FRANCESCA CANI presenta... "JONAS E VIRIDIANA - Il cuore d'inverno" (Leggereditore)


JONAS E VIRIDIANA - IL CUORE IN INVERNO E' IL NUOVO ROMANZO STORICO DI FRANCESCA CANI, PUBBLICATO QUALCHE GIORNO FA IN EBOOK DA LEGGEREDITORE E DISPONIBILE IN CARTACEO IN TUTTE LE LIBRERIE A PARTIRE DAL 26 GENNAIO. GLI STORICI MEDIEVALI SONO TRA I NOSTRI PREFERITI, PERCIO' ABBIAMO CHIESTO ALL'AUTRICE DI VENIRE A PRESENTARLO NELLA NOSTRA BIBLIOTECA.

 Autrice: Francesca Cani
Genere: Romance Storico
Ambientazione: Italia, Anno Domini 1095
Editore: Leggereditore, pp. 384, cartaceo: 26 gennaio 2017, € 12,90;
E-book: 12 gennaio 2017, € 4,99 
Parte di una serie: 2° serie Gli eredi di Holstein
Livello di sensualità: MEDIO

TRAMA: Anno Domini 1095. Cresciuta all’estremo nord del Sacro Romano Impero, Viridiana è abituata a viaggiare ed esercitare l’arte della guarigione. Fino a quando re Jonas dei Naconidi irrompe nel suo villaggio e la reclama come ostaggio in cambio della pace, ammaliato dalla chioma di fuoco e dallo spirito fiero che la contraddistinguono. Perché proprio a lei è toccato in sorte un simile sacrificio? Jonas è un sovrano arrogante e un guerriero spietato. Non c’è limite alla sua forza, né al suo desiderio di proteggere il figlio Andreas, unico vincolo con il suo perduto amore. Il suo cuore è in silenzio, non sa più amare né provare tenerezza. Eppure, vicino a Viridiana, si sente più vivo che mai. Ma non c’è pace nelle terre di confine, e quando il piccolo Andreas viene rapito dai predoni turchi insieme alla sorella di Viridiana, i due seguiranno la via percorsa da Goffredo di Buglione e dai crociati verso l’Oriente. Il mondo sta cambiando, l’esercito di Dio è partito alla conquista di Gerusalemme e due nemici scopriranno che l’amore più grande divampa dal fuoco di un odio cocente.
****
Jonas e Viridiana – Il cuore d’inverno – è il mio nuovo romanzo pubblicato da Leggereditore. Si tratta di una storia d’amore ambientata nel medioevo, un viaggio che mi ha portata dall’estremo nord del Sacro Romano Impero all’Oriente magico, all’epoca delle Crociate. Questo volume è il secondo libro di una duologia che ha avuto inizio con Trista e Doralice – Un amore ribelle.
Dopo la storia di Tristan che si svolgeva a Canossa e coinvolgeva la grancontessa Matilda, un personaggio realmente esistito che ho amato molto, ho pensato al fratello del duca di Holstein, Jonas, come nuovo protagonista. Jonas e Viridiana sono gli eroi, ma non ho rinunciato all’aggancio con la Storia vera. Infatti Goffredo di Buglione, nipote di Matilda di Canossa, ha un peso decisivo nel romanzo.
La mia immaginazione è partita proprio da lui, che figlio di Ida de Boulogne fu cresciuto dallo zio Goffredo il Gobbo, primo marito di Matilda. Crebbe come un guerriero, lontano da casa e dagli affetti fin da quando era molto piccolo. Un guerriero dalla vita travagliata, un condottiero che arrivato all’apice del proprio dominio, potendo disporre di un esercito dalla forza smisurata per l’epoca, lasciò la corona e la guida dell’esercito di Dio. Perché l’avrà fatto? Sono partita proprio da questa domanda per intrecciare realtà con finzione.
Veniamo alla fiction. Dopo aver ristabilito l’ordine in Alta Sassonia, troviamo Jonas di Holstein, secondogenito del duca Claus, a capo di una tribù di slavi non ancora convertiti al cristianesimo. Divenuto re dei Naconidi, Jonas ha abbandonato la vita che gli sarebbe spettata in quanto nobile e ha rinunciato all’investitura a cavaliere pur di proteggere il figlio Andreas. Jonas è diventato un guerriero invincibile, temprato dal fuoco di mille battaglie, ma ha perso la capacità di amare. Troppe volte ha amato e perduto e ora il suo cuore è chiuso nella morsa dell’inverno.
Viridiana, la rossa figlia del mercante di rame, sembra spezzare questa maledizione sin dal primo incontro. Jonas la vede e la sente con ogni fibra del suo essere, perciò la reclama come ostaggio in cambio della pace fra due tribù.
Un inizio burrascoso perché lei è una donna forte, cresciuta dal mercante come fosse un maschio, una guaritrice che sa leggere e scrivere e non si adatta alla propria sorte di prigioniera. Viridiana inoltre possiede il dono della preveggenza, nei suoi sogni realtà e immaginazione si fondono e le mostrano la via da seguire. 
Lei lo odia, lui l’ha sradicata da casa e affetti, ma quando Andreas e la sorella di Viridiana vengono rapiti dai predoni turchi salvarli diventa la priorità. E quando l’attenzione è altrove, seguire ciò che suggerisce il cuore è più facile anche per vittima e carnefice.  Dall’Alta Sassonia all’Oriente, seguendo la via di Goffredo di Buglione, un cuore riprenderà a battere così forte da trasformare il mondo di entrambi. Ma combattere in nome dei sentimenti è l’unica soluzione perché nel passato della donna che Jonas ama si nasconde la sola speranza per il suo futuro.
Francesca Cani


LEGGI GLI ESTRATTI...

In quel momento una folata entrò dalla porta che si era aperta di scatto, turbinò fra gli arredi della capanna.
Viridiana sarebbe voluta scomparire. Non poté, l’ombra scura di un uomo le impedì di muoversi. Re Jonas entrò e le parve occupare tutto lo spazio, mangiarsi l’aria e strapparla dalla sua bocca.
«Mi hanno detto che ti sei ripresa alla svelta» esordì il sassone, gli occhi puntati con arroganza su di lei. Camminò sino a raggiungerla, con la punta delle dita le fece alzare il viso. «Non hai riportato danni permanenti» osservò freddo guardandole il collo, dove c’era solo un piccolo segno chiaro al posto della ferita.Era una merce, qualcosa di prezioso la cui integrità andava salvaguardata.
Viridiana gli sfuggì con un moto d’insofferenza, lui alzò le spalle.
«Mi hanno riferito che le tue capacità di cerusico sono migliori di quelle che possiede Zara e che lavori molto con i malati del villaggio. La matriarca è convinta che tu sia stata baciata dagli dèi con il dono della guarigione. Inoltre, fra le tue cose i miei uomini hanno trovato una pergamena con annotazioni mediche. Mi chiedo solo perché un mercante di rame abbia dato un oggetto così prezioso a sua figlia, perché le abbia consentito di imparare a leggere.»
Lui si mosse, Viridiana indietreggiò.
«Non avere paura, non ti toccherò» disse il capo dei Naconidi. Jonas fece un’altra pausa, la guardò con quegli occhi blu spietati, senza darle il tempo di ricomporsi. Perché ora Viridiana sudava, respirava a fatica ed era un fascio di nervi.
«Perché avete scelto me?» ringhiò lei, un animale in trappola.
«Mi piaci» ammise il sassone, aggrottando le sopracciglia.
Nessuna formalità, nessuna protezione. Era sua.
«Voi rapite tutte le ragazze che suscitano il vostro interesse? Siete un barbaro, re Jonas, io...» Non riuscì a finire, dovette inghiottire la bile che le salì alla bocca.
«No, non tutte» ribatté subito lui.
**** 
Jonas aveva affidato al mare i suoi sogni e con lui aveva lottato, si era confrontato, aveva imparato a rispettarlo come fosse insieme un avversario e il suo più grande maestro.
Il re dei Naconidi voleva perdersi nella schiuma che trascinava alghe e legnetti levigati e sconquassava la sabbia sul fondale in un vortice che fondeva luce e oscurità. Nuotò fino a che sotto di sé percepì una notevole massa d’acqua, poi si fermò, smise di respirare e si lasciò lambire dalle onde; i suoi muscoli divennero un fascio compatto e sodo, i capelli sciolti si avvinghiarono al collo e al petto e fluttuarono nella luce fioca del pomeriggio che filtrava dalla superficie. Sotto il pelo dell’acqua, senza respiro, in quel nulla che era al tempo stesso pace e tormento, gli balenò nella mente una chioma rossa, un viso sottile e impertinente, bello da mozzare il fiato.
Jonas socchiuse gli occhi, aggrottò la fronte, una cascata di piccole bolle d’aria salì dalle sue narici. Guardò le proprie mani sospese verso l’abisso verderame delle profondità del mare Germanico. Cosa gli stava accadendo? Poche ore e sarebbe tornato da lei al villaggio, la questione dell’attacco alla scorta del feudatario ospite di Tristan era risolta.
Non erano stati i suoi uomini a violare gli ordini, ma qualcuno che voleva far ricadere la colpa su di loro. Qualcuno che era riuscito a sottrarre ai depositi dei Naconidi una faretra di frecce e le aveva usate per mettere in scena la scaramuccia.
Usando la logica era facile capire che la stessa cosa poteva essere successa la notte prima durante l’aggressione al mercante, nel tentativo di incolpare gli Abotriten dell’atto vile. Se avesse chiarito quel punto avrebbe potuto restituire Viridiana, il suo ostaggio.
I suoi polmoni protestarono per la mancanza d’aria e Jonas li assecondò riprendendo a nuotare verso la superficie. Riemerse, frustò il cielo di piombo con la lunga chioma dorata.
No, Viridiana era sua, un dono che si era concesso una volta tanto.



L'AUTRICE
Francesca Cani, anche conosciuta con il nom de plume di Frances Shepard, è nata a Mantova nel 1980. Laureata in Storia dell’arte, vive con il marito e due gatti in una villetta nella campagna mantovana. Scrive sin da ragazzina,legge molto e ama viaggiare, soprattutto all’estero. Ogni volta che può parte alla scoperta di Scozia, Inghilterra e Irlanda, terre poetiche che la ispirano e le ricaricano l’anima. Sportiva, a tratti irrequieta, non si accontenta di vedere lo sport alla TV, deve correre, nuotare e sudare. Ha praticato a lungo pattinaggio artistico su ghiaccio, e ora scende in pista per divertirsi con gli amici.Come Francesca Cani, oltre a questo romanzo, ha pubblicato @amare – Il profumo del gelsomino notturno (goWare, 2010) e Trsitan e Doralice (Leggereditore) e numerosi racconti fra cui Il sangue d’Èire; Lei è mia; Sei già venuta; Con te non ho finito; Alla luce del sole; Il padiglione dei desideri (Lite Editions), 2011/2012); Eternal Flames (Chichily Agency, 2012); Have you come yet? nell’antologia in lingua inglese La dolce vita curata da Maxim Jakubowski (2013). 
Come Frances Shepard, con l’amica Mary, sono autrici de I colori della Nebbia, un romance storico uscito nel mese di ottobre 2013 per Harlequin Mondadori.
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4 commenti:

  1. In bocca al lupo "nordico" per questa nuova avventura, Francesca!

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    1. Viva il lupacchiottooooo! Grazie per l'ospitalità <3

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  2. Sembra una trama davvero interessante. In bocca al lupo, Francesca!

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