NON HO TEMPO PER AMARTI di Anna Premoli (Newton Compton)



Autrice: Anna Premoli
Genere: contemporaneo
Ambientazione:  New York
Pubblicazione: Newton Compton Editori, 252 pp., 4 gennaio 2018, € 10,00
Livello sensualità: Medio/Alto
Parte di una serie: No
Disponibile in ebook a € 5,99

TRAMA: Julie Morgan scrive romanzi d’amore ambientati nell’Ottocento. Di quell’epoca ama qualsiasi cosa: i vestiti lunghi, gli uomini eleganti, le storie romantiche che nascono grazie a un gioco di sguardi o al semplice sfiorarsi delle mani… L’unica cosa che salva del mondo di oggi è lo shopping online, che le permette di non mettere il naso fuori dal suo amatissimo e solitamente silenzioso appartamento. Almeno finché – proprio al piano di sopra – non arriva un misterioso inquilino: un ragazzo strano, molto giovane e vestito in un modo che a Julie fa storcere il naso. È davvero un bene che lei sia da sempre alla ricerca di un uomo d’altri tempi, perché il suo vicino, decisamente troppo moderno, potrebbe rivelarsi ben più simpatico di quanto avrebbe mai potuto sospettare…


Julie Morgan è una donna di 36 anni, scrittrice di romanzi rosa storici, vive da sola in un appartamento che ha minuziosamente osservato, prima di eleggerlo a personale angolo di pace. Reduce da una lunga convivenza – finita nel peggiore dei modi – ha smesso di credere nelle favole e dedica le sue giornate alla scrittura e alle sue amiche. In questo romanzo incontreremo infatti, Laurel,
la protagonista di “È solo una storia d’amore”. La tranquilla e ordinata routine di Julie, viene stravolta da Terrance Graham, l’inquilino dell’appartamento al piano di sopra. Un cantante di 25 anni, sexy da morire, con due occhi azzurri che ipnotizzano e un accento inglese che conquista.
Per un’amante di tutto ciò che è inglese -da Darcy in poi- è come ricevere una mazzata. Completano l’aria da bello e dannato, un giubbotto di pelle, una maglietta sbrindellata e una distesa di tatuaggi su di un corpo mozzafiato, l’impatto è decisamente notevole. Alle prese con un accordo per una pacifica convivenza , Julie e Terrence avranno modo di imparare a conoscersi e, proprio la differenza d’età, sarà la chiave per il successo del loro rapporto. Julie si sente libera di essere se stessa con il nuovo vicino, può parlare di tutto senza frenarsi, può indossare le sue maglie strampalate e le sue pantofole con gli unicorni senza preoccuparsi di essere carina: sarebbe assurdo se una rock star giovane e famosa si accorgesse di lei come donna….oppure no?
I punti di forza del romanzo, come sempre per la Premoli, sono proprio i dialoghi spassosi e i botta e risposta ricchi di humor; divertenti anche gli incontri di Julie e le sue amiche scrittici, un po’ come per la ragazze nella serie tv Sex and the city, ci delizieranno con le loro personalità agli antipodi.
L’elemento debole del romanzo, invece , è la caratterizzazione dei personaggi, a mio parere, portata agli estremi: troppo maturo e comprensivo lui, con i suoi 25 anni e troppo sopra le righe lei, un’intera collezione di magliette disney mi è sembrata davvero eccessiva. Sembrano personaggi poco autentici, poco spontanei, divertenti si, ma alla fine del libro non lasciano niente. Anche la temibile vicina, la signorina Berry, pur contribuendo alla trama del romanzo, risulta troppo artificiosa, costruita per piacere. L’autrice però, ha saputo rendere bene le difficoltà che una coppia - con una così marcata differenza d’età - deve affrontare, i dubbi le incertezze e le paure che accompagnano inevitabilmente due persone alle prese con un sentimento nuovo. 
“Cerco di ragionare con razionalità , anche se il profumo di Terrence che mi sento ancora addosso non mi sta aiutando. Provo a immaginare davvero un futuro, sempre che possa esserci. Mi vedo invecchiata con accanto un uomo buono che magari un giorno arriverà a sentirsi in trappola. E a quel punto tutto quello che di bello c’è stato passerebbe in secondo piano. Io mi ritroverei di nuovo sola, questa volta fuori tempo massimo per crearmi una famiglia, ancora più segnata dalle esperienze di quanto lo sia ora…… “
“Forse è questo il vero problema dell’innamoramento: ti rende vulnerabile, perché sei costretta a guardarti dentro, a interrogarti su cosa possa trovare tanto affascinante in te l’altra persona. E non c’è niente come comprendere di non stimarsi quando invece c’è chi lo fa davvero. E compone canzoni. Per te. Per l’imperfetta te.”
Detto questo, il romanzo è davvero godibile e mi ha lasciata con la voglia di scoprire cosa nasconde Norman, l’agente letterario super compassato.





“Bum! Bum! Bum! Bum!” Cosa faremmo noi se fossimo disturbate da un rumore molesto e improvviso proveniente dall’appartamento sopra il nostro, mentre tentiamo di scrivere la storia del primo bacio di Lady Eleanor?
Beh, credo che la reazione sarebbe la stessa di Julie che, senza preoccuparsi del suo abbigliamento, abbandonato il suo amato pc e la Lady in attesa di bacio, si precipita sulle scale e sale all’attico, fino ad allora non abitato, per cercare la fonte del suo disturbo.
Tra scatoloni e traslocatori, entrata in uno spazio ingombro di ogni sorta di merce, si ferma perché sente una voce con chiaro accento britannico (che lei come scrittrice di storici d’epoca adora).
…”I quadri in camera da letto. Le chitarre invece vanno là”
…”Mi scusi…”, provo a richiamare l’attenzione del mio nuovo vicino.
…”Mi scusi…” provo una seconda volta.
…Il mio tono deve rivelarsi efficace, perché finalmente l’uomo si degna di girarsi nella mia direzione.
UOMO,,,parola grossa. Al massimo un ragazzo, sui vent’anni.
….”La donna delle pulizie?” ha la faccia tosta di domandarmi, dopo avermi osservato dalla testa ai piedi e aver sorriso, una volta arrivato alle mie pantofole.
La mia bocca si apre indignata: toccatemi tutto ma non gli unicorni.
“No!” esclamo con particolare enfasi
…”Mi potresti dire dov’è tuo padre, cortesemente?
“Chi?”, mi chiede ridendo.
“Tuo padre. Il proprietario”.
“IO sono il proprietario”, replica con un’espressione divertita.
Siamo a New York e Julie che vive in un palazzo scelto con oculatezza apposta per non essere disturbata nel suo lavoro di scrittrice casalinga e di persona che non ha alcun interesse per la vita sociale fuori di casa, vede la sua tranquillità andare a pallino e, come se non fosse sufficiente, si trova
ad avere a che fare con una giovane rockstar (che naturalmente lei non riconosce).
Il LUI in questione è Terrence, compositore, musicista  voce di una band di grande successo, gli Alien Temptation.
La loro conoscenza proseguirà con battute irriverenti e stranissime, divertenti ma anche molto serie, con interventi di fidanzate , amiche e personaggi irritanti, fino a diventare amicizia affettuosa e poi amore.
Il problema che però affligge Julie è la differenza d’età: lui ha venticinque anni, lei trentasei e mentre per Terrence non rappresenta un ostacolo,  per la donna è uno scoglio di notevole importanza.
Ma il giovane le dimostrerà che quando si ama, tutto si supera e glielo farà vedere con un atto d’amore:
”E ora è arrivato il momento di una canzone speciale, annuncia. E’ una canzone nuova…e vi dirò che comincio ad essere un po’nervoso, perché la prima volta che l’ho cantata avevo delle aspettative piuttosto alte al riguardo. Si intitola JULIE ed è dedicata a una persona speciale”
…E dopo aver cantato il giovane si toglie la camicia e mostra il pettorale sinistro dove in bella vista campeggia ora un unicorno particolarmente d’effetto”.
Leggere questo romanzo mi ha divertita perché il personaggio che la scrittrice ha creato, Julie, è veramente strano, irriverente, al di fuori dei soliti cliché: ama vivere nel passato, non è interessata allo shopping, non ama andare in giro per la città, si veste in maniera assurda ma è felice della sua vita. Terrence, pur avendo undici anni meno della donna, è invece maturo, responsabile e sicuro di ciò che fa.  L’argomento della differenza d’età è trattato con ironia ma non con superficialità, anzi direi che è il fulcro del romanzo. Magari a tratti il ripeterlo diventa un po’stancante ma è talmente detto con leggerezza che mi sono ritrovata a fare il tifo per la “strana coppia”.
La Premoli ha voluto far giocare un ruolo importante anche ai rapporti di amicizia tra donne, senza invidie, gelosie ma con supporto emotivo e anche concreto.
E’ un bella storia perché ricorda un po’ le favole dove il lieto fine faceva battere le mani: io ho avuto questo desiderio e mi è spiaciuto averne terminata la lettura perché due personaggi così gradevoli si lasciano con un po’ di rammarico! Grazie Anna Premoli!









COME INIZIA IL ROMANZO...
Capitolo 1Il duca le afferrò la mano e a Lady Eleonor per poco non mancò il fiato. Portavano entrambi i guanti, ma certi contatti andavano oltre la stoffa. Il calore le si propagò lungo il braccio e arrossì, sebbene fosse nota per essere sempre padrona della situazione. Come se non bastasse, lui continuava a fissarla. O,
per meglio dire, fissava la sua bocca. Sembrava che volesse quasi accarezzarle le labbra con il solo sguardo.In quel momento Lady Eleonor, che si considerava la debuttante con più testa sulle spalle della storia, capì che in verità era uguale a tutte le altre. Se non peggio. Le altre almeno rimanevano immobili ad attendere un bacio, mentre lei era terribilmente tentata di sollevarsi sulla punta dei piedi e dare a quell’uomo arrogante un bacio a effetto. La tentazione, ora che ci pensava, l’aveva portata a sporgersi nella sua direzione quasi senza accorgersene. La sua mano libera si fermò sulla giacca perfettamente rifinita del duca, il suo volto si avvicinò, le sue labbra si…
 

Bum!
Bum! Bum! Bum!
«Ma che diavolo…», impreco ad alta voce, pur essendo sola in casa. Trovo che certe esclamazioni abbiano molto più effetto se pronunciate nella giusta maniera.Sollevo le mani dalla tastiera, infastidita per essere stata disturbata in un momento così importante per Lady Eleonor, e rimango in attesa di capire se poter andare avanti o meno. I primi baci sono roba seria e meritano il massimo impegno. Allungo le orecchie e vengo confortata da un piacevole silenzio, tanto da sorridere a me stessa. Ok, deve essersi trattato di un falso allarme. Inspiro in cerca di concentrazione e poi riporto le mani sulla tastiera, intenzionata a riprendere. Se non fosse che il bombardamento sopra la mia testa riprende persino più forte di prima.Ma stiamo scherzando?Tamburello le dita sul tavolo, impaziente e alquanto seccata. A quanto pare Lady Eleonor è destinata a dover attendere ancora un po’ questo primo bacio ribelle, a giudicare dall’anomalo rumore molesto che ha deciso di intaccare la mia quiete mattutina.Mi alzo dalla sedia e mi incammino verso la porta d’ingresso, decisa a scoprire il motivo di tanto fracasso. Questo è sempre stato un condominio di gente educata e silenziosa fino al ridicolo. L’età media dei condomini, va detto, è piuttosto alta. Motivo per cui, niente baccano, niente feste fino a ore impensabili, niente schiamazzi.Non che quelli che sento siano davvero tali; assomigliano più che altro al rumore di sassi da duecento chili che vengono sbattuti con violenza sul mio soffitto. Ho quasi paura che ceda e che qualcosa o qualcuno plani nella mia sala. Sarebbe
una grossa scocciatura. A quel punto Lady Eleonor sarebbe davvero costretta a morire zitella.La scoperta, una volta aperto l’uscio, è di quelle da acidità di stomaco dovuta a indigestione di peperoni verdi (personalmente reputo che a questo mondo ne dovrebbero esistere solo rossi). O a scorpacciata di fritto. Mai eccedere con i fritti, se si vuole rimanere vivi nell’epoca dell’olio geneticamente modificato. Mio grandissimo punto debole, ahimè, motivo per cui ho già messo in conto di morire giovane. O “diversamente giovane”, come piace a mia madre definirmi: non ho più l’età anagrafica per far parte della categoria ma ho dalla mia lo spirito. E quello conta. Conta eccome.Le scale del palazzo brulicano infatti di gente peggio di Saks a pochi giorni dal Natale. Si tratta di traslocatori impegnati a trasportare una miriade di scatole nell’appartamento all’ultimo piano, il famigerato mega attico sopra la mia testa. In questo anno e mezzo, da quando abito qui, è sempre rimasto disabitato, con mia somma gioia. No, non era in vendita e nemmeno in affitto, se è per quello. Giravano storie, sempre che i condomini attempati siano davvero capaci di gossip… La verità mi sembrava molto più banale: il legittimo proprietario aveva solo deciso che, pur possedendo un simile immobile nell’Upper West Side, a pochi passi dal museo di Scienze Naturali, fosse perfettamente normale non metterci mai piede. D’altronde, questa è l’epoca in cui la gente fa costantemente cose strane: cerca l’amore della propria vita tramite app, elegge gente totalmente improbabile alla Casa Bianca, non batte ciglio di fronte a un gelato al
gusto verdure, ritiene l’avocado una sorta di Sacro Graal capace di guarire tutti i malanni e perciò finge di trovarlo gustoso. Voglio dire, ci sono cose ben più strane che dimenticarsi di mettere a reddito una casa…La mia curiosità iniziale riguardo all’appartamento disabitato pian piano si è trasformata in una comoda abitudine (a chi non piace vivere in santa pace?), tanto che alla fine avevo del tutto rimosso la cosa. Dopo la disastrosa fine della mia convivenza con “lo stronzo”, all’anagrafe Allen, avevo fatto il clamoroso errore di affittare il primo appartamento che mi era piaciuto.Grande errore! Mai fare sciocchezze simili se si abita in una città complicata come New York.
*****

 USCITE RECENTI DI ANNA PREMOLI

UN IMPREVISTO CHIAMATO AMORE
Jordan ha collezionato una serie di esperienze disastrose con gli uomini. Consapevole di avere una sola caratteristica positiva dalla sua parte, ovvero una bellezza appariscente e indiscutibile, è arrivata a New York intenzionata a darsi da fare per realizzare il suo geniale piano. Il primo vero progetto della sua vita, finora disorganizzata: sposare un medico di successo. Jordan ha studiato la questione in tutte le sue possibili sfaccettature e, preoccupata per le spese da sostenere per la madre malata, si è convinta di poter essere la perfetta terza moglie di un primario benestante piuttosto avanti con gli anni. Ma nel suo piano perfetto non era previsto di svenire, il primo giorno di lavoro nella caffetteria di fronte all’ospedale, ai piedi del dottor Rory Pittman. Ancora specializzando, per niente ricco, molto esigente e tutt’altro che adatto per raggiungere il suo obiettivo... Ti interessa questo libro? Lo puoi trovare QUI.

E' SOLO UNA STORIA D'AMORE
Cinque anni fa Aidan Tyler ha lasciato New York sul carro dei vincitori, diretto verso il sole e il divertimento della California. Fresco di Premio Pulitzer grazie al suo primo libro, coccolato dalla critica e forte di un notevole numero di copie vendute, era certo che quello fosse solo l’inizio di una luminosa e duratura carriera. Peccato che le cose non stiano andando proprio così: il suo primo libro è rimasto l’unico, l’agente letterario e l’editore gli stanno con il fiato sul collo perché consegni il secondo, per il quale ha già incassato un lauto anticipo. Un romanzo che Aidan proprio non riesce a scrivere. Disperato e a corto di idee, in cerca di ispirazione prova a rientrare nella sua città natale, là dove tutto è iniziato. E sarà proprio a New York che conoscerà Laurel, scrittrice di romanzi rosa molto prolifica. Già, “rosa”: un genere che Aidan disprezza. Perché secondo lui quella è robaccia e non letteratura. E chiunque al giorno d’oggi è capace di scrivere una banale storia d’amore… O no? Ti interessa questo libro? Lo puoi trovare QUI.

*****
L'AUTRICE

Anna Premoli è nata nel 1980 in Croazia, vive a Milano dove si è laureata alla Bocconi. Ha lavorato alla J.P. Morgan e, dal 2004, al Private Banking di una banca privata. La scrittura è arrivata per caso, come “metodo antistress” durante la prima gravidanza. Ti prego lasciati odiare è stato il libro fenomeno del 2013. Per mesi ai primi posti nella classifica, con i diritti cinematografici opzionati dalla Colorado Film, ha vinto il Premio Bancarella ed è stato tradotto in diversi Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato anche Come inciampare nel principe azzurro, Finché amore non ci separi, Tutti i difetti che amo di te, Un giorno perfetto per innamorarsi e L'amore non è mai una cosa semplice.

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2 commenti:

  1. l'ho già in lista, perchè la premoli la adoro!! mi piace molto il suo stile ironico e spesso irriverente, ma che fa emergere una grande cultura e preparazione. se per iaia la caretterizzazione dei personaggi risulta un po' esagerata,
    direi che per quello che mi riguarda è proprio questo che rende il tutto più divertente. anche la SEP porta spesso all'estremo i suoi personaggi e le storie che racconta. credo proprio che amerò anche questa storia, come tutte le altre lette fino ad ora

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mi è piaciuto molto come tutti gli altri della premoli.
      capisco le remore della protagonista perchè di fatto
      le convenzioni sociali influiscono molto sulle persone.
      personalmente non credo in rapporti di questo genere,
      quando la differenza d'età è molto grande, indifferentemente dal fatto che sia una donna o un uomo quello più giovane. qui ci sono 11 anni, che non si può senz'altro dire essere una grande scoglio.
      adoro l'ironia di questa autrice e anche le sue frecciatine alla governance americana, troppo divertenti

      Elimina

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