LA MIA MERAVIGLIOSA ECCEZIONE di Francesca Santangelo



LA MIA MERAVIGLIOSA ECCEZIONE
Autrice: Francesca Santangelo
Genere: Contemporaneo, N/A
Ambientazione: USA
Pubblicazione: Francesca Santangelo, dicembre 2016, pp.446, cartaceo: €12,06; ebook: €1,99
Parte di una serie: 1° serie " A love Story"
Livello sensualità: MEDIO


TRAMA: Allison ha un passato che fatica a lasciarsi alle spalle. Vive costantemente nell’ansia di incontrare le persone che negli anni le hanno fatto del male, sebbene queste siano ormai lontane da lei. Tuttavia, nonostante la paura e la prudenza, decide di iniziare a dare una svolta alla sua vita. Proprio quando sta iniziando a fare dei passi avanti, qualcuno sconvolge le sue fondamenta, tutte le convinzioni che credeva di avere. Braden sa riconoscere un cuore tormentato dai fantasmi del passato, ed è proprio quello che ha visto in Allison il giorno in cui l’ha incontrata per la prima volta.Anche lui ha qualcuno che lo ha ferito quando avrebbe dovuto proteggerlo da tutto e da tutti, qualcuno che ha preferito la strada accidentata dell’illegalità alla famiglia felice.
Tra loro sarà una corsa contro i sentimenti, contro la paura da sconfiggere e un futuro da vivere; un’eccezione che riempie il cuore di amore, fin quando tutte le loro certezze crollano come castelli di carta.
Adesso il presente è diventato il loro passato.
L’eccezione qualcosa di cui avere paura…


Allison e Braden si incontrano per la prima volta scontrandosi fisicamente nel vero senso della parola. Sin dal primo sguardo i due protagonisti sentono qualcosa, ma ognuno va per la propria strada.
La ragazza ha un recente passato molto tragico. Anche lui ha dei pessimi ricordi della sua infanzia ed entrambi non amano parlare delle loro tragedie. Ad ogni incontro sia fortuito o voluto fa battere il cuore dei due ragazzi, ma Allison impiega più tempo di Braden a dare fiducia.
"La mia meravigliosa eccezione" ha una trama carina, narrata in prima persona dalla protagonista, tranne alcune pagine descritte da Braden che in parte ripete quello già raccontato da Allison. Il libro,però, è molto (troppo) lungo, ripetitivo, con circostanze troppo dettagliate e, a mio parere, inutili, melenso e senza sprint.
Non mi ha entusiasmato per niente. E' mancata quella vivacità che in certi momenti sarebbe stata essenziale. L'autrice, a mio parere, si è soffermata troppo su alcune vicende che sono state scandagliate in modo esagerato. Avete presente quei diari dei bambini delle elementari in cui i piccoli descrivono come hanno passato la giornata? "Mi sono alzato, ho fatto la colazione, sono andato a scuola, ecc. ecc." Ecco, molte pagine le ho interpretate così, ed essendoci una parte di suspense avrei preferito la sostanza piuttosto che particolari inutili. La vicenda si sarebbe risolta molto meglio con la metà delle pagine, con meno insistenza su particolari, con uno stile più snello e veloce. Così com'è, arrivare alla fine  è stata dura. 


COME INZIA IL ROMANZO...
~Prologo~
Dove erano finite le mie maledette gocce? Possibile che non riuscissi a trovarle da nessuna parte? La sera prima le avevo prese, ne avevo fatte cadere due o tre nel bicchiere e poi le avevo messe al loro posto, sul comodino proprio accanto al letto, nel caso ne avessi avuto bisogno. Ma adesso la boccetta con quel liquido prezioso era sparita. Feci un giro su me stessa, portandomi una mano sulla fronte, come se quel gesto potesse farmi ricordare all’improvviso dove le avessi lasciate. Non volevo chiedere a mia madre se per caso le avesse viste. Le avrei dovuto dire che le stavo prendendo ancora, quando il dottor Stevens mi aveva rassicurata dicendo che non ne avrei avuto più bisogno, perché gli incubi si erano affievoliti di intensità. Affievoliti un corno. D’accordo, non erano terribili come all’inizio, ma anche solo risvegliarmi dopo un incubo lieve, come continuava a definire i miei sogni il dottore, mi teneva sveglia per il resto della notte, con gli occhi aperti come quelli di un gufo e la retina bruciata dalla luce della lampada sul comò. Nonostante quello che diceva il dottor Stevens, io avevo bisogno di quelle gocce. Per questo ebbi la sensazione che dopo averle cercate ovunque – per tutto il tempo che le avevo prese erano sempre state in camera mia – mi venne in mente che forse proprio mia madre poteva avere qualche idea di dove fossero. Non era mai stata una grande fan di quel metodo per tenermi tranquilla durante la notte, ma aveva accettato la cosa per il mio bene. Mi fermai al centro della stanza, mi sedetti sul letto e feci un respiro profondo. Non avrei chiesto a mia madre di ridarmele. Se il
dottor Stevens aveva detto che potevo farne a meno, allora doveva essere vero, no? Forse il mio subconscio si era tanto abituato a quel farmaco che me lo richiedeva anche quando non ne avevo realmente bisogno. Mi calmai. Respirare profondamente mi aiutava. Mi aveva salvata in passato, quando avevo bisogno di un momento per ricordarmi che ero ancora viva e che sarebbe andato tutto bene. Anche stavolta sarebbe andato tutto bene. Non avevo bisogno di quelle gocce. Potevo affrontare la notte senza quell’aiuto chimico. Potevo combattere i miei demoni. Con tutti i buoni propositi andai a lavarmi i denti, indossai il pigiama, raccolsi i capelli in una treccia e scivolai sotto le coperte, ma nonostante i miei sforzi, quella notte mi svegliai in preda al terrore, tutta sudata e con il cuore che batteva all’impazzata. A quanto pare il dottor Stevens si era sbagliato: i miei incubi non erano diventati affatto lievi. Anzi, erano ritornati a essere i peggiori di sempre. Adesso ero sicura di avere assolutamente bisogno di quell’aiuto che solo le gocce potevano darmi.



****
L'AUTRICE
Francesca Santangelo dice di sè : "Sono una lettrice accanita, e penso che il mio voler diventare una scrittrice derivi proprio da questo. Mi sono sempre chiesta cosa si provi a creare ambienti, personaggi e storie da zero, e da quando ho cominciato non ho più smesso. Mi piace trarre ispirazione dalla mia vita quotidiana, da un particolare notato in qualsiasi cosa. Sono un'inguaribile romantica, anche se spesso lo nego, e questo mi da la possibilità di creare storie che mi permettono di sognare ad occhi aperti, proprio come fanno i romanzi delle mie scrittrici preferite. Mi piacciono le storie con un lieto fine, ma prediligo anche quelle dove un finale da favola non è scontato. Sono innamorata dell'amore e spero che le storie create da me facciano lo stesso effetto su chiunque le legga, su chiunque mi dia la possibilità di far sognare ad occhi aperti, su tutti coloro che quando si innamorano, amano con tutto il loro cuore. "
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