MARIACHIARA CABRINI PRESENTA..."DREAMWALKER - La ragazza che camminava nei sogni" (Epub.Me)


E' USCITO A FINE APRILE IL NUOVO ROMANZO CONTEMPORANEO/NEW ADULT CON TOCCHI DI PARANORMAL DI MARIACHIARA CABRINI.  LE ABBIAMO CHIESTO DI VENIRE A PRESENTARLO ALLE NOSTRE LETTRICI.

DREAMWALKER
Autrice: Maria Chiara Cabrini
Genere: 
Contemporaneo, New Adult,Paranormal
Pubblicazione: Pub.me, 30 aprile 2017, pp. 306,€ 14
Parte di una serie: No
Disponibile in ebook? Sì, € 2,99

TRAMA: Diana ha perso cinque anni della sua vita. Vorrebbe che non fosse accaduto, ma non può cambiare il passato, né cancellare le cicatrici che le ha lasciato. Può solo ricominciare da capo. Costruirsi una nuova identità, trovare nuovi amici, un nuovo scopo, e nascondere a tutti il suo segreto. Nessuno potrebbe mai immaginare che dietro i suoi abiti sempre coordinati, la sua quieta determinazione nello studio e l’abilità di creare dolci squisiti, si celi una paura che stenta a tenere a bada. Nemmeno Sebastiano, l’assistente del corso di giapponese che Diana ha iniziato da poco a seguire.
Quando la guarda, lui vede solo una ragazza attraente, con gli occhi grigi più belli che abbia mai visto, ma quando lei lo guarda vede ciò che sta cercando disperatamente di lasciarsi alle spalle. Vede un incubo che le impedisce di dormire, un dolore che l’ha cambiata per sempre e che non vuole mai più provare. Amare è un rischio che non vuole correre di nuovo, ma la scelta non è unicamente nelle sue mani, e osare potrebbe permetterle di raggiungere un traguardo che non aveva mai neppure osato sognare.
*****
Ciao a tutte, mi presento sono Mariachiara Cabrini, da anni ormai, gestisco il blog L’arte dello scrivere…forse, ma oggi sono qui per presentarmi in veste di scrittrice. Prima di tutto mi considero una lettrice. Non passa giorno che non legga qualcosa, e anche se i miei ritmi a causa di vari impegni privati e di lavoro sono leggermente calati, ho ancora una buona media di lettura di circa due libri a settimana. Adoro leggere e immergermi in tanti mondi diversi e affascinanti, e ho talmente tante idee in testa che vorrei vedere trasformate in un romanzo che io in primis vorrei leggere, che alla fine mi sono messa a scriverle, perché alcune son talmente strane che mai nessuno altro le scriverà per me. Vedere la tua idea concretizzata e scoprire che a qualcuno a parte te piace è molto bello. Libro dopo libro noti dei miglioramenti, tramite editing professionali, consigli, opinioni, fallimenti… cresci e migliori. 
Che tipo di scrittrice sono? Strana, credo. Amo le storie semplici, dirette, ironiche e un po’ romantiche, ma anche il mistero e il paranormal, perciò sono piuttosto eclettica e direi che si vede anche dai libri che ho pubblicato. Imprinting love era un rosa contemporaneo quasi adolescenziale, La fiamma del destino era un romanzo fantasy ma intrecciato col genere musical (sono strana ve l’ho detto), I colori della nebbia era un romance storico con tutti i crismi, Le rocambolesche avventure di una lettrice compulsiva era un saggio ironico sulla figura del lettore, L’accomodatrice Lie for me, un chick lit tutto da ridere e ora con Dreamwalker ho tentato il genere new adult, unito al paranormal e utilizzando toni più drammatici. Mi piace provare di tutto un po’, sperimentare nei vari generi, mettermi alla prova. Sto pensando di provare persino un thriller nel futuro…ma tutti i miei lavori contengono sempre una punta di ironia o di stranezza, perché io sono così.
Dreamwalker tocca temi difficili come la malattia, la diversità, la violenza sulle donne, la droga, ma lo fa in un contesto particolare e in un modo particolare, in cui realtà e fantasia si fondono fino a non farci più capire dove una finisce e  l’altra inizia. C’è amore, c’è forza e c’è tanto coraggio, e ho cercato di mostrare attraverso la protagonista quanta forza abbiamo dentro di noi. Tutti, nessuno escluso. E anche se la vita ci colpisce forte e ci stende a terra possiamo  rialzarci. Può essere difficile, può sembrare impossibile e a volte non potremo più essere ciò che eravamo.. dovremo rinunciare a molto, ma potremo essere qualcosa di nuovo, qualcosa di inaspettato, forse non migliore, ma semplicemente diverso. A volte essere diversi è persino meglio di essere migliori, poiché l’unica persona che giudica ciò che è meglio o peggio per noi, siamo noi stessi. Noi siamo l’unico giudice che conta davvero. E a volte per essere felici dobbiamo trovare la felicità dentro di noi, non al di fuori.
Credo che la storia di Diana possa far riflettere i lettori su cose su cui non amiamo spesso soffermarci. Forse farà sorgere delle domande. Sperò che intratterrà chi la leggerà e che lasci qualcosa dentro di loro.  
MARIACHIARA CABRINI

LEGGI UN ESTRATTO...
-L’assistente sociale verrà dai noi, spero per l’ultima volta, giovedì. Ti andrebbe di essere presente all'incontro?Le stava lasciando la porta aperta, dimostrando ancora una volta di essere più coraggioso di lei, e di essere pronto perfino a mostrarsi vulnerabile.
-Ne sarei onorata. - sussurrò, poggiando la fronte contro la sua.        
-Porterò la mia torta ai lamponi, in modo da rendere più dolce l’occasione, e spero la potremo mangiare per festeggiare la fine del vostro periodo di osservazione.
Gli baciò entrambe le guance, la punta del naso, e infine le labbra. Lentamente. Languidamente. Spinta da una dolcezza infinita che sembrava consumarla, come se lo zucchero che era solita mettere in abbondanza nei dolci le stesse scorrendo nelle vene.La loro intimità, così come il loro rapporto, era cresciuta lentamente nel tempo, a causa delle mille ragioni che frenavano Diana dal buttarsi a capofitto in quella storia. Aveva voluto essere sicura di tenere a Sebastiano per lui stesso e non a causa del ricordo di Stefano, o perché temeva la solitudine. (…) Aveva cercato di reimparare a fidarsi di sé stessa e delle sue percezioni. Forse la cosa più difficile fra tutte. E ora le sembrava di essere finalmente pronta per compiere il grande passo che avrebbe cementato il loro legame e fare finalmente l’amore con Sebastiano. Perché era la normale progressione di ogni rapporto di coppia, perché voleva riuscire ad esprimergli tutto ciò che provava per lui e perché con ogni bacio e ogni carezza aveva risvegliato il suo corpo che ora reclamava a gran voce soddisfazione.Ma restava un piccolo problema: era vergine, tecnicamente, e Sebastiano non ne aveva la minima idea. (…)- Sebastiano ho due cose da confessarti. - gli disse.- Cosa? - le chiese, tornando a sfiorarle le labbra e distraendola.- Voglio passare la notte con te. - rivelò, sentendolo immediatamente irrigidirsi. Oddio, forse era stata troppo schietta. Aveva sbagliato il momento. Oppure non la desiderava come credeva...
Poi all'improvviso lui si mosse, alzandosi dal divano con lei in braccio, e fu costretta ad allacciargli le braccia al collo per non cadere, mentre a grandi passi la portava verso la camera da letto, baciandola appassionatamente. Questo provava senza ombra di dubbio che non aveva sbagliato momento.Si ritrovò sul letto, fra le sue braccia e fu solo per bisogno di ossigeno che le loro bocche si staccarono per un attimo.
Un attimo che fu sufficiente per ricordarle che aveva ancora qualcosa da dirgli -Sebastiano.-Sì? -mormorò lui, mentre con le labbra le carezzava il collo.Concentrarsi le riusciva difficile, con tutte le piacevoli sensazioni che stava suscitando nel suo corpo, ma in qualche modo riuscì a parlare -C'è un'altra cosa che devo dirti. ...



****
L'AUTRICE
Mariachiara Cabrini, nata a Mantova e laureata in storia dell'arte, è stata lettrice accanita fin da piccolissima. Durante gli anni del liceo, ha iniziato anche a dedicarsi alla scrittura, cercando di dare sfogo alla sua fervida fantasia. Dopo essere riuscita a trovare il coraggio di pubblicare il suo primo romanzo, Imprinting love, la cui prima stesura risale a quando aveva diciott’anni, ha trovato la spinta giusta per continuare a scrivere. Tra i generi letterari predilige il fantasy, l’urban fantasy, il giallo storico, il romance storico, il paranormal, lo steampunk e lo sci-fi. Il suo mito è Jane Austen, mentre tra le scrittrici contemporanee i suoi pilastri sono Mary Balogh e Lois McMaster Bujold. Adora le trame anticonvenzionali, i vampiri e i romanzi con eroine non bellissime, ma sorprendentemente in gamba. 
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2 commenti:

  1. l'estratto mi è piaciuto molto ma i temi affrontati forse sono un po'troppo crudi per i miei gusti. è possibile sapere in cosa consiste il paranormal indicato nel genere oppure si fa spoiler?

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    Risposte
    1. Ciao, sono l'autrice Mariachiara. Cercherò di risponderti senza fare spoiler eh eh. I temi che nomino sopra sono parte del romanzo è vero, ma non lo caratterizzano, il libro narra la storia di Diana ed è lei il centro, tutto il resto è corollario ed è impastato nella sua vita senza accenti drammatici anzi...io tendo alla leggerezza e all'ironia perciò non riuscirei ad essere cruda neppure volendolo, temo. Il paranormal è presente in tutto il romanzo, ma in particolar modo verso la fine quando....Oddio come spiegarti senza rivelare troppo? Mettiamola così Diana ha ragione di dubitare delle sue percezioni, no si fida di se stessa perciò il lettore seguendo il suo punto di vista ha la stessa insicurezza. Cosa è reale e cosa non lo è? Ad un certo punto tutto sembra essere chiaro, la barriera ristabilita, ma poi accade qualcosa di nuovo e tutto si ribalta. Quale è la realtà che sta vivendo? Una? Due? Nessuna? E i suoi sogni in realtà cosa sono? Uno specchio di un'altra realtà o solo sogni oppure ricordi?

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