Autrice: Laura Gay
Pubblicazione: Newton Compton, 30 giugno 2017,pp. 29
Genere: Contemporaneo
Ambientazione: Messico
Livello sensualità: MEDIO
Disponibile solo in ebook a € 0,49
TRAMA: Puerto Morelos, Messico. Una bella donna un po’ svampita, piantata in asso dal fidanzato e derubata dei suoi averi. Un messicano burbero e misogino, ma tanto, tanto sexy. Cosa succede quando due persone che non hanno niente in comune si incontrano per caso?
Camilla è disperata. È rimasta senza un soldo e senza passaporto in un Paese straniero, di cui non conosce neppure la lingua. L’unica sua possibilità è quella di affidarsi alla prima persona che incontra, sebbene sembri un selvaggio e sia l’uomo più antipatico sulla faccia della terra.
Juan non si fida delle donne, in particolare di quella donna: sciocca, vanesia e vestita in modo tanto ridicolo. È più forte di lui, non riesce proprio a evitare di litigare con lei. Ma non sempre le cose sono come appaiono: e se quella fosse proprio la sua anima gemella?
Tra una litigata e l’altra Camilla e Juan imparano a conoscersi e a piacersi, e quel soggiorno obbligato in Messico diventa per la donna la più bella vacanza di tutta la sua vita. Purtroppo, però, nessuno dei due ha fiducia nell’amore: entrambi sono stati troppo delusi in passato dai rispettivi partner e, quando per Camilla arriva il momento di fare i bagagli e partire, la donna sembra non avere un attimo di esitazione. Toccherà a Juan farle cambiare idea.
QUESTO RACCONTO VI PIACERA' SE ...
...se vi piacciono le storie che mixano sfaccettature diverse. Questo è un racconto frizzante, un po' romantico, un po' erotico, un po' fuori dal mondo, un po' caotico.
Molto molto carino. Come sempre Laura Gay riesce in poche pagine a descrivere cosa succede ai protagonisti, Juan e Camilla, che, delusi dagli ex, si ritrovano a convivere per pochi giorni in cui scatta una passione e un amore.
Merita di essere letto. Sarà che quest'autrice riesce sempre ad attirare la mia attenzione per la sua stringatezza, proprietà di linguaggio e la capacità di rendere bene l'idea che ha in testa. Ritengo che da alcuni suoi racconti si ricaverebbero romanzi di tutto rispetto.
Giudizio: 4 / Interessante.
COME INIZIA IL RACCONTO...
1. Ti presento i miei– Maledetta compagnia low cost! – sussurro tra i denti mentre mi muovo sul sedile per trovare una posizione comoda. Non me li ricordavo così stretti, questi aerei: sembrano gabbie di allevamenti in batteria. E per non bastare, è da quando siamo partiti da Stansted che quello seduto dietro di me non la smette di chiacchierare. Non sono riuscito a chiudere occhio.
– Cosa dice, scusi? – mi chiede la signora accanto, con i capelli biondi cotonati in un’acconciatura anni Ottanta. È un po’ goffa e non ha mai slacciato le cinture di sicurezza. Si sistema un ciuffo con un movimento nervoso. Forse vuole attaccare bottone.
– Oh, niente… Dicevo solo che è comodo, questo posto! – e affondo scivolando con il sedere in avanti, una gamba puntata sulla spalliera di fronte; il bordo del tavolinetto estraibile mi preme sul ginocchio. Poi le rivolgo un sorriso forzato e calo il berretto verde fin sopra gli occhi, fingendo di dormire. Il viso rotondo della signora scompare dietro la visiera.
Quest’aereo sembra che abbia i freni tirati: non vedo l’ora che atterri. Gli altri passeggeri intorno a me sono, per la maggior parte, italiani che rientrano dalle vacanze. Tutti tiratissimi, vestiti con lo stampino: sneakers di marca, pantaloni a sigaretta lei, jeans casual lui, giacca con cinta in vita, gilet multi-tasca, pashmina annodata a cravatta entrambi. Cellulare perennemente a portata di mano. Sguardo impudico.
Alla fine il Boeing 737 atterra a Malpensa, sbattendo pesantemente con il carrello sulla pista, e tutti applaudono come a uno spettacolo di streap tease.
Balzo in piedi prima ancora che la spia, che indica di tenere le cinture allacciate, si spenga. Apro il vano portabagagli e tiro giù la mia sacca. La apro e cerco il cellulare in mezzo alle altre cose, agito dentro la mano per trovarlo. Dove l’avrò messo, accidenti!
L’hostess mi guarda da lontano. “Non azzardare ad avvicinarti” penso. “Se provi a dirmi qualcosa mi metto a urlare la parola bomba seminando il panico. Come Greg Fotter in Ti
presento i miei.” La ragazza con il completo blu capisce le mie intenzioni e fa finta di niente. A volte ho come la sensazione di essere un cane da combattimento.Trovo il telefono, faccio un sospiro; lo tiro fuori, lo accendo. Osservo il display: vedo arrivare un messaggio. Forse è di Martina. Mi ha risposto? Quando vedo il mittente, invece, capisco che è quello della compagnia telefonica inglese; c’è scritto che sono all’estero e tutta la solita storia sulle tariffe. Ormai lo so a memoria. Aspetto ancora, ma non arriva più niente. Che delusione. Cerco di dimenticare chi e dove sono. Chiudo gli occhi respirando a fondo con il naso. L’ossigeno mi fa girare la testa. Controllo tra i messaggi inviati: forse ieri mi sono sbagliato. No, nessun errore d’invio. Il messaggio che ho inviato a Martina c’è. Lo rileggo, non vorrei aver scritto una cosa per un’altra. ...
L'AUTRICE
Laura Gay vive a Genova. Scrive da quando era bambina perché solo attraverso la scrittura riesce a esprimere se stessa e a volare con la fantasia. Ha pubblicato vari romanzi e racconti e attualmente è curatrice di una collana di racconti erotici per la Delos Digital. Collabora col blog La mia biblioteca romantica e ha gestito una rubrica di consigli di scrittura creativa su Insaziabili Letture. Per Newton Compton ha già pubblicato il romanzo Mille notti di te e di me, un successo del self-publishing.
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