolarmente né gli MM né le situazioni di ménage, mi sono avvicinata a questo romanzo con i piedi di piombo, visto che altri di questo genere mi avevano delusa, è stata invece una piacevole sorpresa che non mi ha fatto pentire di averlo letto!










COME INIZIA IL ROMANZO...
Prologo
Fine agosto


«Dopo l’improvvisa morte di suo padre tre mesi fa, il magnate Phoenix Pierce è diventato il più giovane patron di una squadra nella storia della National Hockey League. Siamo qui per annunciare che, con l’approvazione ufficiale del consiglio di amministrazione della Federazione, la quota di minoranza del 
ventinovenne Phoenix, combinata con quella di maggioranza di suo padre, lo mette al timone degli Austin Arrows.

Di recente, alla domanda se la squadra avrebbe visto dei cambiamenti nella stagione a venire, Phoenix aveva reso noto che erano già in programma prima della morte di Sidney Pierce. Sid è mancato lo scorso maggio a seguito di un infarto.

Da quello che abbiamo appreso da Tarik Marx, portavoce e responsabile delle pubbliche relazioni degli Arrows, Phoenix intende apportare i cambiamenti e andare avanti. Ci ha assicurato che la squadra è forte e sana e pronta per un anno proficuo.
Phoenix non ha rilasciato commenti circa la causa intentata dal magnate immobiliare Damien Landry. Secondo le nostre fonti, prima della morte di Sid, girava la voce che la squadra dovesse essere venduta a Landry per duecentottanta milioni di dollari. Forbes.com ne ha recentemente stimato il valore a due centocinque milioni, nonostante una perdita stimata in dieci milioni annui per via della costante discesa in classifica.
Una fonte vicina a Landry ci ha riferito che Sid si è ritirato dall’accordo un paio di mesi prima della sua morte; tuttavia non esiste documentazione a supporto di quanto sostiene Landry. Eppure quest’ultimo rifiuta di farsi da parte in silenzio».

Quando Tarik entrò nella stanza, Phoenix premette il pulsante del telecomando per spegnere il televisore, facendo piombare nel silenzio la stanza buia.
Lasciandosi cadere sul bracciolo della poltrona, Tarik si sforzò di sorridere mentre guardava il suo datore di lavoro che fissava lo schermo spento. Era ancora mattina presto, troppo presto per bere ma, dal momento che nessuno dei due era andato a dormire, ci stava.
Girandosi per guardare Phoenix in viso, sollevò la bottiglia. «Hai tutto in mano tu, ora. Può avere un sapore agrodolce, ma è pur sempre una vittoria».
«Agrodolce», fece eco Phoenix, senza degnarsi di alzare gli occhi, dal divano in cui era sprofondato, sollevando automaticamente la bottiglia di birra per urtare quella di Tarik. «Cazzo se è agrodolce».
***
Mia Cantrell si appoggiò con la spalla alla parete, fissando fuori da una delle finestre cielo-terra dell’appartamento che aveva recentemente acquistato all’interno di un grattacielo, e dove si era trasferita con l’intenzione di stabilizzare il cuore in agitazione. I Kings of Leon cantavano dolcemente dagli altoparlanti nel soggiorno, ma facevano ben poco per allentare la tensione che si era accumulata negli ultimi giorni.Con la seconda tazza di caffè a scaldarle le mani, guardava il sole spuntare dallo skyline di Austin che si apriva davanti a lei, e cercava di riprendersi. Sarebbe stato molto più facile se non fosse stata lì a rimuginare sulla direzione sbagliata che aveva preso la sua vita.

Sbagliata? No, aspetta. Provò a pronunciare ancora una volta quella parola, ma la sensazione era un’altra. Forse sbagliata non era il termine più appropriato.

Toccandosi le labbra con le punte delle dita, si rese conto che stava sorridendo. E, a pensarci bene, era propensa a dire che, per la prima volta da tantissimo tempo, si sentiva abbastanza contenta, perfino eccitata dalle nuove possibilità. Quindi forse la parola più consona da usare era diversa.
Sì… adesso era tutto molto diverso.
Portandosi una mano al petto, notò che il battito accelerato del cuore si era finalmente tranquillizzato, sebbene percepisse ancora l’ansia sfarfallarle nel ventre.
Non appena si era messa a letto la sera prima, si era resa conto che non vedeva l’ora che iniziasse quella giornata. Naturalmente tutta quell’eccitazione si era riversata nei suoi sogni. Due ore prima, proprio come quando andava alle elementari e sua madre la svegliava il primo giorno di scuola, era letteralmente saltata giù dal letto. Ma non per le sue dolci parole o per la sua mano che l’accarezzava cercando di scuoterla. La sua sveglia aveva emesso un tale suono – che avrebbe dovuto essere illegale per lo meno in mezzo Paese – che l’aveva spinta a muoversi. Aveva avuto lo stesso effetto di un allarme antincendio. Si era tolta di dosso le coperte ed era schizzata in piedi prima ancora di rendersi conto di essere effettivamente sveglia.
Come aveva imparato quella mattina, prepararsi era diventata una cosa diversa rispetto agli ultimi anni. Quando non c’era bisogno di essere perfettamente pettinate, laccate e tirate a lucido, tutto era indubbiamente più semplice. Dopo essersi asciugata i lunghi capelli biondi, Mia si era resa conto che non c’era bisogno di fare i boccoli. E quando era andata a truccarsi, aveva realizzato che non era necessario neanche mettere in risalto l’azzurro brillante dei suoi occhi con tonnellate di eye-liner e mascara. Non era più quel tipo di ragazza.
Quindi, invece di impiegare un’altra ora a sistemarsi alla perfezione, aveva raccolto i capelli in una coda di cavallo, stringendoli in un elastico dal colore acceso, aveva applicato un po’ di lucidalabbra e indossato gli abiti preferiti in 
quei giorni: un paio di jeans e una comoda felpa oversize.
Il risultato era stata una donna molto più giovane che la guardava dallo specchio e quella sua nuova immagine finì per piacerle. Quella nuova versione… be’, sembrava meno costretta, meno legata.
Notevolmente più sicura di sé.
Per quanto la riguardava, era esattamente dove avrebbe dovuto essere. E nel giro di qualche minuto, avrebbe fatto il passo successivo, iniziando di slancio il resto della vita.
Il suo primo giorno di college.

 *****
L'AUTRICE 
Nicole Edwards è un’autrice bestseller del «New York Times» e «USA Today». Ha pubblicato più di quaranta libri. Nata e cresciuta in Texas, è sposata e ha tre bambini. Quando non scrive o non pensa al suo prossimo libro, le piace leggere e passare del tempo in compagnia della sua famiglia e dei suoi cani.
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